Chi acquista una macchina fotografica a lenti intercambiabili, appena acquisisce un po’ di dimestichezza, comincia a pensare ad una lente che possa dargli la possibilità di lavorare con primi piani e sfocato. È accaduto anche a chi, come chi scrive, lavora da qualche tempo con una Micro Quattro Terzi di fascia entry level, ma con qualche ambizione, come la Olympus OM-D E-M10. Abbiamo così deciso di mettere (e metterci) alla prova con la lente Olympus 45mm f/1.8 Zuiko Digital, un prodotto che ci pareva particolarmente interessante da infilare in un set di obiettivi che avremmo portato in un viaggio. Premettiamo che il nostro “giro di prova” e le nostre considerazioni si devono leggere usando la chiave amatoriale, magari anche un po’ evoluta ma non professionale, ovvero tenendo in considerazione il target cui si rivolge sia la digicamera a nostra disposizione, sia il nostro sito. Non avendo sotto mano apparecchiature scientifiche e neppure la competenza necessaria per svolgere considerazioni che vanno oltre il semplice metro funzionale, quel che varrà di più nel giudizio, sarà la nostra personale soddisfazione e i risultati pratici ottenuti.
Olympus 45mm f/1.8 Zuiko Digital, com’è fatto
Dicevamo della necessità di avere una lente piccola e maneggevole da portare in viaggio e il 45mm f/1.8 Zuiko Digital è sicuramente piccolo, anzi piccolissimo. È costruito intorno a nove elementi in otto gruppi con diaframma a sette lamelle, ed è lungo solo 4,5 centimetri, ha un diametro di 5,5 centimetri e pesa 115 grammi. La struttura è quasi interamente in plastica; nella parte finale del barilotto abbiamo un anello che copre un attacco a baionetta, utile per montare un paraluce, purtroppo, non incluso (l’originale Olympus è il LH-40B che ha il costo non abbordabilissimo di circa 40 euro). Il corpo è disponibile in grigio e nero per accostarsi alle due tinte base delle fotocamere Olympus. Gli aspetti tecnicamente più rilevanti della lente sono l’autofocus con movimento totalmente interno, che si può bypassare via software e poi regolare usando la ghiera esterna, e il diaframma da 1,8 il che colloca questa lente nel gruppo delle più luminose dell’offerta di Olympus e anche capace di offrire, sulla carta, un buon sfocato. Trattandosi di una lente da 45mm, in rapporto al sensore, siamo di fronte ad un equivalente di una lente da 90mm se si parla full frame.
L’Olympus 45mm f/1.8 Zuiko Digital, nella tradizione Olympus per le lenti Micro Quattro Terzi, non è stabilizzata (le più recenti digicamere della società giapponese hanno tutte stabilizzatori nel corpo macchina), cosa di cui si deve tenere conto se si intende usarla con macchine Panasonic che solitamente non hanno, invece, stabilizzazione nel corpo. È anche importante notare che Olympus non ha previsto alcuna capacità macro per questa lente, che va a fuoco da 50 cm (ad infinito) con un ingrandimento di appena 0,11X, il che la rende poco utilizzabile per riprese ravvicinate, ma non è ovviamente questo il tipo di scatto cui è destinata questa lente.
Olympus 45mm f/1.8 Zuiko Digital, come si maneggia
La dimensioni della Olympus 45mm f/1.8 Zuiko Digital per chi scrive hanno fatto tutta la differenza del mondo. L’abbiamo tolta dalla scatola e messa dentro alla borsa, dimenticandoci di averla con noi fino a quando non ne abbiamo avuto bisogno. Pesando solo poco più di un etto non ha richiesto un comparto del nostro zaino per essere trasportata, ma ha condiviso con una lente da 35mm lo stesso spazio.
Maneggiandola restituisce un eccellente feeling; come accennato si tratta di un obiettivo quasi interamente in plastica, ma non per questo sembra un prodotto economico. Anche l’anello della messa a fuoco, pure in plastica, fornisce una buona sensazione, è fluido e piacevole da manovrare, progressivo sullo sforzo e quindi preciso e non perde la posizione in cui lo collocheremo. L’unico aspetto cui è necessario abituarsi è che la regolazione è senza fine, non ha un blocco che ci dice quando saremo arrivati ai due estremi della messa a fuoco, come succede con altre lenti Olympus.
Manca un sistema di sgancio meccanico dell’automatismo del fuoco, per passare facilmente al fuoco manuale. Altri modelli di obbiettivo hanno questo sistema molto comodo, che tale sarebbe anche nel caso del 45mm di Olympus visto che lo si userà in numerose occasioni per creare composizioni dove il contrasto tra fuoco e fuori fuoco saranno parte integrante del messaggio che vorremo dare. In questi casi dovremo fare ricorso ad uno dei bottoni programmabili della fotocamera per attivare il fuoco manuale.
