Ancora più preciso, ancora più ergonomico, ma anche più attento all’ambiente, il nuovo Razer Viper V3 Pro alza l’asticella della qualità nel campo dei mouse, dedicandosi sopratutto agli utenti più esigenti, ai quali regala una gamma di optional tra i più interessanti. La nostra recensione.
Razer è un marchio sempre più verde
La scatola del Razer Viper V3 Pro arriva in una forma semplice, senza tanti fronzoli: il cartone serigrafato apre al mouse vero e proprio, accompagnato dall’HyperPolling Wireless Dongle in bellavista, mentre appena sotto sosta il cavo USB-C standard, in tessuto intrecciato, i classici adesivi Razer esclusivi per chi acquista un prodotto e gli adesivi anti grip, già visti nel mouse Razer Orochi V2 e nel Razer DeathAdder V3 Pro.
Il mouse misura 127.1 mm x 63.9 mm x 39.9 mm, quindi una taglia media, per appena 54 grammi di peso, leggermente più sopra del Razer Viper Mini Signature Edition, che con i suoi 49 g resta il più leggero (ma si tratta di un prodotto d’Elite) ma un bel guadagno rispetto ai 58 g del Razer Viper V2 Pro.
Anche se concretamente i 4 grammi in meno del V2 non si percepiscono, quello che emerge quando lo si toglie dalla scatola è un prodotto che è come una piuma, sembra impossibile che un mouse pesi così poco, e la sensazione migliora quando lo si usa su un tappetino (noi abbiamo usato il Razer Pro Glide XXL).
Il mouse arriva privo del classico dongle USB-A, ma con una antenna molto più sofisticata, chiamata HyperPolling Wireless Dongle, con connettore USB-C: questo permette al mouse di funzionare in wireless, ma potendo sfruttare un polling rate di 8.000 Hz.
Ergonomia e sostenibilità
Il Razer Viper V3 Pro offre una forma molto ergonomica, affusolata e priva di fronzoli: Razer dice di aver testato l’ergonomia per mesi, addirittura da fine 2023, attraverso i propri testimonial nei vari tornei di eSport, raccogliendo feedback e modificando poi alcuni piccoli dettagli che, considerando la verticalità del mouse e delle competizioni, possono diventare importantissimi.
Ad esempio, invece di tre piccoli piedini posti nella parte inferiore, adesso ci sono due maxi piedini, che coprono quasi il 50% della superficie, permettendo al mouse di scivolare di più nel tappetino.
Il pulsante è diventato solo uno, che permette sia l’accensione e lo spegnimento (che avviene comunque in automatico dal sensore integrato, che accende e spegne il mouse in base al movimento) che lo switch di risoluzione, guadagnando di fatto quei 4 grammi che sono la differenza di peso rispetto al modello precedente.
I pulsanti laterali, presenti solo a sinistra, sono stati distanziati e scanalati un po’ di più per essere maggiormente riconoscibili nei momenti più frenetici ed è stata modificata un po’ la parte frontale dei due grandi tasti superiori e la “pancia” superiore, adesso resa meno pronunciata.
Questo permette una migliore presa nei due modi preferiti dai giocatori, la modalità ad appoggio (chiamata anche “normale”, quando si appoggia il palmo alla schiena del mouse) ma anche quella Claw (chiamata anche “ad artiglio”, molto comune per chi fa molti tornei di eSport, perché più reattiva).
Infine, due parole sui grip adesivi inclusi in confezione: con l’avvicinarsi dell’estate, del calore e dell’aumento di temperatura, un adesivo Grip, anche se non proprio bellissimo (specie nella versione bianca del mouse, che ha i grip neri) può aiutare molto a non perdere la presa, oltre che fornire una guida per meglio posizionare il mouse con la mano senza doverlo guardare.
Precisione e velocità
Una delle novità del nuovo Razer Viper V3 Pro è senza dubbio l’aumento di risoluzione 35.000 Dpi, dati dal nuovo Optical Sensor Gen-2, che superano quello che era attualmente il top in Razer, presenti negli ultimi modelli come il Razer Basilisk V3 Pro.
