Un iPhone 11 Pro nasce per prendere il posto di iPhone XS, un telefono che abbiamo usato per un anno e che quindi conosciamo molto bene e che abbiamo sempre apprezzato. Secondo la vulgata iPhone 11 Pro sarebbe solo una modesta evoluzione di iPhone XS quindi non dovrebbe essere troppo problematico gestire una recensione di un prodotto come questo anche se, sulla carta, ad un anno di distanza il giudizio che aveva attribuito al vecchio iPhone XS potrebbe essere differente, visto l’aumento della concorrenza.
In realtà alla fine del nostro test con iPhone Pro 11 ci siamo convinti che sia necessario mettere in discussione il mantra secondo cui l’evoluzione sia solo modesta. Ovviamente le specifiche tecniche sono state, effettivamente, solo modestamente modificate, ma c’è qualche dettaglio che rivela che qui, dentro al nostro iPhone verde notte che abbiamo maneggiato ormai quasi per più di una settimana, batte il cuore di una importante svolta di Apple. Quale? Andiamo per ordine…
Il design
Preso in mano, sarà per il colore (inedito), sarà per il dorso in vetro opaco, sarà per il bozzo quadrato sul dorso, il senso di deja vue non è così pronunciato. L’iPhone 11 Pro è un parente stretto dell’iPhone XS, ma restituisce un feeling differente. Non sono tanto le dimensioni (identiche a quelle di iPhone XS), lo spessore maggiorato (circa mezzo millimetro) e il peso più elevato (+10 grammi per iPhone 11 Pro, + 18 grammi per iPhone 11 Pro Max) che non si percepiscono, a farci capire che stiamo usando qualche cosa di diverso. Piuttosto è subito evidente anche ad occhi chiusi la differente qualità del vetro posteriore esteticamente, a nostro giudizio, molto bello ma scivoloso.
Nei primi giorni in realtà ci era sembrato meno insidioso da tenere in mano, ma successivamente, ci siamo convinti che ha meno grip del precedente. Il dorso lucido di iPhone XS e iPhone XS Max certo prende le impronte, ma grazie alla superficie lucida migliora il grip “appiccicando” (oltre che il grasso delle dita) anche i polpastrelli. Per questo pensiamo che una custodia per sicurezza sia sempre opportuna; noi ci abbiamo messo quella trasparente di Apple per le ragioni che spieghiamo qui.
Parlando di dorso, il segno distintivo è in quella che il nostro Dini ha definito “la piramide di Ziggurat”, ovvero la piattaforma che ospita le tre lenti; diciamolo francamente non è bellissima e destinata, benché non troppo spessa (come si vede dal nostro unboxing) e al di là dei gusti personali, ad essere un elemento che fa discutere
Apple, lodevolmente, ha fatto tutto il possibile per provare a mascherare l’assetto a tre lenti, ma le dimensioni e soprattutto la loro disposizione è impattante al punto da rendere impossibile non notarla. Piuttosto ci sarebbe da chiedersi il perché di un elemento quadrato e con quella disposizione invece che una linea di lenti (come fanno alcuni concorrenti). Da quanto si apprende da alcune fonti questo avverrebbe per ragioni di coerenza di composizione delle foto (considerando il sistema e il software con cui esse funzionano). È proprio questa disposizione che consente di fare cose che altri smartphone non sono in grado di fare, come ad esempio gestire lo scatto fuori dal riquadro.
Parlando di frontale, invece, non ci sono differenze. Messi su un tavolo un iPhone XS e un iPhone 11 Pro, non riuscireste a distinguere uno dall’altro. A caratterizzare la parte frontale c’è quell’enorme notch che Apple usa per Face ID, una componente essenziale ma che sarebbe stato opportuno ridurre nelle dimensioni. Diversi concorrenti Android usano la stessa tecnologia ed efficienza del sistema di riconoscimento facciale a parte, in alcun casi sono quasi riusciti a far sparire la linguetta nera. Speriamo che il futuro iPhone del 2020 prenda in carico anche questa questione…
Lo schermo
Differente, sulla carta, è o sarebbe anche lo schermo. Apple lo definisce Super Retina XDR display; tecnicamente la componente è ora capace di prestazioni mostruose: una luminosità massima di 1200 bits e tipica di 800 bits (iPhone XS ha una luminosità tipica di 625 bits) ma con un picco di 1200 nits, superiore a quello di molte TV 4K. Migliore è anche il rapporto di contrasto stimato da Apple a 2.000.000:1 (iPhone XS aveva un rapporto di contrasto di 1.000.000:1). In effetti un sito iperspecializzato come DisplayMate giudica lo schermo di iPhone 11 Pro Max il migliore al mondo.
