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Recensione inkBOOK Prime, per l’e-reader con Android è amore

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Gli e-reader non servono soltanto per leggere libri e documenti. Ne sono una prova gli inkBOOK di Arta Tech, una società con sede in Polonia che ad oggi ne ha realizzati e commercializzati quattro. Due di questi, nello specifico la versione Classic 2 e la più performante Prime sono recentemente passati nelle mani della nostra redazione, che ha così avuto modo di provarli a fondo valutandone gli innumerevoli vantaggi sul campo.

Rispetto agli e-reader concorrenti, quelli di inkBOOK si differenziano principalmente per la presenza di Android, una scelta che ne espande quasi all’infinito le possibilità di utilizzo grazie alla potenziale installazione di “milioni” di applicazioni. E’ proprio sotto questo aspetto che abbiamo concentrato le nostre attenzioni, nel tentativo di scoprire fin dove ci si può spingere nell’utilizzo di un mini-tablet con schermo e-ink tra lettura di notizie RSS, messaggistica, giochi e navigazione web.

Sebbene abbiamo provato entrambe le novità del produttore, nel corso della seguente recensione parleremo di inkBOOK Prime, mentre riserveremo ad inkBOOK Classic 2 un paragrafo a parte corredato da un confronto con il diretto modello di punta.

Recensione inkBOOK Prime

Lo spacchettamento

Il prodotto è altamente curato anche nella confezione, in cartone illustrato e ben rifinita fin nei minimi dettagli. Tolta la copertura principale ci troviamo di fronte alla scatola che si apre a mo’ di libro, corredata da una elegante pagina opaca a proteggere il suo contenuto, ovvero l’e-reader, il cavo microUSB per la ricarica della batteria e la manualistica (disponibile anche in lingua italiana). Specialmente se lo si acquista per farne un regalo, il pericolo di fare brutte figure è certamente scongiurato.

Com’è fatto

Abituati al Kindle Paperwhite, seppur montino uno schermo di pari dimensioni (6‘’), fin dal primo contatto abbiamo notato che inkBOOK Prime (da questo momento abbreviato solo in Prime) è più piccolo e *leggero*: nello specifico misura 15,8 x 11,3 x 0,8 centimetri e pesa 171 grammi, nel confronto il Paperwhite misura 16,8 x 11,7 x 0,8 centimetri e pesa 203 grammi.

Numeri che letti così non dicono niente ma che in mano fanno tutta la differenza, soprattutto durante lunghe sessioni di lettura per quanto riguarda il peso mentre la riduzione delle dimensioni si fa apprezzare soprattutto durante il trasporto all’interno di una borsa o nella tasca dei pantaloni.

Prime è ottimo anche dal punto di vista della qualità costruttiva e dell’ergonomia: il guscio è realizzato in plastica molto robusta e rivestita da uno strato gommato molto piacevole da toccare. Il dorso è leggermente curvato e caratterizzato da alcuni piccolissimi dislivelli che, combinati con la gommatura di cui parlavamo poc’anzi, migliorano la presa con il tablet. Si tiene molto bene, anche con una sola mano, ed usarlo durante l’arco della giornata è davvero un piacere. Non stupisce pertanto scoprire che, proprio durante il nostro periodo di prova, gli inkBOOK hanno vinto il Red Dot Design Award 2017, prestigioso premio che viene per l’appunto assegnato al miglior prodotto per ricercatezza del design.

Recensione inkBOOK Prime

Parlando ancora di ergonomia, fanno un eccellente lavoro i lunghi e sottili pulsanti incassati sui lati dell’e-reader (due per lato) che, per impostazione predefinita, permettono di passare alla pagina successiva o alla precedente con un click sia da un lato che dall’altro, senza così distinzioni quando lo si impugna con la mano sinistra oppure con la destra: tuttavia è anche possibile personalizzarli associando a ciascuno di essi una funzione diversa tra accesso al menù, indietro, attivazione o disattivazione del touchscreen (ottimo per evitare gira-pagina accidentali e procedendo soltanto tramite i pulsanti), l’aggiornamento dello schermo o la regolazione del volume.

Recensione inkBOOK Prime

Ottima la scelta di posizionare il pulsante On/Off/Standby sul guscio, dove appare leggermente incassato e ben riconoscibile al tatto anche senza doverlo cercare con gli occhi. In questo modo si elimina il click accidentale, cosa che ci è invece capitata più di una volta con il Paperwhite in quanto qui è sporgente e si trova sul bordo inferiore del dispositivo, una posizione scomoda specialmente quando lo si impugna con una sola mano.

