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Recensione Oppo Find X, lo smartphone Android con l’anima dentro

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Si fatica al giorno d’oggi a trovare uno smartphone che sia davvero diverso da tutti gli altri. Eppure dalla Cina stanno arrivando soluzioni interessanti, che prendono le distanze dal notch scelto da Apple e da molti altri produttori Android, ma che non rinunciano a terminali a tutto schermo, con cornici praticamente inesistenti. Oppo Find X è la soluzione più estrema ad oggi disponibile sul mercato; uno smartphone con un’ anima dentro.

Unboxing

Merita attenzione l’unboxing di questo terminale, perché propone accessori piuttosto interessanti. Al di là del terminale, di cui parleremo a breve, la confezione di vendita include un paio di cuffie, molto simili alle earpods di Apple, con cavo USB-C. Da questa scelta si comprende subito che Oppo Find X rinuncia al jack audio da 3,5 mm, probabilmente per salvaguardare un aspetto ancor più minimale e futuristico. Inoltre, all’interno della confezione è presente anche una cover rigida trasparente, di pregevole fattura e, soprattutto, completamente aperta sulla parte superiore, così da lasciare spazio per l’apertura del carrellino a scomparsa che contiene le tre fotocamere. Il terminale arriva con una pellicola pre installata: ottimo, considerando che sarebbe difficile applicarla alla perfezione per via del display curvo su ambo i lati.

Recensione Oppo Find X, lo smartphone Android con l’anima dentro

Estetica

Non c’è terminale più bello di Oppo Find X sul mercato. Se è vero che la bellezza è soggettiva, Oppo Find X è l’oggetto del desiderio di molti addicted. Non va esente da lati negativi, come le dimensioni: chi non ama i phablet lo troverà parecchio ingombrante. Propone infatti uno schermo da ben 6,4 pollici, con dimensioni contenute in 156.7 x 74.2 x 9.6 mm, con un peso di 186 grammi. Giusto per fare qualche paragone è più corto di un Galaxy S9 Plus, leggermente più spesso e largo, ma meno pesante. E’ vero, ha dimensioni generose, ma in mano si tiene particolarmente bene. Il display è davvero enorme, da ben 6,4 pollici, e ricopre quasi il 94% dell’intera parte frontale.

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Con cornici così ristrette, davvero quasi inesistente, impossibile pensare ad uno spazio per un tasto fisico o per il posizionamento della camera frontale, che sembra assente a prima vista. Stesso discorso sul posteriore, che non presenta alcun pulsante fisico, né tanto mento sensori fotografici. Oppo Find X è il terminale dalle linee più pulite presente in commercio, alla vista un vero colpo d’occhio.

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Questo anche grazie alle particolari colorazioni disponibili sul mercato, Blu o Magenta. Entrambe propongono una colorazione visibile ai lati della scocca posteriore, mentre sulla parte centrale tendono comunque al nero.

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Caratteristiche tecniche

La scheda tecnica che riportiamo subito di seguito descrive un terminale top di gamma sotto tutti i punti di vista. E’ una scheggia nell’uso quotidiano, anche se al momento lo abbiamo testato con il software cinese, che potrebbe nascondere qualche mancanza di ottimizzazione. Ad esempio, degli 8 GB di RAM abbiamo notato che mediamente ne rimangono disponibili solo 3. Dopo qualche minuto di utilizzo, aprendo numerose app, la RAM libera scende a 3, e fatica a risalire anche quando si chiudono le app nel multitasking. Potrebbe trattarsi anche di bug visivi, anche perché il terminale rimane sempre e comunque fluido, senza alcuna incertezza.

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E’ veloce nell’aprire le app e nel passare dall’una all’altra. Grazie allo Snapdragon 845 Oppo Find X non teme confronti e con gli ultimi aggiornamenti firmware il punteggio AnTuTu registrato è superiore ai 288 mila punti.

Display

L’unità Amoled da 6,4 pollici è davvero impressionante. Luminosa, leggibile sotto qualsiasi condizione di luce, piena di colori, con neri profondissimi. Il pannello spicca per dimensioni e per le cornici assolutamente ridotte, ma purtroppo paga in termini di risoluzione. A differenza di Samsung, LG e HTC che vantano su una risoluzione QHD, Find X propone un Full HD Plus, con una densità di pixel di 401 ppi. E’ naturalmente un ottimo pannello, ma soprattutto nella riproduzione video e durante i giochi si percepisce la differenza con altri top di gamma.

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Find X non ha un vero e proprio LED di notifica, ma propone una funzione Panoramic Lights: alla ricezione di notifiche e chiamate, il perimetro dello schermo inizia ad illuminarsi con diverse colorazioni. Peccato che ci siano soltanto due giri di luce, terminati i quali il display si spegnerà completamente.

