E’ da OnePlus 5T che, ogni anno, la recensione di Macitynet dedica grande attenzione all’ultimo top di gamma rilasciato dalla società. Il motivo è presto detto: il rapporto qualità prezzo di questi smartphone è imbattibile, e supera di gran lunga la concorrenza tutta. Con OnePlus 6T le cose non cambiano, ed anzi, alle piccole modifiche rispetto al modello precedente, seguono grandi innovazioni. Ecco come pensiamo di OnePlus 6T.
Paradossalmente, ogni qual volta ci siamo trovati a recensire un OnePlus abbiamo avuto difficoltà ad apprezzare l’ultimo modello rilasciato. Non per demeriti di quest’ultimo, ma per i meriti del predecessore. L’ultimo top di gamma della casa si trova a rivaleggiare con un modello precedente che ha sempre sorpreso in positivo. Ci è successo con OnePlus 6, rilasciato dopo il successo del 5T, ci ricapita adesso con questo 6T, che ci troviamo a confrontare direttamente con il modello 6. La società, insomma, sfodera smartphone da novanta, che si trovano a competere, prima ancora che con la concorrenza, con i precedenti modelli, sempre apprezzati.
Design
Il design di questo OnePlus 6T è, da un lato, molto simile al diretto predecessore, dall’altro presenta alcuni vantaggi, ma anche svantaggi. Partiamo da questo ultimi. 6T è un po’ più spesso del modello precedente, probabilmente per via del sensore di impronta sotto display e della batteria più grande. I 400 mAh in più rendono questa differenza assolutamente giustificabile, ma sappiate di ritrovarvi in mano in terminale da 185 grammi, contro i 177 grammi del predecessore.
Le note positive, invece, riguardano principalmente il notch: ancor più piccolo rispetto a OnePlus 6, e con una forma che ormai viene rinominata a goccia. Si tratta di una delle soluzioni più minimali implementate su uno smartphone, se si eccettuano le scelte più estreme compiute da Oppo Find X e Xiaomi Mi Mix 3, che offrono una slitta sotto cui viene nascosta la camera frontale e l’eventuale sblocco 3D.
In mano OnePlus 6T si tiene, più o meno, come il modello precedente, e sulla parte inferiore trova sempre spazio la porta USB-C, affiancata da due griglie di altoparlanti, anche se purtroppo solo una delle due è reale. OnePlus 6T offre ancora una audio mono. La speranza è che il prossimo OnePlus 7 possa stupire sotto questo punto di vista ed offrire agli utenti un audio stereo.
Viene a mancare il jack cuffie da 3,5 mm: la società ha evidenziato che il sacrificio è servito ad inserire una batteria più grande. Non ci sentiamo di contestare questa affermazione, ma almeno nelle prime settimane di utilizzo abbiamo sentito la mancanza del jack, comodo anche per collegare il terminale allo stereo dell’auto tramite AUX: in confezione è presente il classico adattatore USB-C jack 3,5mm, ma usandolo viene meno la possibilità di ricaricare il terminale.
Display
OnePlus 6T sfoggia un pannello da 6,41 pollici con tecnologia AMOLED a una risoluzione di 2.340 x 1.080 e una densità di pixel di 402ppi. Non c’è che dire, siamo di fronte ad uno dei migliori pannelli disponibili sul mercato e in questa fascia di prezzo. Quanti sono preoccupati della risoluzione “solo” 1080p, dovranno assolutamente ricredersi.
Il pannello ha una qualità eccelsa, con personalizzazioni software che lo renderanno perfetto per ogni utente, che potrà scegliere tra modalità sRGB, DCI-P3, modalità adattiva, o definita dall’utente: insomma le regolazioni del display sono talmente tante che si riuscirà a calibrarlo al meglio.
Tecnicamente il display di OnePlus 6T è più luminoso di quello del OnePlus 6, ma ovviamente sarà difficile nel quotidiano apprezzare la differenze. Lo schermo appare ottimo in qualsiasi situazione, e non ha problemi nemmeno sotto la luce diretta del sole. Ancora una volta apprezzabili le modalità notte e lettura, l’ultima delle quali permette di impostare lo schermo in bianco e nero. Ci stupiamo di come gli altri produttori Android non abbiano ancora copiato questa funzionalità.
OnePlus 6T, come gira
Ci sarebbe davvero poco da dire. Basterebbe una parola: magnificamente. OnePlus 6T mantiene le aspettative, grazie ad una scheda tecnica di tutto spessore. Ancora una volta il sistema operativo, la OxygenOS, può essere definita come la migliore UI attualmente a disposizione degli utenti. Offre una esperienza Android leggera, quasi stock, ma con quelle piccole (e poche) personalizzazioni che servono davvero. Inutile dire che ci troviamo di fronte ad uno degli smartphone più veloci sul mercato, anche più veloci di altri terminali dal listino più alto. Tutto gira assolutamente fluido, il passaggio da un’app all’altra, da una schermata all’altra, avviene praticamente all’istante, senza il minimo lag.
Hardware
OnePlus, come sempre, non fa sconti sull’hardware. Il 6T propone lo stesso Qualcomm Snapdragon 845 come su One Plus 6, e offre varianti da 6 o 8 GB di RAM, con ROM da 128 o 256 GB. Sulla mancanza del jack audio si è già detto, così come sulla batteria, che passa dai 3300 mAh del OnePlus 6 ai 3700 mAh di questo 6T. Si tratta di un aumento del 12 per cento, ma i miglioramenti software in aiuto servono a far schizzare il tempo di schermo acceso: il terminale ha una delle migliori autonomie mai viste su uno smartphone.
