Apple è da sempre molto vicina all’arte, fin dai primi software per Mac che mettevano nelle mani degli utenti la possibilità di esprimere la propria creatività in diversi settori. Anche con iPhone e iPad la società non è stata da meno, fornendo fin dalle prime versioni di iOS la possibilità, tra le altre, di creare musica direttamente dagli schermi touch. Queste possibilità negli anni si sono estese attraverso l’integrazione e la collaborazione con dispositivi esterni che potevano essere collegati tramite accessori appositi a tastiere ed altri strumenti musicali, anche tramite MIDI.
Quella che stanno lentamente introducendo sembra essere un vero e proprio nuovo modo di fare musica, con tutto ciò che ne consegue: ad espanderne ulteriormente le potenzialità è l’iRing, un nuovo semplice accessorio che interagisce con iPhone e iPad attraverso la fotocamera frontale e permette di creare e giocare con la musica in maniera davvero semplice ed intuitiva. Si tratta di un particolare accessorio che piacerà sia all’utente che si avvicina per la prima volta alla creazione musicale in quanto facilita il primo approccio a questa arte, sia all’utente più esperto che conosce la musica in maniera più approfondita e vuole aggiungere un nuovo modo di interagire anche alla dimensione “live”.
iRing com’è fatto
L’iRing arriva a casa nella sua classica confezione da esposizione, molto più grande rispetto a ciò che contiene: sebbene l’azienda avrebbe potuto tranquillamente optare per una scatola di dimensioni più ridotte tralasciando la presentabilità del prodotto finale al suo interno, è comunque da apprezzare la scelta di utilizzare soltanto carta e cartone per la confezione, in quanto ne facilita lo smaltimento. All’interno troviamo i due anelli in plastica, nel nostro caso in grigio, insieme al breve manuale delle istruzioni ed al codice per l’attivazione delle applicazioni: quest’ultimo rappresenta il 50% dell’acquisto in quanto senza di esso l’iRing resta comunque un accessorio inutile al suo scopo, visto che non avrebbe modo di funzionare con le app.
Gli anelli sono in leggera plastica di ottima fattura: fin dal primo contatto si nota subito la qualità del prodotto e la relativa durabilità. Praticamente identici, sebbene il nome iRing faccia pensare ad un anello, non si infilano nel dito: ciascuno di essi andrà piuttosto sostenuto tra due dita senza alcuno sforzo. Questa è una scelta molto intelligente in quanto lo rende universale ed utilizzabile da qualsiasi mano, dalla più piccola di un bambino a quella più grande di un utente adulto. Mentre da un lato è situata un’area rettangolare contrassegnata da tre puntini neri allineati, dall’altro ne troviamo una triangolare, con angoli opportunamente smussati, che accoglie tre puntini neri posizionati sui tre vertici.
iRing come funziona
i due anelli andranno indossati tra le dita di ciascuna mano ed ognuno di essi consentirà di controllare un parametro diverso. La prima cosa da fare è scaricare l’applicazione iRing Music Maker disponibile gratuitamente su App Store: questa è stata creata appositamente dalla stessa società IK Multimedia per permettere agli utenti di interagire fin da subito con l’accessorio. Lo step successivo è quello di attivare l’iRing: tale operazione non risulta affatto intuitiva in quanto l’applicazione non è dotata di alcuna schermata di benvenuto con relativa spiegazione step-by-step delle cose da fare, inoltre lo stesso manuale utente non ne parla affatto.