Telecamere a scomparsa

Come anticipato nel titolo di questa recensione, Oppo Find X ha un’anima dentro. E’ il reparto fotocamere, nascosto all’interno della scocca. Fuoriesce dalla parte superiore ogni qual volta si richiama la Fotocamera, oppure quando si sblocca il terminale. Sì perché Oppo Find X non ha Touch ID, ma si basa su un Face ID tridimensionale, come quello di Apple, per sbloccare il terminale. Il produttore assicura circa 100.000 aperture della fotocamera: il meccanismo potrebbe destare preoccupazioni: durante le nostre prove, dopo numerose sollecitazioni, e a quasi tre settimane di utilizzo, non abbiamo riscontrato alcun problema.

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Il carrello a scomparsa include tutte e tre le fotocamere del dispositivo: quindi i due sensori posteriori, e anche la camera selfie. Sul retro, Oppo Find X propone una configurazione 16 MP con apertura f/2.0, 1/2.6″, 1.22µm, affiancato ad un sensore da 20 MP, f/2.0, 1/2.8″, 1.0µm, in grado di registrare video 2160p@30fps, 1080p@240fps, 720p@480fps. C’è tanta carne al fuoco anche per gli amanti dei selfie, grazie ad una camera da ben 25 MP, con apertura f/2.0.

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Come scatta le foto

Il comparto fotocamere, lo si percepisce anche dai dati tecnici sopra richiamati, è di tutto rispetto. Lasciamo giudicare il lettore proponendo una galleria di scatti effettuati con il terminale, senza alcuna modifica in fase di post produzione. A livello generale notiamo dei buoni scatti, con colorazioni brillanti e numerosi particolari catturati. Ci sembra che Oppo Find X sia ancora un gradino sotto i principali top di gamma competitor, fra tutti iPhone X, ma in ogni caso il risultato che si ottiene è di tutto rispetto.

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La camera è dotata di intelligenza artificiale, e consente di identificare fino a 21 scene differenti, così da regolare automaticamente le impostazioni per raggiungere il miglior scatto possibile.

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Merita particolare attenzione la camera frontale da 25 MP, che Oppo chiama Stealth 3D, e che include possibilità di modellazione 3D per offrire una migliore modalità di abbellimento oltre a consentire lo sblocco facciale in qualsiasi condizione di luce.

Come registra video

Accanto alla galleria di foto proponiamo anche  qualche video sample, per mostrare le potenzialità dello smartphone da questo punto di vista. Di seguito video in 1080p e 4K:

Video 1080p a 60 fps:

Video 4K a 30 fps:

Face ID

Come già anticipato Oppo Find X fa leva soltanto sullo sblocco facciale, e non propone altre soluzioni, come il Touch ID. Da questo punto di vista Oppo Find X si mostra sempre pronto e funzionale: il terminale viene sbloccato in mezzo secondo e in qualsiasi condizione di luce ci si trovi. Durante le nostre prove il Face ID ha sempre funzionato: al buio, con il sole alle spalle, con occhiali da vista e da sole, otre che con vistosi cappelli. Sì, lo sblocco facciale funziona bene almeno quanto quello di iPhone X, e a dir la verità, anche meglio.

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Reparto Audio

Oppo Find X propone purtroppo audio mono. Ha  comunque un volume molto forte e si senta bene. Fortunatamente, anche con cornici assolutamente ridotte propone una capsula auricolare per conversazioni telefoniche standard. Per poter usare la capsula auricolare non è necessario aprire il vano fotocamere.

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Software

E qui vengono le note dolenti, almeno per il momento. Il terminale da noi testato è quello in versione cinese. Propone Android 8.1 personalizzato con la ColorOS, che riprende da iOS alcune caratteristiche che non piaceranno in alcun modo ai fan Android. Fra tutte, l’spetto delle notifiche. Queste non vengono visualizzate con la classica icona nella barra di stato in alto, proprio come avviene su iOS. Per avvedersi di una notifica si dovrà effettuare uno scroll verso il basso della tendina notifica, o ci si dovrà affidare al piccolo pallino che appare accanto alle icone delle varie app.

Recensione Oppo Find X, lo smartphone Android con l’anima dentro

Ci riserviamo di ritornare a parlare di Oppo Find X se, e quando, riusciremo a testarlo in versione Internazionale, ancora non disponibile sul mercato. Lo smartphone in versione cinese, per essere utilizzato, richiede molti interventi dell’utente, e propone limitazioni al momento non aggirabili: scordatevi, ad esempio, i launcher terze parti, a meno di non cancellare da ADB quello Oppo standard, rinunciando però alla completa funzionalità delle gesture.