I risultati della prova
Come accennato non abbiamo inteso testare scientificamente la lente, ma solo fare delle prove pratiche, per verificare come si sarebbe comportata nel corso di alcune particolari esigenze di scatto. Sotto questo profilo, i risultati che abbiamo ottenuto sono ottimi, se non eccellenti.
La prima cosa che ci ha stupito è stata la velocità della messa a fuoco, molto rapida. Da 50 cm ad infinito, la Olympus 45mm f/1.8 Zuiko Digital impiega circa un secondo; molto più rapida, nell’ordine di mezzo secondo, è la messa a fuoco su un soggetto che si trova nelle vicinanze. Trattandosi di una lente da 45mm (equivalente, lo ricordiamo, di un 90mm) con una apertura di f/1,8, siamo di fronte ad un obiettivo che richiede una certa precisione. Usando gli automatismi della macchina fotografica, uniti alla velocità della lente, abbiamo avuto sempre pochissimi problemi ad agganciare con efficacia il soggetto e ad avere una immagine definita ed incisa. Usando il settaggio manuale le cose si fanno un pochino più complicate e si deve curare con attenzione il dettaglio, specialmente se si intende realizzare un ritratto. Il rischio è quello di perdere facilmente il punto di messa a fuoco. Va fatta attenzione anche all’apertura, al massimo è molto facile perdere il fuoco su una parte del soggetto che intendiamo ritrarre; ad esempio avere a fuoco un occhio e l’altro no. Ma questa non è certo una prerogativa dell’Olympus 45mm f/1.8 Zuiko Digital…
Alla prova dello scatto vero e proprio, in termini di qualità dell’immagine, la nostra impressione è che la Olympus 45mm f/1.8 Zuiko Digital sia una lente al top a tutte le aperture, anche a f/1,8. Il massimo in fatto di definizione si ha poco dopo la massima apertura, nella parte centrale del range di apertura ma in generale nelle foto che abbiamo scattato, non abbiamo mai notato una caduta drammatica di definizione nè al centro nè al bordo della lente. Anche la vignettatura è molto controllata, di fatto inesistente anche se alla massima apertura c’è qualche leggera traccia all’estremo delle immagini. Praticamente zero l’aberrazione cromatica. Anche se la lente di Olympus nasce per i ritratti, il fatto che sia così incisa a tutte le aperture, con solo qualche leggerissimo effetto soft alla massima apertura ai bordi, ci fa azzardare l’opinione secondo cui può essere usata, composizione permettendo, anche per scatti di panorami e di architetture.
Chi acquista una lente come questa, pretende però che abbia più che altro un buon sfocato. Il bokeh prodotto è in effetti di ottimo livello, in rapporto chiaramente alle dimensioni del sensore e della piattaforma Micro Quattro Terzi. In molte occasioni la Olympus ci ha dato grande soddisfazioni, offrendoci la possibilità di staccare con evidenza il soggetto dal fondo, facendo risaltare volti e sguardi. L’eccellente apertura contribuisce anche a tenere bassi gli ISO, riducendo il rumore, il che aiuta non poco anche il non esperto a creare scatti di grande effetto.
In conclusione
La nostra esperienza con l’Olympus 45mm f/1.8 Zuiko Digital è stata decisamente positiva. Avevamo necessità di una lente piccola, leggera ed efficiente specialmente per quanto riguarda i ritratti e i primi piani e la casa giapponese non tradisce nessuna delle aspettative: quella di chi si attende un bokeh pronunciato e morbido, sia di chi vuole una elevata definizione delle immagini. Per precisione per resa, assenza di aberrazioni cromatiche, vignettatura molto controllata, l’Olympus 45mm f/1.8 Zuiko Digital è in grado di offrirsi anche come un’alternativa ad altri lenti a focale fissa per scatti che vanno al di là del semplice ritratto e diventa utile in ogni situazione dove chi ha una Micro Quattro cerca elevata luminosità.
L’unico serio limite, non specifico di questa lente, ma di tutte le lenti con lo stesso passo focale ed apertura massima, è che impone un lavoro di precisione se si intende ricorrere alla messa a fuoco in manuale. In realtà per un principiante o l’amatore che sta per la prima volta approcciando questo tipo di lenti, questo potrebbe essere un vantaggio, visto che spinge a crescere nella ricerca della composizione.
A 324 euro euro, direttamente da Olympus (o 266 euro prezzo Amazon), è una lente che chi ha un sistema Micro Quattro Terzi non dovrebbe farsi sfuggire, tenendo anche conto che l’unica lente compatibile Micro Quattro Terzi di pari lunghezza focale è Nocticron 42.5mm Leica Panasonic che offre certo anche una luminosissima apertura a f/1.2, ma costa anche più di 1700 euro.