Negli ultimi anni quando si parla di protezione per lo schermo degli smartphone il primo pensiero va al vetro temperato in quanto, rispetto alla comune pellicola, garantisce una maggiore protezione ad urti e cadute. Lo può confermare chi scrive visto che ha avuto la fortuna di salvare da un finale spiacevole il display del proprio iPhone 6 Plus ben due volte negli ultimi sei mesi proprio grazie a due dei tanti screen protector in vetro temperato sostituiti dopo una brutta caduta che, in entrambi i casi, ha portato alla rottura della sola pellicola nel punto d’impatto.
Nell’oceano di screen protector attualmente in commercio ce n’è uno sul quale difficilmente verrebbe da scommettere visto che, per l’appunto, si mostra all’apparenza come una delle tante pellicole in plastica: tuttavia è invece molto di più, superando di gran lunga i test più estremi . Il segreto è nel sistema di protezione multilivello con tecnologia Nano-Shock – si legge sul sito ufficiale – che dissipa l’impatto per salvare lo schermo ed evitare costose riparazioni.
Si tratta della Skins di Liquipel un prodotto che anche Macitynet ha voluto testare, sottoponendo la pellicola a qualche prova che ne misurasse le promesse.
Com’è fatta
La pellicola è venduta in una confezione contenente un panno per la pulizia del display del telefono ed un manuale utente con le istruzioni per l’applicazione. Manca, diversamente dal kit offerto da prodotti simili, il panno imbevuto di alcol utile per rimuovere agevolmente eventuali residui di grasso delle mani dallo schermo e l’adesivo per eliminare pelucchi e granelli di polvere prima dell’applicazione. Una lacuna non grave, visto che si può rimediare affidandosi a prodotti di casa come qualche foglio di carta assorbente, un po’ di alcol e del nastro adesivo.
Contenuto della scatola a parte, si comprende di avere a che fare con una pellicola diversa dalle altre fin dal primo contatto. Di fatto, è molto più spessa di altre, alla pari con qualsiasi vetro temperato attualmente in commercio. Inoltre al tatto risulta più morbida ed offre un maggiore attrito quando la si sfiora con i polpastrelli.
L’applicazione
La pellicola si applica, nonostante questo, come molte altre, prestando la stessa attenzione, compreso il fatto che potrebbe essere necessario spostare dall’interno verso l’esterno eventuali bolle formatesi durante l’applicazione. Nel nostro caso abbiamo avuto a che fare sia con la versione per iPhone 5/5s/5c/SE, sia con un modello per iPhone 6/6s Plus. Quest’ultimo non è di tipo edge-to-edge, quindi non arriva fino ai bordi, motivo per il quale potrebbe essere necessario accompagnare il dispositivo ad una custodia, proteggendo così anche gli spigoli.
Come va
Abbiamo fatto indossare la pellicola al nostro iPhone 6 Plus nei giorni scorsi, continuando ad usarlo come di consueto. Al tatto si percepisce un leggero attrito, sostanzialmente restituisce una minore scorrevolezza durante l’interazione con lo schermo. Il rallentamento è minimo, ma maggiormente evidente se si passa alla Liquipel Skins partendo dalla protezione in vetro temperato o dal display nudo e crudo.
Inoltre, per via della leggera curvatura dello schermo dei nuovi iPhone, il ben noto schermo 2.5D, la pellicola non aderisce completamente, restando leggermente sollevata tutta intorno, creando sostanzialmente una “cornice d’aria” (un esempio è nell’immagine che segue). Lo stesso difetto non si è invece presentato nella versione per iPhone 5/5s/5c/SE, che per l’appunto ha un display piatto e senza alcuna curvatura.
Per quanto riguarda la resa finale, la pellicola non sembra alterare la qualità dello schermo, che restituisce immagini nitide e senza difetti. Una particolarità che abbiamo notato nella Liquipel rispetto ad altre pellicole è nel riflesso dell’ambiente circostante quando lo schermo è spento, che appare frastagliato e per certi versi sfocato (vedi immagine seguente), anziché liscio e ben definito.
Le prove
Con un cacciavite ed uno schiaccianoci, unici strumenti utili allo scopo che siamo stati in grado di reperire in casa, abbiamo colpito ripetutamente lo schermo smontato di un iPhone 5 con applicata la Liquipel Skins. Nello specifico, abbiamo sfruttato la punta del cacciavite per colpirlo con forza e graffiarlo di taglio, mentre con lo schiaccianoci abbiamo assestato qualche colpo come se fosse un martello e lo abbiamo fatto cadere più volte sul display.
Il risultato è chiarito dal video che alleghiamo qui di seguito: a fare le spese di tutte le torture è stata la sola pellicola, che ne esce un po’ ammaccata e graffiata. Il vetro dello schermo invece no ha subito alcun danno, non solo uscendo dalla tortura ancora tutto intero, ma anche senza graffi
Conclusioni
Liquipel Skins si è dimostrata un’eccellente pellicola, in grado di resistere anche a colpi estremi e verso cui un iPhone difficilmente andrà incontro nel quotidiano. Non abbiamo ancora avuto la spiacevole occasione di veder cadere o urtare con qualche cosa di duro lo schermo del nostro telefono con applicata la Liquipel Skins ma le premesse che possa resistere all’impatto sembrano esserci tutte.
Pro
– Resiste brillantemente anche ai colpi più decisi
– Si applica come una comune pellicola
Contro
– Il modello per iPhone 6/6s e Plus non arriva fino ai bordi
– Il modello per iPhone 6/6s e Plus non aderisce totalmente
Prezzo al pubblico
Liquipel Skins è in vendita sul sito ufficiale al prezzo di 22,99 euro ed è disponibile per iPhone 5/5s/5c/SE, iPhone 6/6s, iPhone 6/6s Plus e Samsung Galaxy S5/S6. Sono in vendita anche su Amazon.