Fra tutte, la possibilità di impostare l’Auto-Start solo per un massimo di 5 applicazioni. Si tratta di una impostazione necessaria per ricevere in push le notifiche, e limitare questa possibilità a sole 5 app compromette l’uso quotidiano del terminale. Inoltre, mentre le notifiche di WhatsApp sembrano funzionare correttamente (dopo averle attivate manualmente), quelle di Telegram risultano alquanto random.

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Per abilitare le notifiche Telegram abbiamo fatto ricorso ad applicazioni terze parti presenti sullo store, dovendo attivare le notifiche manualmente dalle info dell’app. Inoltre, queste impostazioni, di tanto in tanto, vengono azzerate, e si dovrà nuovamente attivare le notifiche per riceverle in push. Insomma, il software cinese non è assolutamente ottimizzato per il nostro mercato: al momento Oppo Find X è un terminale adatto solo agli esperti, che anche tramite comandi ADB potranno migliorare le prestazioni del sistema.

Firmware cinese e interazionale

Al momento su GearBest (negozio online che propone il prezzo più basso per il terminale), è disponibile solo la versione cinese, ma a giorni arriverà anche quella internazionale. Nel nostro paese Oppo Find X sarà ufficialmente commercializzato al prezzo di 999 euro, mentre la versione cinese costa su GearBest appena 740 euro.

Non vi è dubbio che il consiglio è quello di attendere la versione internazionale del software, ottimizzata dunque per il nostro paese o, quantomeno, attendere il rilascio del firmware ufficiale internazionale, per verificare se questo possa essere installato sulla versione cinese. A quel punto, potrebbe essere consigliabile acquistare la versione cinese, risparmiando così 250 euro circa, per poi installarvi sopra il Fw internazionale.

In ogni caso, anche con la versione cinese sarà possibile accedere a tutti i servizi Google. Sarà sufficiente installare Google Play Store dall’Oppo App Store per avere attivi e funzionanti i servizi di Big G, compresi quelli per la sincronizzazione di foto, contatti e account vari.

Gestures

Oppo Find X propone diverse configurazioni per il controllo della UI. Non solo è possibile utilizzare la classica pulsantiera virtuale a schermo, ma anche le gesture stile iPhone X. Anzi, questo Oppo ne propone molte di più, potendo scegliere la configurazione più adatta alle proprie esigenze. Le gesture funzionano magnificamente, sempre reattive.

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Abbiamo solo notato un funzionamento “peggiore” nel caso in cui si attivino le gesture avanzate ai bordi dello schermo, grazie alle quali passare velocemente tra le ultime due app utilizzate, o attivare velocemente il multi screen. Quando sono attive queste due gesture, quelle in basso per tornare alla Home o per andare indietro funzionano leggermente peggio e non sempre vengono riconosciute.

Autonomia e batteria

La versione da noi testata include una batteria da 3.730 mAh , naturalmente non rimovibile, dotata di ricarica rapida VOOC di Oppo. Promossa a pieni voti sia l’autonomia, che la velocità di ricarica. Il terminale ci porta tranquillamente a sera con un utilizzo massiccio, mentre arriva anche ad una giornata e mezza con uso medio blando. La velocità di ricarica è impressionante, la prima che ci abbia stupito come quella Dash di OnePlus. Peccato sia assente una opzione per la ricarica wireless, non supportata dal terminale.

Recensione Oppo Find X, lo smartphone Android con l’anima dentro

Conclusioni

Torneremo a parlare del terminale, per dare un giudizio definitivo, quando sarà disponibile la versione del firmware internazionale. Attualmente Oppo Find X è tra gli smartphone più belli e futuristici presenti sul mercato. E’ uno splendore, poco da dire, ma il firmware cinese lo rende adatto, al momento, solo ad un pubblico di esperti. Anche il prezzo potrebbe spaventare l’utenza, dato che in Italia costerà 999 euro. La speranza è che sia possibile flashare la ROM internazionale sullo smartphone in versione cinese, così da poterlo acquistare ad un prezzo molto  inferiore.

Su GearBest è disponibile a circa 740 euro nella diversa colorazione Blu e Magenta, nella opzione 8+128GB. Si acquista direttamente da qui.

PRO

  • Estetica
  • Display
  • Ricarica super veloce
  • Cornici sottilissime
  • Face ID

CONTRO

  • software cinese da dimenticare
  • prezzo

REVIEW OVERVIEW

Design
Facilità d'uso (FW Cina)
Prestazioni
Qualità/Prezzo

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