Il nostro condizionale deriva dal fatto che non è detto che ad una prima osservazione di un occhio non formato tecnicamente si percepisca immediatamente il vantaggio rispetto allo schermo già eccellente di iPhone XS. Ad esempio i primi giorni, confrontando un iPhone 11 Pro Max e un iPhone XS Max, non abbiamo notato molto altro che una tonalità leggermente più calda del predecessore. Poco per volta il vantaggio di iPhone 11 Pro ci è sembrato però più evidente in alcuni specifici aspetti. Il più notevole è senza dubbio la superiore luminosità in piena luce. iPhone 11 Pro Max è chiaramente più definito e contrastato, in definitiva più visibile nei suoi contenuti anche se la luce è molto forte.
Abbiamo poi affittato Shazam, uno dei non troppo numerosi film in Dolby Vision su iTunes Movie Store e qui la differenza con lo schermo di iPhone XS è stata ancora più percepibile, specialmente nel miglior contrasto, nel dettaglio dei colori, nelle aree molto luminose e in quelle in ombra. Un effetto del “super HDR” del display di iPhone 11 Pro.
Alla fine, dunque, Apple ha ragione sulla qualità del display di iPhone 11 Pro: è superiore a quella di iPhone XS. Che questo faccia una reale differenza nella vita quotidiana dipende molto da come e per cosa usate iPhone 11 Pro.
Suono di iPhone 11 Pro
Apple spiega che i nuovi iPhone 11 Pro hanno un nuovo design degli altoparlanti e nuovo software di supporto alla riproduzione; in più sono compatibili con la codifica Dolby Atmos. Questo eleva iPhone 11 Pro e iPhone 11 Max al ruolo di protagonista nel campo dei telefoni in fatto di riproduzione e fedeltà. In effetti dobbiamo dire che messo a confronto con il nostro precedente iPhone XS Max, iPhone 11 Pro emerge chiaramente in fatto di qualità del suono. La spazialità si percepisce e anche la separazione dei canali destro e sinistro è del tutto evidente. Abbiamo testato sia Shazam (vedi sopra) che alcuni trailer (Godzilla e John Wick III) e chiudendo gli occhi si potevano percepire chiaramente i movimenti dell’azione che si svolgeva sulla scena; in poche parole il dettaglio del suono è molto alta.
Abbiamo fatto anche alcune prove con Apple Music e i risultati sono stati davvero sorprendenti per potenza, definizione del suono capacità di discernere le tonalità. Ottime, ovviamente in rapporto alle dimissioni del dispositivo, sia la definizione che la separazione dei canali; altissima la potenza. Non possiamo dire che alti e bassi siamo quelli di un impianto Hi-Fi, ma in termini pratici potrete usarlo tranquillamente per ascoltare un podcast sotto la doccia o vedere un film dalla scrivania senza ricorrere a uno di quegli altoparlanti da 10 euro, che con iPhone 11 Pro sarebbero del tutto uno spreco di denaro; fa molto meglio iPhone.
Utilizzo di iPhone 11 Pro
Tra iPhone XS e iPhone 11 non ci sono differenze neppure nella fruibilità generale del dispositivo. Una volta appreso il meccanismo di Face ID con iPhone X, il più è stato fatto. Ci siamo semmai trovati un pochino in difficoltà per la prematura dipartita di 3D Touch. Non sappiamo se siamo tra i pochi a rimpiangere la “pressione profonda”, giudicata complicata da implementare e alla fine non coerente nella “filiera” iOS (iPad non ha mai avuto 3D Touch) ma scrivendo qualche mail e alcuni messaggi, ne abbiamo sentito la mancanza.
Certo Aptic Touch è un discreto surrogato, ma quando si tratta di spostare il cursore utilizzando il trackpad virtuale, l’assenza si percepisce. Senza 3D Touch, per infilare una lettera in un punto preciso, si deve usare aptic touch sulla barra dello spazio; prima bastava premere sul punto in cui volevamo collocare il cursore.
