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Recensione iPhone SE, il miglior telefono 4 pollici della storia

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Fa davvero uno strano effetto maneggiare un iPhone SE. Quello che abbiamo tenuto in mano per questa recensione, infatti, è la copia quasi esatta di un iPhone 5, un prodotto dimenticato, parte di un passato tecnologicamente remoto. Fa uno strano effetto anche perché alla fine non è possibile partire da una domanda che sembra non avere una risposta: perché Apple dove avere sbaragliato tutti con telefoni sottili, curvilinei, sfuggenti nel profilo e con uno schermo da 4,7 e 5,5 pollici, un po’ seguendo ma in larga parte anche dettando un trend del mercato che pare inarrestabile, decide di lanciare un nuovo iPhone con bordi spigolosi che dichiaratamente retrò e schermo da 4 pollici?

Per dare una risposta non basta guardarlo o analizzare le specifiche tecniche. Noi ci abbiamo provato con un ventina di giorni di utilizzo in alternanza con il nostro iPhone 6s Plus, ovvero con qualche cosa di radicalmente, geneticamente, diverso, una scelta che ci ha costretto a sbarazzarci di pregiudizi e fondare il discorso su una prospettiva differente: quella che parte da un uso reale del prodotto.

Recensione iPhone SE

iPhone SE, come è fatto

Iniziare il nostro discorso da come è fatto iPhone SE, potrebbe essere tra il facile e l’inutile. Basterebbe copiare la parte iniziale della nostra recensione di iPhone 5, depurarla degli “oohh” e degli “aahhh” e il gioco sarebbe fatto. Il nuovo modello di Apple, da questo punto di vista, è tutt’altro che nuovo. Solo un paio di dettagli da “occhi di falco” lo distinguono dal modello precedente: i bordi smussati sono opachi invece che lucidi e la scritta SE sul retro. Fine. In realtà ci sarebbe il flash Truetone che nel modello 5 non c’era, ma che abbiamo visto su iPhone 5s e il colore oro rosa che, però, è una novità solo cromatica.

Quando lo si prende in mano questo ovviamente non si percepisce e torna alla mente la vecchia sensazione che segnava il rapporto con il predecessore, quella di un dispositivo che si manifestava chiaramente nel palmo quando veniva impugnato, per i suoi bordi spigolosi squadrati, quasi taglienti.

Come per iPhone 5, con iPhone SE si ha l’impressione, anche per le dimensioni, di un dispositivo che si impugna con sicurezza e che non corre il rischio di scivolare, una sensazione che avevamo dimenticato usando da ormai un anno e mezzo, alternativamente, un iPhone 6 e 6s Plus. Si torna, insomma, a maneggiare il telefono con una sola mano e lo si passa da una all’altra senza troppe preoccupazioni. Finisce perfino in tasca senza che quasi ci ricordiamo dove l’abbiamo messo, il che non è mai vero con iPhone 6s Plus e quasi mai per iPhone 6s.

Lo schermo

Passando alla valutazione dello schermo la prima impressione è bizzarra quasi, apparentemente, come l’idea di rilanciare un telefono del 2012. Ci si chiede come fosse possibile solo fino a due o tre anni fa, che considerassimo iPhone 5 un telefono grande e non una specie di telefono giocattolo. Il display è davvero minuscolo. Con 4 pollici, a 16:9, 1136X640, il contenuto mostrato da un iPhone SE viene annichilito da uno schermo da 1334X750 come quello di iPhone 6. Le icone sembrano più grandi, coprono quasi interamente lo sfondo scrivania, e se ne perde anche una fila.

Tutto è molto costretto e compresso, sia si parli di testo che di immagini. I siti Internet ci stanno scomodi, si leggono poche righe, le applicazioni mostrano poco contenuto e i bottoni sembrano piccolissimi. La responsabilità è anche degli sviluppatori. L’enorme successo di iPhone 6 ha spinto gli sviluppatori ad adattare le applicazioni a schermi da 4,7 pollici con ottimizzazioni specifiche. Le app funzionano anche su schermi più piccoli, ma qualche programma finisce per essere disordinato, qualche altro ingestibile.

