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Recensione iMac 27″ 2013: il PC tutto integrato secondo Cupertino

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Apple ha aggiornato gli iMac con l’edizione 2013 con un lancio silenzioso: non sono stati introdotti sul palco di un keynote ma semplicemente annunciati con un comunicato stampa, in contemporanea con la disponibilità su Apple Store online. Questo è tipico per la Mela quando l’aggiornamento consiste in miglioramenti hardware interni, mantenendo invariato il design e la struttura principale del sistema. Ma

Ma nonostante il lancio “sotto tono” le novità hardware sono diverse e anche consistenti: nuovi processori Intel Haswell di quarta generazione, nuove schede video GeForce serie 700 con architettura Kepler, nuova e più veloce connettività Wi-Fi 802.11ac, passaggio dalla tecnologia SATA alla più veloce PCIe per le unità SSD e Fusion Drive. Ricordiamo che del nuovo iMac 27″ del 2013 abbiamo già parlato in occasione del lancio da parte di Apple, nella galleria fotografica dell’unboxing e poi con una prima serie di test preliminari, ma in questi giorni abbiamo potuto usare lungamente e quotidianamente di un modello di nuova generazione da 27 pollici e di formarci un idea precisa di come funziona e delle sue peculiarità.

Design e costruzione fanno scuola
Iniziamo l’esame da ciò che non è cambiato: lo chassis super sottile tutto alluminio e vetro introdotto nel 2012 è ancora in grado di incantare l’osservatore. Lo spessore ai bordi di solamente 5 millimetri risulta più sottile non solo della stragrande maggioranza dei monitor per computer ma anche di diverse televisioni piatte per il salotto. Fa un certo effetto notare questo dettaglio tenendo presente che all’interno è integrato non solo un display bensì tutto il computer: anche se lo spessore aumenta verso il centro, il look risulta in ogni caso sottile ed elegante. A livello di design, scelta dei materiali e costruzione i nuovi iMac rimangono i computer all-in-one da battere per tutta l’industria PC.

Il modello testato da noi è, come accennato, l’iMac 27″ 2013 in configurazione base, proposto su Apple Store online a 1.849 euro. Integra di serie il processore Intel Core i5 quad-core da 3,2 GHz con Turbo Boost fino a 3,6GHz, disco fisso da 1TB e scheda video Nvidia GeForce GT 755M con 1 GB di memoria video dedicata.

La recensione iMac 27 non può fare a meno di esaltare l’ampio schermo: il processo di laminazione, una tecnica di costruzione presa in prestito dall’industria aerospaziale, e l’applicazione del vetro esterno di protezione direttamente sul display non permettono solamente di costruire l’all-in-one più bello sul mercato, ma offrono anche uno schermo in grado di offrire colori vividi e sempre brillanti, un angolo di visione che non teme confronti e allo stesso tempo l’azzeramento o quasi dei riflessi. Questo vale sia per iMac 21,5″ che per il 27″, naturalmente le maggior dimensioni del modello più grande rendono iMac 27″ uno spettacolo per gli occhi. Questo è un plus che vale sempre, quale che sia l’attività principale per l’utente: produttività office e personale, gestione di fotografie e video per la famiglia oppure per lavoro, per navigare su Internet, per ascoltare e produrre musica e audio, per i videogiochi e così via.

Nonostante lo schermo da 27" iMac è super sottile e sempre elegante
imac 27 2013 21

Le novità hardware di iMac 27″ 2013 e le prestazioni
Negli ultimi anni con il passaggio alla famiglia di processori Core, Intel ha assicurato un incremento costante delle prestazioni e anche una riduzione dei consumi ad ogni nuova generazione. Questo vale anche per Haswell: l’incremento medio rispetto allo modello equivalente del 2012 rilevato con Geekbench che misura le prestazioni di processore e memoria, è intorno al 15%. Nei vari test, e quindi nei vari compiti per cui l’utente impiegherà la macchina, l’incremento di prestazioni rispetto al 2012 può andare da un minimo del 9-10% fino a un massimo del 20%. In sostanza i numeri confermano una regola di buon senso: chi possiede un iMac del 2012 non ha motivo di acquistare il nuovo modello, ma questo è in generale sempre valido per chi acquista una macchina valida, progettata per durare nel tempo. In questo riguardo gli iMac e in generale i computer di Apple rappresentano un esempio.

L’incremento delle prestazioni grafiche è più sensibile: dalla famiglia di schede video Nvidia GeForce serie 600 del 2012, ora tutti i Mac integrano la nuova serie GeForce serie 700 con architettura Kepler, unica eccezione come vedremo poco più avanti iMac 21,5 base. Le nuove GPU Nvidia sono versioni leggermente migliorate e accelerate dei processori della generazione precedente, già validi, in grado di offrire un incremento delle prestazioni che parte da un minimo del 20% fino a un massimo del 40-50% a seconda dei compiti svolti. Queste misurazioni sono state rilevate nel mondo dei PC Windows e in linea di massima rimangono valide anche per i nuovi iMac.

