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Recensione Outad 40L, lo zaino da trekking che i fotografi in viaggio potrebbero amare

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Con la primavera alle porte e l’entrata in vigore dell’ora legale che “allungherà” le giornate, cresce sicuramente la voglia di fare una scampagnata all’aria aperta per godersi un weekend immersi nella natura. Chi è solito fare lunghe passeggiate in montagna spesso accompagna questa pratica ad uno zaino sufficientemente capiente e capace di trasportare in spalla diversi kg di attrezzatura distribuendo bene il peso eliminando fatica e fastidi anche dopo diverse ore di camminata.

Tra le centinaia di zaini da trekking attualmente in commercio Macitynet ha avuto modo di guardare più da vicino Outad 40L che, per la fascia di prezzo in cui si posiziona, si rivela essere un’ottima soluzione per la maggior parte degli esploratori occasionali, specialmente in rapporto a qualità dei materiali, funzioni e capacità.

Recensione Outad 40L

Prima di procedere con la recensione è giusto precisare che chi scrive non è assolutamente un esperto in materia, né è abituato ad intense attività di trekking in montagna. Per l’occasione ci siamo rivolti al nostro istinto e ad un confronto con quel che si trova in commercio per fare una valutazione nell’ottica che più ci interessa, quella di chi potrebbe usarlo per portare in giro oggetti personali ma anche attrezzatura fotografica e computer, di cui siamo invece soliti discutere tra le nostre pagine.

Qualche dettaglio

Outad 40L, come dice il nome stesso, è uno zaino da 40 litri, quindi pensato per escursioni di più di un giorno. Zaini al di sotto di questa capacità normalmente vengono impiegati in uscite che non richiedono più di un giorno, viceversa chi si avventura in giri in tenda, con tanto di sacco a pelo, stuoino, fornelletto e pentolame vario al seguito, dovrà obbligatoriamente ripiegare su zaino di dimensioni XXL, che vanno quindi dai 60 litri in su.

Questo zaino si pone quindi un po’ nel mezzo, accontentando quella fetta di utenza che ha bisogno di molto spazio per attrezzatura da usare soltanto durante il giorno: sia esso cibo, acqua, materiale fotografico, qualche vestito e poco altro.

Recensione Outad 40L

Com’è fatto

Lo zaino, nel nostro caso nel modello colore grigio-verde, è in tessuto di nylon 420 denari, comunemente utilizzato anche in borse da snorkeling, sacche ed altri prodotti specifici. Seppur abbastanza sottile, al tatto dà tutta l’impressione di essere molto robusto ed anti-strappo, una scelta che rende lo zaino abbastanza leggero ma capace di trasportare più kg di attrezzatura senza cedimenti.

Offre diverse imbottiture che lo rendono abbastanza confortevole, a partire dagli spallacci, morbidi e con uno strato traspirante, passando poi per la cintura, con due asole che si stringono ai fianchi per scaricare parte del peso sulla vita, fino allo schienale, punto di forza dell’Outad 40L che abbiamo ritrovato in un sistema simile solo in alcuni modelli top di gamma di altri marchi, che costano però quasi il triplo.

Lo schienale

Mentre molti altri offrono imbottiture più consistenti, di contro non lasciano respirare la schiena, una delle caratteristiche principali e di cui si dovrebbe tener conto quando si decide di acquistare un simile accessorio. Lo schienale dell’Outad 40L è infatti caratterizzato da un “esoscheletro”, praticamente due aste in alluminio larghe un paio di centimetri che distanziano lo zaino dalla schiena ed aiutano a distribuire meglio il peso, oltre ad una terza componente sulla base che allontana il contenuto della borsa dal bacino. A contatto con la schiena c’è solo una morbida rete in gomma, robusta ma elastica, che aderisce senza infastidire, aiutata anche da due imbottiture ai lati ed una terza in prossimità del collo.

