LaCie produce da tempo svariati dispositivi con connessione Thunderbolt e Thunderbolt 2. Il Little Big Disk che abbiamo avuto modo di provare (1249 euro su Apple Store) è l’ultima variante delle unità di storage portatili ad alte prestazioni. Aperta la confezione, all’interno di questa troviamo: l’alimentatore, quattro tipologie di cavi di alimentazione (inclusa la spina italiana), un cavo Thunderbot da 1 m, una basetta di alluminio che permette di tenere meglio in piedi il disco in verticale (bisogna farla scorrere nello slot situato nella parte inferiore dell’unità) e una chiave a brugola per avvitare la base al disco.
Il disco è di piccole dimensioni (40x140x85 mm, senza il piedistallo), pesa 620 grammi e può essere facilmente trasportato (è ad ogni modo necessario sempre e comunque l’alimentatore esterno da collegare a una presa di corrente). Esteriormente nella parte anteriore è visibile il grande LED che indica l’avvenuto collegamento (diventa blu quando l’unità è collegata all’alimentazione o a un dispositivo compatibile Thunderbolt). Nella parte posteriore troviamo due porte Thunderbolt (comodo per il collegamento in cascata di altre periferiche), la presa di alimentazione 12V e l’attacco antifurto. Da questa sezione è altresì visibile la mascherina per la fuoriuscita dell’aria.
Il case esterno è solido e robusto ed è in alluminio. Tra le peculiarità di questo disco, un sistema di doppio raffreddamento con controllo avanzato della temperatura. Le ventole integrate a regolazione termica (silenziosissime) garantiscono il mantenimento della temperatura entro i limiti previsti, mentre l’enclosure in alluminio assorbe e dissipa il calore generato dai componenti interni dell’unità, offrendo sicurezza e migliorando la vita dell’unità.
Internamente il disco sfrutta due SSD PCIe Gen 2 (2,5 volte più veloci rispetto agli SSD SATA III) da 512GB cadauna. Come ormai saprete, a differenza dei dischi rigidi tradizionali, le unità SSD sono prive di parti meccaniche e in movimento; non occorre più calcolare il numero di giri al minuto per determinare la velocità di accesso ai dati in quanto si tratta di un’unità costituite interamente da memorie RAM e pertanto l’accesso ai dati memorizzati è molto più veloce rispetto a un’unità HDD.
Come già detto, il Little Big Disk Thunderbolt 2 è composto da due SSD PCIe Gen 2 (prodotte da Samsung, almeno nel modello da noi provato). Grazie questi, Little Big Disk Thunderbolt 2 offre nuovi livelli di storage avanzato. Gran parte degli enclosure multidisco dotati di SSD o HDD condividono un bus SATA. A prescindere dalla versione del bus SATA, le unità dispongono di un numero fisso di canali necessari per il trasferimento dei dati. Tuttavia, ciascun SSD PCIe Gen 2 è dotato di un bus dedicato per eliminare i colli di bottiglia derivanti dall’utilizzo di molteplici unità disco.
Collegamento al computer
Per montare il volume nel computer basta collegare il cavo Thunderbolt in dotazione a una delle porte Thunderbolt 2 dell’enclosure, collegare l’altra estremità del cavo a una porta del computer compatibile con la tecnologia Thunderbolt, collegare l’alimentatore esterno in dotazione a una presa elettrica e alla porta di alimentazione dell’enclosure: il dispositivo si accende automaticamente e il volume viene montato nella scrivania.
Tecnicamente l’unità è impostatala come RAID 0 con striping per ottimizzare l’uso e il throughput ed è inizializzato di fabbrica come HFS+ journaled. Lo storage è preconfigurato come un set RAID con striping (RAID 0). Da Utility Disco di OS X è possibile configurare il RAID come un set RAID in modalità mirroring (RAID 1) per la protezione dei dati. La configurazione come set RAID in modalità mirroring copia lo stesso file su ciascun disco, dimezzando la velocità di trasferimento dati e la capacità disponibile. Il set RAID con striping (RAID 0) accoppia le due unità dell’enclosure per massimizzare la velocità di trasferimento dati. I dati vengono memorizzati su entrambi i dischi configurati in coppia con striping in modo che possano condividere il carico di lettura e scrittura dei file. A differenza della configurazione speculare (mirror) con striping (RAID 1), la capacità di storage dei due dischi viene unificata per ottenere il massimo spazio possibile. Nel manuale allegato è ben spiegato come eventualmente creare un set RAID e vantaggi e svantaggi dell’una e dell’altra configurazione.
Aprendo dal Finder il disco, all’interno di questo troviamo due cartelle: una con i manuali PDF in varie lingue e l’altra con due utility: Intego Backup Manager Pro e Private Pubblic. La prima è un’applicazione dii backup e di recupero (con wizard) dei dati in caso di un errore grave con la quale è possibile eseguire sistematicamente copie di documenti, applicazioni e file di sistema; la seconda applicazione permette di creare un volume protetto chiamato “LA-PRIVATE”: una volta creato, utilizzerà un sistema di crittografia AES 256 che permette di conservare i file più importanti al sicuro. Per l’utilizzo di questo software è necessario installare MacFUSE (se questo software non è installato nel computer, al primo avvio verrà richiesto di installarlo prima di creare il volume crittografato). Utility simili sono scaricabili dal sito del produttore anche nelle versioni per Windows. L’unità è ovviamente compatibile anche con Time Machine, il sistema di backup di serie con OS X.
