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Recensione Kindle Oasis 2017, tutto un altro ereader

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Introduzione: tutti i Kindle (e non solo)

Non è da oggi che si parla di lettori digitali. Il Kindle arriva da una tradizione iniziata con sperimentazioni sugli “inchiostri digitali” e sulle alternative allo schermo catodico prima e a LED poi per leggere documenti lunghi, come ad esempio un libro. La storia del Kindle è particolare, perché è la dimostrazione che Amazon non si è seduta sugli allori del sito di vendita di libri cartacei, ma ha cercato di innovare anche a costo di cannibalizzare le sue stesse vendite. Missione compiuta, come sappiamo.

Macity ha sempre seguito con attenzione l’evoluzione di questo mercato, cercando di provare tutti gli apparecchi via via commercializzati sia da Amazon che dalla sua concorrenza, a partire dal primo, mitico Kindle sbarcato in Italia nel Natale del 2011: sembra una vita ma sono “solo” sei anni: lo abbiamo recensito qui e poi di nuovo qui. Qui invece abbiamo provato il Kindle Paperwhite, qui la comparata del Paperwhite con la prima generazione di Oasis, qui il Kindle Voyage, qui il Kindle Oasis di prima generazione, uscito l’anno scorso.

Poi è arrivaata la notizia, che abbiamo puntualmente riportato, di una nuova generazione di Kindle Oasis. Caratteristiche salienti, almeno sulla carta: la resistenza all’acqua, un sacco di memoria (da 8 a 32 GB rispetto ai 4 GB degli altri Kindle) e lo schermo più grande del 30%, con diagonale pari a sette pollici. Il nuovo design elimina la cover con batteria incorporata (che era una cosa particolare perché aumentava sostanzialmente l’autononomia di un apparecchio sennò troppo sottile e leggero per essere alla pari con il mese di batteria degli altri Kindle). Non potevamo esimerci dal provare anche questa versione e infatti abbiamo subito preso il nuovo Kindle Oasis 2017 nella versione 8 GB solo WiFi (le altre due versioni hanno 32 GB di memoria e sono disponibili sia con il solo WiFi che con la connessione 3G senza sim e gratuita per gli acquisti e la navigazione sperimentale).

La cosa che da subito ha sollevato perplessità è il prezzo: infatti i tre modelli di Kindle Oasis 2017 costano rispettivamente 249,99 euro per il modello 8GB WiFi, 279,99 euro per il modello 32 GB WiFi, 339,99 euro per il modello 32 GB WiFi+3G. Sono i prezzi più elevati di tutta la serie di apparecchi di Amazon, ma abbastanza in linea con i prodotti di punta della concorrenza.

Parlando di concorrenza, ricordiamo che abbiamo provato anche una lunga serie di altri apparecchi, a partire dai Kobo Touch e Glo, passando al Kobo Aura One rivisto anche qui e poi altri ereader come il Tolino Vision HD 4 (Tolino è stata poi comprata da Kobo). Insomma, un mondo pieno di reader tra i quali scegliere, ma facendo attenzione ad alcune differenze.

Recensione Kindle Oasis 2017

Limiti e caratteristiche del “sistema Kindle”

Una cosa che spesso non si immagina prima di “entrare” nel mondo degli eBook reader è che esistono dei vincoli dettati dalla compatibilità dei libri, cioè degli store, che molto spesso impongono il lucchetto digitale del DRM sui libri, vincolandone la lettura solo ad alcuni apparecchi. La cosa è molto chiara nel caso del Kindle, che supporta i DRM di Amazon e due formati diventati proprietari (cioè AZW3 e Mobi) dopo essere stati acquistati da terze parti (sono lontane evoluzioni del formato PRC utilizzato sui palmari della Palm, forse i primi, veri ereader di massa, anche se privi di un vero store). Il resto del mondo invece si è messo d’accordo sul formato ePub in due varianti diverse: è così ad esempio anche per l’iBook Store di Apple, ma anche per i vari store italiani (da Mondadori a Ibs, da Feltrinelli a Giunti) senza contare gli indipendenti che vendono libri anche di altri editori ma senza DRM (ovvero con un social DRM), come Bookrepublic.

Comprare un Kindle per scoprire che non si possono leggere i libri di altri negozi digitali, e viceversa, può essere una brutta sorpresa. Anche se non mancano soluzioni per mitigare questo problema. La prima, se si decide di comprare un Kindle ma si vogliono leggere anche libri di terze parti, consiste nel sistema che Amazon mette a disposizione per inviare documenti personali (anche ebook) via email con una procedura spiegata sul sito (ci torneremo un giorno per spiegarla meglio, assieme alla gestione dei dispositivi e delle app Amazon). Se i libri di terze parti, dai Pdf agli ePub, sono privi di DRM, ci pensa Amazon a convertirli sui suoi server e poi a spingerli sul nostro Kindle. Il vantaggio è che rimangono disponibili nel cloud e, se decidiamo di utilizzare anche altri dispositivi (ad esempio perché cambiamo Kindle) o app (per telefono, tablet, pc, Mac, web) possiamo ritrovare gli stessi documenti e le stesse sincronizzazioni di pagina.