Se non ci si spaventa di fronte al primo impatto, insistendo con l’utilizzo però, man mano, la sensazione evolve.

La qualità dello schermo che si dovrebbe percepire come inferiore perché la componente appartiene ad un’epoca tecnologica precedente è comunque piacevole. Certo, i neri sono meno intensi e lo schermo ha un contrasto più basso, come dettato anche dalle specifiche (800:1 dell’iPhone SE contro 1400:1 di iPhone 6), ma in realtà lo scalino non è così grande come si direbbe dai numeri.

La resa dei colori, se si fa eccezione per un bianco più freddo, è molto buona così come la risoluzione. In effetti se si dà una occhiata alla prova ultratecnica di DisplayMate si nota come lo schermo di iPhone 5 (che è lo stesso di iPhone SE) fosse e resta un prodotto eccellente, capace di confrontarsi anche ora per molti aspetti, fatto salvo per le dimensioni, con schermi più moderni.

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Sperato lo shock iniziale delle dimensioni, anche l’esperienza d’uso sorprende in positivo. Avevamo dimenticato la comodità di arrivare a tutti gli angoli dello schermo usando il pollice della stessa mano che tiene il telefono. Un vantaggio importantissimo, specialmente se si deve richiamare il centro notifiche o il centro controllo, magari mentre si cammina. Da questo punto di vista iPhone SE, non è solo rapido e comodo da usare, è ergonomicamente perfetto.

Persino la tastiera in orizzontale è diventata poco alla volta in questi giorni, accettabile. Anzi, per alcuni aspetti si fa preferire a quella di iPhone 6s e 6s Plus. È essenziale e ha tutti i tasti che servono, senza quelli apparsi successivamente e che non abbiamo mai usato molto. Ovviamente la parte superiore dello schermo, quella sopra la tastiera, con un grande numero di programmi (Mail ad esempio…) diventa quasi inutilizzabile perché avremo pochissime righe fruibili e dovremo continuamente scorrere per vedere quello che stiamo scrivendo, ma per velocità e funzionalità era e resta una componente software eccezionale.

È, invece, praticamente sempre inaccettabile la tastiera che abbiamo in verticale. Certo, si guadagna qualche riga di testo, ma i tasti sono davvero molto piccoli e si deve contare moltissimo sull’autocorrettore di iPhone e sulla sua capacità di capire dove vogliamo toccare.

Insomma, dopo alcuni giorni di utilizzo costante, ammettiamo che quella impressione di schermo giocattolo che abbiamo ricavato all’avvio si è decisamente attenuata: lo schermo è ovviamente ed indiscutibilmente piccolo rispetto al trend moderno, ma presenta alcuni vantaggi ergonomici che potrebbero non essere del tutto trascurabili e alcuni tra coloro che ci leggono potrebbero trovarli come un fattore vincente nel confronto con i modelli con schermi più grandi. Personalmente ci siamo convinti che potremmo tornare ad usare per sempre un telefono con questo tipo di schermo, affrontando un certo disagio, ma senza trovarlo del tutto inutilizzabile.

Tra 3D Touch scomparso, Touch ID e Siri

Nel corso di questi giorni di prova non abbiamo sentito particolarmente la mancanza di 3D Touch, la funzione che rileva la pressione sullo schermo e che distingue iPhone 6s da tutti i telefoni precedenti, incluso iPhone SE. Qui non è presente, ma la sua utilità è ancora distante dall’essere indispensabile. Non ci è parso neppure così disastrosamente lento il Touch ID che, invece, secondo qualcuno sarebbe un vero problema. È vero, la componente è quella di prima generazione, ma nelle operazioni di sblocco del dispositivo in sostituzione della password è sufficientemente scattante da non far rimpiangere quello che abbiamo usato per più di sei mesi su iPhone 6s.