Dal punto di vista del fattore ergonomico non c’è, invece nulla da dire. iPhone 11 Pro ci pare perfetto, come lo era iPhone XS visto che parliamo di due dispositivi identici dal punto di vista delle dimensioni: schermo e presa in mano sono altamente ottimizzati e hanno un eccellente rapporto larghezza per altezza. Tutto lo schermo è raggiungibile usando una sola mano (meglio se non piccola…) Sottolineiamo però ancora la scivolosità del dorso che impone una custodia.
Il discorso per iPhone 11 Pro Max, lo spieghiamo meglio sotto, deve essere invece riferito a quello che abbiamo già detto ai tempi della recensione di iPhone XS Max; lo schermo è più grande e il dispositivo lo è altrettanto e potrebbe non essere adatto a tutti.
Velocità
iPhone 11 Pro usa Apple A13 Bionic, un processore di nuova generazione che, secondo Apple, aumenta la durata della batteria e insieme anche la velocità rispetto ad Apple A12 Bionic. Le prestazioni della componente che è molto ottimizzata, secondo i primi dati di Geek Bench sono superiori del 20% rispetto ad un iPhone XS (il nostro dato ricavato un iPhone 11 Pro con iOS 13) lo trovate sotto), ma nella quotidianità, come per lo schermo, siamo pronti a scommettere che nessuno noterà differenze.
Insomma: se il vostro telefono, sia esso un iPhone XR o un iPhone XS, vi sembrava abbastanza veloce, un iPhone 11 Pro non darà i brividi per la velocità. Parliamo di quotidianità: apertura delle app, scrolling delle finestre, cambiamento di pagine con le app.
Andando su aspetti specifici, possiamo dire che abbiamo rilevato sono buone performances in Angry Birds AR: Isle of Pigs. Il riconoscimento degli oggetti è rapido e la fluidità eccellente. La stessa cosa possiamo dire per un gioco come Asphalt 9: Legends che si apre molto velocemente (ma non dimentichiamo che iOS 13 ha migliorato questo aspetto del funzionamento delle app) e non perde nessun frame anche nelle corse più convulse e con scene complesse. Abbiamo testato anche The Gardens Between, un gioco che non ha azioni frenetiche, ma un complesso ambiente in 3D con molti elementi e dettagli minuscoli; ottime anche qui le prestazioni, benché non facilmente paragonabili con quelle di un iPhone XS.
Autonomia e caricabatterie
L’autonomia di iPhone 11 Pro è eccellente. Forse non si arriva, come dice Apple, alle quattro ore più di iPhone XS, ma possiamo dire che la promessa basata su misurazioni in laboratorio, potrebbe essere non solo una frase per il marketing. Questo riferito sia ad iPhone 11 Pro che, soprattutto, ad iPhone 11 Pro Max che in questo fa ancora meglio di iPhone 11 Pro.
Per alcuni giorni abbiamo stressato massicciamente il nostro iPhone 11 Pro per i test sulla fotocamera, la navigazione, prove di velocità. Nel contempo è stato anche il nostro telefono per messaggistica, social, telefonate ed è arrivato per tre giorni sempre a sera con una percentuale di batteria tra il 25 e il 30%. È più o meno quel che è riuscito nel corso della sua serie storica a fare il nostro iPhone XS Max che è noto avere un’autonomia superiore a quella di iPhone XS di cui iPhone 11 Pro è l’erede. Del resto la batteria di iPhone 11 Pro è di 3,046 mAh, molto più vicina a quella di iPhone XS Max (3174 mAh) che a quella iPhone XS (2.658 mAh).
Dobbiamo dire la stessa cosa della prestazioni della batteria di iPhone 11 Pro Max. Apple parla di un aumento dell’autonomia di cinque ore grazie alla ottimizzazione del processore, della dimensione della batteria e della chimica della componente. L’aumento non è forse di questa (gigantesca) portata rispetto ad iPhone XS Max; percentualmente però la batteria salva un 10% in più di autonomia, circa, nello stesso tempo di utilizzo rispetto al precedessore. Nel nostro caso possiamo fare almeno un giorno e mezzo di utilizzo senza collegare il telefono all corrente. E scusate se è poco…
In riferimento (laterale) all’autonomia abbiamo usato con soddisfazione il caricabatterie da 18W incluso nella confezione. Pur bruttino e non così piccolo come ci si augurerebbe, siamo finalmente in possesso di un accessorio capace di ricaricare un iPhone in tempi compatibili con l’era che viviamo e la batteria che un iPhone 11 Pro e ancora più un iPhone 11 Pro Max, richiede. La ricarica della batteria di un iPhone 11 Pro dal 25% al 50%, una percentuale che potrebbe essere sufficiente ad una giornata di lavoro non troppo intenso, avviene in un lampo, 10/12 minuti. Per ricaricarsi completamente dal 25% al 100% iPhone 11 Pro impiega circa ottanta minuti. iPhone XS Max si ricarica in due ore circa con un caricabatterie con la stessa potenza e lo stesso avviene con iPhone 11 Pro Max.
