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Recensione Huawei P10, le nostre impressioni dopo mesi di utilizzo

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Dopo 4 mesi di utilizzo e numerose release di smartphone concorrenti sul mercato, tutti top di gamma, la redazione di macitynet risponde a chi si chiede se Huawei P10 sia ancora una valida scelta, o se la presenza di Galaxy S8, LG G6 sul mercato possano intaccare il dominio della società cinese. Ecco cosa pensiamo di questo terminale.

Anzitutto l’estetica. Quando fu presentato, l’utenza aveva già in mente da qualche ora l’idea di schermi più ampi e cornici estremamente ridotte, come esposte nelle stesse ore da LG con LG G6. In molti si aspettavano una soluzione simile, ripresa invece da Samsung con S8, eppure Huawei P10 ha sembianze più tradizionali, con cornici ottimizzate, ma senza un vero e proprio “Infinity Display”.

Dal punto di vista estetico il P10 riprende le linee di iPhone 7, e rivoluziona completamente il suo Touch ID, posizionandolo sulla parte frontale, rinunciando così all’iconico tasto posteriore, presente invece su molti altri smartphone del brand. Il tasto per le impronte digitali cambia anche forma, allungandosi ai lati, risultando così ovale, e non più completamente sferico.

Huawei P10

Piccolo nelle dimensioni e leggero nel peso, 145.3 x 69.3 x 7mm, per 145 grammi, si tiene in mano molto bene, utilizzabile quasi completamente con una mano, non rinuncia però ad un ampio display da 5,1 pollici. Nonostante le cornici superiori e inferiori, il terminale è davvero ben ottimizzato e dal punto di vista estetico non sfigura nei confronti di altri smartphone con display più ampi e cornici più sottili. Insomma, è un top di gamma anche alla vista, anche per via della costruzione in metallo, interrotta dalle classiche bande di plastica per le antenne. Ancora oggi, dunque, Huawei P10 è alla vista uno degli smartphone più eleganti e minimali.

Caratteristiche tecniche

Huawei P10 è lo smartphone di bandiera della società ed è facile aspettarsi caratteristiche tecniche al top. Adotta il processore HiSilicon Kirin 960, lo stesso in forza a Huawei Mate 9, recensito da Macitynet a questo indirizzo. Il processore è molto performante, con CPU octa core da 2,4 GHz, affiancato da una GPU Mali-G71 MP8 e 4 GB di RAM. Storage integrato da 64 GB espandibile tramite microSD.

Tra le altre specifiche, il terminale gode di Wi-Fi ac, LTE fino a 600 Mbps, bluetooth 4.2, connettore Type-C. Per gli amanti della radio, invece, brutte notizie, assente la radio FM. Inutile dirlo, il terminale gira in modo particolarmente fluido, è scattante, si usa bene in qualsiasi ambito e con qualsiasi applicazione, ma non sorprende considerando la scheda tecnica.

C’è da dire che, complice le alte temperature di questo periodo, il terminale tende a scaldare sulla parte alta, proprio in corrispondenza del logo posteriore

Il consueto plauso va al sensore di impronte digitali: in generale Huawei è una delle società che fa meglio in questo particolare settore, superando la precisione e la rapidità di un qualsiasi iPhone. In questo P10 cambia la posizione del Touch ID, ma non la sua tradizionale affidabilità. Il terminale viene sbloccato 10 volte su 10, con la massima rapidità.

Sarà necessario, però, prendere confidenza con questo nuovo pulsante multifunzionale, incavato nel vetro anteriore, che non ha click meccanici. Oltre allo sblocco, però, permette anche di nascondere i tasti virtuali a schermo, e ingloba le classiche funzioni tasto indietro/home. Con una pressione prolungata, infatti, si tornerà direttamente alla Home, con un tap singolo si andrà indietro, e con un piccolo slide orizzontale sul tasto centrale si richiamerà il multitasking.

Quest’ultima gesture è, probabilmente, quella che funziona peggio, anche se dopo un po’ di pratica si riuscirà a richiamare le app in background almeno 8 volte su 10. C’è anche una gesture verso l’alto per richiamare Google Now. Insomma, il tasto multifunzionale è ciò che, a parere di chi scrive, rende P10 migliore della gamma precedente, perché permette di nascondere i tasti virtuali a schermo, per godere di tutta l’area del display, senza fastidiose bande nere.

Multimedia
Il reparto fotografico è uno dei motivi per cui acquistare Huawei P10. Sulla carta i numeri sono importanti: fotocamera posteriore con doppio sensore progettato insieme a Leica 20MP f/2.2 e 12MP, mentre sul frontale c’è un sensore da 8MP Leica f/1.9. Ricco l’applicativo Camera, che consente molte modalità di scatto, tra cui HDR, panorama, foto in notturna, rallentatore, time-lapse, scan di documenti, live photos e altri ancora.