Un altro sistema è quello di crearsi su computer un “deposito” dei nostri libri privi di DRM, ad esempio quelli disponibili sui portali liberi dai diritti d’autore come il progetto Gutenberg per l’inglese e l’italiano e il progetto Manuzio Liber Liber per l’italiano. Per organizzare la propria collezione di volumi, gestire al meglio i metadati (copertine, riassunti, informazioni dell’edizione etc) ma anche per convertire gli ebook tra i vari formati (anche formati come Doc/Docx e Pdf) da e verso ePub, Mobi, AZW3 e decine di altri (c’è tutto un mondo, in effetti), il software open source multi piattaforma imbattibile si chiama Calibre, ed è il vero standard di settore. Realizzeremo più avanti un tutorial per chi è interessato a usarlo, ma l’idea è che, nelle sue funzioni di base, è molto semplice da usare, al tempo stesso però anche potente. E gratuito. Grazie a Calibre si possono risolvere tutti i problemi di sincronizzazione e gestione degli ebook, sempre ammesso che siano liberi da DRM. Esistono anche soluzioni che permettono di piratare gli eBook, oppure siti da dove è possibile scaricarli già piratati, ma questo è ovviamente illegale e chi scrive, in quanto autore a sua volta di libri, non può che stigmatizzare questa pratica. Da notare che ci sono autori anche di successo, come il terzetto italiano dei Wu Ming oppure l’americano Cory Doctorow (qui su Gutenberg), che rendono disponibili sul proprio sito le versioni ebook dei loro libri peraltro regolarmente venduti sia in libreria che negli store digitali. Le soluzioni, come vedete, ci sono e sono molte, anche legali. Basta avere però chiaro il problema della compatibilità dei formati e dei lucchetti digitali.

Le caratteristiche del nuovo Kindle Oasis 2017

Arriviamo dunque al nuovo Kindle Oasis seconda versione. Amazon ha deciso di abbandonare il precedente fattore di forma con due “pezzi”, un corpo molto sottile e una cover dotata di batteria. Un sistema che certamente ha dei vantaggi, ma crea anche un po’ di complicazione nel momento dell’uso. Nella nostra recensione avevamo scritto che era “il più costoso tra i Kindle in commercio e quello più costoso” e confermiamo questo giudizio anche per l’attuale seconda generazione, che è se possibile ancora più costosa ma ha alcuni vantaggi innegabili rispetto agli apparecchi “base” presenti sul mercato.

Il primo punto di forza del nuovo Kindle è il suo fattore di forma. Amazon lo vende senza cover (così come fa per tutti gli altri Kindle: il primo Oasis era una eccezione perché la cover era anche metà della batteria) e ha messo in commercio ma subito ritirato la cover ufficiale, probabilmente per dei problemi di produzione. Nell’attesa che ritorni, ne stiamo provando una di terze parti della quale parliamo separatamente. Il nuovo Oasis sta molto bene in mano, è leggero, assolutamente reversibile se si impugna con la destra o la sinistra visto che lo schermo automaticamente ruota e le funzioni dei due pulsanti fisici sul lato grande (avanti-indietro per le pagine) si invertono automaticamente. La scocca di metallo è molto solida e robusta, il peso decisamente leggero.

Il secondo punto di forza è lo schermo: sette e non più sei pollici, che – dal momento che si tratta di una diagonale – vogliono dire il 30% in più di superficie di schermo utilizzabile. Questo si traduce sia nella visibilità di più testo nella pagina che in quella di vedere un testo più grande. La tecnologia è la stessa del Paperwhite, quindi stesso numero di punti per pollice (300 ppi) ma con una illuminazione potenziata: 12 punti led anziché 10, per raggiungere un’area più grande. L’illuminazione viene regolata automaticamente, ma la funzione può essere disabilitata.

Il terzo punto di forza, che lo differenzia ulteriormente da tutti gli altri apparecchi Kindle e lo mette in linea con quelli di punta fatti da Kobo, è l’impermeabilità, cioè IPX8 (immersione in acqua dolce fino a 60 min ad una profondità massima di 2 metri). Tradotto: ci si può andare in spiaggia o in piscina senza paura che uno schizzo lo rovini, basta fare attenzione nel caso si bagni con acqua salata a ripulirlo bene. Attenzione: non provate a usarlo per leggere sott’acqua, perché molto probabilmente si danneggia. Come per gli iPhone 8-X, un’altra tipologia di apparecchio con certificazione IPX8, si tratta di resistenza ai liquidi, non di doti da subacqueo: quelle le ha, per restare nel mondo Apple, ad esempio l’Apple Watch Series 3, com il quale si può andare a nuotare in piscina o al mare.

