Dobbiamo dire la verità, quando due anni fa al CES di Las Vegas vedemmo il primo esemplare delle telecamere Arlo rimanemmo un po’ dubbiosi: fantastica l’idea di telecamere “a batteria” da posizionare ovunque, ma come potevano funzionare decentemente se non per qualche ora visto che si basavano su un sistema wireless e dovevano trasmettere grandi quantità di dati attraverso il video?
Poi abbiamo visto i nuovi modelli finalmente in commercio e ancor di più abbiamo avuto una lunga conversazione nei mesi scorsi con Lionel Paris, Director of Product Marketing, Consumer Products, EMEA di Netgear che ci ha spiegato nei dettagli la filosofia del prodotto che non ha eguali nel panorama dei sistemi di sorveglianza wireless e che ha avuto un grande successo da un’anno a questa parte nel settore della casa connessa.
Innanzitutto Arlo si basa sulla grande esperienza di Netgear nel campo delle rete Wi-Fi e dalla capacità di elaborare un sistema dedicato, con un proprio gateway che si appoggia sulla rete wi-fi di casa per quanto riguarda il vostro telefono o un computer desktop ma per il resto usa un proprio protocollo a 2,4 GHz che ottimizza la capacità di trasmissione in funzione del risparmio energetico.
Dimenticatevi poi le classiche telecamere da utilizzare per monitorare di continuo su uno schermo un ingresso o un punto critico della vostra casa o della vostra recinzione: qui le telecamere hanno una propria intelligenza che registra in locale i dati, brevi filmati da 10 secondi nella versione basic del servizio, da trasmettere al cloud e lo usa come backup da custodire (nella versione basic) per una settimana: per una gestione corretta dei consumi occorre usare i suoi servizi con un certo criterio. In ogni caso si tratta di un vero e proprio sistema “on demand”.
L’altra parte dell’intelligenza della telecamera è relativa ai sensori che rilevano il movimento, appena entrano in funzione questi segnalano alla videocamera che qualcosa sta avvenendo e il video si attiva immediatamente registrando solo una piccola porzione che impegna al minimo l’alimentazione della telecamera stessa. Si tratta
Visto che poi tutto il sistema si basa su una trasmissione wireless che porta il campo d’azione del gateway a circa novanta metri all’aperto dalle telecamere avete la possibilità di collocarle senza problemi, grazie alle pile che le rendono autonome, in un ampio raggio intorno alla vostra casa. Quando diciamo “intorno” vogliamo dire collocate all’esterno in modo che puntino non solo verso cancelli e recinzioni ma anche che siano rivolte dal giardino verso gli ingressi e le finestre senza alcuna necessità di cablatura.
Ma vediamo cosa si trova nella scatola della confezione da 2 telecamere + stazione base.
Andiamo ad installare…
Visto che il manuale non è disponibile al momento nella versione italiana ecco una completa analisi delle schermate necessarie per installare il dispositivo.
Posizionamento e versatilità
Nel manuale di istruzioni (purtroppo in Inglese come i consigli di prima installazione – si scarica da qui) ci sono interessanti indicazioni su come gestire al meglio il posizionamento della camera: la sensibilità al movimento è regolabile ma occorre prestare attenzione agli animali che potrebbero sollecitare il sensore più del dovuto e quindi inquadrare le aree della casa o dei suoi dintorni che non vedano magari il passaggio frequente di macchine o un via vai continuo di gente. Le telecamere sono nate per gestire e rilevare eventi straordinari e possono essere attivate come abbiamo visto dalla galleria dell’interfaccia anche in orari ad hoc o, grazie al geofencing, in assenza di uno o più occupanti della casa.
Per inquadrare al meglio i soggetti da rilevare c’è pure una modalità di posizionamento che riduce il lag normale di un sistema basato sul cloud.
Se vogliamo che le batterie delle telecamere durino i 6-8 mesi dovremmo considerare circa 8 rilevamenti al giorno. Un’altra avvertenza è quella di non posizionarle dietro un vetro (abbastanza insensato visto che sono fatte per stare anche all’esterno) perchè l’attivazione della modalità notturna provocherebbe un enorme consumo di batterie.