Senza attivazione il risultato sarà un’applicazione “morta”, che non riconosce gli iRing e funziona solo attraverso gesti touch sul display: questi ultimi sono però molto importanti per chi vorrà valutare l’acquisto dell’accessorio in maniera ottimale. L’applicazione infatti è gratis e può essere installata e testata completamente da chiunque, con l’unica differenza che tutta la musica si controlla dal display, mentre con gli iRing i parametri si controlleranno attraverso gesture aeree con le mani: nello specifico, con la mano sinistra, alla quale andrà indossato l’anello con i tre puntini posizionati “a triangolo” rivolti verso lo schermo, si controllerà il groove della musica (lo slider verde) mentre con la mano destra, al quale indosseremo l’anello con i tre puntini orizzontali rivolti verso il display, si controllerà il riff (lo slider rosso). Il controllo è davvero molto semplice: una volta posizionato l’iPhone o l’iPad in posizione verticale e rivolto verso di noi, avvicinando le mani allo schermo i relativi slider saliranno di numero, da 1 ad 8, mentre allontanandole scenderanno, da 8 ad 1.
L’applicazione iRing Music Maker, come funziona
Come preannunciato, per prima cosa va attivato l’iRing: per farlo, recatevi nel menù (pulsante in alto a destra), cliccate su Account, createne uno nuovo se non ne avete uno oppure effettuate l’accesso con quello esistente: a quel punto vi verrà chiesto di inserire il codice che trovate nel manuale, oppure di scannerizzare il relativo QRCode tramite la fotocamera posteriore. Per ogni codice si potranno attivare fino a 18 dispositivi con lo stesso account, garantendo quindi l’utilizzo dello stesso a praticamente tutta la famiglia.
https://www.youtube.com/watch?v=w4YTODlyB9g
Dopo l’attivazione lo sfondo dell’applicazione, inizialmente grigio, verrà sostituito da tutto ciò che la fotocamera frontale inquadrerà, in modo da facilitarci il compito durante l’utilizzo dell’app per quanto riguarda il riconoscimento degli iRing; resterà comunque abbastanza scuro, in modo da non risultare invasivo durante l’utilizzo dell’app. Come anticipato, indossando gli iRing il tutto risulterà davvero semplice ed immediato: basterà alzare la mano di fronte al dispositivo per cominciare ad interagire con l’app. Per un’idea della distanza al quale bisogna operare, a circa 50-60 cm dal display si avvierà automaticamente la riproduzione musicale al livello 1 di ciascuno slider: avvicinandosi il numero incrementerà, fino a raggiungere il massimo (8) a circa 20 cm dal dispositivo. Mentre lo slider del groove, quello verde che si gestisce con l’anello dalla parte dei puntini “a triangolo”, non smetterà mai di suonare anche se usciremo dal campo visivo in modo da garantire una riproduzione continuativa della musica, quello rosso relativo al riff (i tre puntini in linea) potrà essere controllato solo quando la fotocamera vedrà l’anello: uscendo dal campo visivo quindi, smetterà completamente di suonare.
L’altra applicazione gratuita da segnalare è iRing FX/Controller, destinata al musicista più esperto che intende utilizzare gli iRing per controllare durante un live ben due effetti (chorus, flanger, reverbero, delay, ecc) di qualsiasi strumento musicale collegato tramite MIDI all’iPhone o all’iPad mediante uno degli accessori compatibili inclusi gli ufficiali iRig MIDI ed iRig Pro.
https://www.youtube.com/watch?v=w4YTODlyB9g
Conclusione: Per chi ama giocare con la musica su iPhone ed iPad è senz’altro un ottimo strumento che sposta l’attenzione dell’utente alle gesture piuttosto che al controllo dei vari parametri tramite il touchscreen, rivelandosi al contempo un’idea a dir poco geniale per tastieristi e musicisti che suonano Live e vogliono velocizzare l’interazione con un particolare strumento ed effetto tramite MIDI ma con comandi aerei che senz’altro stupiranno anche l’ascoltatore.
Pro: Facilità di utilizzo, prezzo
Contro: Al momento poche applicazioni compatibili
Prezzo al pubblico: Distribuito in Italia da ADL (in bianco, grigio e verde) a 29,99 €, un prezzo più che abbordabile per chi intende giocare con la musica od ampliare le sue possibilità durante performance live.