Permane, come ovvio, la ricarica wireless. Non abbiamo fatto nessun test specifico, ma la potenza massima di 7,5W in ingresso è rimasta la stessa degli iPhone XS, quindi, a batteria quasi pari, non dovremo avere tempistiche molto diverse da quella di un iPhone XS o un iPhone XS Max: tra le tre ore e e le tre ore e mezza (a condizione di usare un buon caricabatterie wireless, come quelli di Belkin, RavPOWER, Anker, Spigen)
Fotocamera
Già sentiamo rumoreggiare chi legge. «Ok tutto bene, ma la fotocamera?». Già: la fotocamera. Tra tanti “non è tanto differente da iPhone XS”, qui proprio non si può procedere con una affermazione di questo tipo perché iPhone 11 Pro è molto differente dal precedente. Le diversità tecniche le trovate nel nostro articolo e in tanti altri articoli che abbiamo già scritto su questo argomento (incluso questo in cui si parla di specifiche) e altro inevitabilmente scriveremo in futuro. Si tratta però di dettagli complessi e per molti anche arcani e in fondo non particolarmente utili nell’uso quotidiano.
Quel che conta è come iPhone 11 Pro scatta le foto, come si usa, che tipo di capacità ha di rispondere al bisogno di creatività oppure anche semplicemente di funzionare da occhio che fissa i ricordi e le sensazioni di un momento. A questo punto della nostra prova, dopo diversi giorni di scatti in differenti situazioni pensiamo di poter dire qualche cosa di definitivo e pur premesso che in condizioni di luce normale e sulle due lenti proposte da iPhone XS le foto non ci sono parse migliori di quelle del già eccellente predecessore, tutto l’impianto con cui Apple, ha integrato le tre lenti, il grandangolare, il software di supporto allo scatto dal punto di vista fotografico è eccezionale
Alcuni scatti con iPhone 11 Pro
Le tre lenti di iPhone 11 Pro
Vediamo qui di seguito per punti quali sono state le nostre impressioni fino ad oggi
- Le tre lenti consentono una eccezionale libertà di composizione
- La nuova interfaccia è semplicemente fantastica nell’accondiscendere e sfruttare il nuovo assetto delle tre lenti. Su tratta di un mirino elettronico avanzatissimo
- La lente ultra grandangolare consente composizioni di grande effetto. Peccato non sia stabilizzata e non funzioni in modalità notturna
- Lo scatto in HDR è molto più convincente di quello di XS, specialmente nei ritratti. iPhone XS produceva immagini con una pelle arancione e ombre artificialmente aperte, il risultato che si ottiene con iPhone 11 Pro ad un risultato di molto più naturale
- Dopo solo un giorno di utilizzo troviamo già impensabile tornare alla eccellente doppia fotocamera di iPhone XS
- Se Deep Fusion, quando arriverà manterrà solo la metà di quel che promette, le fotocamere tascabili sono definitamente sepolte
Modalità notte
La modalità notte, con il grandangolare, è certamente la star in tutto il sistema fotografico. Si tratta di un sistema con il quale iPhone 11 Pro (ma il sistema opera anche su iPhone 11) analizza la luce ambientale, scatta una serie di fotografie con differenti esposizioni, sceglie le migliori e le unisce. Trattandosi di un metodo che iPhone 11 Pro applica in maniera totalmente automatica, non può essere una panacea. Non lo è neppure perché non è “merito” del sensore la capacità di catturare la luce, ma si tratta di una funzione che si basa totalmente (o quasi) sul software; nonostante questo il risultato è sorprendente e una dimostrazione di come la computational photography sia in grado di fare dei piccoli miracoli.
Le foto scattate con la modalità notte in azione sono eccezionalmente limpide, con colori saturi, con un rumore molto contenuto. Un’interessante scelta di Apple è stata anche quella di far sì che le foto scattate con bassa luce non fossero simili a foto scattate con la luce o, meglio, con una illuminazione più potente. Lo scatto notturno risulta chiaramente uno… scatto fatto di notte, solo che ciascun oggetto e dettaglio è più nitido e definito. Il confronto con uno scatto realizzato con iPhone XS (ne vedete qualche esempio poco più sotto) rende meglio di ogni parola l’idea.