Piuttosto ci eravamo disabituati al “clack” della pressione del tasto home. Il bottone di iPhone 6 e 6s è molto più fluido e preciso. Pare meno “plasticoso” e meccanico di quello di iPhone SE che in questo ricorda in tutto e per tutto quello del vecchio iPhone 5 anzi, diremmo iPhone 4.

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Non ci sono, invece, importanti differenze  rispetto ai modelli attuali in fatto di navigazione via rete cellulare. In iPhone SE abbiamo un limite a 150 Mbps contro i 300 Mbps di iPhone 6s, ma come è facile comprendere se davvero avessimo l’opportunità di rimpiangere di non poter superare i 150 Mbps saremmo in un mondo differente da quello in cui viviamo. La stessa cosa possiamo dire per il Wi-Fi: il sistema di connettività non utilizza la tecnologia MIMO che dovrebbe, teoricamente portare la velocità del wireless a 1.3 Gbps, ma resta assestata sui (teorici) 433 Mbps di iPhone 6.

Quotidianamente in gioco ci sono però sempre una serie di fattori che rendono di molto inferiore la differenza di prestazioni tra un iPhone SE e un iPhone 6s. Noi, ad esempio, non abbiamo percepito alcuno scalino tra l’iPhone 6s Plus e l’iPhone SE.

Infine iPhone SE ha anche Siri “sempre pronto”, quindi anche quando il telefono è “dormiente” e non collegato ad una presa l’assistente virtuale risponde ai nostri comandi senza risvegliare manualmente il telefono. La funzione, che arriva grazie alla modernità hardware (iPhone SE ha un coprocessore M9) può essere comoda anche se confessiamo di non essere i primi fan di Siri e quindi se anche Apple ci avesse costretto a rinunciare all’assistente virtuale sempre in ascolto, il nostro giudizio sul telefono non si sarebbe spostato di un millimetro…

Cameraphone perfetto (o quasi)

Della fotocamera c’è poco da dire. O meglio, ci sarebbe tantissimo, ma visto che è la stessa identica ed eccellente componente che abbiamo visto su iPhone 6s, non possiamo fare altro che rinviare ai nostri giudizi di allora e alle foto qui sotto. Anche se ci sono in commercio telefoni con macchine fotografiche che tengono il confronto e in qualche caso, secondo dati tecnici, battono iPhone SE nella veste di cameraphone, è difficile non restare estremamente soddisfatti di quel che si può ricavare da questo telefono quando lo si mette alla prova come dispositivo per la fotografia: le foto hanno colori ben saturati, un ottimo bilanciamento, logica coerente e grande capacità di adattarsi alle differenti condizioni di esposizione.

È il frutto del lavoro coordinato non solo del sensore da 12 megapixel, ma anche del fatto che il processore immagine del chipset A9 ha incrementato l’intelligenza, fornendo immagini dettagliate e incise in tutte le condizioni di luce e specialmente in ombra o al chiuso. Sensore e processore scattano panoramiche fino a 63 Megapixel e supportano Live Photos (mancando 3D Touch per attivare la funzione si deve tenere premuto a lungo, invece che premere a fondo).

Come in iPhone 6s, la fotocamera diventa videocamera da 1080p capace di arrivare a 60 frame al secondo e di produrre filmati anche a 4K a 30 fps e anche qui iPhone SE non delude affatto. Se lo scopo è quello di girare filmati “casual”, in vacanza, in un momento con gli amici, il “piccolo” di casa Apple è in grado di fare un lavoro perfetto, restando tranquillo in tasca e poi sbucando dal taschino al momento più opportuno.

