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Recensione iPhone 12 Pro: il bello della compagnia

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Apple rilascia un aggiornamento importante per i suoi telefoni seguendo cicli non sempre prevedibili, dettati dall’evoluzione delle tecnologie. Uno di questi cicli è rappresentato dal “bouquet” di iPhone 12 che in tutte le sue versioni si preannunciava come un salto generazionale. Tutti e quattro gli iPhone di quest’anno, incluso iPhone 12 che recensiamo qui, in effetti sono nuovi e si percepiscono anche istintivamente come tali. Questo vale anche per iPhone 12 Pro, l’oggetto di questa recensione: basta guardarlo per capire che è nuovo… Ma al di là del design e dello stile che cosa cambia davvero? Come il nuovo telefono si rapporta con gli altri modelli della gamma? Soprattutto come si difende dalla concorrenza interna rappresentata da iPhone 12 che per la prima volta ha stesso design, stesse dimensioni e stesso schermo? Proviamo a scoprirlo passo per passo.

iPhone 12 Pro il design

La novità principale di iPhone 12 Pro è sotto gli occhi di tutti: Apple con il nuovo modello ha cambiato radicalmente l’estetica dei suoi telefoni introducendo o, meglio, reintroducendo lo stile squadrato e tagliente che debuttò ai tempi di iPhone 4 ed che era stato rivisitato con l’iPad Pro nel 2018. Apple ha avuto coraggio nello sfidare il rischio del “già visto”, ma alla fine vince: iPhone 12 Pro non ci dà in alcun modo la sensazione di déjà vu. Si tratta di un dispositivo piacevolmente moderno, bello da vedere e piacevole da maneggiare, compatto e solido ma anche elegante. Appare infine come un prodotto distintivo e molto riconoscibile. In un mondo fatto di telefoni-clone che si distinguono tra loro solo per colori e dettagli, nulla può essere confuso con iPhone 12 Pro.

Semmai se dobbiamo fare una critica alle scelte di design la indirizziamo al bordo in acciaio lucido, troppo lucido… Come se già non bastasse vederlo deturpato dall’orribile (e obbligatoria) marchiatura CE, la scelta si trasforma in un magnete per le impronte digitali. Se non le sopportate il primo acquisto dovrà essere una custodia, in caso contrario perderete molti minuti al giorno per lucidare i fianchi del vostro iPhone

Le misure che non cambiano

Lunghezza (+2 mm), larghezza (+0,1 mm) spessore (-0,5 mm)  e peso (+1 grammo) sono quasi gli stessi del modello precedente. L’aumento di lunghezza, non si percepisce se non mettendo uno accanto all’altro iPhone 12 Pro e iPhone 11 Pro. Non peggiora neppure l’ergonomia: tutto lo schermo è comodamente raggiungibile dal pollice usando una sola mano questo anche perché il dorso in vetro opaco garantisce una buona presa. In realtà è tutto il nuovo design a ridurre la scivolosità del telefono. L’iPhone 12 Pro stretto palmo, al contrario di quel che accadeva con iPhone 11 Pro che per effetto del profilo dei bordi arrotondati sembrava voler scappare di mano, resta ben saldo

Il colore dell’anno

iPhone 12 Pro viene offerto, oltre che nelle classiche tinte argento, grigio siderale e oro, anche in azzurro, il colore dell’anno che manda in pensione il verde notte. Sfortunatamente il telefono che stiamo usando per questa recensione è in color argento e quindi non possiamo dire molto della nuova tinta che commercialmente viene presentata con il nome di Blu Pacifico. Ad ascoltare altri recensori si tratta di un colore molto discreto che solo con una particolare incidenza della luce rivela la sua identità. Il blu di iPhone 12, di cui parliamo nella recensione che pubblichiamo altrove, è sempre abbastanza scuro ma la tinta pastello lo rende forse meno “business”.