Recensione Outad 40L

Tutto lo schienale (fascia per il bloccaggio sulla vita inclusa) può essere eventualmente rimosso, trasformandolo in uno zaino da escursionismo meno impegnativo. In questo modo viene alleggerito di molto e può essere sfruttato per il trasporto di abbigliamento o altri accessori leggeri che non vadano ad appesantire troppo le spalle. Onestamente non abbiamo trovato vantaggi nel rimuovere tutta la struttura in quanto lo zaino, senza di questa, non ha alcuna imbottitura sulla schiena.

Recensione Outad 40L

Gli spallacci

Sugli spallacci trovano posto due ganci in plastica per agganciare moschettoni e relativi accessori. A tale scopo si possono eventualmente sfruttare anche le bande di stoffa che, per via delle particolari cuciture, offrono una sorta di sostegno secondario.

In prossimità della parte bassa c’è anche una fascetta che, attraverso un moschettone, blocca tra loro gli spallacci, fermando i dondolii dello zaino che aderisce così ancor meglio al corpo. La fascetta può essere regolata anche in altezza grazie ad apposite fibbie, in questo modo può essere adattata e stretta nel punto giusto in base alla statura e conformazione corporea dell’utente.

La lunghezza degli spallacci può ovviamente essere regolata avvicinandoli o distanziandoli maggiormente allo zaino, garantendo così un’aderenza migliore con qualsiasi corporatura.

Recensione Outad 40L

Le tasche

Lo zaino è principalmente caratterizzato da una tasca principale chiusa con una doppia zip anti-strappo. All’interno di quest’ampia apertura troviamo cucita, sulla parte superiore, una sacca secondaria, di dimensioni 15 x 14 centimetri, alla quale si può accedere con una zip esterna, senza dover quindi aprire tutto lo zaino. Quest’ultima può essere comoda per trasportare un telefono, chiavi o altri accessori più piccoli e ai quali si vuole mettere mano più facilmente.

Recensione Outad 40L

La tasca principale offre uno scompartimento interno, grande circa la metà, e bloccato da un elastico, utile quindi per separare dal contenuto principale qualche altro accessorio. Questo divisorio può essere eventualmente sfruttato per bloccare un computer portatile, tuttavia è consigliabile affiancare quest’ultimo ad una custodia robusta onde evitare che possa urtare con altri oggetti contenuti nello zaino.

Non c’è infatti alcun sistema di imbottitura, presente invece in altri zaini pensati apposta per un computer. In commercio si trovano anche buste ad hoc, imbottite ma sufficientemente sottili per essere poco ingombranti; altre, (come la BookBook che abbiamo usato nelle nostre prove), sono addirittura rinforzate e quindi possono tranquillamente essere impiegate per trasformare lo zaino Outad in un accessorio per escursionimo con PC o Mac.

Recensione Outad 40L

Esternamente c’è un’altra tasca, completamente aperta sulla fessura superiore, bloccata solo da un moschettone ed utile quindi per depositarvi accessori ingombranti e che non rischiano di scivolare via, come una felpa appallottolata o simili. C’è anche una tasca più piccola, chiusa con una zip, abbastanza grande per potervi infilare anche un iPhone 6/6s Plus.

Recensione Outad 40L

Ai lati ci sono due tasche traforate, comunemente utilizzate per bottiglie ma che, grazie, ai lacci elastici posizionati sul lato superiore, possono essere pensate per sostenere i bastoncini da trekking o, per chi vuole farne un uso prettamente fotografico, anche un cavalletto o un monopiede.

Sulla fascia destra che si blocca alla vita tramite un grosso moschettone c’è un taschino per coltellino multiuso, bussola e piccoli oggetti che si vogliono avere sempre a portata di mano senza dover togliere lo zaino.

Infine, sul lato inferiore, un’ultima tasca è già occupata da una sacca antipioggia di colore arancione, che può essere estratta completamente per proteggere tutto lo zaino, che potrà così essere indossato anche sotto incessanti acquazzoni.