Se dobbiamo cercare un limite ad iPhone SE come cameraphone è nel fattore di forma: usarlo per scattare immagini è un po’ scomodo perché piccolo. Non stiamo parlando delle dimensioni fisiche, che anzi lo rendono facilmente gestibile, ma per lo schermo che non rappresenta il mirino ideale; si tende anche a coprirne una parte specialmente quando si scatta usando i test del volume. In aggiunta a questo ricordate che visto che siamo di fronte a foto da 12 megapixel, da 2 a 5 MB di peso, e un un telefono da 16 GB corre il rischio di ingolfarsi prestissimo.

Se la fotocamera posteriore è eccellente, quella frontale potrebbe deludere un po’. I fan dei selfie la troveranno limitata: è la stessa da 1,2 megapixel che avevamo su iPhone 5s ed è in palese difficoltà in fatto di definizione e qualità complessiva, oltre che in dettaglio soprattutto in condizioni di luce non ideale. Fortunatamente c’è il Retina Flash, che migliora un po’ le cose. Sul perché Apple non abbia messo lo stesso, eccellente, sensore che abbiamo su iPhone 6s si possono solo fare supposizioni, ma è possibile che dipenda dallo spazio interno.

Batteria e processore da primato

Quando Apple lancia un nuovo processore lavora molto per ottimizzare le prestazioni a fronte del consumo, tenendo conto di altre componenti che incidono sulla batteria. Nel caso di iPhone SE questa “regola” ha portato un tangibile vantaggio. Con un vecchio schermo da solo 4 pollici il nuovo telefono Apple riesce a fornire il suo servizio più a lungo di iPhone 5s e anche di un iPhone 6s. Nonostante la batteria da 1624 mAh sia solo del 4% più capiente di quella di iPhone 5s (1560 mAh), abbiamo  un sostanziale incremento nell’autonomia, di fatto non c’è alcuna differenza rispetto ad un iPhone 6s Plus.

Al termine di una giornata media, prima di andare a dormire, ci siamo sempre trovati con almeno il 20% di energia rimanente. Con il vecchio iPhone 5s, ricordiamo di avere spesso faticato ad arrivare a sera, trovandoci costretti a ricaricare il telefono in automobile, mentre tornavamo a casa. Riguardo alla batteria l’unica pecca arriva dal fatto che la velocità di ricarica è quella di un iPhone 5s, 1 Ah. Da zero al 100% ci vogliono due ore e mezza, circa. Un iPhone 6s (2 Ah di ricarica al massimo della velocità) con una batteria più capiente si ricarica in due ore e un quarto.

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Per quanto riguarda le prestazioni, parlano principalmente le tabelle che pubblichiamo in questa pagina. Siamo di fronte ad un dispositivo al top assoluto del mercato degli smartphone in commercio in questo momento, come del resto lo è iPhone 6s di cui condivide tutte le componenti chiave: processore A9 (1.85 GHz, 64-bit) e il core grafico Imagination PowerVR Series 7XT. Grazie ad uno schermo più piccolo abbiamo addirittura, in alcune situazioni,  si potrebbe avere un dispositivo persino più veloce di iPhone 6s. Tutti i test pratici sono molto soddisfacenti, qualche volta entusiasmanti.

Le prestazioni si dimostrano da classe top specialmente nei giochi: Real Racing 3, Modern Combat 5,  Geometry Wars 3, Asphalt  8. È soprattutto la velocità della esecuzione dei compiti grafici, che contano anche su una memoria RAM da 2 GB, a superare le attese: i sei core annichiliscono iPhone 5s ma anche iPhone 6 resta nella polvere. Qualcuno ha descritto per quanto riguarda le prestazioni una utilitaria con il motore di una Ferrari, e in effetti il paragone ci pare abbastanza calzante. Carrozzeria, pardon, chassis a parte, sarebbe difficile se non impossibile consigliare di acquistare un iPhone 6 al posto di un iPhone SE. Dal punto di vista della velocità del processore iPhone SE è stato progettato per durare molto a lungo.