Recensione inkBOOK Prime

L’ultimo pulsante, multifunzione, è di tipo capacitivo ed è localizzato sulla facciata frontale: di forma allungata, è contornato da una cornice LED che si illumina di verde allo sfioramento oppure di rosso quando si ricarica l’e-reader, operazione che avviene collegando il cavo alla presa microUSB incassata sul bordo inferiore del dispositivo insieme allo slot microSD (fino a 32GB).

Recensione inkBOOK Prime

Recensione inkBOOK Prime

Altra caratteristica che denota una minuziosa ricerca nel design è la costruzione dello schermo, privo di cornici rialzate. La facciata frontale è infatti caratterizzata da un’unico pezzo che di fatto non solo è bello da vedere, ma è anche molto più facile da pulire: non sono infatti rari i casi dettati dalla nostra esperienza con altri e-reader e nei quali si depositavano facilmente granelli di polvere e sporco proprio in prossimità delle cornici.

Recensione inkBOOK Prime

Schermo e touchscreen

Lo schermo, un E-Ink Carta EPD da 6 pollici con 16 livelli in scala di grigi, offre una risoluzione pari a 1024 x 768 pixel a 212 dpi. E’ di tipo touchscreen, il che rende molto più agevole la selezione di libri, schede e voci di menù con il solo tocco del nostro dito. In questo senso bisogna immaginarlo come *diviso verticalmente in tre parti uguali*: nella lettura di ebook e PDF l’area centrale, con un click, richiama il menù, mentre le rispettive sezioni di sinistra e di destra permettono di andare alla pagina precedente oppure a quella successiva, un’operazione che può essere eseguita anche con un più naturale swipe verso la relativa direzione, per farla breve proprio come si sfoglierebbe un libro cartaceo.

Quel che ci ha particolarmente colpiti durante le nostre prove è l’elevata velocità di aggiornamento del display nel cambio pagina, superiore di pochi millisecondi rispetto alla concorrenza ma del tutto percepibile nell’utilizzo quotidiano: merito – ci spiega il produttore – della tecnologia Rapid Refresh, che lo rende sempre veloce e reattivo anche durante l’utilizzo con le applicazioni Android, di cui parleremo in maniera più approfondita tra poco in un apposito capitolo.

Recensione inkBOOK Prime

eBook e PDF

L’e-reader nasce come dispositivo di lettura ed è ovviamente quel che si può fare anche con Prime. Rispetto ai Kindle di Amazon non è legato ad un formato specifico per la lettura degli ebook e può quindi leggere indistintamente libri in ePub (come quelli che si possono comprate su iTunes per iBooks), Mobi senza protezione DRM (ovvero il formato di Amazon, sebbene non venga però riconosciuta la formattazione: se ne avete, vi consigliamo di scaricare il software gratuito calibre su Mac o PC e convertirli in ePub) e file PDF, inclusi documenti in formato TXT, RTF, FB2, HTML e CHM.

Trasferire i file è semplicissimo: si può collegare l’e-reader direttamente al computer tramite cavo, ed in questo caso sarà riconosciuto come una qualsiasi memoria esterna (in tal caso copiateli nella cartella Books), oppure si potranno caricare direttamente nella scheda microSD e leggerli direttamente da qui: in entrambi i casi il software integrato permette di spostare i file dalla memoria interna, di 8 GB, alla memoria esterna e viceversa in un click.

Recensione inkBOOK Prime

Per quanto riguarda la lettura dei libri c’è tutto quel che si può desiderare in un e-reader: si può aggiungere un segnalibro in una pagina specifica, si può effettuare una ricerca digitando una o più parole chiave nell’apposita barra, navigare tra indice e capitoli tramite apposita sezione, apportare specifiche regolazioni al display impostando dimensione e tipo di carattere, regolando il contrasto (tra pagina bianca con caratteri neri o, al negativo, sfondo nero con caratteri bianchi), l’orientamento dello schermo tra modalità orizzontale e verticale, margini ed interlinea.

Si può anche evidenziare una parola o intere frasi per aggiungere una nota, effettuare una ricerca sul web o copiare il testo per incollarlo su una qualsiasi altra applicazione installata sul dispositivo. Purtroppo manca il dizionario in italiano per le definizioni: al momento è disponibile soltanto in inglese e polacco così, quando vogliamo conoscere la definizione di una parola, non resta che provare con la ricerca su Internet. I dizionari si possono installare attraverso un’apposita sezione, quindi non è escluso che il produttore decida di aggiungerne di nuovi con futuri aggiornamenti firmware (a proposito: durante i nostri test è stata rilasciata la versione 1.1.1 che apporta una serie di miglioramenti alle prestazioni).