Il target di utilizzo di questo dispositivo sono le persone che hanno bisogno di massima velocità, ad esempio chi lavora con il montaggio video. Il Little Big Disk Thunderbolt 2 consente ai professionisti creativi (grafici, videomaker, esperti di montaggio audio) di visualizzare e montare video 3D o 4K anche sul campo, lavorare direttamente con i file RAW senza eseguire conversioni, gestire grandi librerie di foto e centinaia di tracce audio senza problemi, permettendo di ottenere velocità di 1,375 MB/s con un dispositivo che sta nel palmo della mano.
Sotto stress
I test con Aja System Test su un MacBook Air 11″ Intel Core i5 con Intel HD Graphics 5000 hanno evidenziato velocità di lettura/scrittura fino a 804MB/S (limitate dalla connessione Thunderbolt di prima generazione). Sui Mac con connessione Thunderbolt di nuova generazione siamo riusciti ad arrivare a valori di 1200 MB/s in lettura e 1370MB/s in scrittura. I numeri promessi da LaCie sono dunque veritieri. Anche i test con BlackMagic Disk confermano l’estrema velocità del disco. Molto dipende ovviamente dalla configurazione RAID utilizzata (noi abbiamo eseguito i test con la modalità RAID 0, quella di default). Un test più empirico, come ad esempio, la copia di una cartella di 30GB usando la prima variante di Thunderbolt ha richiesto meno di un minuto.
Conclusioni
L’unità è veloce, velocissima, soprattutto se usata sulle macchine più recenti con Thunderbolt 2. Quest’ultima tecnologia offre versatilità e massima velocità di collegamento al computer. Se la prima generazione offriva velocità di trasferimento dati fino a 10 Gb/s bidirezionali, Thunderbolt 2 consente di raggiungere 20 Gb/s bidirezionali. La tecnologia in questione, inoltre, assegna priorità allo streaming di video mediante l’allocazione della larghezza di banda necessaria per la riproduzione. Questo è essenziale per la gestione di video e grafica 3D di fascia alta. Supponiamo di avere due streaming, un video 4K a 12 Gb/s e dati di 4 Gb/s. Mentre la tecnologia Thunderbolt di prima generazione potrebbe avere difficoltà nella gestion
e del segnale video, la tecnologia Thunderbolt 2 risolve il problema allocando la larghezza di banda necessaria alle esigenze specifiche di riproduzione. Ovviamente per raggiungere la velocità di trasferimento dati fino a 20 Gb/s bidirezionali offerta dalla tecnologia Thunderbolt 2, l’unità deve essere collegato a un computer compatibile con Thunderbolt 2; Il collegamento di Little Big Disk Thunderbolt 2 a un computer compatibile con la tecnologia Thunderbolt di prima generazione consente di raggiungere velocità di trasferimento dati fino a 10 Gb/s bidirezionali.
L’unico appunto che si potrebbe fare a LaCie è la mancata implementazione di un controller RAID di tipo hardware, il quale forse avrebbe garantito maggiore sicurezza e semplificato la gestione. SI tratta ad ogni modo di cercare il pelo nell’uovo: l’implementazione permessa da OS X non crea problemi ed è di facile utilizzo. D’altra parte generalmente è una modalità di funzionamento che si sceglie una sola volta e poi non si cambia più.
Esteticamente il prodotto è accattivante e riconoscibile (grazie anche al colore nero) rispetto a quello di precedente generazione. Prima di concludere ricordiamo che è
possibile utilizzare la porta supplementare di interfaccia disponibile nell’enclosure per concatenare dispositivi e monitor compatibili; una singola concatenazione di Thunderbolt 2/Thunderbolt permette di utilizzare fino a sette dispositivi, compreso il computer. Come con altri prodotti del genere è bene verificare che Little Big Disk Thunderbolt 2 sia il primo enclosure collegato al computer (se si concatena l’unità con altri dispositivi compatibili con la tecnologia Thunderbolt di prima generazione, si potrebbe non ottenere la performance superiore offerta da Thunderbolt 2).
Nome: Little Big Disk Thunderbolt 2
Prodotto da: LaCie
Sito web: www.lace.com/it
Prezzo: In vendita su Apple Store a 1249 euro oppure su LaCie
Pro:
- Compatto e molto veloce
- Utilizzo di 2 SSD PCIe
- Efficente sistema di dissipazione calore
- Presenza doppia connessione Thunderbolt
- Cavo Thunderbolt di serie
- Tre anni di garanzia
Contro:
- Leggero ma con alimentatore e cavo, meno trasportabile del previsto
- Costoso
- Sarebbe stata gradita una custodia per il trasporto in borsa