Recensione Outad 40L

Altre caratteristiche tecniche

Quattro moschettoni, due sul fondo e due ai lati, permettono di sganciare o regolare l’ampiezza di alcune bande in robusto nylon che riducono l’ingombro dello zaino qualora non fosse riempito completamente: in questo modo si evita che lo zaino si muova troppo durante gli spostamenti, restando sempre il più aderente possibile al corpo per distribuire il peso in maniera ottimale.

Due ganci in plastica sulla fascia fissata in vita tengono in ordine le corde in eccesso, mentre un foro con copertura in gomma blu posto in cima al lato destro recano un simbolo per le cuffie ed è principalmente pensato proprio per tenere sistemare cavo le cuffiette ma, se opportunamente allargato con un punteruolo, può essere sfruttato anche per bloccare il tubo di una camel bag inserita all’interno dello zaino, magari proprio nel separé per evitare che si muova troppo.

Come va

Abbiamo riempito lo zaino inserendo al suo interno il nostro MacBook Pro con custodia annessa, un grosso libro, la reflex con due obiettivi all’interno di una borsa secondaria, una bottiglia d’acqua da un lato, il treppiede da viaggio dall’altro, ed una felpa per fare volume, per un totale di circa 6 Kg di attrezzatura.

Non avendo a disposizione sentieri di montagna nelle vicinanze lo abbiamo messo in spalla e ci siamo avventurati in una semplice passeggiata di circa un’ora e mezza in collina, attraversando piccoli ruscelli ed arrampicandoci in salite poco impegnative. Nonostante il peso al quale non siamo per nulla abituati, abbiamo faticato molto meno del previsto, complice l’esoscheletro in alluminio di cui abbiamo già trattato che per l’appunto evita il contatto dello zaino con la schiena ed aiuta a distribuire meglio il peso su spalle e fianchi.

Recensione Outad 40L

Abbiamo volutamente fatto movimenti bruschi per avere la conferma che lo zaino effettivamente non si muove, quantomeno se allacciato sia in vita che sul petto attraverso le apposite fasce. Sganciando anche solo quella sul petto la stabilità è compromessa, risultando molto più faticoso muoversi con uno zaino che butta tutto il peso sulla parte bassa della schiena.

Allo stesso modo, se si sgancia la fascia in vita, il peso grava tutto sulle spalle e l’efficacia della struttura in metallo viene meno. Va quindi tenuto conto che se si carica molto lo zaino, andrà poi utilizzato sempre con entrambe le fasce bloccate e strette al corpo: solo in questo modo si potrà sopportare anche pesi maggiori senza stancarsi troppo dopo ore ed ore di utilizzo continuato.

Recensione Outad 40L

Uso fotografico

Una menzione a parte va alle sacche fotografiche compatibili con uno zaino del genere. Chi è vicino all’argomento certamente conoscerà il sistema ICU di F-Stop, che combina zaini da escursionismo a borse interne appositamente progettate per il trasporto sicuro dell’attrezzatura fotografica.

Quello di F-Stop è certamente un sistema infallibile ma altrettanto costoso, che punta soprattutto agli utenti professionisti che probabilmente vivono di fotografia naturalistica. Fortunatamente sul mercato ci sono soluzioni alternative per chi fa escursioni fotografiche occasionalmente: altrettanto funzionali, possono essere quindi accompagnate a zaini da trekking comuni trasformandoli così in zaini fotografici a costi relativamente bassi.

Su Amazon ce ne sono diverse, che variano per forma e dimensioni. Per quanto riguarda le misure, quella che andrebbe accompagnata all’Outad 40L non dovrebbe superare 30 x 15 centimetri di larghezza e profondità, misure al limite delle possibilità per lo zaino in questione. Per fare qualche esempio pratico, sicuramente una sacca come questa, oppure questa, o ancora questa (ma ne trovate a centinaia) potrebbero trovare facilmente posto all’interno dello zaino, lasciando spazio sufficiente per cibo, acqua, una felpa o un k-way e così via.