La schermata principale

Quando sbloccato, la schermata principale del dispositivo mostra il libro in lettura in alto, gli ultimi tre libri aggiunti o letti in una sezione di mezzo ed una barra inferiore dove troviamo cinque pulsanti: il primo, Biblioteca, mostra tutti i libri ed i PDF presenti nel dispositivo e nella microSD (se inserita), il secondo, denominato Applicazioni, permette di accedere a tutte le app installate. Gli ultimi tre possono essere personalizzati dall’utente attraverso il pannello delle Impostazioni, raggiungibile cliccando l’ingranaggio nella barra di stato superiore.

In quest’ultima, nell’ordine, troviamo il simbolo della casa per tornare alla homepage, la freccia che punta verso sinistra per tornare indietro, l‘ingranaggio ed il pulsante di refresh dello schermo. Sul lato destro invece troviamo segnalata l’ora locale, l’indicatore per la batteria ed il simbolo (i) per aprire il menù con notifiche, attivazione e regolazione della luce per illuminare lo schermo (non è una retroilluminazione ma piuttosto 8 luci LED illuminano partendo dai bordi per non affaticare la vista), WiFi e Bluetooth.

Recensione inkBOOK Prime

Impostazioni

Dalle impostazioni Generali è possibile accedere ad una connessione WiFi visibile nelle vicinanze, gestire i servizi di bookshop e cloud (inutili per il nostro paese in quanto si interfacciano a servizi polacchi), personalizzare i pulsanti laterali, accedere al manuale utente, gestire gli account collegati ad inkBOOK (come Google, Telegram e tutti gli altri associati alle app installate), visualizzare nuovamente il tutorial mostrato al primo avvio, personalizzare la barra delle app e cambiare l’immagine di sfondo con una fotografia o un qualsiasi disegno caricato in precedenza tramite collegamento al computer o presente nella microSD.

Nel secondo pannello dedicato alle impostazioni Avanzate è invece possibile configurare le connessioni WiFi e Bluetooth registrate in precedenza, impostare il comportamento del dispositivo in base alle proprie preferenze (tra tempo di standby, disattivazione automatica del wifi, aggiornamento schermo, aggiornamenti automatici, ecc.), accedere alle impostazioni dedicate alla gestione della memoria esterna, disinstallare e disattivare le applicazioni Android installate, regolare lingua per sistema e tastiera (disponibile anche italiano), regolare data ed ora, backup ed info del dispositivo.

Recensione inkBOOK Prime

Installazione manuale di app Android e del Play Store

Se fino a questo momento abbiamo parlato di Prime come un qualsiasi altro e-reader, la vera differenza la fa Android disponibile a bordo del sistema nella versione 4.2.2. Per installare le applicazioni Android si può procedere nella classica modalità manuale, ovvero scaricando il file .apk da Internet e trasferendolo poi nel dispositivo tramite microSD oppure, attraverso questa stessa modalità (qui trovate una guida approfondita), trasferendo nell’e-reader direttamente il Play Store.

Quest’ultima è la via che abbiamo di gran lunga preferito e che, nel caso, vi consigliamo di seguire in quanto è il metodo che più si avvicina al classico sistema di ricerca, download ed installazione delle applicazioni ai quali si è già abituati con smartphone e tablet Android. E’ sufficiente scaricare l’APKPure da questo link.

Recensione inkBOOK Prime

Il potere di Android

Poter installare qualsiasi genere di applicazione estende le potenzialità del dispositivo praticamente all’infinito. Certo, bisogna pur sempre tenere a mente che essendo uno schermo E-Ink i tempi di refresh sono lontani da quelli di un comune smartphone e tablet, quindi seppur il processore quad-core ARM Cortex-A9 da 1.6 GHz affiancato da 512 MB di RAM consenta di giocare ad Angry Birds (guardate il nostro video), non è questo l’impiego migliore che si può fare del dispositivo, anche in rapporto ai consumi.

Diventa invece molto interessante quando si installano applicazioni come Amazon Kindle, Kobo, Tolino e tutte le altre dove magari abbiamo già un account con libri acquistati al seguito: i vantaggi, oltre nel diretto download dei libri, si riflettono anche nelle funzioni legate all’applicazione stessa, come nel caso del dizionario in italiano di cui segnalavamo precedentemente la mancanza nell’app di lettura predefinita.