Un ulteriore punto di forza è la memoria: rispetto ai 4 GB presenti negli altri Kindle, giudicati finora sufficienti da Amazon per gestire librerie anche di grande formato (ci starebbero 2.800 libri, secondo il colosso di Seattle), il Kindle Oasis 2017 parte con 8 GB (il quantitativo di memoria peraltro a disposizione del Kindle Paperwhite Manga edition, sul quale torneremo tra un attimo) per arrivare a 32. Perché così tanta memoria? Gli ebook non “crescono”, ma cresce probabilmente l’uso di testi con immagini, sia per libri illustrati che anche per comics. Non a caso facevamo cenno un attimo fa al Kindle Manga edition per il mercato giapponese, che ha aperto la strada alla possibilità di acquistare e leggere i fumetti nipponici (tipicamente in bianco e nero e di piccolo formato) sull’apparecchio americano. In questo senso schermo e memoria maggiorati sembrerebbero fare da apripista a un ragionamento analogo sul mercato internazionale.

Per il resto, il Kindle Oasis 2017 ha una durata di settimane (dipende da quanto si legge, se si tiene accesa la connessione e l’illuminazione), pesa 194 grammi (il Kindle Touch base pesa 161 grammi, il Kindle Paperwhite pesa 205 grammi (WiFi) o 217 grammi (3G), il Kindle Voyage pesa 180 o 188 grammi) mentre le dimensioni cambiano di poco rispetto alle generazioni precedenti perché Amazon ha scelto un design quasi senza bordi (in tre lati su quattro: il quarto ha l’impugnatura molto comoda) segnando un 159 mm x 141 mm x 3,4–8,3 mm. Il Kindle Touch base misura invece 160 mm x 115 mm x 9,1 mm (è più spesso), il Kindle Paperwhite misura 169 mm x 117 mm x 9,1 mm e il Kindle Voyage misura 162 mm x 115 mm x 7,6 mm.

Il vecchio Kindle Oasis misurava invece era il 30% più sottile e il 20% più leggero di qualsiasi altro Kindle dell’epoca. Dalla parte dello schermo era spesso solo 3,4 millimetri, pesava 231 grammi ed aveva misure che sono 142 mm per 122 mm per 9 mm (nella parte più spessa).

Recensione Kindle Oasis 2017

Come funziona su strada l’apparecchio

Una piccola premessa: chi scrive utilizza da venti anni reader di eBook in alternativa ai libri di carta. La casa è piena di libri di carta ma anche i vari dispositivi sui quali sono passati quelli digitali sono sempre ben riempiti: dal vecchissimo Palm di venti anni fa sino all’ultimo Kindle. In particolare, nel tempo chi scrive si è costruita una notevole abitudine alla lettura su carta a casa (soprattutto saggistica e cose di lavoro) e su Kindle in viaggio o comunque quando si esce e si va a giro per la città (soprattutto romanzi).

Gli acquisti vengono fatti sia dal sito di Amazon che direttamente dal Kindle Store all’interno dell’apparecchio Kindle con la stessa facilità, mentre la disponibilità di una robusta libreria archiviata su Calibre permette di accedere anche a molti altri ebook accumulati nel tempo. Amazon inoltre offre un buon numero di libri fuori da copyright a costo zero o a costo molto ridotto (frazioni di euro), quindi diciamo che con un Kindle non manca mai l’occasione di leggere qualcosa.

Abbiamo già illustrato la nuova interfaccia che Amazon ha realizzato quando abbiamo recensito il primo Kindle Oasis: molto più efficiente e utile per “scoprire” nuovi contenuti. Più penalizzante secondo chi scrive invece il sistema di gestione dei libri: occorrebbe un sistema più veloce, che permetta ad esempio di selezionare più libri in un colpo e spostarli da una collezione all’altra. Kindle Oasis 2017, che ha un pulsante di accensione sulla parte corta del dispositivo, mostra di essere fin troppo tradizionalista e utilizza “ancora” la micro-USB anziché evolvere verso una più costosa Usb-C (ma con un cartellino del prezzo così elevato probabilmente ci sarebbe stata dentro). Nella confezione Amazon mette come di consueto il cavo ma non l’alimentatore, dando giustamente per acquisito che tutti possediamo almeno un caricabatterie per telefonini (vanno bene anche quelli di Apple, dato che la compatibilità è nella USB-A lato spinotto). Non c’è uno slot per micro-SD, come scelta costante nel tempo, e c’è invece un piccolo led che informa che il dispositivo funziona, sta caricando, è scarico.