È importante segnalare anche che lo scatto con modalità notte può funzionare sia quando semplicemente c’è una luce più tenue (è il caso degli scatti che vedete poco sopra, nella galleria che abbiamo realizzato nel duomo di Albega) sia quando è quasi totalmente buio. Il sistema “smart” decide sia se suggerirvi (ma non attivare) lo scatto notturno, sia se attivarlo automaticamente sia quanto far durare l’esposizione.
Peccato solo che con la fotocamera ultragrandangolare la modalità notte non sia attiva. Si tratta di un limite tecnico determinato dal fatto che il sensore manca di focus pixel e di stabilizzazione ottica. Chissà se questo limite verrà superato in future versioni di iPhone.
Galleria a confronto con modalità notte di iPhone 11 Pro
Modalità ritratto con luce difficile
Fotocamera frontale
Anche la fotocamera frontale è stata rinnovata. Ora ha un sensore da 12 megapixel e alcune piccole interessanti novità. La prima è la possibilità di prendere con due angoli differenti (70º gradi oppure 85º); quello già ampio consente di fare selfie di gruppo più facilmente. La fotocamere registra video anche a 4K e riprende anche video in slow motion (per quanto questo possa essere utile…) una modalità che Apple definisce Slofie (slow selfie). In termini pratici fa praticamente tutto quello che fa la fotocamera posteriore, incluso il ritratto anche se non può usare le stesse tecnologie di misurazione della profondità di campo perché qui abbiamo una sola lente, e anche la qualità delle immagini è eccellente. Peccato che manchi la modalità notte.
iPhone 11 Pro Max
Questa recensione è stata realizzata usando inizialmente un iPhone 11 Pro e successivamente è continuata con un iPhone 11 Pro Max. Tra i due dispositivi esiste un’unica differenza: lo schermo. In iPhone 11 Pro è da 5,8 pollici, in iPhone Pro Max da 6,5 pollici. Il display di iPhone 11 Pro Max, giudicato il migliore del mondo da un sito specializzato come DisplayMate, incide massicciamente sull’ergonomia del dispositivo che è significativamente più grande di iPhone 11.
Quel che abbiamo detto lo scorso anno al proposito nella nostra recensione di iPhone XS Max vale anche quest’anno: usare un iPhone 11 Pro Max non è facile perché richiede quasi sempre l’uso di due mani. Quest’anno i problemi ci sono persino sembrati peggiori perché stiamo parlando di un telefono che nasce per scattare fotografie e con iPhone 11 Pro Max è praticamente impossibile farlo in sicurezza con una sola mano. In più è decisamente ingombrante da tenere in tasca, un problema che si materializza, almeno per un utente privo di borse e borsette, specialmente in estate.
Ovviamente ci sono anche importanti vantaggi dall’avere un display così grande. Tutto è più comodo: navigazione, visualizzazione di film, lettura di testi. La superficie è abbondante e confortevole quasi come quella di un iPad Mini anzi: la superficie è anche maggiore visto che iPad mini ha uno schermo da 7,5 pollici ma una risoluzione di solo 1024×768 contro i 1125×2436 di iPhone Pro Max. L’iPhone ha anche uno schermo di eccezionale nitidezza (visto che è un OLED) e di altissima luminosità
Scegliere un iPhone 11 Pro Max è questione di filosofia e di approccio: si sceglie proprio la comodità dell’utilizzo dei contenuti rinunciando alla tascabilità. Noi in ogni caso se non si è mai usato un dispositivo con queste dimensioni, consigliamo di andare in un Apple Store oppure in un APR e di maneggiare per qualche minuto un iPhone 11 Pro Max dal vivo prima di prendere una decisione.
Altre note
Durante questa prima giornata di utilizzo abbiamo ricavato impressioni superficiali e tutte da approfondire su altri aspetti. Le elenchiamo qui di seguito
- Face ID è più veloce, ma non in maniera da cambiare la percezione sul suo funzionamento. Miglioramenti nell’angolazione di lettura? Non ce ne siamo accorti, ma eravamo senza goniometro. Niente sblocco orizzontale sul tavolo
- La fotocamera frontale ha ora un interessante campo di ripresa. Il video slow motion non è roba per noi, ma potrebbe essere simpatico da usare ed un attrattiva importante per i “creators” su Instagram ed affini.