Si possono anche installare giochi meno impegnativi in termini di risorse, come Scacchi, Dama e Sudoku, oppure Telegram o altre app di messaggistica per scambiare al volo un messaggio con gli amici. Ci è piaciuto particolarmente poter installare Feedly per leggere tutte le nostre notizie preferite godendo della maggiore visibilità dello schermo alla luce diretta del sole ma anche in casa, senza farsi così stancare la vista dallo schermo dell’iPad. Volendo c’è spazio anche per Pocket, Instapaper e tutte le altre app dove è possibile archiviare articoli e pagine web per una lettura successiva in offline.

Esperienza d’uso

Utilizzare inkBOOK è davvero un piacere. E’ veloce e reattivo anche con le applicazioni di terze parti: non è poi molto più lento del nostro iPad mini 3 nella lettura di notizie tramite Feedly e l’autonomia (batteria da 2.000 mAh) è davvero molto elevata. Si parla di “settimane” per la sola lettura di eBook e PDF oppure stando alle nostre prove fino a 10 giorni collegandolo in WiFi per la sola lettura di circa 500–700 notizie al giorno tramite Feedly in tre diversi momenti della giornata.

Recensione inkBOOK Prime

Anche nella navigazione web si comporta piuttosto bene ed è piuttosto reattivo anche in caso di zoom tramite il classico gesto a due dita. Ottimo anche dal punto di vista della digitazione: il riconoscimento dei tocchi è quasi immediato e si potrebbe considerare un suo eventuale utilizzo per la digitazione di lunghi testi magari abbinandolo ad una tastiera esterna o, sullo schermo stesso, valutando in questo caso l’acquisto del meno recente inkBOOK 8 dotato, come suggerisce il nome stesso, da uno schermo più ampio da 8 pollici.

Come abbiamo scritto all’inizio c’è anche il Bluetooth, che può essere eventualmente utilizzato per collegare una periferica esterna come un altoparlante o un paio di cuffie ed ascoltare in wireless la musica archiviata sulla memoria (interna o esterna) del dispositivo, magari ad accompagnamento della lettura di un libro o proprio per l’ascolto di un audiolibro.

inkBook Prime e Classic 2, differenze e quale scegliere

Tra Prime (139€) e Classic 2 (79€) ci sono 60 euro di differenza che emergono sia esteticamente che nelle funzionalità. Innanzitutto Classic 2 è caratterizzato da una scocca grigia simil-metallizzata e la gommatura che riveste il guscio è maggiore (e da questo punto di vista ci è piaciuto di più). Il pulsante frontale è di tipo fisico e la facciata non è realizzata in un unico pezzo bensì lo schermo è incassato all’interno di una cornice non molto diversa da quella di altri e-reader.

Il processore è meno performante (dual core 1.0 GHz), la risoluzione dello schermo è inferiore (800×600 pixel), ci sono 4GB di spazio su disco anziché 8GB e non ci sono Bluetooth e luce LED per illuminare lo schermo. Non c’è neanche il sensore per il risveglio automatico tramite l’apertura della cover, una funzione presente in Prime ma che non abbiamo potuto provare in mancanza di tale custodia.

Per il resto sono identici, anche il Classic 2 monta Android 4.2.2 e con esso tutte le infinite possibilità di utilizzo con software di terze parti. Se dovessimo fare un paragone con i Kindle di Amazon, Prime sta a Paperwhite come Classic 2 sta al Kindle touch.

Conclusioni

Se stavate vagliando l’idea di aggiornare il vecchio e-reader con uno di ultima generazione o fino ad oggi avete sempre tentennato nell’acquisto in quanto non siete amanti della lettura, allora non c’è una sola ragione per non comprare un inkBOOK, proprio per l’ulteriore presenza di Android che permette di utilizzarlo con spensieratezza anche con applicazioni di tutt’altro genere.

Fare una partita a scacchi sdraiati sotto un albero così come leggere le ultime notizie (complice l’hotspot dallo smartphone) sullo schermo E-Ink è un vero e proprio piacere. Per l’uno o per l’altro tutto sta nell’investimento che si intende fare in rapporto a funzioni e soprattutto design, con un Classic 2 più vicino ai Kindle ma superiore nella costruzione ed un Prime che è tra gli e-reader da 6‘’ più leggeri e tascabili in commercio.

Prezzo al pubblico

InkBOOK Prime e Classic 2 sono in vendita sul sito ufficiale oppure su Amazon rispettivamente al prezzo di 139 euro e 79 euro.

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