L’aumento di risoluzione può sembrare relativo, anche perchè è oggettivamente difficile usare un mouse a 35.000 dpi effettivi (di solito lo si usa a valori più bassi) ma il punto non è il limite massimo, piuttosto la capacità del sensore di riconoscere la superficie di riferimento.
Il nuovo sensore Razer Gen-2 amplia lo spettro di superfici, rendendo il movimento più preciso e offrendo una maggiore sensazione di controllo, unitamente ad Hyperpolling sul quale torniamo tra poco.
Grande attenzione anche ai nuovi switch dei pulsanti, di terza generazione (che noi avevamo già provato nella Razer Blackwidow V4), garantiti sino a 90 milioni di clic e razionamento a 0,2 ms e annullamento della vibrazione (che compare quando si effettuano molti clic in pochissimo tempo).
I nuovi Switch ci hanno impressionato in modo molto positivo: il suono del clic è deciso, ma non metallico, e anche il ritorno del tasto dopo il clic è molto veloce e preciso, sostanzialmente il mouse offre una grande sensazione di padronanza anche nei dettagli più piccoli.
Probabilmente è questa la caratteristicha che adesso differenzia di più, a livello di look&feel, il Razer Viper V3 Pro dal Razer DeathAdder V3 Pro, che è stato sino ad ora probabilmente il modello più famoso ed evoluto della famiglia.
Hyperpolling
Qui a Macity abbiamo già parlato dell’Hyperpooling, la tecnologia proprietaria di Razer che permette di avere un alto valore di Polling rate anche nei device wireless. Il Viper, tra l’altro, è stato il primo mouse ad offrire un valore di ben 8.000 Hz di Polling rate, questo valore è stato poi ereditato anche da altri modelli, ma sempre con un dongle opzionale da acquistare a parte.
La novità del Razer Viper V3 Pro è che nella scatola, di serie, arriva il HyperPolling Wireless Dongle, che sostituisce in tutto e per tutto il classico dongle USB.
Questo è un piccolo parallelepipedo in plastica, lungo circa 3,5 cm, che si collega al computer tramite il cavo USB-C incluso (o altro cavo USB-C) e fornisce il collegamento wireless dedicato a 2,4 Ghz.
Questo dongle è molto più potente (da qui probabilmente il maggiore ingombro) e permette appunto una comunicazione sino a 8.000 Hz di Polling rate (che è sostanzialmente la frequenza con cui il mouse comunica con il computer, al secondo).
Il valore di 8.000 Hz di Polling rate è davvero altissimo, si pensi che sono pochi i mouse che arrivano al valore di 1.000 Hz (e sono tutti da gaming) anche a filo, mentre qui l’abbiamo ben 8 volte superiore.
Il beneficio maggiore di questo valore è una maggiore fluidità di movimento, perché in questo modo il tracciamento offre una curva più morbida rispetto ad un tracciamento con frequenza più bassa (una logica che ad esempio sta alla base dei software di disegno vettoriale), rispetto alla risoluzione, che invece serve a stabilire non tanto la fluidità ma la precisione.
Purtroppo non è tutt’oro quello che luccica: il valore di Hyperpolling lo si può dosare (attraverso i driver Synapse, su pattern poi richiamabili dal tasto hardware inferiore): valori più alti infatti incidono sulla durata della batteria, che partendo da un valore di 95 ore con Hyperpolling di 1.000 Hz (che è comunque buono per chi non fa eSport) scende a 17 con un Hyperpolling di 8.000 Hz.
Nel Dongle è presente una piccola luce LED che può indicare, a seconda delle preferenze, lo stato della batteria, lo stato della connessione oppure avvertire solo quando la batteria è in esaurimento.
Synapse
Un mouse così potente e versatile come il Razer Viper V3 Pro deve avere una parte di gestione che permetta all’utente di controllare e intervenire su alcune scelte.
