Il design è bello e ricercato e non senbra orientato molto al gaming, anche se le prestazioni sono in effetti quelle adatte ad una battaglia serale tra amici, ma anche ad torneo di e-sport: il monitor Philips Momentum 27M1F5500P in sostanza offre qualità e praticità molto alte ed è una buona soluzione per l’utente esigente, qualunque sia l’impiego.
Imballo e montaggio
L’imballo è realizzato in cartone con, all’interno, il display vero e proprio e il piede realizzato in metallo, con una forma un po’ particolare ma che sta ben salda sulla scrivania.
Montare il display è un gioco da ragazzi e una nota di merito va anche a chi ha progettato il packaging, ben realizzato e semplice sia nella prima fase di montaggio, che in quella di re-imballo, cosa che può succedere e che non è comune in tutti i modelli.
Il piede offre una posizione salda è comoda, anche se la base impedisce di mettere cose medie o grandi sotto il display, solo un portapenne o simile.
D’altra parte, l’aggancio consente un comodo movimento verticale e anche una rotazione del display da orizzontale a verticale senza fatica, cosa che nel gaming non serve a nulla ma in ottica di uso lavorativo può diventare molto interessante.
Durante la fase di prova abbiamo lasciato il monitor sempre sul suo piede originale, ma se l’avessimo acquistato sicuramente l’avremmo posizionato in un braccio idraulico, dove ci sono più vantaggi: il Philips Momentum 27M1F5500P prevede un aggancio VESA standard, per cui non è difficile spostarlo su un gancio come questo, e sicuramente l’investimento ne vale la pena, per liberare posto sulla scrivania ma anche per una maggiore mobilità e per la possibilità di inclinare verticalmente il display, che con il piede originale è limitata.
Aspetto severo me deciso
L’aspetto del Philips Momentum 27M1F5500P è, come dire, intrigante: da una parte a prima vista non sembra un display da gaming, anzi il look appare serioso e business, adatto più all’ufficio che ad una camera con luci a led.
Non ci sono parti luminose ad eccezione del display, e questo è un aspetto che da un lato ci ha lasciato perplessi (perché il display ha tutte le dotazioni tecniche da gaming) ma dall’altro ci è piaciuto perché non si è gaming tutto il giorno, si deve (purtroppo, ma non ditelo ai nostri direttori) anche lavorare e in ufficio il look richiesto spesso è più sobrio.
La parte posteriore del monitor è distinta da linee decise, geometriche, su materiali in plastica robusta suddivisa in due parti: una propria di un motivo ruvido all’esterno e una più liscia centrale.
Il braccio propone un comodo portachiavi alla base e un portacuffie nella parte sopra, dettagli che non fanno la differenza ma che denotano l’attenzione del marchio per i dettagli e che diventano molto comodi nel day-by-day quotidiano.
Ad interrompere il tutto un comodo joystick posto a metà dell’altezza del monitor che permette di pilotare le funzioni più elementari, come la scelta dell’uscita e e anche i menu OSD, che sono realizzati molto bene e anche in Italiano, su sfondo trasparente ma che, per loro natura, una volta definiti i dettagli difficilmente si richiamano nuovamente.
Dotazione tecnica notevole
Il display offre un pannello LCD IPS (Nano IPS nel dettaglio) con Sistema W-LED molto luminoso e con un interessante contrasto (1000:1), con sistema antiriflesso.
La larghezza totale è di poco più di 61 centimetri, per un pannello da 27″ capace di offrire una risoluzione QHD (2560 x 1440 pixel): pur non essendo una risoluzione top nel mercato (poco più di 1/4 di un 4K), è molto utilizzata nel gaming perché a fronte di un risultato molto buono, non mette sotto stress l’hardware e di conseguenza abbassa un po’ i consumi ed evita di dover accendere tutte le ventole.
Molto buona invece la frequenza di risposta, che arriva a 240 Hz se utilizzato su DisplayPort oppure 144 Hz su HDMI, dove l’abbiamo utilizzata noi, più che altro perché ne il Mac mini ne la Playstation 4 avevano una porta DisplayPort disponibile.
Ad ogni modo anche una frequenza di 144 Hz offre buoni risultati nei titoli compatibili e la differenza con display commerciali che viaggiano solitamente a 60 Hz è palpabile, tanto che una volta provato il monitor si fa fatica a tornare indietro.
Il marchio da gaming si porta dietro anche un tempo di risposta di 1 millisecondo, necessaria per giocare a 144 Hz o superiore, che è poi la base per chi fa gaming spinto, (come Fortnite, Overwatch o simili) dove tutto è molto frenetico.
Alcune peculiarità sono pensate solo per chi usa il display su Windows, laddove la scelta di hardware, in particolare le schede video, è maggiore, per cui in questi specifici casi il display ha risposto meglio, in altri invece non c’è stata differenza, come per la modalità Low Input Lag che a noi non ha offerto grandi differenze, anche se forse è più evidente in alcuni titoli al posto di altri.
Connettività
Le opzioni di connettività sono ampie e permettono al display di servire da una parte più device e dall’altra di fungere da vero e proprio HUB.
I due ingressi HDMI 2.0 accompagnano altri due DisplayPort 1.4 permettendo a chi gioca di alternare il display sulla scrivania tra un computer e una consolle, peccato manchi un ingresso USB-C che in questa fascia di prezzo è abbastanza comune.
Sempre nella parte sottostante, facilmente raggiungibile perché appunto il display ruota facilmente il che consente anche una agiata installazione, sostano 4 porte USB-A (USB 3.2 Gen 1) e un jack audio: due di queste porte USB permettono anche la ricarica rapida di device esterni, come smartphone o controller wireless, oltre ovviamente a permettere l’uso di mouse e tastiera, dato che le porte USB nel computer non bastano mai.
Conclusioni
Inutile dire che il Philips Momentum 27M1F5500P qui è piaciuto tanto, nonostante di solito ci si lasci ispirare su prodotti dalla risoluzione più alta, il piccolo (si fa per dire) monitor di Philips rappresenta il compromesso ideale per il lavoro (o lo studio) e il gioco.
Le linee severe, discrete ma decise ne permettono l’installazione anche in ufficio, per chi desidera un display molto potente e con una buona resa anche nel quotidiano (che ovviamente è ottimo anche per vedere film su Plex o Netflix) ma che alla sera, magari dopo il lavoro, gradisce uno scontro amichevole (si fa per dire) con amici o conoscenti su computer quanto su consolle.
Il prezzo, lo ammettiamo, è un po’ alto per un modello con risoluzione “solo” QHD ma comunque rapportato per tutte le altre caratteristiche, come la frequenza sino a 240 Hz, il tempo di risposta molto basso e l’ottima qualità del display IPS da 27″.
Insomma un monitor che ad oggi è praticamente in grado di risolvere le esigenze di qualunque software, gaming o professionale, mantenendo, per quanto l’abbiamo usato, una temperatura sempre più che accettabile, su consumi non certo bassi ma che stanno nella norma di un prodotto di questa fascia.
Pro:
• Design severo ma di qualità
• Potenza in tutte le funzioni
• Elevato numero di porte
Contro:
• Risoluzione solo QHD
• Prezzo importante
• Inclinazione limitata
Prezzo:
• 607,17 € (prezzo indicativo)
Philips Momentum 27M1F5500P è disponibile a partire dal sito web italiano della casa madre ma lo potete trovare più comodamente anche presso Amazon.it