Lo schermo

Le specifiche tecniche del display (luminosità tipica e di picco, contrasto, supporto True Tone e modalità HDR) che facevano eccellente lo schermo di iPhone 12 Pro sono le stesse di iPhone 11 Pro. Lo schermo, molto luminoso e ben leggibile in ogni situazione, è solo leggermente più grande. Stiamo parlando i 6,1 pollici contro 5,8 pollici, (2532X1170 Pixel a 460 ppi rispetto a 2436X1125-pixel a 458 ppi) un differenza minuscola che, come l’aumento di dimensioni, si fa fatica a percepire nel quotidiano.

A proposito di schermo, si potranno forse lamentare coloro che auspicavano l’arrivo di un pannello con frequenza a 120 Hz; con il suo display da 60Hz iPhone 12 Pro ha infatti meno fluidità nello scorrimento delle immagini e delle animazioni di altri concorrenti. Poiché si parla di un iPhone definito come “Pro” è possibile che i critici possano avere qualche ragione, ma da questa lacuna non deriva alcun percepibile svantaggio nell’uso quotidiano.

Ceramic Shield, il vostro scudo quotidiano

Novità di quest’anno, estesa a tutta la gamma, quindi anche ad iPhone 12 Pro, è l’uso di un vetro di protezione trattato con un processo denominato “Ceramic Shield. Si tratta di una invenzione di Corning che dà luogo a quello che tecnicamente non sarebbe neppure un vetro, ma un mix di ceramica e vetro. Si tratta di un materiale che si frantuma con meno facilità e quindi migliora la resistenza alle cadute. iPhone 12 Pro, secondo Apple, anche per merito del nuovo design e del sistema con cui il vetro viene montato allo chassis, avrebbe quattro volte la resistenza alla caduta di iPhone 11 Pro. Non siamo in grado di confermare scientificamente questa affermazione, testata nel pratico da altri, ma possiamo dire che il nostro iPhone è già sopravvissuto (anche grazie alla custodia MagSafe Trasparente) ad una caduta ad altezza torace senza una sola scalfittura.

Il Face ID nell’era della mascherina

Face ID è uno standard dal lancio di iPhone X, presente da anni su tutti nuovi dispositivi di fascia “top” di Apple. Su iPhone 12 Pro funziona esattamente come in precedenza, per questo non ci sarebbe motivo di parlarne. Giunti però ad un momento della nostra esistenza nel corso del quale siamo costretti a convivere quotidianamente con la mascherina anti contagio, in ufficio, sui mezzi pubblici e persino in strada, ci siamo più volte augurati che Apple avesse messo in iPhone un lettore di impronte, magari lo stesso lettore di impronte nel tasto laterale che abbiamo visto in iPad Air. Il solo Face ID in questo momento è quasi sempre inutile visto che si deve ricorrere allo sblocco con codice; tanti concorrenti che hanno accostato ad un sistema di riconoscimento facciale anche la lettura delle impronte digitali hanno ora un importante vantaggio e poco importa in una situazione di emergenza come la attuale se i sistemi adottati sono poco eleganti

Un processore potente e tuttofare

iPhone 12 Pro usa il processore A14 Bionic, presentato per la prima volta quando Apple ha mostrato iPad Air. L’evoluzione della CPU dello scorso anno introduce un lunga serie di innovazioni che si fondano costruttivamente sul processo a 5 nanometri e sulla rete neurale; questo in sintesi, si traduce in una componente capace di fare molte più cose e anche sensibilmente più veloce. Secondo i nostri benchmarks fa segnare un +20% sia in multicore che in singolo core rispetto ad iPhone 11 Pro Max, l’iPhone più veloce del mercato fino a qualche giorno fa. Anche campo grafico il vantaggio si attesta intorno al 20%. Altre recensioni parlano di guadagni più modesti, tra il 10 e il 20%.

