E’ inutile negarlo, Moto 360 per molti utenti è l’Apple Watch che non sarà mai. In tanti si attendevano uno smartwatch Apple minimale e, soprattutto, rotondo. In effetti, un orologio smart così è arrivato, ma non dalla casa di Cupertino. Moto 360 è lo smartwatch dal look classico ed elegante di Motorola, dedicato esclusivamente a tutto il pubblico Android. Macitynet lo ha testato a fondo ed è pronto a rivelarvi pregi e difetti dell’oggetto hi tech che ha davvero stregato il web. E’ tra gli smartwatch più belli, ma purtroppo non è esente da difetti, complice il sistema operativo Android Wear, ancora davvero troppo immaturo. Sul mercato italiano arriva con il conta gocce, ma a tratti risulta disponibile su Amazon a 249 euro nella versione argento, mentre quella nera sembra ancora ritardare.
Wow, che bello!
Moto 360, come lascia intendere lo stesso nome, è uno smartwatch rotondo, ad iniziare dal pack di vendita, completamente diverso rispetto a quello di smartphone e tablet. Molto voluminoso e dalla forma circolare, al suo interno ospita l’orologio, manualistica varia, carica batterie da muro e una basetta di ricarica ad induzione. Moto 360, infatti, potrà essere ricaricato appoggiandolo direttamente sulla base apposita. Dal punto di vista estetico il primo impatto è sicuramente positivo. Moto 360 stupisce per il design perfetto, o quasi. E’ pulito, minimale e il display davvero generoso nelle dimensioni. Ciò nonostante, si adatta benissimo al polso, risulta comodo, leggero e può davvero essere indossato 24 ore su 24 senza il minimo fastidio. Senza mezzi termini, è lo smartwatch più bello sul mercato, almeno fino ad oggi.
Prima dell’uscita sul mercato si è parlato molto della piccola banda nera presente sul display, che nasconde i circuiti necessari al funzionamento dell’orologio. Che ci si creda o no, questa banda nera non da alcun fastidio nell’utilizzo quotidiano e non rappresenta certamente il principale problema di questo terminale. Insomma, se dovessimo assegnare un voto al moto 360, giudicando solo il design e l’aspetto esteriore, l’unico dubbio riguarderebbe la lode o meno, dato che rasenta davvero la perfezione. Moto 360 è uno smartwatch e andrà giudicato anche per le funzionalità che offre, o dovrebbe offrire, all’utenza.
Ok, Google
Il sistema operativo di questo smartwatch è Android Wear, OS di Google creato esclusivamente per gli indossabili. L’interfaccia che offre Android Wear è completamente diversa dal classico Android presente su smartwatch e lontana anni luce da qualsiasi altro sistema operativo presente su smartphone e tablet. Mentre, ad esempio, l’interfaccia Tizen su smartwatch Samsung risulta piuttosto familiare a coloro che utilizzano un qualsiasi smartphone moderno, Android Wear è completamente basato sugli slide. Attraverso un semplice tap a schermo ( o il comando vocale Ok, Google) è possibile richiamare il motore di ricerca, al quale impartire gli ordini vocali. Purtroppo, però, questo sistema è altamente limitato dall’esiguo numero di comandi che attualmente l’orologio può ricevere: previsioni meteo, scrivere una nota, una mail o un SMS, mostrare i passi, misurare la frequenza cardiaca e poco altro ancora.
Occorre notare che il sistema di riconoscimento vocale non è affatto preciso. Anzitutto, è necessario impartire i comandi ripetendo esattamente le parole richieste dal sistema, non potendo variare nemmeno di una virgola il comando impartito. Ad esempio, se si dice “mostrami i passi”, al posto del comando esatto “mostra i miei passi”, non si otterrà alcuna risposta.
Oltretutto, è necessario pronunciare le proprie richieste in un preciso lasso temporale, davvero molto stretto, dopo il quale il dispositivo non sarà più in grado di capire alcunché. Insomma, Google Now su smartphone funziona decisamente meglio, mentre quello ospitato sul Moto360 sembra una brutta copia cinese (o quasi). Discorso completamente diverso, invece, quando si dettano vocalmente le risposte ai messaggi o alle mail. In quest’ultimo caso, Moto 360 sembra comprendere perfettamente quanto dettato. Insomma, l’intero motore Ok Google, che rappresenta il cuore pulsante del sistema operativo, sembra essere spaccato completamente in due: funziona male quando si richiede di avviare una determinata attività, mentre funziona molto bene quando si dettano i messaggi.
