Difficile scelta quella del supporto per ricaricare Apple Watch. Sul mercato ormai ce ne sono diversi che differiscono principalmente per materiali e tipologia d’uso. Ce ne sono alcuni che includono anche un alloggiamento per iPhone, altri che tengono l’orologio “sospeso” in aria, altri ancora come il DOCK di Native Union che la nostra redazione ha avuto modo di toccare con mano in questi giorni che si fanno notare per la qualità dei materiali e per l’idea che c’è dietro al prodotto.
Il dock si presenta in due pezzi. Uno, dalla forma quadrata, molto pesante (400 grammi) e l’altra, un cilindro di metallo senz’altro più leggero (100 grammi) ma altrettanto solido, che si unisce alla prima. La forma esagonale del sistema ad incastro chiarisce come le due parti vanno montate tra loro, anche se finché si tengono le due parti separate, non è chiaro come queste restino fissate tra loro. Lo si scopre poco dopo, provando ad avvicinarle nel momento in cui, con uno scatto, le due parti vengono attratte magneticamente. La calamita che regola l’attrazione è davvero molto forte, bisogna tirare con forza se si desidera staccarle.
Prima di agganciare il cavo di ricarica dell’Apple Watch abbiamo maneggiato il dock, apprezzandone il design ed i dettagli. Il cilindro in alluminio è satinato ai bordi, mentre la superficie esterna ha una diversa levigatura altrettanto piacevole al tatto. La parte inferiore, quella che si incastra alla base, è invece in plastica rigida di ottima qualità, così come è dello stesso materiale l’interno della base. Quest’ultima è principalmente composta da un pesante blocco di metallo rivestito con una morbida copertura in gomma. Si tratta di una scelta intelligente che evita di rovinare nel tempo il comodino, la scrivania o in generale la superficie dove si deciderà di appoggiare il DOCK. La copertura è abbastanza spessa: lo si scopre provando a fare forza sugli spigoli dove, con un po’ di insistenza, si riesce a fletterli leggermente. Questo lascia pensare che se, per sbaglio, il dock dovesse cadere, molto più difficilmente si romperà o danneggerà il pavimento su cui andrebbe ad impattare.
Incastrare il cavo di ricarica di Apple Watch è davvero molto semplice. E’ sufficiente infilare la piastra magnetica nell’apposita fessura, quindi far girare il cavo intorno alla scanalatura interna, per farlo uscire poi nel taglio che si trova dal lato opposto a quello della piastra. La scanalatura è abbastanza profonda da permettere di far fare più giri al cavo, accorciandone così la lunghezza finale. Con un po’ di insistenza se ne possono fare anche quattro, ma noi ci siamo limitati soltanto a due per evitare di flettere troppo le giunture del cavo. Non ci sono adesivi o sistemi magnetici che tengono ferma la piastra al DOCK. Semplicemente l’apposito alloggiamento, così come la gestione del cavo, fanno sì che, una volta incassata la piastra, non si muova più. Tuttavia sganciando le due parti resta comunque molto facile rimuovere il cavo, magari per agganciarlo ad un altro supporto o semplicemente riporlo in una borsa.
Se tutte queste caratteristiche dovrebbero far correre all’acquisto chi è interessato ad un prodotto del genere, la parte più interessante arriva adesso. Per forma e tipologia d’uso, il dock può essere utilizzato in due posizioni, verticale ed orizzontale, che rispettivamente permettono semplicemente di mettere in ricarica l’Apple Watch in maniera del tutto elegante, oppure di ricaricarlo sfruttando la nuova modalità Nightstand introdotta con watchOS 2. Questo è garantito dal sistema che permette di far ruotare il cilindro, con il cavo incassato, intorno alla base. In questo modo si potrà orientare tutto il supporto come meglio si crede, ricaricando l’orologio in verticale con il cilindro che spunta verso destra oppure verso sinistra, inclinandolo comunque come si preferisce, oppure appoggiando direttamente la base sul comodino ed orientando la piastra verso il proprio sguardo, trasformando così l’Apple Watch in ricarica in un comodo orologio-sveglia.
Difficile trovare un difetto a questo accessorio che si classifica tra i migliori del suo genere. Il prezzo del DOCK, di 64,99 euro sul sito ufficiale di Native Union, potrebbe sembrare esagerato ma in realtà è del tutto giustificato dalla qualità dei materiali e dalla ingegnerizzazione del prodotto.