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Recensione JBL Flip 3, il diffusore Bluetooth senza paura

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JBL Flip 3,  terza evoluzione del ben noto speaker JBL a “cilindro”, non si fa mancare proprio nulla: colore, potenza e estrema resistenza sono le chiavi per conquistare ancora una volta il mercato dei diffusori portatili. Il target è chiaramente quello dei più giovani e spericolati, che non vogliono rinunciare alla musica di qualità anche nelle situazioni più “disperate”, come dimostrano la costruzione robusta e la tropicalizzazione, come si direbbe nel mondo delle fotocamere: è infatti a prova di spruzzi e pioggia. Grazie anche al comodo laccio e alla sua durata JBL Flip 3 è capace di portare note potenti dalle spiagge più affollate alle cime più solitarie. L’abbiamo provato nelle passate settimane per farci e darvi una idea sulle sue caratteristiche e peculiarità

Per tutti i climi
La forma del JBL Flip 3 segue le edizioni precedenti ma ne è allo stesso tempo la naturale evoluzione, con maggiore caratterizzazione e adattamento all’uso più estremo. È chiaramente sviluppato per essere portato in giro; facilmente afferrabile con una mano grazie ad una superfice tonda e alla gomma opaca e antiscivolo, la cassa può comodamente essere agganciata a qualsiasi supporto grazie al cordoncino fissato su un lato, fattore di per sè molto comodo in spiaggia, in treno, in auto, dove gli appoggi scarseggiano, ma anche in casa, dato che i diffusori sono laterali

L’operazione di abbinamento Bluetooth è estremamente semplice e avviene tramite il pulsante apposito dal proprio smartphone/tablet ed è facile selezionarla per far partire l’audio; JBL Flip 3 è  inoltre in grado di memorizzare sino a 8 dispositivi e funzionare a seconda di quello che trova attivo.

Come era facile intuire conoscendo il brand JBL, il test audio ha dato esiti molto soddisfacenti a tratti addirittura sorprendenti. Collegato ad un iPhone i due altoparlanti da 40mm hanno fatto un lavoro eccellente, e, grazie ai due radiatori esterni passivi il suono è sempre molto limpido ma estremamente corposo. Proprio queste due “casse” agli estremi, che riproducono le frequenze più basse, sono una delle novità più interessanti dell’aggiornamento; ascoltarle suonare è piacevole tanto quanto vederle animarsi a tempo di beat. L’audio è sempre stato di ottima qualità collegato ad iPhone e a diversi altri dispositivi portatili, nelle più disparate situazioni. L’esperienza con un iMac del 2011 invece ha mostrato segni di sofferenza, proprio sulle frequenze più basse, forse in relazione alla moltitudine di dispositivi collegati via Bluetooth nelle vicinanze oppure per il tipo di segnale, probabilmente datato.

Gli speaker sono disposti ai lati del logo JBL ed esattamente dietro di loro è possibile trovare i (pochi) comandi disponibili e le prese per la ricarica e l’attacco diretto jack per quei dispositivi attempati che non dispongono di Bluetooth. L’impronta sonora è sicuramente più votata ad una musica ritmata e scandita da bassi, capace di essere performante anche a volumi alti proprio per la disponibilità dell’oggetto all’uso “on the road”. Non aspettiamoci quindi di riscoprire Philippe Glass o Hans Zimmer in un ascolto sopraffino da salotto, ma sicuramente Calvin Harris, i Foo Fighters o David Guetta ci faranno fare un figurone nelle feste in piscina!

Sempre pronto a festeggiare
La batteria è ricaricabile e garantisce molte ore di ascolto (10 dichiarate) senza particolari patemi ma subisce inevitabilmente una riduzione in base al volume impiegato: un indicatore LED nei pressi dei comandi indica lo stato con 5 semplici pallini. La sua ricarica risulta estremamente semplice grazie alla presa microUSB nella parte posteriore, che garantisce quindi un caricabatterie in meno nella valigia. La sua completa ricarica non è particolarmente veloce, ma se lasciamo l’altoparlante sul comodino la sera, sarà più che pronto a dare fiato alle trombe già dalle prime luci del mattino, per utilizzo, non estremo, per tutto l’arco della giornata.

Il dispositivo possiede una costruzione adatta all’uso on-the-road più estremo, resiste agli urti (limitati) e agli schizzi d’acqua (basta non immergerlo), i suoi tasti sono visibili quel tanto che basta ma molto riconoscibili e comodi al tatto. È prevista la funzione di vivavoce per ricevere o fare chiamate e possiede la comoda funzione JBL Connect che permette di utilizzare più Flip in contemporanea per amplificare il suono se presenti nel raggio Bluetooth.

Abbiamo utilizzato Flip 3 in un viaggio attraverso l’Europa utilizzandolo in tutte le situazioni: in camera, in spiaggia, in canoa (!), in auto e in treno: la durata della batteria, dosata, ha garantito la copertura giusta per ogni giornata, e la forma solida e robusta ha sopperito alle nostre, non sempre candide, attenzioni. In particolare, il piccolo diffusore ha resistito senza battere ciglio anche all’utilizzo da un bimbo di 4 anni, interessato più alla sua forma da astronave che alle caratteristiche tecniche (in questo frangente, la gomma esteriore ha aiutato molto).

JBL Flip 3 è distribuito in Italia da Kenwood store al prezzo di 129 Euro, ma è reperibile anche su Amazon scontato in vari colori

Pro:
robusto e resistente a (quasi) tutto
il suono è molto potente e pulito

Contro
in alcuni casi le frequenze basse sono troppo enfatizzate

 

 

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