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Recensione ifu D1, il cacciavite elettronico per riparare smartphone, tablet e computer

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Sostituire il disco del computer, lo schermo dello smartphone, la batteria, ma anche costruire piccoli dispositivi elettronici e tanto altro ancora con il click di un pulsante.

E’ quel che promette ifu D1, un cacciavite elettronico che abbiamo provato negli scorsi giorni e che si fa notare per il prezzo di vendita in rapporto alle capacità offerte e alle ventidue punte a disposizione.

Com’è fatto

Prima di tutto è compatto e maneggevole. Dalla forma cilindrica, è costruito interamente in policarbonato e nello specifico è lungo 16,5 centimetri (punta esclusa) ed è spesso 1,5 centimetri, quanto basta per poter accogliere due batterie ministilo AAA per l’alimentazione (non incluse in confezione).

Sul profilo esterno, alla giusta altezza e distanza per consentirne un agevole controllo con le dita, sono incassati i due pulsanti con copertura in gomma che fanno muovere il motore interno in un verso o nell’altro, cioè consentendo di avvitare o svitare le viti in base alla necessità del momento.

La superficie esterna è satinata e piacevole da toccare: non ci sono rinforzi in gomma per migliorare l’aderenza quando lo si tiene in mano e va bene così perché la forza del motore non è così elevata da richiedere una impugnatura forte e salda.

L’estremità rotante, alla quale si agganciano le varie punte, ha un rinforzo interno in metallo ed immaginiamo che tutto il sistema sia costruito in questo materiale in quanto deve resistere alle continue sollecitazioni provocate dal forte serraggio delle viti richiesto in entrambi i sensi.

Inoltre è magnetico e ciò permette di mantenere le punte che via via vi si alternano ben salde in posizione e senza richiedere particolari sistemi di aggancio.

Le punte

In confezione c’è un altro cilindro in policarbonato, di colore scuro e semitrasparente, che raccoglie tutte le punte presenti in dotazione. Come dicevamo sono 22, di cui 18 bloccate magneticamente ad telaio in plastica mentre altre 4 sono agganciate ad un magnete separato nella seconda sezione del porta-punte cilindrico, denominata “Free” perché l’utilizzo che se ne può fare è appunto libero da altri accessori. Ad esempio vi si potranno riporre anche le piccole viti dei dispositivi smontati di volta in volta in modo tale da evitare che possano andare perse.

Il telaio al quale si agganciano le varie punte presenta diverse scanalature che permettono di separarle e mantenerle alla giusta distanza onde evitare che si possano accavallare tra loro durante il trasporto. Si tratta di un sistema davvero pratico perché permette di avere una panoramica di tutte le punte disponibili semplicemente ruotando il cilindro tra le mani.

Per quanto riguarda la dotazione, ci sono pressapoco le punte più utilizzate nei dispositivi elettronici in commercio: si passa dalle classiche punte a taglio e a croce in varie dimensioni a quelle a stella che usa ad esempio Apple sugli iPhone. Ce n’è anche una con punta triangolare, due esagonali ed una per rimuovere bulloni o viti esagonali piccolissime.

Come va

Per utilizzarlo è necessario inserire le due batterie mini stilo AAA con il polo positivo in direzione della punta e quello negativo verso l’uscita. Come dicevamo tutta la struttura è studiata per accogliere millimetricamente le batterie, forse troppo visto che una volta inserite per rimuoverle (perché sono scariche e devono essere sostituite con delle nuove o perché sono di tipo ricaricabile ed è necessario ricaricarle) bisognerà scuotere energeticamente il cacciavite, magari sopra un divano, una poltrona o il materasso del letto per evitare che l’impatto con una superficie più dura possa rovinarle.

Calzabilità delle batterie a parte, il cacciavite funziona davvero bene: la rotazione del motore, controllata in un verso o nell’altro attraverso la pressione prolungata del rispettivo pulsante, è abbastanza veloce per garantire una rapida rimozione o altrettanto rapido serraggio delle viti.

Riesce a mantenere la velocità anche a fine corsa e per questo è importante dosare la rotazione, magari con piccoli colpetti, per evitare che un eccessivo serraggio possa compromettere la stabilità delle viti nei componenti più fragili.

L’utilizzo delle batterie non è comunque obbligatorio: il cacciavite funziona benissimo anche se si decide di ruotarlo manualmente e, in questo senso, forse la forma cilindrica non è tra le nostre preferite.

Uno o due lati leggermente appiattiti, meglio ancora se fossero tutti livellati come quelli di un classico lapis, avrebbero infatti offerto una migliore maneggevolezza, chiaramente a fronte di un corpo forse leggermente più ingombrante ma che in tal caso saremmo stati pronti ad accogliere a braccia aperte.

Ci teniamo infine a precisare che di norma la scelta tra un cacciavite e l’altro ricade soprattutto sulla qualità delle punte. Tendenzialmente quelli più economici si usurano prima degli altri o perdono la filettatura dopo pochi utilizzi: le nostre prove si fermano ad uno o due test su qualche dispositivo elettronico in casa perciò non possiamo garantire sulla durata nel tempo delle punte in dotazione.

Recensione ifu D1, il cacciavite elettrico per piccole riparazioni

Conclusioni

L’impiego che si può e si deve fare con questo cacciavite è sottolineato dalla dimensione delle punte in dotazione, che non supera mai i 2,5 mm. La potenza infatti non è abbastanza per permettere di togliere o serrare adeguatamente viti a oggetti più grandi come potrebbero essere ad esempio un mobile di IKEA ma anche bauli o piccoli scrigni, magari in legno, che utilizzano viti più grandi di quelle compatibili con le punte che trovate in confezione.

L’utilizzo di questo cacciavite è infatti indicato principalmente a chi esegue riparazioni di piccoli dispositivi elettronici come smartphone, tablet, computer o simili.

Prezzo al pubblico

Il prezzo tuttavia è davvero irrisorio ed è un acquisto consigliato anche a chi avesse la necessità di personalizzare o aggiustare uno o due dispositivi l’anno: nel momento in cui scriviamo costa infatti soltanto 16,29 euro, molto meno di quel che si spenderebbe per acquistare anche solo due o tre dei cacciaviti tradizionali normalmente impiegati in questo settore e con il vantaggio di avere però a disposizione un cacciavite motorizzato e con ben 22 diverse punte a disposizione.

L’offerta è valida fino ad esaurimento scorte; per ulteriori informazioni sui costi e tempi di spedizione, eventuali oneri e gestione degli ordini, è possibile consultare il sito del venditore.

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