Siamo in piena estate e portare in spiaggia, in piscina, ad una gita il proprio smartphone è sempre fonte di preoccupazione. Il rischio che possa cadere in acqua, bagnarsi per uno scherzo o un imprevisto, o prendere sabbia o polvere è molto alto. Tra le soluzioni più economiche che proteggono il telefono dai rischi più comuni che si possono incontrare portando un dispositivo tecnologico al mare, al lago o in piscina, ma anche sotto la pioggia o magari, quando sarà tempo, sulla neve, c’è senz’altro la sacca Inateck ODB001 che abbiamo provato nei giorni scorsi.
Arriva a casa all’interno di una morbida sacca in plastica opaca con apertura a scorrimento. Dentro, oltre alla custodia al cui interno è alloggiato un cartoncino con le istruzioni d’uso, troviamo anche un laccio in gomma semitrasparente per appendere il telefono al collo. La sacca è di buona qualità, in gomma antiscivolo ai bordi, completamente lucide e trasparenti sono invece le due aperture frontale e posteriore, una scelta intelligente che la rende reversibile permettendo inoltre di usare tranquillamente la fotocamera posteriore per scattare foto e registrare video senza dover tirare fuori il telefono.
In plastica rigida è invece il sistema di chiusura ermetico che sostanzialmente stringe a sufficienza l’apertura principale della sacca attraverso due clip laterali. L’abbiamo provata con iPhone 6 Plus (il più grande – in termini di dimensioni – degli smartphone Apple, al pari di dimensioni con i phablet da 5,5 pollici attualmente disponibili sul mercato) che non ha faticato ad entrare neanche con vetro temperato e custodia montati; rimuovendo la custodia, si adatta perfettamente con le aree trasparenti (con alcune custodie si rischia che il bordo nero possa coprire leggermente parte della fotocamera posteriore del telefono).
La custodia è fatta essenzialmente per una protezione “casual”, ovvero per evitare che in emergenza l’iPhone o un qualunque altro telefono che magari finisca per accidente in acqua o in una situazione dove potrebbe essere danneggiato da spruzzi, polvere e sabbia, finisca per essere danneggiato. Non è studiato per portare il telefono in immersione, ma come tutti i prodotti simili è bene fare una prova per assicurarsi che tutto funzioni per il meglio. Senza quindi rimuovere il cartoncino all’interno (eventualmente potete toglierlo e infilare un pezzetto di carta assorbente), assicuratevi che le due linguette siano chiuse per bene ed infilate la custodia in acqua all’interno di una bacinella, poggiando un peso (una pietra abbastanza pesante dovrebbe andar bene) per tenerla a fondo. Lasciatela lì per almeno 30 minuti, quindi tiratela fuori, asciugatela per bene ed a questo punto apritela e controllate che la carta all’interno non sia bagnata. Se nel periodo di immersione è entrata anche una sola goccia d’acqua, la custodia presenta quasi sicuramente qualche difetto ed il nostro consiglio, essendo spedita da Amazon, è quello di mandarla subito indietro a costo zero per farvela sostituire con un’altra (avete 30 giorni di tempo per chiedere una sostituzione o effettuare un reso con il totale rimborso della spesa senza alcun costo).
Da parte nostra abbiamo provato ad “esagerare”, provando ad utilizzare la custodia in spiaggia, “intingendo” volutamente cadere l’iPhone 6 Plus in acqua e lì lasciandolo per qualche minuto senza registrare alcun problema; non l’abbiamo buttato ad una profondità di 10 o 15 metri, ma in un mezzo metro d’acqua; la situazione tipica che potrebbe verificarsi ad esempio se vi portaste il telefono al collo a sul bagnasciuga. Abbiamo anche provato a scattare qualche foto tenendo l’iPhone dentro alla custodia e le foto non sono state influenzate più di tanto dalla presenza della plastica. L’interazione con il touchscreen non viene alterata, anche bagnando la custodia è sufficiente far cadere le gocce d’acqua più grandi per utilizzarlo tranquillamente anche con le mani umide. Per quanto riguarda le telefonate invece, non essendoci aperture o sistemi per il collegamento impermeabile di un paio di cuffie (che invece abbiamo incontrato in passato su custodie simili ma dal costo maggiore), la nostra voce risulterà in qualche caso più lontana e poco percepibile. Nulla da segnalare invece per quanto riguarda l’ascolto della voce dell’interlocutore, sempre chiara come se in realtà non ci fosse nessuna custodia tra il telefono ed il nostro orecchio.
Per quanto riguarda lo sblocco del telefono, scordatevi di utilizzare il Touch ID: sarete costretti ad inserire manualmente il codice di blocco. Scomoda è anche la pressione dei tasti e dello switch Muto, che vanno rintracciati a tentoni e premuti con forza. Si tratta comunque di piccoli difetti sui quali, per i 12,99 euro per cui è proposta, si può anche chiudere un occhio visto che non si tratta affatto di una custodia protettiva da utilizzare tutti i giorni, bensì di un sistema di sicurezza per portare sempre il telefono con sè, senza temere per la sua incolumità.