Non mancano, altresì, sconnessioni frequenti tra Moto 360 e smartwatch. Per dovere di cronaca, sottolineiamo di aver testato lo smartwatch con un Nexus 5 aggiornato ad Android 5.0 Lollipo ufficiale, senza ROM cucinate o modifiche varie. Il Nexus 5 non sarà di certo lo smartphone più utilizzato dagli utenti Android, ma è di certo il terminale di bandiera Google, che dovrebbe pertanto funzionare alla perfezione con un device che monta un altro OS proprietario di Big G.
Display e caratteristiche tecniche
Potrebbe sembrare superfluo parlare di caratteristiche tecniche per un dispositivo che, tutto sommato, è un orologio. Non è così. Moto 360 monta uno schermo da 1,56″ con risoluzione 320×290 pixel e 205ppi. Abituati a schermi di smartphone sempre più nitidi dove non è possibile ad occhio nudo riconoscere i singoli pixel, guardando il quadrante di Moto 360 non si avrà una bella sensazione. La densità di pixel e la risoluzione è davvero troppo bassa e le scritte, le icone e le immagini non appaiono molto definite. Se da spento, a livello estetico, Moto 360 appare quasi perfetto, tutt’altro discorso vale per lo schermo acceso, che non soddisfa le aspettative, ma le migliora di poco rispetto alla prima generazione di smartwatch rappresentata da LG G Watch (quello quadrato, non il modello R). La CPU di questo terminale è una TI OMAP 3, con una RAM da 512 MB e una memoria interna da 4 GB. Evidentemente, queste caratteristiche non risultano per nulla congrue ad Android Wear e non mancano, nell’utilizzo quotidiano lag e rallentamenti. Per chi, come il sottoscritto, ha portato al polso un primissimo Galaxy Gear con Tizen, veloce e reattivo in ogni occasione, Moto 360 apparirà senza dubbio inferiore.
In molti casi non risulta reattivo, i tap non vengono riconosciuti e non mancano rallentamenti nel passare da un menù all’altro. Non si tratta di problemi che rendono inutilizzabile il terminale, ma sicuramente il sistema operativo non risulta fluido come ci si aspetterebbe. Il terminale può essere acceso toccando il display, ma molto spesso un semplice tap non aiuta a risvegliare lo schermo. Anche la rotazione del polso, che dovrebbe accendere il display risulta imprecisa e su cinque volte, almeno una va a vuoto.
Le cose peggiorano, addirittura, quando si parla di batteria. Da poche settimane è stato rilasciato un aggiornamento che dovrebbe, in teoria, migliorare l’autonomia. Non abbiamo avuto la possibilità di testare il Moto 360 prima di questo aggiornamento, ma anche con la nuova versione software installata, la batteria dura veramente poco. Troppo poco. Si arriva a fatica a sera, a patto di non giochicchiare troppo con il terminale e di mantenere la luminosità al minimo. Se si ricevono tante notifiche, poi, si faticherà ad arrivare all’ora di cena. Peraltro, se si decide di mantenere sempre attivo lo schermo, seppur in una particolare modalità always on a risparmio energetico, l’autonomia andrà ancor di più a peggiorare. La batteria da 320 mAh (che molti teardown hanno invece rivelato essere da 300 mAh) non è assolutamente all’altezza. Un vero peccato.
Notifiche e schede
Qualsiasi notifica in entrata sullo smartphone viene riprodotta correttamente sul Moto 360. Le notifiche arrivano puntuali, con un semplice ritardo, rispetto allo smartphone, di un secondo o poco più. Generalmente, le notifiche riprodotte sullo smartwatch vengono accompagnate da una piccola vibrazione, anche se a volte viene meno per motivi misteriosi. L’intensità della vibrazione non è eccellente e basta essere in movimento per perdere qualche notifica. Con uno slide in alto si apre il tab della relativa notifica, per poter leggere l’intero messaggio, mentre con slide da destra a sinistra è possibile scorrere le varie opzioni per ciascun tab. Nella maggior parte dei casi è possibile rispondere al messaggio oppure aprire la notifica direttamente sullo smartphone. Con uno slide da sinistra verso destra, invece, si cancella la notifica, che scomparirà anche dallo smartphone. Non esiste una schermata immediata dalla quale avviare le varie applicazioni; non c’è nulla che somigli ad un launcher o ad un app drawer. Per richiamare le applicazioni è necessario tappare lo schermo e scorrere il menù fino alla voce Avvia. Si tratta di un sistema macchinoso, per nulla funzionale, che dovrà certamente essere rivisto e corretto da parte di Google.