I più esperti potranno cimentarsi in numerose regolazioni automatiche, modificando ISO e altri parametri più tecnici, come il bilanciamento dei bianchi, messa a fuoco, e altri ancora. P10 permette di scattare foto a risoluzione massima di 20MP, 5120×3840 in formato 4:3, con possibilità di salvare le foto anche in formato RAW.

Le foto scattate con P10 sono estremamente buone, ricche di dettagli, con colorazioni sempre naturali. Non sono però le foto standard, di ottima fattura, ad averci impressionato di più. Il vero fiore all’occhiello di P10 sono le foto con effetto bokeh e quelle in bianco e nero. La modalità ritratto di questo P10 è davvero apprezzabile, e il terminale permette di scattare foto con effetti sfocati paragonabili, quasi, a quelle di macchine fotografiche costose.

La differenza c’è anche negli scatti in bianco e nero: grazie al sensore monocromatico non si tratta di un semplice filtro applicato alla foto a colori, ma di una vera foto B/N, con un numero di dettagli incredibilmente alto. Si tratta di due caratteristiche che rendono onore al reparto fotografico di P10, mentre le foto tradizionali, molto valide, risultano in media con qualsiasi altro top di gamma sul mercato.

In alcune foto ci ha stupiti la capacità del terminale di valutare velocemente l’esposizione, in altri invece ci ha sorpresi la messa a fuoco, con ottime esposizioni a fonti di illuminazioni improvvise. Anche con HDR le foto sono ricche di particolari. Insomma, un terminale che permette senz’altro di giocare con le foto.

Software
Il versante software di Huawei P10 si basa su Android 7.0 con EMUI 5.1. Sempre valida come UI, minimale nei menù, Huawei deve senza dubbio migliorare sul versante dei temi: dei centinaia presenti online e scaricabili, davvero pochi quelli che convincono. Nessuno di questi offre quell’omogeneità ricercata da altre produzioni.

Si deve allora ricorrere ad app terze per scaricare, invece, qualche tema convincente, come quelli che simulano Android Stock, o l’ultima UI Samsung. Per il resto la EMUI 5.1 convince, reattiva e raffinata nei menù, offre anche funzionalità particolarmente apprezzabili, come screenshot di pagine lunghe, possibilità di scattare foto in meno di un secondo tramite doppio tocco del tasto volume giù (anche da schermo spento), o la possibilità di sfruttare le nocche per ritagliare uno screen dello schermo.

Non ci ha convinti particolarmente la batteria da 3200 mAh, migliorata dopo i primi aggiornamenti e i primi assestamenti di sistema; si arriva a sera, ma nulla di più, mentre con un utilizzo particolarmente intenso si potrebbe avere la necessità di un piccolo “rabbocco”.

Nessun tipo di problema con la ricezione, ottima sotto tutti i punti di vista. Abbiamo testato il terminale anche in zone di campagna o di villeggiatura balneare, particolarmente lontani dai centri abitati. Mai abbiamo notato segnale assente, e abbiamo sempre ricevuto correttamente tutte le chiamate in entrata. Conversazioni pulite e cristalline, senza il minimo problema.

Conclusioni
A mesi dalla sua release Huawei P10 è un acquisto nel campo Android molto consigliato, in considerazione del prezzo di vendita ribassato rispetto al lancio. Se inizialmente i 679 euro richiesti potevano sembrare troppi, a 450 euro, prezzo medio nei numerosi siti online, lo rendono una valida alternativa a tutti gli altri top di gamma disponibili, che spesso hanno prezzi leggermente superiori.

Un terminale per chi ama le foto in modalità ritratto, o i bianchi e neri. Esteticamente, poi, il device perfetto per chi ha apprezzato l’estetica di iPhone 6, 6s e iPhone 7 e deve rivolgersi al mercato del sistema operativo con il robottino verde.

Pro

  • Design
  • Touch ID fulmineo
  • Effetto Bokeh, foto B/N
  • Il prezzo attuale
  • Autonomia sufficiente…

Contro

  • Autonomia… solo sufficiente

Prezzo al pubblico
Huawei P10 ha un costo ufficiale nella configurazione provata di 679 euro ma  è disponibile a prezzi inferiori (intorno ai 500 Euro) in diversi colori e configurazioni sia su Amazon che presso i rivenditori eBay e presso il negozio uffciale Huawei VMall.

 

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