Dopo il primo esperimento con il modello del 2018, nato forse con un pizzico di presunzione da parte di Microsoft, in questo secondo modello (il primo in verità commercializzato in Italia) la sfida aperta ai giganti come Sony e Bose è aperta e stimolante, con qualche novità sotto il cofano tutta da scoprire.
Microsoft Surface Headphones 2, la recensione
Morbide ma decise
Il mercato a cui si rivolgono le nuove Microsoft Surface Headphones 2 è chiaro: utenti esperti che non amano i compromessi, che chiedono un sistema di isolamento acustico deciso, soluzioni accessorie raffinate e una acustica di livello.
Risultati che poi valuteremo, ma che intanto appaiono plausibili dalle premesse: le cuffie infatti arrivano nella loro elegante custodia in stoffa e gomma, comoda da mettere in valigia.
La realizzazione è in plastica elegante, con (sembra) solo l’anima in metallo per l’adattamento della misura nell’archetto: il logo Microsoft (senza scritta) è l’unico vezzo e anche l’unica parte lucida nella copertura opaca, piacevole al tatto.
Eccellente il cuscinetto superiore, che si appoggia alla testa, della stessa consistenza dei padiglioni circumaurali (nella confezione protetti da cuscinetti morbidi).
Controlli al tatto
Le cuffie si connettono a Mac, PC, iPhone, iPad e Android via Bluetooth in completa autonomia, e per l’utilizzo soddisfacente non serve per nulla l’App disponibile per iOS e Android.
Questa serve perlopiù per definire alcuni parametri (come l’equalizzatore ad esempio), controllare i dispositivi associati, mostrare alcuni video sul funzionamento dei comandi principali e ovviamente anche aggiornare il firmware, cosa che si può fare anche da PC Windows.
Molto interessante la forma di controllo che mostrano, del tutto originale rispetto alla concorrenza: il padiglione sinistro mostra una superficie rotante (molto sensibile, si fa con un dito) che controlla il livello del dispositivo di riduzione del rumore (NC), da zero a 13 livelli. la riduzione del rumore non è perfetta, ma lavora molto bene per quel che serve, le frequenze più basse (motori).
Il padiglione destro invece, in modo parallelo controlla il volume, anche se ha controlli touch per il controllo della riproduzione.
Nel padiglione destro sono anche ospitati i pulsanti per l’accensione, un comodo pulsante Mute per il microfono (solo quello), il connettore USB-C per la ricarica e il jack analogico (utile a cuffie scariche).
All night long
Abbiamo usato le Microsoft Surface Headphones 2 per lunghe sessioni di lavoro sia con un Mac mini che con un Surface Book 2, oltre che con il nostro iPhone.
La connessione a più dispositivi non è una novità nel mercato ma è sempre una buona cosa, molto comoda per chi opera con diversi device contemporaneamente.
Subito dopo l’accensione una voce (in inglese) avverte dei device collegati e del livello di carica: a quanto abbiamo capito la priorità è data ai computer, ma il segnale torna all’iPhone non appena arriva una telefonata, a cui rispondere con un tap sul padiglione, senza rimuoverle.
L’ascolto della musica, dall’ultimo brano degli Evanescence (“Wasted On You”) alle splendide suonate degli “Two Step From Hell”, passando per “A un passo dalla luna”, ennesimo tormentone estivo latineggiante sino al remake di “All the things she said” di Poppy è sempre stato all’altezza.
Potremmo dire che le cuffie sono state una vera sorpresa: su Windows e macOS, con aptX attivo, il risultato è stato molto buono. Non offrono un risultato eccellente in nessuno dei generi a cui le abbiamo sottoposte, ma la qualità è mediamente molto buona su tutti, un po’ meno su iPhone, dove il codec aptX non è attivabile e la profondità del suono ne risente un po’ ad un orecchio attento.
Sotto torchio
Ci piacerebbe dire che queste cuffie sono ottime per l’ascolto musicale, ma non sarebbe tutto: la primavera passata e lo smart working impellente hanno insegnato come molti di questi apparecchi possano dare molto di più rispetto alla sola qualità sonora.
Anche in questo caso le Microsoft Surface Headphones 2 non sfigurano: il parlato è buono, non si arriva a sfidare i più blasonati microfoni a cardioide o omnidirezionali, ma per uno smart working di tipo business sono del tutto adatte.
Per i controlli touch e soprattutto per la gradazione del sistema NC serve fare un po’ di pratica, e ricordarsi che queste non sono cuffie da battaglia, ma da abito da sera.
Quando il caldo è troppo afoso questo si fa sentire un po’ nelle orecchie, forse per via del materiale liscio della gomma dei padiglioni, ma potrebbe essere questo un parere soggettivo.
La carica della batteria è decisamente importante: Microsoft dichiara 20 ore con sistema NC attivo (ma non si sa a che livello, essendocene 13 disponibili) che nel nostro uso, molto animale, si è trasformato in quasi una settimana di utilizzo, mai davvero continuo e molto disordinato, il che significa che in un utente più diligente serve ricaricarle secondo chi scrive non più di tre volte in due settimane.
Considerazioni
Belle, eleganti, in due colorazioni: è chiaro che le Microsoft Surface Headphones 2 sono un grande investimento da parte della casa di Redmond nella fascia di mercato a cui sono indirizzate, con, in effetti, un chiaro guanto di sfida a Sony e Bose.
D’altra parte stiamo parlando di un sistema di cuffie completo per voce e musica, con sistema NC molto raffinato e controlli touch, ad un prezzo perlopiù inferiore ai concorrenti diretti.
La tecnologia c’è, il design pure, la qualità non si fa mancare: il guanto di sfida è lanciato, adesso non resta che attendere l’esito del mercato.
Pro:
• Design sobrio ed elegante
• Ottimo prezzo considerata la tecnologia
• Durata delle batterie molto interessante
• Comandi touch originali
Contro:
• I padiglioni in gomma tendono a fare sudare
• I comandi touch chiedono un po’ di tempo per essere capiti
Prezzo:
• 279,99 Euro
Microsoft Surface Headphones 2 sono acquistabili partendo dal sito della casa madre sia in versione Grigio chiaro che Nero satinato.