- La velocità della rete misurata con SpeedTest è risultata quasi identica a quella di iPhone XS. Ma qui non è colpa di iPhone 11 Pro, ma dei problemi delle reti 4G italiane
iOS 13 e iPhone 11 Pro
iPhone 11 Pro e iPhone 11 Pro Max vengono forniti con iOS 13 “di serie”. Le valutazioni sul sistema operativo non devono fare parte di un test dell’hardware, ma non possiamo non annotare qui che il nuovo sistema operativo di Apple è estremamente buggoso. In particolare abbiamo avuto molti problemi nel gestire il comparto fotografico con chiusure inaspettate dalla fotocamera, vari problemi nella gestione della nuova applicazione foto e crash nel tentativo di ritoccare le immagini. iOS 13.1 è dietro l’angolo. iOS 13 potrebbe anche essere la ragione per cui iPhone 11 Pro riesce a perdere nei compiti pratici come nel lancio delle applicazioni il confronto con iPhone XS. La speranza è che in almeno alcuni dei principali problemi siano risolti evitando frustrazione e qualche arrabbiatura proprio mentre si prova a gestire la più rilevante novità dell’anno nel mondo iPhone.
Conclusioni
Abbiamo usato prima un iPhone 11 Pro e poi un iPhone 11 Pro Max per dieci giorni, sufficienti per trarre le conclusioni finali che da una parte vanno nella direzione che altri hanno evidenziato e in parte divergono da esse.
Concordiamo con chi afferma che di base iPhone 11 Pro è una evoluzione di iPhone XS con modesti affinamenti nel design e in alcune componenti chiave. I vantaggi che si ottengono da processore, schermo e alcune componenti (come UWB) sono altrettanto modesti per la vita quotidiana. Da questo punto di vista è difficile consigliare a chi ha un iPhone XS o un iPhone XS Max di fare un aggiornamento del loro dispositivo. Ma ci sono due elementi che possono essere interessanti per tutti, anche chi ha un iPhone molto recente: l’autonomia che aumenta in maniera tangibile e, soprattutto, le fotocamere.
L’assetto a tre lenti di iPhone 11 Pro e iPhone 11 Pro Max non riceverà il premio mondiale del design, ma fa di iPhone 11 Pro un serio contendente al titolo di miglior cameraphone del mondo, e rappresenta un problema per le poche residue speranza che restano al segmento delle fotocamere compatte di sopravvivere. La fotocamera funziona in maniera magnifica dal punto di vista dell’interfaccia e mette chiunque nelle condizioni di fare scatti di grande effetto; accanto alla nuova app foto, è una reale killer Application un fattore che spinge molto in alto le quotazioni e l’appetibilità di iPhone 11 Pro.
Non sappiamo che peso dare alle affermazioni di alcuni fotografi professionisti cui Apple ha messo in mano un iPhone 11 Pro e che affermano di non essere stati in grado di distinguere le immagini fatte con lo smartphone da quelle delle loro full frame, ma è chiaro che iPhone 11 Pro con il suo sistema di computational photography per la maggior parte delle persone, inclusi fotografi ambiziosi è la macchina fotografica da tenere sempre in tasca e sostituire nelle alla reflex nelle uscite “causual”.
Una volta provato tutto questo, se solo avete un minimo di ambizioni fotografiche, sarà impossibile tornare indietro e qualunque iPhone o Android abbiate vi verrà sicuramente la tentazione di aggiornare, nonostante tutto il resto del confronto se si parte da un dispositivo top non faccia pendere la bilancia così decisamente verso iPhone 11 Pro.
Qui sotto alcune immagini scattate con iPhone 11 Pro
Di fatto iPhone 11 Pro con la sua fotocamera evoluta rende Apple capace di spostare verso l’alto l’asticella della competizione con gli avversari e di lato l’identità di base del mondo iPhone, sempre più oggetto di creatività e occhio “bionico” capace di approfondire le visioni e la prospettiva su quel che ci circonda. In questo ambito l’innovazione può dire ancora tantissimo, probabilmente di più del mitico sbarco del mondo 5G, e quindi far vendere di più ed Apple sembra averlo capito.
