Della versatilità del formato Thunderbolt 3, presente nei Mac dal 2016 abbiamo parlato molto su Macitynet, e questo Orico Thunderbolt 3 Docking Station ne è l’ennesima prova.
Molto versatile, potente e veloce, non dimentica la necessità di avere un bel design, perché in alcuni ambienti un professionista si vede anche da questo.
Orico Thunderbolt 3 Docking Station, la recensione
Thunderbolt 3 si, ma mobile
Dentro la scatola, ben confezionati, troviamo l’essenziale: un alimentatore decisamente enorme (ma poi scopriremo che è necessario), un cavo Thunderbolt 3, un piccolo depliant illustrativo, l’Orico Thunderbolt 3 Docking Station e il cavo di alimentazione.
Collegare il tutto è abbastanza semplice, si presume che l’utente che acquista un apparecchio del genere sia consapevole delle possibilità, ma anche se siete a digiuno sbagliare è quasi impossibile: un cavo va dal Mac alla presa Thunderbolt indicata e l’altro cavo va all’alimentatore. Resta un secondo connettore Thunderbolt per altri Dock, oppure per un disco esterno molto veloce.
Le dimensioni sono importanti, ma non eccessive: 210x90x23 millimetri di ingombro massimo (escluso l’alimentatore) sulla scrivania.
Non tanto per quelle, ma per il fatto di avere una forma arrotondata e le porte sui due lati (con la porta d’ingresso sul lato opposto rispetto alla maggior parte dei connettori), lo vediamo come un prodotto ottimo da mettere nello zaino e da usare in mobilità.
Pfotoer chi fa riprese all’aperto, per chi ha una postazione mobile o per chi, magari in smart working, si trova a lavorare di tanto in tanto anche in cucina, e la sera tocca togliere tutto perché si cena sullo stesso tavolo.
Professionale
Una volta collegato, Orico Thunderbolt 3 Docking Station apre a una serie di porte pronte all’uso: grazie infatti all’enorme canale a disposizione, è possibile avere a disposizione tre porte USB-A (di cui una a 5 Gbs e due a 10 Gbs), una Display Port per un monitor esterno, una porta USB-C frontale per collegarci oramai la qualunque a 10 Gbs, una presa Ethernet Gigabit, un lettore di SD Card.
Se non bastasse, nel retro sono disponibili una porta Thunderbolt 3 di uscita (per altri HUB, per display o unità di memoria esterna veloci, come il G-Drive di G-Tecnology).
Sostanzialmente, in un ambiente professionale, Orico Thunderbolt 3 Docking Station è in grado di sorreggere una intera struttura di accessori da collegare, con un solo filo, al Mac per avere display (più di uno a dire la verità), mouse, tastiera, disco esterno, rete cablata, microfono, webcam e un lettore di SD, che con i nuovi MacBook Pro è diventato prezioso come il pane.
In carica
Senza dimenticare che, con i 60W disponibili nel cavo Thunderbolt, Orico Thunderbolt 3 Docking Station è in grado di ricaricare agevolmente tutti i MacBook Pro da 13″, come ovviamente anche i MacBook Air nuova generazione e i più vecchi MacBook con presa USB-C (niente da fare invece per i MacBook Pro 16, la cui richiesta energetica è superiore).
Alla fine, possiamo mettere via il MacBook nello zaino, ma non è male neppure se portiamo l’Orico Thunderbolt 3 Docking Station, perché in mobilità ci sono occasioni in cui un HUB USB-C può bastare, ma se vogliamo potenza a profusione, molti accessori connessi e soprattutto velocità con unità SSD esterne, un dock Thunderbolt 3 è l’unica soluzione.
Come funziona
Durante il periodo di test in cui lo abbiamo messo sotto torchio, Orico Thunderbolt 3 Docking Station non ha mai battuto ciglio: non essendoci parti mobili è assolutamente silenzioso e comodo nell’uso, si accende e spegne con il Mac (peccato, avrebbe potuto caricare un iPhone di notte, a Mac spento).
Il case in metallo aiuta la dissipazione, questa una necessità perché in alcuni casi, come durante trasferimenti di dati molto grandi, la temperatura è aumentata.
Abbiamo fatto le prove e tiene perfettamente due dischi meccanici da 2,5″ più una chiavetta USB, oppure agevolmente mouse, tastiera e la ricarica di un iPad Air.
La presa posteriore Thunderbolt 3 può essere usata anche come presa USB-C, noi l’abbiamo fatto per il MyBook Duo, che a sua volta offre altre due porte USB-A.
Unico difetto, a volerlo cercare, è la mancanza di un ingresso audio analogico con Jack, che avrebbe aiutato con le cuffie o con un sistema di diffusori esterni: la presa è nel Mac, niente paura, ma è un cavo più che gira e avremmo preferito centralizzare il tutto.
Ovviamente essendo un apparecchio puramente hardware, non servono driver e sia con macOS che con Windows 10 è stato visto all’instante: anzi, pur non essendo pensato per questo, una volta l’abbiamo usato per spostare dischi, tastiera, mouse, rete e display da un computer all’altro per dei test (è bastato spostare il cavo da una parte all’altra per scollegare e ricollegare il tutto).
Considerazioni
Il costo di per se è importante, ma in linea con tutti gli altri Dock Thunderbolt 3 anche se Orico rispetto alla concorrenza ha forse qualche presa in meno ma un design più accattivante.
Un design che, chi scrive, vede particolarmente tagliato per un MacBook Pro (o un PC portatile) piuttosto che per un computer fisso, non certo per motivi tecnici ma più che altro per il fatto che l’usabilità migliore l’abbiamo avuta mettendolo a fianco di un portatile, piuttosto che vicino al Mac mini.
Altro indizio di questo è che le colorazioni sono tre, tutte in modo non certo casuale del tutto identico alle colorazioni disponibili per la linea MacBook Air di Apple (grigio scuro, grigio chiaro e oro rosa), anche se al momento in cui scriviamo, su Amazon italia è disponibile esclusivamente la versione grigio scuro.
Pro:
• Ottimo design, in metallo
• Versatile e con disposizione dei cavi originale
• Pensato per il professionista che viaggia
Contro:
• Manca una presa audio analogica
• Sui picchi di lavoro scalda un po’
Prezzo:
• 299,99 Euro
Orico Thunderbolt 3 Docking Station è disponibile comodamente presso Amazon.it: maggiori informazioni sul prodotto nella pagina ufficiale della casa madre.