Ogni notifica è poi accompagnata da una piccola immagine. Nei messaggi e nelle mail, ovviamente, si tratta dell’avatar dell’interlocutore, memorizzato sullo smartphone. Peccato, però, che Android Wear riprenda la foto del profilo di ciascun utente da una miniatura, così che sul display dell’orologio viene visualizzata in modo assolutamente sgranata. Solo le immagini di sfondo native di Google, come la scheda meteo, sport e altre ancora, invece, viene visualizzata alla risoluzione corretta. Anche questo aspetto mostra un OS ancora da affinare, che deve necessariamente fare passi avanti consistenti per risultare competitivo. Android Wear, insomma, se paragonato al classico Android su smartphone è ancora un semplice esperimento, se non addirittura un vero e proprio prototipo.
La filosofia Android, sempre rivolta alla massima personalizzazione, manca totalmente in questo Android Wear. Se si eccettuano le numerosissime watch faces reperibili in rete e facilmente installabili sul terminale, non vi sarà nulla da personalizzare in questo Moto 360 (così come in tutti gli altri indossabili di Google). Esistono Mini Launcher terze parti, che aggiungono un menù in stile smartphone, ma ovviamente vanno a gravare sull’autonomia e non risultano funzionali al massimo.
Google Fit e battito cardiaco
Google Fit è la nuova piattaforma Google dedicata al fitness. E’ installata anche su Android Fit e da un lato svolge un compito più che discreto. Il contapassi è abbastanza preciso, anche se tende a sottostimare le cifre, mentre il misuratore di battito cardiaco sembra funzionare a dovere, a patto di mantenere fermo il polso e di stringere il cinturino. Il problema, però, deriva dal fatto che Moto 360 è un orologio talmente tanto bello, delicato ed elegante, che difficilmente vorrete portarlo con voi durante una sessione di allenamento o una corsa. Pensare di sudare e rovinare il cinturino in pelle, o ancor peggio, l’intero smartwatch, è davvero impensabile. Moto 360 è adatto ad una festa e ad occasioni importanti, ma che di certo non potrà essere impiegato durante gli allenamenti. Per questo, l’aspetto fitness risulta davvero limitato, a meno che non vogliate rischiare di usurare anzitempo uno degli smartwatch più belli ed eleganti presenti ad oggi sul mercato.
Dopo tante parole arriva la domanda più interessante. Acquistare, o no, questo Moto 360? Si e no allo stesso tempo. Da un lato, quanti pensano di trovare in questo indossabile un compagno indispensabile per il proprio smartphone rimarranno assolutamente delusi. Wear è assolutamente immaturo, offre poche opzioni e necessità di essere molto migliorato. Dall’altro, Moto 360 in sé è davvero un orologio interessante e dal punto di vista estetico eccezionale, che non mancherà di procurare parecchi apprezzamenti a chi lo indossa al polso. Elegante, minimale e dal design quasi perfetto, ma purtroppo non sorretto da un sistema operativo attualmente all’altezza.
Disponibile in Italia con il conta gocce, Moto 360 si può acquistare su Amazon Italia, dove solo il modello Argento chiaro diviene, di tanto in tanto, disponibile, con un prezzo che oscilla da 249 euro (venduto e spedito da Amazon) a 300 euro (venduto da altri rivenditori terzi). La versione nera, si preordina da questo indirizzo al prezzo di 240 euro.
VOTO: 6,5
PRO
- Esteticamente eccezionale
- Raffinato, elegante e comodo al polso
CONTRO
- Android Wear è limitato
- Non mancano malfunzionamenti
- Tecnicamente il display non è il massimo
- Autonomia insufficiente