La nostra prova di OxyLED TXD-300 arriva giusto in tempo per l’albero e il presepe. Questa catena di luci LED si può però in realtà utilizzare praticamente ovunque e in qualsiasi periodo dell’anno: i punti luce sono infatti a luce bianca e possono perciò funzionare anche per attirare l’attenzione nella vetrina del negozio oppure per creare una luce soffusa in giardino (sono anche impermeabili).
Come è fatta
La particolarità di questa catena di luci è nel cavo: si tratta infatti di un triplice filo di rame lungo trenta metri intervallato da un piccolo LED ogni 10 centimetri, per un totale quindi di 300 LED per tutta la lunghezza.
La costruzione è piuttosto dozzinale: i LED sono infatti incollati al cavo con del materiale siliconico trasparente che li avvolge completamente proteggendoli anche da acqua e polvere. I tre cavi di rame proseguono poi in una delle due estremità all’interno di una guaina trasparente maggiormente protettiva: questa porzione è lunga un paio di metri e converge all’interno di un piccolo cervello elettronico nel quale è presente un pulsante per il controllo delle luci direttamente dal filo (in alternativa in dotazione c’è anche un telecomando alimentato da due batterie ministilo non incluse in confezione).
Il sistema si conclude con un cavo lungo all’incirca 30 centimetri sul quale è fissata la spina di tipo Schuko per il collegamento alla rete elettrica.
L’installazione
Seppur la qualità del cavo di rame non impressioni, fa il suo dovere e lo fa anche bene. La malleabilità del rame consente infatti di adattare le luci con estrema facilità. Noi le abbiamo usate per illuminare l’albero di Natale e posizionarle è stato davvero un gioco da ragazzi: abbiamo infatti potuto attorcigliarlo intorno ai singoli rami ma anche piegarlo per nasconderlo nella parte più interna dell’albero.
L’assenza di una guaina inoltre riduce sensibilmente il peso del cavo, che non è andato così ad appesantire i rami e ci ha facilitato il posizionamento delle luci su tutta la struttura.
L’unico inconveniente è il colore tipico del rame, che è più appariscente della tradizionale guaina nera o verde scuro che solitamente troviamo nelle luci dedicate all’albero.
Noi infatti, per far prima, abbiamo installato le luci quando l’albero era già addobbato, ma per una migliore riuscita dell’effetto finale converrebbe invece posizionarle quando è ancora spoglio.
Così infatti si avrebbe maggiore spazio di manovra per instradare il cavo lungo i singoli rami e convogliando ogni volta il cavo verso il tronco in modo tale da eliminare l’antiestetico effetto del filo di rame che salta da una punta all’altra.
Avere comunque una buona porzione di cavo trasparente che collega i LED all’alimentazione consente di avere maggiori possibilità di utilizzo soprattutto nel caso in cui la presa di corrente si trovi piuttosto lontana dalle luci LED e riduce sensibilmente la necessità di dover adoperare una prolunga.
Come va
Quale che sia il posizionamento dei LED e l’oggetto intorno al quale vengono installati, il funzionamento è comunque lo stesso. L’accensione, lo spegnimento e la regolazione del gioco di luci si possono controllare anche dal pulsante presente nel cervello elettronico lungo il cavo, in alternativa c’è il telecomando che funziona a distanza ed offre qualche funzione in più.
Da qui si può controllare anche la luminosità e si può impostare un timer per lo spegnimento automatico dopo 2, 4, 6 oppure 8 ore dall’accensione.
Gli effetti di luce sono diversi, si va dal classico sfarfallio al più lento e graduale accendi-spegni, ad accensione alternata e così via, per un totale di 8 diverse modalità che include quella automatica, con la quale vengono mostrati ciclicamente tutti i vari giochi di luce.
La temperatura colore della luce è piuttosto calda (siamo intorno ai 2500K) e i consumi sono davvero bassi (il manuale utente segnala appena 6W). Inoltre anche la durata stimata dal produttore è piuttosto generosa: sono assicurate almeno 10.000 ore di funzionamento, il che vorrebbe dire oltre 400 giorni continuativi.
Supponendo di usarle in un negozio con una media di 12 ore di accensione giornaliera prima di doverle sostituire passeranno almeno 3 anni. Se invece le usate durante il periodo natalizio che va dall’8 dicembre al 6 di gennaio e le spegnete soltanto la notte per una durata quindi di 16 ore al giorno, prima di doverle comprare di nuovo passeranno almeno 20 anni.
Certo questa stima varia anche in base a come verranno trattate queste luci, ma c’è da dire che la semplicità della costruzione agevola anche un’eventuale riparazione fai-da-te: il filo di rame infatti si può tagliare se troppo lungo così come si possono facilmente rimuovere i LED bruciati o magari aggiungerne di nuovi.
Chi volesse può anche provare a colorare i singoli LED: bastano un paio di passate sulla copertura in silicone con un pennarello indelebile per cambiare l’effetto delle luci ed adattarle in base al contesto e ai propri gusti.
Conclusioni
La nostra esperienza con le luci di Natale si ferma all’utilizzo di diversi modelli acquistati nei negozi nell’arco di oltre vent’anni che nulla hanno a che vedere con questo sistema, che riteniamo invece il più funzionale e utile allo scopo.
Il cavo di rame è facile da riparare, si controlla meglio perché si piega e mantiene la posizione designata, è leggerissimo e poi i LED sono piccoli, poco invadenti ma fanno tanta luce e volendo si possono personalizzare con un pennarello.
Poi c’è la comodità del telecomando, che eventualmente può essere bypassato dal controllo tramite il pulsante incassato sul cervello elettronico. Senza poi dimenticare l’On/Off disponibile su entrambi, che non obbliga quindi a dover attaccare e staccare la spina come invece accade con gran parte delle luci che troviamo invece nei negozi.
Prezzo
OxyLED TXD-300 è in vendita su Amazon al prezzo di circa 30 euro.
Pro
- Funzione On/Off
- Cavo malleabile e regolabile
- Lunghezza, soprattutto del cavo aggiuntivo per collegare le luci alla presa di corrente
- Peso ridottissimo del cavo
Contro
- Spina Schuko che obbliga all’uso di un adattatore nelle nostre case
- Il colore del filo è appariscente, serve pazienza per nasconderlo bene (se non piace)