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Impronte digitali
Attenzione a parte merita il sensore di impronte digitali, posto al di sotto dello schermo. La modifica permette a OnePlus di innalzare certamente l’asticella delle reparto “innovazione”. Si tratta di un lettore ottico, che sostituisce completamente quello di impronte digitali sulla parte posteriore del dispositivo. Lo scanner, a livello di funzioni, sostituisce il più classico lettore Touch ID, quindi permette di sbloccare il terminale o di accedere alle app con un solo tocco.
Dobbiamo essere onesti: per quanto si tratti del miglior Touch ID sotto schermo, spesso è piuttosto lento e talvolta impreciso. E’ molto meglio di altri lettori sotto display di prima generazione, come quello del Huawei Mate RS, ma non offre affatto la stessa precisione di quelli tradizionali inseriti su OnePlus 6 e OnePlus 5T. La tecnologia sembra ancora avere bisogno di un’altra generazione per maturare, prima che possa restituire risultati migliori.
Nel quotidiano è sufficiente ritrovarsi con le mani sporche, o un po’ umide, per avere difficoltà a sbloccare il terminale. Peraltro, quando diciamo “sporche”, ci riferiamo anche a piccoli detriti che si accumulano durante il giorno, toccando le buste della spesa, piuttosto che digitando sulla tastiera o impugnando un mouse. Insomma, basta che il dito non sia perfettamente lindo per avere qualche piccolo problema di sblocco. Sia chiaro, 8 volte su dieci riusciamo a sbloccare il terminale, mentre per le altre due occorre un pizzico di pazienza in più.
Fortunatamente lo sblocco facciale è sempre preciso e affidabile, come lo era su OnePlus 6 o 5T. Anche da questo punto di vista, però, abbiamo notato un comportamento differente rispetto al passato, che potrebbe non piacere affatto. Mentre su OnePlus 6 e 5T era sufficiente risvegliare il display con un doppio tocco per far partire lo sblocco facciale, su questo OnePlus 6T il Face ID si attiverà solo e soltanto premendo il pulsante accensione/stand by sul lato destro.
Camera
OnePlus 6T ha due telecamere sul retro; una da 16MP con apertura focale 1.7 e OIS, e l’altra da 20MP, usata principalmente il per rilevamento di profondità. La fotocamera anteriore è 16MP. OnePlus non ha aggiornato l’hardware della fotocamera in questo nuovo 6T, ma ha apportato alcune modifiche ai suoi algoritmi di elaborazione per il Ritratto, così come ha aggiunto una nuova impostazione di modalità notturna. La fotocamera del OnePlus 6 del non era male, ma sembrava un gradino in basso ai suoi competitor più costosi. Questo gap c’è ancora, seppur mano marcato.
Nelle foto di OnePlus 6T è possibile notare un migliore colore e nitidezza, soprattutto in scenari meglio illuminati. Mentre le foto sono più piatte rispetto ai top di gamma più blasonati, iPhone XS e Mate 20 Pro su tutti, è certamente possibile rimanere totalmente soddisfatti del reparto fotografico, anche in considerazione del costo: rispetto ai citati terminali, costa praticamente la metà, e scatta foto che sono comunque paragonabili.
In condizioni di scarsa illuminazione abbiamo notato migliorie evidenti rispetto alla passata generazione, anche se le immagini continuano a mostrare un certo rumore di troppo. Per aggirare il problema, OnePlus ha aggiunto una nuova modalità “Notte”, che scatta con lunga esposizione per aumentare la nitidezza e la gamma dinamica. Ovviamente, questa introduzione non fa miracoli, ma aiuta sicuramente ad aggiungere un po’ di nitidezza.
La fotocamera frontale sul OnePlus 6T è abbastanza standard. Sia in modalità ritratto, che standard, tende ad appianare la pelle. Questo potrebbe risultare apprezzabile in alcune circostanze, ma in alcuni scatti ci è sembrato un po’ troppo artificiale.
Quello che continua a stupirci è invece la modalità Ritratto con la camera posteriore. I ritagli tra soggetto in primo piano e sfondo sono generalmente molto buoni, con un risultato complessivo assolutamente di impatto e di grande effetto.
Come sempre vi lasciamo ad una galleria di foto scattate con OnePlus 6T, che rendono assolutamente l’idea di come scatti le foto.
Software
Come già anticipato la OxygenOS è la personalizzazione Android migliore. Non è cambiato molto dal OnePlus 6, ed è un bene. Il 6T arriva con Android 9.0 Pie a bordo, con le gesture facoltative per eliminare i pulsanti a schermo.
Come sempre è possibile cambiare il look alle icone, applicando un tema a scelta da scaricare dal Play Store, mentre sono disponibili le modalità notte e lettura, per tarare la tonalità del dispositivo e poterlo utilizzare al meglio anche nelle ore serali.
La UI è assolutamente snella, minimale e moderna, e come già detto è la più fluida e fulminea mai vista su un terminale Android. C’è qualcosa che non ci va proprio giù, ma è relativa ad una decisione di Google, piuttosto che di OnePlus: il tasto volume controlla solo e soltanto il reparto multimediale, mentre per intervenire sul volume suoneria si dovrà accedere al menù Impostazioni.
Prezzo e disponibilità
OnePlus 6T è già disponibile all’acquisto su diversi canali. Vi consigliamo GearBest, perché il prezzo è assolutamente imbattibile: parte da 461 euro. Non c’è dubbio, un best buy.
PRO
- Tra i più fluidi e veloci
- Sblocco Facciale
- Autonomia
- Rapporto qualità/prezzo
- Foto Ritratto
- Ricarica fulminea
CONTRO
- Touch ID non perfetto