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Recensione Logitech X300, forse il miglior altoparlante sotto i 100 euro

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Il mercato dei mini amplificatori Bluetooth, nato essenzialmente per iniziativa di Jawbone con il suo Mini, è stato colonizzato dai produttori asiatici, cui era stato lasciato campo libero se si cercava il miglior rapporto tra qualità e prezzo, anche se la fantasia non è al potere dalle parti di Pechino quando si tratta di design. Da qualche tempo in questa arena si stanno però muovendo anche alcuni grandi marchi a caccia di un segmento dove, nonostante tutto, c’è ancora molto spazio e largo interesse. Tra chi ci prova c’è Logitech, diventata molto aggressiva dopo l’incorporazione di Ultimate Ears da cui ha derivato brevetti e design, lanciando anche una offerta di fascia alta. Anche se non appartiene al brand UE, l’X300 che abbiamo provato in questi giorni si ispira allo stile e alle tecnologie Ultimate Ears e nonostante prometta meno, come vedremo, mantiene anche di più.

Questo altoparlante è di fatto una sorta di edizione “economica” della UE Mobile Boombox; si tratta di un accessorio studiato appositamente per il mondo dei cellulari e dei tablet e rispetto alla sua parente stretta, è più lunga, ma ha peso, altezza e profondità non molto differenti. Le due casse sono parenti per diversi altri aspetti, a cominciare dall’originalità delle forme e dei colori.

La X300 ha un curioso profilo poligonale, con un baricentro collocato in maniera tale da orientare la parte frontale verso l’alto. Definire la X300 come poligonale è però riduttivo perchè è anche in parte cilindrico: di fatto la forma è quasi inafferrabile. Ad esempio il diffusore è a doppio spiovente, con le due parti che si congiungono in un vertice che si trova al centro.

Il tutto crea un prodotto con un profilo molto originale, moderno e piacevole che da solo basta e avanza a distinguere l’X300 da tutto il resto che troviamo sul mercato. Contribuiscono a questa impressione di unicità e modernità anche i colori: nel nostro caso un blu avio, ma sono disponibili anche versioni in viola, rosso e nero, con differenti tinte per la griglia frontale. Piacevoli anche i materiali. La griglia summenzionata è interamente in metallo, il resto delle plastiche è ricoperto di uno strato gommoso e antiscivolo. Il tutto contribuisce a dare l’impressione di un prodotto robusto e ben costruito.

I controlli sono pochissimi: sul retro abbiamo, un po’ nascosto e in una posizione non del tutto intuibile, il tasto di accensione; qui troviamo anche l’ingresso Micro-Usb per la ricarica della batteria e il jack per la connessione analogica. Nella parte superiore abbiamo il tasto per l’abbinamento Bluetooth e due tasti per il volume.

Per collegare l’altoparlante basta davvero molto poco. Si preme il tasto Bluetooth e il Logitech X300 sarà nella lista dei dispositivi accessibili al nostro iPhone, iPad, Mac o qualunque altro prodotto compatibile con Bluetooth. La riconnessione ai dispositivi cui la cassa è stata abbinata è rapidissima ed infallibile. Pochi altri dispositivi Bluetooth, per nostra esperienza, sono così pronti nel ricollegarsi agli apparati cui sono stati abbinati.

Quel che sorprende di più è però il suono dell’X300. In passato siamo stati abituati a buone performances da parte dei prodotti audio di Logitech, ma questo piccolo accessorio ha superato di gran lunga le nostre attese. Non è particolarmente intenso nei bassi, come prevedibile viste le dimensioni, ma la definizione è eccellente: mediobassi, medi, voce umana ed alti sono riprodotti ottimamente, con chiarezza ed ottima risoluzione.

Abbiamo provato alcune delle tracce classiche che ci aiutano a comprendere la qualità in dispositivi di questa fascia, come Rosanna dei Toto, Englishman in New York e Rocket Man di Elton John, percependo una significativa agilità della riproduzione in una vasta gamma di frequenze: tutti i suoni stanno al loro posto e occupano un loro spazio. C’è una tendenza ad esaltare gli alti e i medi, ma l’impianto generale è decisamente godibile, molto più di tanti altri prodotti, incluso il Muvo Mini che fino a quando non abbiamo provato l’X300 era la nostra scelta in questa fascia di prezzo.

