Per oltre 10 anni Apple ha dato priorità a iPhone e iPad, ma ora tutto cambia come rilevano le prime recensioni MacBook Air M1, un ultra portatile che sfida persino i portatili PC Windows Intel più potenti in termini di prestazioni. Questo emerge non solo dai benchmark, ma anche dalle prove di utilizzo nel lavoro e nei compiti quotidiani.
Il nuovo Air M1 privo di ventola gestisce senza problemi 50 schede di navigazione nel browser Chrome, mentre il modello precedente con processore Intel inizia a scaldare e attiva la ventola con 35 schede aperte. Nessun problema fino a 65 schede aperte, come rileva The Wall Street Journal, quando cominciano a manifestarsi i primi rallentamenti nello scorrimento e nel passaggio tra le schede.
Le prestazioni di questa macchina risultano letteralmente impressionanti utilizzando macOS Big Sur e tutti i software di Apple già pronti e convertiti per il processore Apple M1, inclusi Safari, GarageBand e così via. Pur offrendo sempre prestazioni elevate, le cose cambiano un po’ quando si usano software scritti per Mac Intel che richiedono l’intervento dell’emulazione con Rosetta 2.
Il discorso dei software, per la maggior parte ancora non pronti per M1, si fa sentire anche sull’autonomia. Quando si usano app e software convertiti prestazioni e autonomia sono in linea con quanto dichiarato da Apple. Per esempio TechCrunch ha ottenuto 16 ore di funzionamento in riproduzione video, contro le 18 dichiarate da Apple, ma si tratta comunque di valori notevoli, sensibilmente superiori ai modelli precedenti con Intel. Se si usano software non convertiti che richiedono l’emulazione l’autonomia non può raggiungere le 18 ore dichiarate da Cupertino.
Gli sviluppatori terze parti possono convertire rapidamente le app iPhone e iPad usando Catalyst ma in questo caso interfaccia ed esperienza utente potrebbero non essere il massimo, così come avviene con le app iOS native in esecuzione diretta su Mac. In definitiva dal punto di vista hardware, prestazioni e autonomia, le recensioni di MacBook Air M1 promuovono appieno la macchina, avvisando però di prestare attenzione ai software che l’utente deve usare.
Il primo passo dei Mac ARM è notevole e importante e anticipa grandi sviluppi per i prossimi Mac, portatili top di gamma e macchine desktop ancora più potenti. Per sfruttare appieno la nuova piattaforma occorre pazientare un po’ per avere a disposizione i software convertiti per l’esecuzione nativa su Mac ARM. Da subito nessun problema invece per chi usa esclusivamente software Apple: la rinascita dei Mac è già iniziata e, fin dal primo passo, superano a distanza i portatili PC Windows.
Nel keynote del 10 novembre Cupertino ha presentato i suoi primi portatili con processore Apple Silicon M1. Pr tutti gli articoli di macitynet che parlano dei Mac ARM con processore Apple Silicon M1 si parte da questa pagina.