Non sappiamo se siamo stati fortunati o se Geekbench deve ancora essere ottimizzato, quindi se siano più precisi i nostri dati o quelli di altri siti. Nel quotidiano iPhone 12 Pro sembra in effetti più fluido e reattivo di iPhone 11 Pro ma in definitiva quel che il modello attuale fa bene, lo faceva bene anche il precedente. Così che allo stato attuale ci sono ben poche occasioni in cui il possessore di un iPhone 11 Pro rimpiangerà di non avere un iPhone 12 Pro usando come presupposto le prestazioni. Forse solo con giochi particolarmente pesanti (leggiamo di un 10% di guadagno sui frame in alcune occasioni) e forse ancora di più in futuro con specifiche ottimizzazioni, questo non sarà più vero.

Stessa autonomia (5G permettendo)

Apple dice di avere ottimizzato il processore A14 per migliorare i consumi a fronte di funzioni che consumano più energia, come il 5G. In questi primi giorni di utilizzo le nostre abitudini di ricarica in effetti non sono cambiate; alla fine della giornata lasciamo iPhone 12 Pro con un 30% di carica residua, proprio come accadeva con iPhone 11 Pro. È bene però precisare che gran parte della recensione l’abbiamo fatta connessi alla classica rete 4G. Quando abbiamo usato iPhone 12 Pro su rete 5G l’autonomia è chiaramente peggiorata. Non siamo in grado di stimare con precisione l’eccesso di consumo, ma usando iPhone 12 Pro intensamente per navigazione, foto, mail e navigazione siamo andati dal 100% della mattina alle 8 al 14% alle due del pomeriggio. Visto che al momento, come leggete sotto, per la quasi generalità della popolazione italiana avere il 5G non fa nessuna differenza e per una manciata di utenti ne fa pochissima, la questione sarebbe da depennare come ininfluente. Disattivate senza troppi crucci il 5G e voi (e la vostra batteria) vivrete ugualmente felici, anzi più felici.

Magsafe per iPhone

A proposito di batteria, iPhone 12 Pro nella confezione non ha un sistema di ricarica. Una scelta giustificata da Apple con la quantità di plastiche e materiali e dei rifiuti elettronici sprecati per dare a chi acquista un accessorio inutile visto che molti hanno in casa altri caricabatterie. Apple ha quindi presentato qualche cosa che nessuno ha: il Magsafe per iPhone.

Dietro a questo nome conosciuto (quello del mai troppo sufficientemente rimpianto connettore magnetico per il MacBook Pro) si cela un sistema di ricarica wireless integrato con un magnete che si sposa con un altro magnete che sta dentro all’iPhone 12 Pro. Dall’unione, celebrata da un chip NFC, scaturisce un sistema capace di dare 15W contro i 7,5 di un normale caricabatterie QI. Per ora esiste un solo caricabatterie Magsafe, quello prodotto da Apple, ma in futuro dovrebbero arrivarne anche altri di terze parti, assieme ad accessori i quali sfruttando i magneti potranno dare luogo ad un piccolo ecosistema.

Del Magsafe stesso, una specie di caricabatterie per Apple Watch di tre volte più grande, bordato in alluminio, parleremo in una successiva recensione. Qui anticipiamo solo che in effetti la ricarica è più veloce rispetto a quella che è possibile con altri accessori simili benché non sia lecito attendersi miracoli. Il Magsafe si avvicina alle prestazioni di un caricabatterie da 10W USB-2 con Lightning ma resta molto distante da un caricabatterie USB-C da 18W con Lightning. Il compromesso è quindi tra un sistema più comodo (il wireless) e uno più efficiente, la ricarica a cavo; sta a voi decidere se scegliere l’uno o l’altro.

Fotocamera

Apple punta molto sul modulo fotografico e ad ogni lancio introduce qualche novità. Lo scorso anno con tre lenti sui modelli Pro, tra cui un obiettivo ultra grandangolare e la modalità notte, il salto fu molto sensibile. Quest’anno non c’è lo stesso balzo in avanti ma iPhone 12 Pro come cameraphone si presta comunque a qualche commento.