Questa parte è demandata al software Synapse 3.0, purtroppo solo per Windows, che ne stabilisce tutti i parametri: il software non è strettamente necessario per il corretto funzionamento del mouse, per cui anche chi ha computer gestiti e non può installare software di terze parti si troverà comunque bene con le personalizzazioni di fabbrica, ma avere Synapse installato è comunque un plus.
Per fortuna che Synapse registra i vari parametri in alcuni preset, richiamabili poi tramite il pulsante hardware posto sotto il mouse, anche se il software non è installato (quindi il PC, oppure una macchina virtuale con Parallels Desktop, ad esempio, può essere utile solo per definire i preset, che comunque arrivano già di fabbrica).
Tra le novità che abbiamo trovato in Synapse, e che giudichiamo molto interessanti, c’è la possibilità di modificare al volo l’Hyperpolling quando si entra in gioco, e per tornare al valore precedente quando si esce (questa funzione è probabilmente attiva solo su Windows, perchè su macOS non c’è il riconoscimento automatico del gioco e comunque non c’è Synapse installato che regola lo switch).
Come funziona
Tolto dalla scatola, Razer Viper V3 Pro è riconosciuto e subito funzionante nella versione default su macOS, mentre su Windows necessita di un riavvio affinché Synapse aggiorni i driver (riavvio che può essere posticipato a piacere, il mouse funziona da subito).
La superficie in plastica offre una eccellente sensazione di morbidezza, data un po’ dalla forma, un po’ dal materiale premium, utilizzato per il rivestimento.
La leggerezza come detto sorprende, specie se avete un tappetino da gaming (dove in effetti questo mouse, ma un po’ tutti i mouse ottici, funziona meglio).
Il mouse vive di una doppia vita: morbido, leggero e preciso quando lo si usa di giorno, saltando tra Photoshop e Illustrator o PowerPoint, dove in effetti le caratteristiche avanzate si notano di più.
Di notte, il mouse si infuoca (per modo di dire, non ci sono luci LED in questo modello, un po’ è un peccato, ma il risparmio della batteria è un bonus a corredo) e diventa un’arma infallibile nei giochi: l’ergonomia ben studiata, la precisione dei movimenti e la velocità dei clic sono percezioni che anche il giocatore non professionista nota, mentre la possibilità di usare le Macro (solo su Windows) fa molto comodo e permette all’utente di passare rapidamente alla presa che preferisce a seconda delle esigenze.
Conclusioni
E’ indubbio che questo Razer Viper V3 Pro sia un mouse assolutamente sopra le righe, e lo diciamo dopo che di mouse di Razer e di altri marchi, ne abbiamo provati davvero tanti.
Tecnologia e ergonomia si fondono in un prodotto al momento unico, preciso, morbido e davvero leggerissimo che lascia un buon impatto per chiunque lo provi, anche per qualche minuto.
Il prezzo è alto, senza dubbio, ma questo non è un prodotto per tutti: per utilizzarlo al meglio serve una mano esperta, che sa che cosa chiedere ma soprattutto quale risultato ottenere.
Qualunque utente sarebbe felice di usare, per qualunque attività, un mouse come questo, senza dubbio, ma solo quelli più esperti possono davvero capirne la differenza e esaltarne le caratteristiche, per gli altri, a cui le verticalità soprattutto dei giochi non interessano, prodotti come il Razer Viper V3 Hyperspeed, non così evoluto ma molto più accessibile, sarà comunque un prodotto più che gradito.
Pro:
• 8.000 Hz di Polling rate
• 35.000 dpi
• Eregonomia pazzesca in ogni dettaglio
• 95 ore di autonomia (tantissime per un mouse ottico di questa portata)
Contro:
• L’Hyperpolling aumenta i consumi
• Il dongle rende un po’ scomoda la portabilità
• Prezzo importante
• Personalizzazione solo per Windows
Prezzo:
• 179,99 €
Razer Viper V3 Pro è disponibile a partire dal sito web italiano della casa madre ma lo potete trovare più comodamente anche presso Amazon.it nelle colorazioni biancha e nera. Resta a listino al versione Razer Viper V3 HyperSpeed.