Di cinturini per Apple Watch ce ne sono ormai a decine, in gran parte proposti da Apple stessa che garantisce un’elevata personalizzazione dell’orologio grazie ai diversi modelli in fluoroelastomero, acciaio e pelle. Tutti quanti, chi più chi meno, sono generalmente alla moda potendo certamente essere indossati anche in eventi importanti dove essere eleganti è una priorità, mentre nessuno, come il Nomad Strap che abbiamo avuto modo di indossare nelle scorse settimane, effettivamente offre una soluzione più “rustica”, pur mantenendo però un look piuttosto classico.
Com’è fatto
Il cinturino viene venduto all’interno di una scatola in cartone telato con apertura a scatto ed al cui interno, su un’imbottitura di velluto, sono tenute ben ferme le due parti attraverso un laccio elastico.
Fin dal primo contatto ci si accorge di avere tra le mani un prodotto di elevata qualità a partire dalle cuciture, solide e ben rifinite, di colore chiaro ed in contrasto con la pelle dei cinturini, al tatto simile ad uno scamosciato e prodotta artigianalmente in una conceria italiana (si scopre dal sito ufficiale), ben lavorata ed inizialmente molto rigida.
La fibbia ed i connettori in acciaio inossidabile (di colore nero nel caso del nostro modello, ma c’è anche una versione con fibbia e connettori color argento per avvicinarsi stilisticamente agli Apple Watch con cassa del medesimo colore) sono robusti e perfettamente compatibili con il sistema pin-and-tuck di Apple.
La caratteristica unica
Avvicinando il cinturino al naso si percepisce lievemente il classico odore della pelle, che si scopre essere non trattata volutamente per poter “cambiare” mentre lo si indossa. Il punto di forza sta infatti proprio in questa scelta che, come mostreremo nel capitolo relativo alla nostra prova, rende possibile un naturale mutamento del cinturino con il passare del tempo.
Di fatto la pelle, con il passare dei giorni, avrà via via un’aspetto sempre più usurato e stagionato per un look prettamente classico e vintage, piacevolmente in contrasto con la tecnologia ed il design moderno della cassa di Apple Watch.
La nostra prova
Lo abbiamo indossato tutti i giorni per due settimane. I primi giorni, non lo neghiamo, è risultato particolarmente scomodo indossarlo proprio per via dell’elevata rigidità del cinturino, che a fatica ha preso la forma del polso. E’ comunque bastata una settimana per renderlo comodo e confortevole, aiutandoci nei primi giorni con un ammorbidimento manuale e forzato attraverso la flessione di entrambe le parti del cinturino.
Abbiamo apprezzato la scelta del produttore nel “cucire” uno dei due passanti al cinturino: in questo modo resta sempre ben bloccato in posizione evitando che il bracciale si possa sganciare accidentalmente. Il passante più esterno può invece scorrere per essere regolato e posizionato sull’estremità in eccesso del cinturino: mentre in bracciali di orologi simili i passanti sono soliti spostarsi, qui gioca un ruolo fondamentale il fatto che sono molto strette ed in pelle, che offrono un maggiore attrito. Di fatto poche volte ci siamo trovati nella situazione di dover riposizionare il passante mobile perché sfilatosi durante l’arco della giornata.
La pelle del cinturino, inizialmente quasi beige, si è leggermente scurita già dopo pochi giorni, avvicinandosi al noce chiaro in appena due settimane. In questo arco di tempo si è ammorbidita nei punti in cui avvolge il polso, si è usurata leggermente nel foro che utilizziamo quotidianamente per il bloccaggio della fibbia e qualche zona, specialmente ai bordi e nel punto a contatto per più ore con il profilo del computer durante le varie ore di lavoro, si è consumata diventando liscia e più scura rispetto al resto.
Stando a quanto suggerito dal produttore, dopo un mese di normale utilizzo l’evoluzione nella stagionatura della pelle sarà a buon punto, scurendosi e levigandosi ancora di più nel giro di sei mesi, oltre i quali avrà un aspetto prettamente “maturo”.
Conclusioni
Chi vuole un cinturino per Apple Watch diverso dai soliti, realizzato con materiali solidi e di qualità, certamente troverà in Nomad Strap un’interessante soluzione. La particolarità che vince su tutti gli altri sta nell’unicità del cinturino, che invecchierà secondo le abitudini dell’utente, usurandosi e scurendosi in punti ben precisi.
Pro
– materiali di alta qualità
– pelle non trattata che si auto-personalizza nel tempo
– look classico e vintage
– compatibilità con tutti gli Apple Watch
Contro
– non è tra i più economici
[usrlist Design:5 Facilità-d’uso:4 Prestazioni:5 Qualità/Prezzo:4]
Prezzo al pubblico
Unico neo è proprio nel prezzo, non proprio economico se consideriamo che oggi un qualsiasi cinturino per Apple Watch si può comprare anche con poche decine di euro. Tuttavia è completamente giustificato dalla qualità dei materiali, certamente ripagati dai 150 dollari necessari per acquistarlo.
Come spiegato in precedenza è disponibile sia con connettori e fibia di colore nero, sia in modello argento, quindi si può tranquillamente affiancare a qualsiasi cassa per Apple Watch. E’ disponibile poi in entrambe le versioni da 38mm e 42mm e, la satinatura dei connettori, lo rendono apprezzabile anche se accostato ad Apple Watch Sport, dove i classici cinturini in pelle di Apple stonano per via del fatto che sono unicamente venduti con connettori in acciaio lucido, visivamente incompatibile con l’alluminio spazzolato dell’Apple Watch più economico.