Pro
- Design molto bello e materiali di qualità
- Schermo OLED di altissimo livello
- Processore molto veloce
- Assetto e gestione delle fotocamere molto efficace
- Ottima camera frontale
- Scatto notturno efficiente
- Elevata autonomia
- Audio potente
Contro
- Il notch è ancora grande
- Non troppo diverso da iPhone XS
- Taglio di memoria d’ingresso a 64 GB del tutto insufficiente
- iPhone 11 Pro Max ha dimensioni al limite dell’usabilità
- Prezzo molto elevato
Le recensioni americane
Prima del nostro test su Internet sono arrivate tanti test dagli USA. Prima dell’arrivo nei negozi Apple concede, infatti, unità in prova alle principali testate statunitensi. Anche gli americani come noi quando parlano Diu iPhone 11 Pro e Pro Max elogiano la flessibilità d’uso e i risultati offerti dalla tripla fotocamera, anche per la nuova modalità per foto notturne, oltre che per l’autonomia migliorata rispetto agli iPhone XS dello scorso anno.
Per alcuni le foto e in particolare la modalità notturna per le foto sono le migliori oggi disponibili sul mercato. Anche rispetto ai Google Pixel che fino a oggi sono considerati tra i migliori terminali per scattare foto al buio o in condizioni di luce impegnative.
In particolare gli iPhone 11 Pro offrono risultati migliori grazie all’impiego di una sezione del chip A13 dedicata all’elaborazione delle immagini e alla intelligenza artificiale, per quella che viene definita fotografia computazionale.
Secondo la maggior parte delle recensioni iPhone 11 Pro offre miglior bilanciamento e resa dei colori e dei dettagli rispetto a tutti gli Android in circolazione, tra cui TheVerge. Rispetto ai Samsung i colori risultano più realistici e meno carichi, nella modalità notturna le foto di iPhone 11 Pro offrono più dettagli e colori più realistici rispetto ai Google Pixel.Per una prova ancora più approfondita della fotografia computazionale offerta dai nuovi iPhone 11 Pro occorre attendere il rilascio di iOS 13.1 perché renderà disponibile la funzione Deep Fusion che fonde più foto insieme per creare una unica immagine con il top di colori, dettagli e contrasti.
Come anticipato le prime recensioni iPhone 11 Pro elogiano anche la durata della batteria. Nel momento in cui scriviamo non sembrano però circolare test estesi di durata impegnando il terminale in vari compiti tra app, giochi e riproduzione audio/video. Il confronto è per lo più effettuato sulla esperienza d’uso giornaliera paragonata con gli iPhone XS dello scorso anno. In generale però le prime rilevazioni, tra cui Wired, confermano quanto dichiarato da Apple alla presentazione: i nuovi terminali top offrono 4-5 ore di autonomia in più rispetto ai top di gamma che vanno a sostituire.
Come Apple ripetete per ogni nuova generazione e come avviene a cadenza annuale iPhone 11 e iPhone 11 Pro sono i migliori iPhone di sempre, così come emerge anche dalle prime recensioni. Ciò nonostante potrebbero non essere la scelta ideale per tutti. Molte recensioni puntano al nome Pro e al prezzo elevato, sostenendo che la maggior parte degli utenti non necessita e non richiede tutte le funzioni e le caratteristiche top di questi modelli.Ma sopratutto rinunciando al titolo di Pro e contenendo molto la spesa, si può comprare iPhone 11 che offre se non tutte, moltissime delle funzioni e delle caratteristiche dei modelli top, più che sufficienti per la stragrande maggioranza degli utenti. Come successo anche lo scorso anno, molti prevedono che iPhone 11 sarà il modello più venduto, così come risulta nelle prime recensioni di cui trovate una sintesi in questo articolo.
Il giudizio del fotografo professionista «È l’anno per effettuare l’upgrade»
A riprova della rilevanza che Apple assegna alla fotografia in iPhone 11 Pro, ha concesso un nuovo iPhone in anteprima a un fotografo professionista per mettere alla prova le capacità dei tre obiettivi e le nuove funzioni dedicate, tra cui Smart HDR e Night Mode. Austin Mann avverte che il nuovo obiettivo ultra grandangolare funziona bene in buone condizioni di luce, ma che le immagini non hanno la stessa resa in interni e in condizioni di luce più impegnative, situazioni in cui conviene impiegare gli altri due obiettivi.
Il fotografo professionista elogia la nuova modalità di scatto notturno perché offre più luce nelle immagini conservando l’aspetto artistico della fotografia, vale a dire senza alterare colori e dettagli come invece avviene con le modalità notturne offerte dai terminali di altri costruttori. L’apprezzamento è notevole, tanto che per Mann Night Mode dei nuovi iPhone è «Incredibilmente potente» e anche «Il balzo in avanti più drammatico» sin dal 2012 con l’introduzione della modalità panorama su iPhone 5.