Persino brani difficili come River and Sticks di Oakhurst e il frentico Cajun Interlude di Adrian Legg, su cui possono andare in difficoltà anche altoparlanti di ben altra fascia, sono resi in maniera molto buona. Quando si parla di musica elettronica, pop e dance, il piccolo X300 è addirittura entusiasmante, in rapporto alla fascia di prezzo ed alle dimensioni: ad esempio Axel F. di Harold Faltermayer,  tutta una tessitura di medi e bassi, con dei ticchettii e piccoli spazi di silenzio che in altri prodotti di questa fascia spariscono, qui li abbiamo trovati ben percepibili.

Come detto solo sui bassi l’X300 ci ricorda di essere un prodotto economico; in The Final Countdown le frequenze più basse sono poco definite, in Bass can U Hear Me di Bass Dominator, la profondità è poca, ma da questa fascia di prezzo è difficile pretendere di più di quel che l’altoparlante di Logitech promette e pretende di offrire. Fa meglio, ad esempio, dell’UE Mini Boom, parente stretta dell’X300. In questa dimensione ricordiamo solo il Bose Soundlink Mini in grado di fare qualche cosa di più in fatto di bassi, ma stiamo parlando di un prodotto che di listino costa quasi tre volte tanto.

Sempre dal punto di vista della qualità del suono, la potenza è buona, ma non sorprendente. Riuscirete a riempire una stanza di medie dimensioni, ma vi accorgerete che anche in condizioni normali di ascolto, il volume potrebbe essere nella seconda parte del livello. Si tratta forse dell’effetto di una elaborazione digitale delle tracce che, questa è l’impressione anche per quanto detto sopra, vengono processate digitalmente in maniera massiccia per migliorarle. In ogni caso il problema anche al massimo della potenza, non abbiamo mai notato alcun segno di distorsione.

Da questa immagine si nota il contrasto delle linee
Da questa immagine si nota il contrasto delle linee

Il suono è piuttosto ben distribuito, con una separazione discreta. Logitech ha collocato due diffusori frontalmente e due, per i bassi, lateralmente, con un effetto palco ben pronunciato se si pensa che stiamo parlando di un dispositivo lungo 13 centimetri. L’unico problema da punto di vista della diffusione deriva dall’originalità della forma. Se siamo vicini, il meglio l’X300 lo dà quando ce l’abbiamo letteralmente di fronte, a non più di una trentina di centimetri di dislivello dalle nostre orecchie: la pronunciata direzionalità delle note che escono dai diffusori, rende il suono meno definito se l’ascolto arriva da una posizione disassata, come accade quando saremo in piedi e l’altoparlante è ad un mezzo metro più in basso o come quando potrebbe accadere se appoggiamo la X300 per terra e noi sediamo sempre per terra accanto ad esso. In questa situazione potremo migliorare la qualità, ribaltando il dispositivo, in pratica mettendo i tasti verso il basso; così invertiremo i canali destro e sinistro, ma il suono si dirigerà maggiormente verso l’alto.

L’unico reale elemento di delusione deriva dall’autonomia. Logitech promette cinque ore di suono, che sono già poche rispetto ad alcuni concorrenti. Nel nostro caso ci siamo arrivati a stento. È probabile che se doveste decidere di portare l’X300 fuori per un picnic o una giornata al mare, sia consigliabile portarsi dietro anche una batteria di riserva per essere certi di arrivare a fine giornata.

In conclusione, oltre alla qualità costruttiva ed al design, per i quali l’X300 già si eleva rispetto alla concorrenza, questo piccolo altoparlante, è al momento il prodotto migliore tra quelli sotto i cento euro che abbiamo mai provato. Ha un suono coinvolgente, ben definito, ottimo per la musica pop, elettronica, dance e acustica in genere; offre una elevata definizione e un buon livello di potenza, senza distorsioni o interpretazioni del suono. In termini pratici è uno dei pochi prodotti che si colloca nella stessa categoria qualitativa del prodotto da cui tutto è nato, la Mini Jambox, senza copiarla dal punto di vista del fattore di forma, e senza sfigurare dal punto di vista della qualità del suono nel confronto, costando significativamenyte di meno. Se siete sul mercato per comprare una cassa portatile e volete spendere poco, ma siete disposti ad investire qualche cosa di più di 50 euro e non volete affidarvi a qualche produttore asiatico, andate con fiducia sull’X300 di Logitech, non resterete delusi.

Il Logitech X300 è in vendita su Amazon a 72 euro, spedizione inclusa

Pro

– Design davvero originale
– Buona qualità costruttiva
– Suono ricco e coinvolgente
– Spazialità del suono se ascoltato nella giusta posizione

Contro

– Batteria ad autonomia limitata
– Pronunciata direzionalità del suono

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