Occorre però tenere presente che l’incremento delle prestazioni grafiche vale per tutti i modelli dei nuovi iMac con l’eccezione del 21,5″ base dotato di GPU Intel Iris Pro direttamente integrata nel processore insieme a 128MB di memoria dedicata. Si tratta dell’ultima e migliore GPU creata da Intel ed è in grado di offrire prestazioni grafiche praticamente identiche a quelle della scheda GeForce serie 600 integrata negli iMac base 21,5″ del 2012. Le prestazioni grafiche con la GPU Intel integrata possono risultare leggermente inferiori a quelle della GPU Nividia di iMac 2012 base solo spingendo al limite gli effetti grafici più complessi oppure con i rendering 3D.


Le altre novità hardware e consigli per gli acquisti
Nei nuovi iMac è integrata la tecnologia Wi-Fi 802.11ac in grado di raggiungere la velocità massima teorica di 1,3 gigabit al secondo: questo naturalmente è possibile per gli utenti che già dispongono di un router dotato della stessa tecnologia, così come lo sono le nuove basi AirPort di Apple. Anche se sulla carta le prestazioni risultano triplicate rispetto al Wi-Fi degli iMac del 2012, occorre tenere presente che la distanza e la presenza di ostacoli possono ridurre la velocità massima teorica.

In generale è lecito attendersi un raddoppio delle prestazioni in condizioni ottimali, anche se la tecnologia Wi-Fi 802.11ac porta benefici anche per quanto riguarda la portata del segnale: sarà possibile posizionare il Mac o raggiungere zone della casa in cui il segnale era scarso o assente, oppure disporre di un segnale migliore nello stesso raggio d’azione.

L’ultima novità hardware dei nuovi iMac riguarda il passaggio del collegamento SATA al più recente e veloce PCI express: per sfruttare questo upgrade occorre però ordinare iMac con una unità SSD al posto del disco fisso di serie o in alternativa scegliere di integrare l’unità Fusion Drive opzionale a pagamento, sempre in fase di ordinazione su Apple Store online. A tutti gli utenti che stanno meditando l’acquisto di un nuovo iMac il consiglio è quello di prendere in serie considerazione l’installazione di Fusion Drive oppure di una unità SSD.

Tutti i nuovi iMac 2013 sono macchine particolarmente potenti, dotate di 8GB di memoria RAM e processori di ultima generazione: test e benchmak lo dimostrano ma la presenza di dischi fissi tradizionali in tutte le configurazioni di serie proposte su Apple Store rappresenta un collo di bottiglia. Negli iMac 21,5 il disco fisso è da 5.400 giri al minuto, le cose vanno leggermente meglio su iMac 27, come l’unità testata, che dispongono di un disco fisso da 7.200 giri al minuto. In entrambi i casi però i tempi di avvio e spegnimento, nel caricamento di file e programmi, così come la scrittura di file sul disco, provocano pause e rallentamenti dovuti esclusivamente all’unità di storage principale ancora basata sui piatti magnetici rotanti.

E’ un peccato osservare una macchina in grado di offrire prestazioni pari e spesso anche superiori ai PC equivalenti, penalizzata dagli accessi al disco. Intendiamoci: l’iMac 27 provato rimane comunque un sistema invidiabile e caldamente raccomandato per tutti gli utenti che devono dotarsi di un PC di ultima generazione. A nostro giudizio però l’esperienza utente e la configurazione hardware possono essere spinte un gradino ancora più in alto integrando una unità SSD oppure, per contenere il budget e ottenere gli stessi benefici, optando per l’unità Fusion Drive di Apple.

Recensione iMac 27

Un iMac da ascoltare
I benchmark raccontano solo una parte della storia: i nuovi iMac come tutti i migliori computer di Apple, sono in grado di offrire una esperienza utente superiore grazie alla perfetta integrazione di hardware, software, sistema operativo e design tutti curati interamente a Cupertino. Abbiamo già sottolineato la bontà del display e delle componenti hardware rinnovate. Una nota spetta però anche al sistema audio integrato: è sorprendente la qualità e la potenza di riproduzione di audio e musica che Apple è riuscita a integrare in un sistema così sottile.

A metà della regolazione del volume l’audio è più che sufficiente per riempire una stanza di medie dimensioni, al massimo la potenza è sufficiente per un party in famiglia e per la visione di un film. La riproduzione rimane buona nella frequenze medie e e alte con bassi avvertibili: il suono risulta leggermente distorto e un po’ metallico solo all’impostazione massima del volume, comunque eccessiva per l’utilizzo personale. Basta ridurre di una o due tacche il volume massimo per ottenere audio, musica ed effetti corposi e convincenti. Questa caratteristica di iMac evita per la maggior parte degli impieghi e degli utenti l’acquisto di un sistema di altoparlanti esterno.

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Una macchina fantastica per la produttività e anche per i videogiochi
Grazie alla generosa configurazione hardware e alla componentistica di ultima generazione i nuovi iMac sono PC in grado di svolgere qualsiasi tipo di compito. Nessun problema con i software di fotoritocco e di editing video, per la gestione di grandi archivi di immagini e dati, per navigare in Rete, fungere da centrale per tutti i propri dispositivi mobile infine anche per giocare.