La risposta del display, nonostante il pollice in più, è se possibile ancora più veloce rispetto alla generazione precedente. Il passaggio da 15,2 cm a 17,7 cm di diagonale, con il conseguente aumento della superficie e quindi del numero assoluto di punti da gestire, non ha infatti creato problema alla velocità di refresh o di risposta dell’interfaccia, che non è certamente fluida e istantanea come quella di un telefonino ma non è più neanche (da tempo) scollata dalla realtà come quella dei primi ereader.

La lettura su Kindle è invece straordinariamente piacevole. Amazon ha aumentato il numero di font a disposizione, con il formato AWS3 (a differenza di quello Mobi) è possibile anche avere libri con integrati dei font propri, lo schermo è ampio e piacevole, la risposta del dispositivo molto rapida. L’uscita in periodo natalizia non permette di apprezzare la flessibilità per piscina o spiaggia, ma una semplice prova rapida sotto il rubinetto del lavandino di casa conferma che se non altro l’apparecchio “resiste” pochi secondi sotto l’acqua.

Lo scopo del Kindle è sempre più quello di diventare un contenitore che scompare e che invece mostra al suo interno i contenuti, cioè quelel che sono le cose importanti. La qualità dei libri in digitale sta tendenzialente crescendo sempre di più e l’utilizzo di un apparecchio capace di valorizzare il contenuto dandogli adeguato spazio ma mantenendo sostanzailmente le stesse dimensioni è una ottima inutizione.

Recensione Kindle Oasis 2017

In conclusione

Nel momento in cui scriviamo il Kindle più economico è il “vecchio” Kindle Touch, che costa 69,99 euro. Poi c’è, in promozione. a 109,99 anziché 129,99 euro, il modello Paperwhite, che è quello che fa veramente la differenza rispetto al “vecchio mondo” dei Kindle e quello dei nuovi. Poi, a 189,99 euro, il Kindle Voyage, forse il più interessante anche per potenza ed elasticità di impiego (ha una cover venduta a parte molto bella, che fa anche da supporto. Già il prezzo di questo apparecchio però è ritenuto da molto troppo elevato.

Invece, facendo un ulteriore salto, si arriva al Kindle Oasis 2017, che parte da 249,99 e “sale” rapidamente a 279,99 euro e poi a 339,99 euro. Ha tutti gli optional che si possono immaginare, incluso lo schermo di lusso, la regolazione automatica della luce, una ergonomia migliore rispetto ai Kindle classici, struttura in alluminio, memoria potenziata. Vale la pena e soprattutto i soldi in più?

A nostro avviso, sì. Certo, se ne può fare a meno, perché a partire dal Kindle Paperwhite sono tutti buoni anche se, nel 2017, eviteremmo il Kindle Touch fondamentalmente per via dello schermo non retroilluminato e perché manca la versione WiFi+3G. Però il Kindle Oasis 2017 ha quel qualcosa in più che permette di giustificare la maggiore spesa (fino al triplo rispetto al Paperwhite) e cioè un design veramente gradevole ed avanzato, uno schermo più “comodo”, l’impermeabilizzazione e la maggiore capienza.

Riguardo a questo ultimo punto, c’è una osservazione da fare: potrebbe darsi che nei prossimi mesi Amazon decida di aprire un nuovo fronte per i comics. Oppure no. È una ipotesi che l’azienda sta sicuramente vagliando, anche perché questo mercato manca sostanzialmente quando si parla di eBook e supporti completamente digitali. I comics statunitensi e molto del materiale acquistabile nel mondo si basano sul colore, e quindi su Kindle avrebbero una resa inferiore. Abbiamo provato con quel che si trova sul negozio di Amazon, e cioè un volume di Asterix, ma i risultati sono deludenti. Nonostante la dimensione maggiorata dello schermo, la pagina di Asterix è troppo grande, richiede continui spostamenti per essere vista bene e la lentezza si fa sentire. Inoltre, le tontalità di grigio dello schermo eInk tendono a smorzare e spegnere troppo il fumetto sui Galli, che è basato più sui colori che non sui contrasti di luminosità. Insomma, a giudicare da questo primo assaggio le potenzialità ci sono ma non arrivano in fondo.

Per tutto il resto, Kindle Oasis 2017 costa di più ma è superiore sotto ogni aspetto. Questa superiorità vale la differenza di spesa? Qui la risposta dipende dal vostro portafoglio, perché la cifra complessiva è elevata ma non enorme: se potete permettervelo non ve ne pentirete. Se costa troppo, poco male: va benissimo un Paperwhite o un Voyage.

Pro
– Schermo molto buono
– Capienza della memoria
– Design e ingombri al top
– Impermeabile!

Contro
– Il prezzo elevato rispetto agli altri modelli
– Non è ancora pronto per i fumetti

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