Fotocamere posteriori

iPhone 12 Pro, come iPhone 11 Pro, ha tre fotocamere, la zoom 2X, l’ultrawide e la classica lente Wide. Quest’ultima ha però un’apertura leggermente più grande della precedente (f1.6 contro f1.8, pari ad un +27% di luce in più sul sensore)  e una lente a sette elementi. Il sistema, grazie al processore A14, ora conta anche sul nuovo HDR 3 e un Deep Fusion più veloce.

Le fotocamere gemelle diverse

La premessa da cui si deve partire è che quando la luce è buona iPhone 12 Pro scatta come iPhone 11 Pro. In questa situazione è probabile è difficile se non impossibile distinguere i due scatti. Ma le cose sono diverse quando la luce non è perfetta.

La modalità notte, ad esempio, si innesca meno frequentemente e quando lo fa abbiamo scatti con un inferiore quantità di rumore e un maggior dettaglio. Vantaggi piuttosto tangibili arrivano anche da Deep Fusion che permette ad iPhone 12 Pro di produrre immagini più dettagliate rispetto ad iPhone 11 Pro.

Sul lavoro di HDR 3 si può invece discutere. È indubitabile che la nuova modalità sia più incisiva della precedente. Le ombre vengono aperte, le alte luci domate e i dettagli in ombra esaltati. Il risultato però è che quando abbiamo scattato in situazioni di forte contrasto oppure di controluce non abbiamo avuto una foto, ma una rappresentazione della realtà così come è stata decisa dal processore.

Sappiamo che stiamo riesumando una vecchia questione, ma con iPhone 12 Pro il dibattito torna d’attualità. Se infatti HDR 3 (ma anche Deep Fusion) da una parte permette a tutti, anche ai più negati nell’arte della fotografia, di avere scatti sempre mediamente buoni, dall’altra potrebbe scontentare qualche purista delle immagini.

La nostra impressione è che le foto sono ritoccate dal processore così da fornire una instantanea gratificazione, per renderle piacevoli soprattutto quando le si guarda sullo schermo. Ma se superato l’effetto “impressiona gli amici”, una volta che volessimo stamparle oppure modificarle recuperando qualche gioco di luci e ombre che ci ha colpito e che vogliamo riprodurre, dovremmo accontentarci. Visto che le immagini sono codificate in HEIC oppure in JPEG il processore distrugge molti dettagli rendendole difficilmente ritoccabili.

Vedremo che cosa accadrà con l’arrivo Apple ProRaw; questo nuovo formato dovrebbe dare la possibilità di lavorare maggiormente sulle immagini che otteniamo con iPhone, preservando alcuni degli elementi che HDR annulla. Nel frattempo noi abbiamo spento l’interruttore HDR Smart…

L’Ultrawide fa vita notturna

Novità anche per la camera ultrawide, che era e resta di minor qualità sia nella lente che nel sensore rispetto al Wide, ma ora può scattare in modalità notte proprio grazie alla logica evoluta di A14. Le foto hanno un rumore significativo, ma alla fine in un contesto come una foto panoramica non si tratta di un grave problema. Apple dice che la lente ultra Wide scatta foto con minor distorsione ai bordi; in effetti sempre grazie alla logica di A14 qualche leggero miglioramento c’è.

Il Lidar che verrà

La fotocamera posteriore è supportata anche da un Lidar. Si tratta in sostanza di una specie di radar che analizza la profondità dell’ambiente e gli oggetti che si trovano sulla sua traiettoria. Il sistema è lo stesso usato da iPad Pro e che usano le autovetture ad autoguida; nel contesto dell’apparato fotografico di iPhone 12 Pro serve a migliorare la velocità e la precisione della messa a fuoco in condizioni di luce insufficiente, ma anche qui non siamo riusciti a misurare una reale differenza di qualità negli scatti fotografici tra un iPhone 11 Pro e un iPhone 12 Pro. Ipotizziamo che il Lidar possa diventare (più) utile in futuro con qualche aggiornamento software oppure con l’introduzione di nuove applicazioni per realtà aumentata.