Il giudizio del fotografo è interessante perché secondo Mann, indipendentemente dal modello di iPhone che l’utente possiede ora, le numerose e consistenti novità del comparto fotografico di quest’anno, anche prese singolarmente, giustificano il passaggio al nuovo modello. Questo naturalmente non solo per i fotografi professionisti ma anche per chi prende seriamente la fotografia con il proprio iPhone. In questo paragrafo riportiamo due spettacolari fotografie scattate da Austin Mann con iPhone 11 Pro.
La rassegna stampa di Apple
Nelle ore immediatamente successive alla pubblicazione delle prime recensioni dei terminali di nuova generazione, Apple da qualche anno a questa parte, raccoglie alcuni brevi brani degli articoli offrendo una rassegna stampa con gli estratti che mettono in risalto le migliori qualità funzioni e caratteristiche di iPhone 11 e iPhone 11 Pro.
Per la prima volta la maggior parte degli estratti riportati da Apple provengono per lo più da siti web e solo pochissimi da testate cartacee. Alcuni si focalizzano sulle prestazioni elevatissime offerte dal nuovo processore Apple A13 Bionic, superiori a quelle di A12 dello scorso anno e sensibilmente superiori a qualsiasi altro processore per smartphone della concorrenza. Per esempio Hardwarezone Singapore «A13 Bionic non è solo più veloce dei concorrenti, con loro ci pulisce il pavimento».
Come già visto poco sopra, nella maggior parte delle recensioni spiccano considerazioni estremamente positive per il comparto foto e video di entrambi i modelli, in particolare per la modalità notturna ma non solo. Tra queste CNBC «Le fotocamere lavorano insieme per catturare immagini di ritratti, che adoro ancora usare per gli scatti del mio cane, Mabel. Molte altre fotocamere lo fanno ora, ma Apple rimane una delle migliori a farlo bene».
Invece Esquire magnifica le qualità di videocamera di tutti gli iPhone 2019 «Per i creatori di video di tutto il mondo, tutti e tre gli iPhone ti permetteranno di registrare video 4K a 60 frame al secondo. Cose nitide in alta risoluzione con un movimento incredibilmente fluido. E gli strumenti di modifica offerti da Apple ti consentono di modificare, tagliare e correggere i video proprio come faresti con una foto. Un’altra interessante funzionalità ti consente di passare in modo diretto da un scenario di scatto fotografico a un scenario di ripresa video».
Moltissimi gli apprezzamenti per Night Mode, la nuova modalità di scatto notturna e in condizioni di luce impegnativi che dopo un ritardo di anni di Cupertino rispetto all’universo Android, ora offre risultati migliori in termini di colori, bilanciamento e dettagli, superando anche i terminali Google Pixel considerati i migliori in assoluto in questo campo. Per Refinery29 Night Mode di Apple funziona così bene che gli iPhone 11 possono essere utilizzati anche come torcia, puntandoli a quello che ci interessa vedere nel buio, perché sullo schermo lo possiamo vedere con più luce di quanta sia possibile vedere nella realtà con i nostri occhi.
Concludiamo con la sintesi di The Verge secondo la quale gli iPhone 11 sono tra i migliori terminali mai realizzati da Apple e i migliori oggi sul mercato. «Sono alcuni dei telefoni più bilanciati e più funzionali che Apple – o chiunque – abbia mai realizzato. Hanno una eccellente durata della batteria, processori che dovrebbero mantenerli pertinenti per gli anni a venire, display assolutamente belli e un nuovo sistema di fotocamere che generalmente supera qualsiasi altro telefono, che dovrebbe migliorare ancora con un aggiornamento software promesso entro la fine dell’autunno».
Il riferimento naturalmente non è a iOS 13 che arriva installato di serie nei nuovi terminali e che da giovedì 19 settembre sarà rilasciato come aggiornamento per tutti gli altri utenti di iPhone precedenti, ma al primo importante update iOS 13.1 che introdurrà la modalità fotografica Deep Fusion e diverse altre funzioni e miglioramenti che Cupertino non è riuscita a inserire nella prima versione del nuovo sistema operativo.Tutto quello che c’è da sapere sui nuovi iPhone 11 è riassunto in questo articolo: sono disponibili nei negozi e in consegna agli utenti che li hanno preordinati a partire da venerdì 20 settembre.