In ogni caso il sistema di fissaggio è molto comodo: grazie al magnete potremmo “attaccarle” ad oggetti metallici sia all’interno che all’esterno e in qualunque posizione sia possibile piantare un chiodo o usare un biadesivo potremmo utilizzare il versatilissimo sistema a mezza calotta in dotazione. Non dimentichiamo inoltre la filettatura da 1/4 di pollice sul fondo: qualsiasi sistema che supporta fotocamere come quelli universali per action cam sarà in grado di supportarle la telecamera.
Questa flessibilità fa delle Arlo un sistema versatilissimo da utilizzare non solo per la sorveglianza ma anche per operazioni di monitoraggio estemporanee: volete controllare se il fuoco del camino si spegne mentre siete in un’altra stanza? La cottura delle lasagne in forno? Se il cane si tutta nella piscinetta dei vostri figli? Basta staccare le Arlo dalla loro posizione originale, posizionarle e poi riportarle al loro posto una volta finito il compito provvisorio.
La telecamera è tanto bella ed efficiente che potrebbe far gola agli stessi ladri che volete individuare: se va all’esterno posizionatela in un punto non in vista o non accessibile oppure camuffatela in mezzo alla vegetazione. In fondo visto che si può appendere persino ad un bastone infisso in un vaso o in alto sotto ad un balcone l’operazione non dovrebbe essere difficile. In più Netgear ha pensato a tutta una serie di cover che vi possono aiutare nell’impresa e aggiungono un ulteriore grado di protezione alla bella superficie della telecamera.
Al lavoro
Abbiamo installato le due telecamere della confezione in diversi punti della casa e del giardino per trovare una collocazione ottimale e in questo momento “servono” un ingresso principale ed una porta di servizio che sono all’esterno, puntano verso la casa e distano rispettivamente 6 metri e 19 metri dal gateway di Netgear: il secondo è a 4 muri maestri 2 piani di distanza e a circa 6 metri dalle pareti esterne.
Le telecamere sono una all’interno di un vaso di fiori e l’altra agganciata al vitone di un gazebo in legno. Importante è come abbiamo detto la decisione su come gestire le segnalazioni: per evitare di trovarvi il telefono e la mail pieni di avvisi è necessario regolare sensibilità e magari sfruttare il geofencing con tutti i componenti della famiglia o sfruttare degli orari in cui si ha una maggiore necessità di sicurezza. Create anche una regola nel vostro programma di posta per indirizzare in una cartella le segnalazioni delle telecamere.
Conclusioni
L’installazione e il primo uso delle telecamere è immediato e l’accesso alle registrazioni è davvero molto comodo. Grazie all’interazione con IFTTT siamo riusciti pure a costruire alcune scene attraverso le lampade philips Hue che ci segnalano quando qualcuno si avvicina agli ingressi o transita in una certa zona del giardino.
Stabilire l’effettiva durata delle batterie è al momento impossibile, vi riporteremo i risultati tra qualche settimana d’uso “standard” con le telecamere posizionate su due ingressi discretamente trafficati avendo cura di gestire al meglio il rilevamento (o meglio il mancato tale) dei nostri animali domestici. Per il momento possiamo ritenerci soddisfatti della versatilità e della prontezza di rilevamento delle telecamere.
Pro
Le telecamere si possono posizionare ovunque e fino a 80-90 metri in linea d’aria, gli avvisi arrivano velocemente e pure su smart watch, ottima gestione dei clip video, interfaccia coerente su smartphone e desktop, modalità registrazione basic gratuita. Protezione iP 65. Possibilità di accesso veloce ai dati con Touch ID su iPhone e iPad.
Contro
Occorre un buon settaggio per ottimizzare i consumi delle batterie, occorre Flash per il live video su computer.
Prezzo al pubblico
la configurazione provata costa 379 Euro al pubblico Iva compresa ma è facile trovarla ad un prezzo scontato. Attualmente nel negozio Netgear di Amazon è in offerta a circa 320 Euro ma ci sono configurazioni interessanti ed add-on di ogni tipo per espandere il sistema, camuffarlo o proteggerlo ulteriormente da raggi UV e maltrattamenti.
Le batterie costano 24,50 Euro per un pacco da 10 (marca Duracell sempre su Amazon) e quindi dovete considerare una spesa di circa 50 Euro per aggiungere altri 2, 2,5 anni di autonomia per ogni telecamera se la fate funzionare con i consumi ottimali: è il prezzo da pagare per la versatilità ma non esiste un prodotto paragonabile per caratteristiche.