Camera per patiti dei party con selfie

La fotocamera anteriore di iPhone 12 Pro è del tutto identica a quella di iPhone 11 Pro (un sensore da 12 megapixel con un’apertura da f2.2) ma arrivano anche per la camera true depth, come la chiama Apple, la modalità notte e deep fusion. Chi scrive non ha per i selfie una passione smodata ma chi pensa di non poterne fare a meno e magari di ritrarsi in qualche memorabile posa da tramandare ai posteri durante un party notturno (lockdown e coprifuoco permettendo) sarà felice di sapere che in effetti i selfie con la modalità notturna sono decisamente migliori, largamente migliori di quelli che si possono ottenere con il lampeggio dello schermo.

Video fluido con Dolby Vision

iPhone 12 Pro ora registra, sia frontalmente che posteriormente, video in Dolby Vision fino a 30 frames al secondo. La tecnologia e l’innegabile fluidità della ripresa sono interessanti per una certa fascia di pubblico, ma abbiamo il sospetto che un simile progresso per la grande parte di chi compra un iPhone 12 Pro, un pubblico che al massimo mette insieme qualche frame per TikTok, non fonderà qui uno dei pilastri del processo decisionale di acquisto di un iPhone 12. Più probabile che un appassionato di video acquisti ancora oggi dispositivi dedicati come una GoPro oppure una foto-videocamera con un apparato di lenti specifico e più flessibile e sopratutto un sensore di dimensioni maggiori.

Il mitico 5G

Tutti gli iPhone 12, incluso quindi iPhone 12 Pro sono stati costruiti intorno al 5G. Lo stesso hardware ha avuto una massiccia ottimizzazione per supportare la tecnologia di rete di quinta generazione, un’operazione che però al momento appare più che altro come una garanzia sulla longevità del dispositivo. Se si guarda all’attualità il 5G, non per colpa di Apple quanto per la ridotta diffusione della copertura in Italia e per le prestazioni, ha scarso significato. Abbiamo testato iPhone 12 Pro in 5G a Milano e Roma ottenendo prestazioni in linea con quelle del 4G. In compenso abbiamo notato, come detto poco sopra, un considerevole aumento del consumo della batteria. Il secondo interruttore che abbiamo disattivato, dunque, dopo HDR Smart è stato quello del G5.

Conclusioni

iPhone 12 Pro appare indubitabilmente come un telefono nuovo rispetto ad iPhone 11 Pro. Contribuisce a questa sensazione il rinnovo nel design che è piacevole, moderno e molto più fresco, nonostante i richiami al passato, di quello ormai visto e stravisto di iPhone 11 Pro.

Detto questo ci siamo però trovati con pochi altri dettagli capaci di differenziare sostanzialmente iPhone 12 Pro rispetto ad iPhone 11 Pro. La fotocamera? Marginalmente migliore; in quasi tutte le situazioni iPhone 11 Pro e iPhone 12 Pro scattano ugualmente bene. Lo schermo più grande di qualche frazione di pollice? Ininfluente. Il Lidar e il 5G? Parliamone quando avranno un impiego reale. Il fatto che non ci sia un vero salto generazionale da un’anno all’altro non è però una novità di iPhone 12 Pro: da sempre è imprudente attendersi di avere concreti vantaggi cambiando telefono una volta l’anno. Apple come non aveva creato iPhone 11 Pro per spingere ad aggiornare chi aveva un iPhone XS, non pensa a come potenziale acquirente di iPhone 12 Pro chi ha un iPhone 11 Pro. Chi dovrebbe valutare l’acquisto di iPhone 12 Pro è chi ha un telefono più vecchio, da un iPhone XS o più probabilmente da iPhone X in giù. In questi casi  iPhone 12 Pro offre molto di più, sia come cameraphone che in quanto a prestazioni oltre che per il design.

