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Recensione Mpow Cheetah, cuffie ad archetto per attività sportive

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Le cuffie sportive ormai abbondano su Amazon. Appartengono a questa categoria anche le Mpow Cheetah, un accessorio prodotto da Mpow, il marchio che è dietro alle Swift, senzadubbio il “blockbuster” di questa azienda cino-americana che sta puntando molto sul mondo della mobilità con accessori che hanno un significativo rapporto tra qualità e prezzo.

Le Cheetah, messe alla prova da Mactynet nei giorni scorsi, nonostante siano cuffie per lo sport, si distinguono delle Swift in molti modi a cominciare dal costo ridotto, dei materiali (più poveri anche se non dozzinali) e per il fattore di forma. Mentre le Swift sono delle auricolari quasi indipendenti una dall’altra, unite solo da un nastro in gomma, le Cheetah sono di fatto cuffie ad archetto con una giunzione flessibile, ma molto più rigida, quasi a molla, che contribuisce a tenerle nel cavo auricolare e a stabilizzarle nel corso dell’attività sportiva. Anche la componente auricolare vera e propria è molto diversa da quella delle Swift: si tratta di elementi più grandi che si avvinghiano alla parte superiore della cartilagine dell’orecchio, finendo dietro ad esso. La parte finale dell’elemento auricolare preme sulla tempie conferisce ulteriore stabilità all’accessorio, ancora più accentuata dal connettore semirigido che poggia sul collo.

Come accennato i materiali e l’assemblaggio sembrano meno curati di quelli delle Swift, ma la plastica opaca non è di cattiva qualità. Anche lo stile è piacevole, completamente caratterizzato da una tinta nera che le rende discrete e utilizzabili anche in situazioni differenti da quelle tipiche di un uso in palestra o per jogging. In pratica si tratta di cuffie che potremo usare, ad esempio, durante il viaggio per andare al lavoro o in casa, visto che sono poco intrusive dal punto di vista del fattore di forma. Esclusa la resistenza ad umidità e pioggia; in molti punti ci sono chiaramente delle aperture non sigillate all’interno delle quali potrebbe facilmente introdursi l’acqua.

Indossarle non è immediatamente intuitivo, perchè il “nastro” che le collega ha il controllo del posizionamento delle cuffie e devono essere prese in mano e maneggiate e poi indossate per capire il giusto posizionamento che dovranno avere gli elementi auricolari. Inizialmente sarà meglio cercare l’auricolare destro o sinistro piuttosto che seguire il proprio istinto.

Il collegamento avviene come per tutte le cuffie Bluetooth. Si collegano al dispositivo, appaiono nella lista dei dispositivi e la connessione è fatta. Trattandosi di cuffie Bluetooth 4.0, possiamo vedere su iPhone e su tutti i dispositivi compatibili il livello della batteria. I comandi sono tutti raggruppati sull’auricolare destro; si tratta di tre tasti, uno multifuzione che serve ad accendere, spegnere, abbinare le cuffie e anche a rispondere alle chiamate (se avete iPhone attiva anche Siri) e altri due per il volume. Questi tasti, che sono un po’ difficili da manovrare, come nella maggior parte delle cuffie permettono anche di cambiare le tracce e regolare il livello di volume della chiamata telefonica. Una voce sintetica dice (ma per qualcuno si potrebbe anche dire “urla”, visto che il volume è alto) lo stato di connessione e della batteria.

Per quanto riguarda l’ergonomia è bene precisare che per la particolarità della forma, queste cuffie possono essere comode o scomode a seconda delle preferenze. Ci sono molti punti di contatto con la testa e questo potrebbe renderle fastidiose per qualcuno. La stabilità dovrebbe essere garantita, anche se pure in questo caso molto dipenderà dalla propria conformazione. Nel nostro caso le le cuffie si sono dimostrate discretamente comode anche grazie ai tre gommini inclusi nella confezione che possono adattarsi alla maggior parte delle conformazioni. Non chiudono perfettamente il cavo auricolare, ma questo non è del tutto un male visto che è sempre bene avere un contatto con l’ambiente che ci circonda quando si corre o si fa attività fisica, specialmente in strada. Durante la corsa o l’esercizio fisico ci sono parse decisamente stabili e anche più adeguate, a nostro giudizio, delle Swift per l’uso in palestra. Al contrario delle Swift non hanno infatti il cavo eccessivamente lungo (il principale difetto delle Swift) che ciondola; il design compatto contribuisce a renderle quasi una parte integrante del proprio corpo. Durante la corsa però abbiamo trovato un po’ fastidiosa la parte semirigida che poggia direttamente sul collo; assieme alle numerosi parti che sono a contatto con la testa e che sono studiate in questo modo per stabilizzare le cuffie, il supporto trasmette rumore direttamente dentro al cavo auricolare, questo durante la corsa può disturbare.

La qualità della musica è quella tipica di cuffie sportive entry level: i bassi sono poco pronunciati e gli alti non troppo squillanti. C’è una attenzione spiccata alle tonalità medie con una buona definizione della voce umana e di tutti gli strumenti acustici. L’impronta sonora è determinata in larga parte da come le cuffie entrano nel cavo auricolare e da come proiettano il suono verso il timpano. In generale in ogni caso, l’ascolto è piacevole, e, anche se di livello a nostro giudizio inferiore per qualità rispetto a quello che producono le Swift, è più che adeguato per il target di mercato e, soprattutto, il prezzo. Insomma: ci sono cuffie che costano di più e suonano molto peggio…

Le cuffie hanno anche un microfono utile per chiamate che il nostro interlocutore ci ha detto essere prodotte con qualità più che accettabile, con un timbro solo leggermente metallico.La batteria è di medio livello: 5 ore dichiarate di autonomia, circa 4 ore nella nostra esperienza. Da segnalare che le cuffie vibrano quando riceviamo una chiamata o quando la batteria è quasi finita, una funzione curiosa ma che non abbiamo trovato di grande utilità.

In conclusione, le Cheetah, hanno una conformazione particolare che conferisce loro parecchia stabilità quando indossate, ma che per qualcuno potrebbe anche non essere adguata per via dei molti punti di contatto con la testa. In linea generale potrebbero essere interessanti per la maggior parte di coloro che le useranno in palestra o per una attività che prosuppone periodi di movimento e di riposo ravvicinai e meno per chi le utilizzerà per correre con un movimento costante e duraturo a causa delle vibrazioni e fruscii che trasmettono al cavo auricolare. La musica è di livello più che adeguato per la fascia di prezzo in cui le cuffie si collocano, non peggiore rispetto a prodotti anche significativamente più costosi e che si collocano nella stessa nicchia di mercato, quello delle cuffie per attività sportiva. Tutto questo indirizza le Cheetah ad un pubblico che punta al miglior rapporto possibile tra qualità e prezzo e a spendere una cifra che non pesi sul portafogli. Sotto questo profilo a 25 euro di costo è difficile pretendere di più di quel che offrono queste cuffie Mpow. Se però il fattore di forma ad archetto rappresenta un problema, e preferite delle vere e proprie cuffie in ear e non vi preoccupate di spendere 4 euro in più, le Swift rappresentano un prodotto di qualità superiore dal punto di vista musicale e più universali dal punto di vista del fattore comodità.

Le Mpow Cheetah sono in vendita su Amazon a 24,99 euro

 

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