I tempi di rilascio dei videogiochi più importanti si è ridotto in modo consistente: ora per la versione Mac dei titoli più gettonati non occorre attendere un anno o più ma solamente pochi mesi. Questo è uno dei periodi migliori per gli appassionati di videogiochi su Mac e i nuovi iMac offrono tutto quello che occorre per divertirsi al massimo. In particolare l’iMac 27 testato non fa una piega anche impostando la risoluzione nativa da 2560×1440 pixel e gli effetti grafici al massimo con i titoli 3D di ultima generazione.

Gli unici due appunti negativi riguardano l’integrazione di tutte le porte di collegamento sul retro e l’assenza di SSD o Fusion Drive di serie. Per contenere le dimensioni e preservare il design di iMac Apple ha integrato tutti i collegamenti sul lato posteriore destro: questo non risulta un grande problema in generale ma in qualche occasione questa sistemazione può risultare scomoda, soprattutto per l’accesso all’alloggiamento SD Card, anche questo sul retro. Per tutte le altre connessioni è possibile aggirare il problema lasciando un cavo connesso nelle porte più utilizzate, come abbiamo fatto con quella USB.

Invece spetta a ogni utente scegliere se mantenere iMac con il disco fisso di serie oppure ordinarlo su Apple Store con unità SSD oppure Fusion Drive. L’esperienza di utilizzo rimane positiva in entrambi i casi ma con l’HD tradizionale dobbiamo essere preparati ad affrontare tempi di avvio, spegnimento e in generale di accessi al disco più lenti. Chi ha già usato MacBook Air o un altro Mac con unità SSD comprende perfettamente a cosa ci riferiamo. Anche il grande e potente nuovo iMac 27″ 2013 esce sconfitto se confrontato in fase di boot e caricamento con un MacBook Air di due o tre anni fa, questo grazie all’unità SSD.

Per chi non vuole far lievitare il budget di spesa o non è interessato a qualche pausa di alcuni secondi per avvio e spegnimento, per lanciare e chiudere i programmi, la configurazione base con disco fisso fisso va benissimo. Per gli utenti che invece prediligono il meglio della tecnologia e prestazioni elevate, l’unità SSD oppure Fusion Drive rappresentano la più utile e anche la più consigliata delle opzioni di configurazione.

In definitiva
I computer tradizionali e soprattutto quelli desktop sono in crisi: le vendite calano di anno in anno con l’avvento di smartphone e tablet sempre più potenti e versatili. Con iPhone e iPad Apple è stata apripista anche in questo senso, in ogni caso per gli utenti che necessitano di un sistema desktop per il lavoro e il tempo libero i nuovi iMac sono caldamente raccomandati.

Alle obiezioni di un prezzo troppo elevato rispetto ad altri PC Windows occorre tenere presente le caratteristiche e i dettagli che contraddistinguono i prodotti Apple. Innanzitutto la qualità dei materiali e quella costruttiva che non ha paragoni. Per chi conosce il sistema operativo OS X, il maggior prezzo di un iMac è ampiamente giustificato dalla possibilità di poter usare un OS moderno, stabilissimo, facile da usare e ancora una volta curato nei minimi dettagli.

Per confrontare il prezzo di iMac con quello dei PC occorre tenere in considerazione alcuni elementi che non sempre vengono evidenziati: dentro ad iMac non solo abbiamo un personal computer di qualità elevata con componentistica di ultima generazione ma anche un super monitor di qualità, in grado di non temere confronti con la stragrande maggioranza dei monitor in circolazione. Infine dentro al sottilissimo ed elegante iMac troviamo anche un sistema audio potente e di buona qualità che può rivaleggiare senza problemi con i sistemi 2.1 esterni. Tutto questo è racchiuso dentro ad iMac: sommando la spesa per l’acquisto di tutti questi elementi otterremo un PC Windows forse leggermente meno costoso,di qualità inferiore, e in grado di occupare buona parte dello spazio sopra e sotto la scrivania.


Pro
Il migliore PC all-in-one per design e costruzione
Schermo spettacolare
Prestazioni migliorate

Contro
Alloggiamento SD e porte sul retro
Fusion Drive solo opzionale

Prezzo e disponibilità
Il nuovo iMac 27″ recensito è il modello proposto su Apple Store online a 1.849 euro con processore Intel Core i5 quad core da 3,2 GHz (fino a 3,6 GHz in Turbo Boost), 8GB di memoria RAM, disco fisso da 7.200 rpm e scheda video Nvidia GeForce GT 755M con 1GB di memoria video. Il modello superiore con processore da 3,4 GHz (fino a 3,8 in Turbo Boost) e scheda video GeForce GTX 775M con 2GB di memoria video è proposto a 2.029 euro. iMac è disponibile anche nella versione base da 21,5″ da 1.329 euro e poi nella configurazione superiore sempre da 21,5″ a 1.529 euro. Tutti gli iMac possono essere acquistati a partire da questa pagina di Apple Store online personalizzando la configurazione.

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