Qui però a complicare le cose c’è un concorrente interno formidabile: iPhone 12. Fatto salvi la lente 2X e le migliori finiture, iPhone 12 Pro è un iPhone 12 che però costa 250 euro in più. A questo punto se vi interessano quel paio di cose che iPhone 12 Pro offre in più rispetto ad iPhone 12, tipo i materiali, la lente 2X e il Lidar, chiedetevi se non valga la pena aspettare che arrivi iPhone 11 Pro Max. Ammesso che le sue dimensioni maggiorate siano per voi accettabili, spendendo 100 euro in più, avrete tutto quel che ha iPhone 12 Pro ma anche uno schermo più grande e una fotocamera (probabilmente) migliore.

Se invece volete il meglio di quest’anno, il “più bello” degli iPhone facilmente impugnabili e per voi 250 euro non sono un problema, non avrete di che lamentarvi di iPhone 12 Pro.

Prezzo e disponibilità

Phone 12 Pro è disponibile nei modelli da 128GB, 256GB e 512GB nei colori grafite, argento, oro e blu Pacifico, a partire da €1189. Al momento in cui scriviamo la disponibilità è ancora decisamente scarsa. Si acquista comunque nei negozi, su Apple Store e anche su Amazon dove si compra anche in cinque rate senza interessi e senza busta paga.

Le recensioni degli atri

Quest’anno, come mai è successo prima, si riduce il divario tra i modelli standard dei nuovi terminali Apple rispetto alle versioni top di gamma: questo emerge chiaramente nelle prime recensioni iPhone 12 Pro pubblicate in USA che descrivono le grandissime somiglianze, ma da cui emergono anche le differenze importanti che per alcuni utenti più esigenti potrebbero far propendere per questo modello.

Il primo fattore è estetico e costruttivo. Anche se il design è sostanzialmente identico tra Pro e non Pro, l’impiego dell’acciaio inossidabile al posto dell’allumino degli iPhone 12, rende i modelli Pro ancora più ricercati e costruttivamente migliori. Si tratta di dettagli ma complessivamente aspetto e design risultano ancora più premium in iPhone 12 Pro.
Come avere iPhone 12 con iliad, TIM, Vodafone e WindTreAnche lo schermo OLED è sostanzialmente identico per tutti i modelli, come indica anche il nome Super Cinema XDR identico per tutti. Ma nei Pro la luminosità è superiore perché si spinge fino a 1200 nit, contro gli 800nit di luminosità massima degli iPhone 12, come rileva Engadget. Una marcia in più che mette ancora più in risalto colori e contrasto per foto e video.

Le differenze più di sostanza riguardano il comparto foto e video. La presenza dell’obiettivo telefoto può da solo giustificare il maggior prezzo richiesto per iPhone 12 Pro per gli appassionati di fotografia.

Per quanto riguarda invece la registrazione video, entrambi i modelli effettuano riprese in 4K e Dolby Vision, ma mentre gli iPhone 12 si fermano a 30 frame al secondo, gli iPhone 12 Pro si spingono fino a 60 frame al secondo per filmati molto più fluidi. Un’altra differenze rilevata da CNBC che può davvero fare la differenza per chi vuole acquistare iPhone 12 Pro per impiegarlo non solo come smartphone personale ma anche per catturare foto e video per lavoro.
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Infine solo sui modelli Pro è presente il sensore LiDAR in grado di rilevare la profondità per offrire più effetti nelle fotografie, anche di notte nella modalità Ritratto, oltre che per effetti e posizionamenti più realistici per la realtà aumentata. Al momento le app e le funzioni che sfruttano LiDAR sono poche, ma chi vuole il massimo è disposto anche a spendere di più per avere subito sotto mano il top della tecnologia Apple oggi disponibile.

In questo articolo le prime recensioni USA che indicano iPhone 12 come il terminale ideale per la maggior parte degli utenti. Tutte le novità degli iPhone 12 sono riassunte in questo articolo.

 

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