Quella di “creare” uno zaino fotografico con un semplice zaino da trekking non è solo una scelta che punta alla possibilità di avere con sé la propria attrezzatura durante un’escursione. Molti infatti optano per questo sistema in quanto più versatile, economico e meno vistoso, passando inosservati agli occhi di malintenzionati che invece potrebbero prendere di mira un turista in vacanza con in spalla uno zaino fotografico, consapevoli del fatto che quest’ultimo potrebbe contenere migliaia di euro di attrezzatura.

Conclusioni

Outad 40L è un ottimo zaino da trekking che offre tutto ciò di cui si ha bisogno per potersi avventurare per qualche giorno avendo tutto in spalla con il minimo sforzo. Come più volte ripetuto nel corso della recensione il punto di forza sta nell’esoscheletro che aumenta leggermente il peso dello zaino (completamente vuoto si aggira intorno ad 1 Kg) ma aiuta a distribuire in maniera ottimale il peso quando caricato con la propria attrezzatura.

I tessuti leggeri, resistenti e traspiranti, così come le cerniere anti-strappo, lo rendono affidabile anche quando lo si riempie completamente, i vari elastici per i bastoncini da trekking ed il foro per cuffie o camel bag lo rendono ancora più funzionale, senza dimenticare le tre tasche esterne su retro, fascia e lato superiore, che permettono di accogliere accessori più piccoli senza obbligare l’utente ad aprite completamente lo zaino.

Le fasce con aggancio a vita e petto lo fanno aderire al corpo ed annullano i dondolii laterali, distribuendo ancor meglio il peso su tutto il corpo senza appesantire un solo punto. Forse è qui che avremmo potuto desiderare qualcosa in più, in particolar modo nella fascia che si fissa intorno alla vita dove, una maggiore imbottitura, forse avrebbe reso lo zaino ancora più confortevole. Stiamo comunque cercando il pelo nell’uovo in quello che è di fatto un ottimo zaino da escursionismo adattabile a più di una situazione.

Per quanto riguarda l’escursionista “hi-tech”, siamo di fronte ad un prodotto non studiato ad hoc, ma facilmente adattabile se si intende avere spazio per piccoli gadget, telefoni e anche una macchina fotografica. Per questo secondo scopo è necessario probabilmente acquistare un apposito contenitore, per tenere separate e custodite le lenti e renderle facilmente accessibili, ma a quel punto sarà un prodotto di buon livello che offre tutto quel che possiamo desiderare.

Anche nel caso di un uso che prevede la collocazione al suo interno di un computer, lo zaino richiede qualche adattamento. In commercio ci sono buste imbottite studiate ad hoc per questo scopo. Se intendete usarlo anche per questa funzione, non dimenticate che sarà necessario anche questo acquisto.

La protezione contro pioggia o schizzi, cruciale per chi usa attrezzature tecnologiche, è garantita dalla sacca specifica che copre interamente lo zaino.

Pro

– Tessuto impermeabile, leggero ed anti-strappo
– Esoscheletro in alluminio
– Schienale distanziato e traspirante
– Foro specifico per cuffie o camel bag
– Sacca anti-pioggia inclusa

Contro

– Una maggiore imbottitura nella fascia per la vita lo avrebbe reso veramente perfetto
– Se usato per il trasporto di un computer o digicamere, richiede l’acquisto di contenitori extra

[usrlist Design:4 Facilità-d’uso:5 Prestazioni:5 Qualità/Prezzo:4,5]

Prezzo al pubblico

Come già spiegato il punto di forza, in rapporto a qualità e funzioni offerte, è certamente nel prezzo: su Amazon Outad 40L si compra per soli 53,66 euro spedizione compresa, circa 20 euro in meno rispetto al prezzo di altri zaini da 40 litri per escursionismo che troviamo nei negozi e che difficilmente sono accompagnati dall’esoscheletro in alluminio tanto elogiato dalla nostra redazione.

Recensione Outad 40L

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