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Conclusioni

iPhone SE  rappresenta per Apple una svolta radicale, più importante di quel che si tenderebbe a leggervi giudicando superficialmente. Per la prima volta la Mela ci consegna un telefono più economico senza ricorrere ad uno di precedente generazione impacchettato dentro a un guscio di plastica o ad uno di due generazioni precedenti a 100 euro meno di quello di generazione attuale. Resta comunque un prodotto complicato da giudicare, come sarebbe difficile esprimere un giudizio su una 500 con il motore di una Ferrari. In ogni caso dopo una ventina di giorni di convivenza, dobbiamo dire che ci siamo convinti che ha un senso compiuto e una sua logica ferrea.

La scelta è stata quella di darci un telefono potente, capace di fare tutto quel che fa un cellulare moderno, efficiente nella gestione della batteria e facile da maneggiare, oltre che con una qualità molto alta nello scatto fotografico, penalizzando, almeno secondo i canoni e le convenzioni attuali, lo schermo per offrire una risposta a chi è alla ricerca di un design estremamente tascabile, come lo era quello di iPhone 5 e 5s.

Certo, lo stile è datato e per digerire lo schermo di piccole dimensioni si deve avere qualche forte e radicata motivazione, ma a giudicare dal numero delle persone che ancora oggi usano iPhone con schermo da 4 pollici, questa categoria di utenti non è irrilevante: tra di essi ci sono coloro che odiano gli schermi grandi e quelli che acquistano per la prima volta un telefono smart e ci sono coloro che non vogliono sborsare il costo di un iPhone di nuova generazione.

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A queste condizioni è chiaro che iPhone SE non è per tutti; non è il telefono per chi ha abbracciato con entusiasmo iPhone 6  o magari addirittura 6 Plus, non è per chi naviga intensamente o vuole usare il telefono per il multimedia e non è neppure il telefono solo per chi vuole risparmiare a tutti i costi, visto che continua a costare significativamente di più di un telefono Android di medio livello.

Ma è il telefono di chi arriva da vecchi cellulari di piattaforme concorrenti ed è disposto ad investire per un prodotto di alta qualità con un sistema operativo coerente e solido, di chi ha un vecchio cellulare non smart e di chi ha convissuto felicemente con un iPhone 5 o 5s e ora vuole cambiare per avere un telefono moderno senza rinunciare all’agilità di uno schermo da 4 pollici.

Apple scommette che coloro che vogliono tutto questo, che desiderano un iPhone per fare un passo avanti in fatto di prestazioni senza scassinare la banca o sfondare le tasche, siano in un numero grande. Se ha ragione o torto, lo dirà la storia. Noi per ora le concediamo di avere fatto senza ombra di dubbio il miglior telefono da 4 pollici di tutti i tempi e se è un telefono da 4 pollici, tascabile e potente, solido e rodatissimo, ottimo come cameraphone, che la gente vuole, non potrà bussare a nessun altra porta che non sia quella con la Mela sopra.

[usrlist Design:3.5 Facilità-d’uso:5 Prestazioni:5 Qualità/Prezzo:3.5]

Pro
– Prestazioni al top assoluto nel mondo degli smartphone
– Estremamente tascabile
– Schermo ergonomicamente eccellente
– Macchina fotografica di alta qualità
– Assemblaggio e materiali ancora oggi molto piacevoli
– Batteria a lunga durata

Contro
– Design ormai datato
– Schermo piccolo e non ottimizzato per molte app
– Interfaccia difficile da usare per alcune funzioni
– 16 GB di capacità per l’entry level sono troppo pochi
– Prezzo ancora elevato in rapporto ad alcuni concorrenti

iPhone SE è in vendita nei negozi Apple, negli APR e nei grandi centri commerciali ad un prezzo di ingresso di 509 euro per la versione da 16 GB e  di 609 euro per la versione da 64 GB. Potete acquistarlo anche on line su Apple Store con consegna gratuita.

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