A distanza di oltre un anno dal ban che gli USA hanno imposto a Huawei, è arrivato ormai da diverse settimane sul mercato Huawei Mate 40 Pro, una potenza dal punto di vista dell’hardware, che però deve fare a meno di tutti i servizi e app Google. Saremo onesti sin da subito: Mate 40 Pro è il miglior tentativo di Huawei di creare uno smartphone senza Google, ma sarà sufficiente per controbattere alla concorrenza con i servizi di Big G a bordo?
Quando si parla di design, Huawei è sempre stato in pole position. Anche Mate 40 Pro non è da meno. Il terminale somiglia al suo fratello più piccolo P40 Pro per via del ritaglio della fotocamera frontale a forma di pillola nell’angolo in alto a sinistra. Il frontale, al di là del foro camera, è completamente pulito, con un display che ripiega su ambo i lati, e che restituisce sin da subito una sensazione visiva da top di gamma.
Sui bordi, dunque, Huawei ha mantenuto curve di 88 gradi, che si incontrano perfettamente con la curvatura posteriore più sottile, per restituire un effetto di mono blocco, e che in mano restituisce un’ottima sensazione. Nonostante il peso di 212 grammi, il terminale si tiene bene in mano. Di certo ha il suo peso, e lo si sentirà anche quando riposto in tasca.
Sulla parte posteriore è presente il nuovo “Space Ring”, ossia il nome che Huawei ha dato al blocco camere, con i quattro sensori disposti negli angoli di un quadrato immaginato all’interno di una sezione circolare. È un chiaro omaggio al cerchio delle fotocamere del Mate 30, che naturalmente spicca sulla back cover del dispositivo, e che lascia certamente intendere quale sia la caratteristica più importante del terminale. Il lato multimediale, per l’appunto.
Con il Mate 40 Pro, Huawei ha dato spazio alla massima eleganza, con uno stile pulito, anche sui bordi, dove è presente il bilanciere del volume, che dunque torna presente dopo la scelta del Mate 30, che affidava alle gesture il controllo del volume.
Display
Huawei Mate 40 monta in pannello da 6,76 pollici. Si tratta di un display con risoluzione massima di di 2772×1344 e una frequenza di aggiornamento massima di 90Hz. Se si guarda alla concorrenza che in alcuni terminali implementa un pannello QHD con frequenza di aggiornamento di 120 Hz potrebbe sembrare che Huawei non abbia dato il massimo, eppure nell’utilizzo quotidiano il pannello di questo Mate 40 Pro si lascia apprezzare.
I colori possono essere regolati secondo necessità e gusti, e nel complesso è un display di grande impatto, anche per via delle dimensioni. La curvatura importante ai bordi è realizzata molto bene, anche se nelle estremità si lasciano intravedere delle sfumature grigie, dovute certamente al vetro che curva.
Fotocamere
Al di là di tutto, quando si ha in mano un Huawei, il primo elemento che viene alla mente è il reparto multimediale. Naturalmente, il terminale monta lenti Leica. Le fotocamere posteriori sono dotate di una fotocamera principale da 50 MP che utilizza l’esclusivo sensore RYYB di Huawei per una maggiore sensibilità alla luce, una fotocamera ultrawide da 20 MP che funge anche da videocamera principale e un teleobiettivo da 12 MP con zoom ottico 5x e uno zoom digitale massimo 50x. C’è anche un sensore di profondità laser che aiuta con con effetti speciali e applicazioni AR quando necessario.
Già dai primi scatti, quel che si nota rispetto alla concorrenza più imponente, ossia gli ultimi iPhone 12 di Apple, si notano immagini con colorazioni più fredde, ma non per questo meno qualitative. Le immagini godono di un dettaglio assoluto.
Anche le foto ultrawide risultano di grande qualità, con la fotocamera 0,6x del Mate 40 Pro che cattura sempre i colori in modo molto più preciso della concorrenza.
In termini generali Huawei Mate 40 Pro è uno dei migliori cameraphone in circolazione, con foto di qualità in qualsiasi ambito; dai panorami panoramici ai soggetti in primo piano, passando pure per i ritratti.
Il teleobiettivo periscopio supporta lo zoom ottico 5x e le foto scattate a questo livello di zoom sono così precise e nitide che difficilmente, a prima vista, si penserebbe a foto ingrandite. E’ possibile raggiungere un ingrandimento 50x otticamente, il che semplicemente ritaglia l’immagine, ma che comunque non sono assolutamente da scartare: certo risultano piuttosto granulosi, ma si tratta comunque di una funzionalità utilizzabile e per nulla da scartare.
La modalità Ritratto è eccezionale: le immagini non hanno effetti bokeh, ma luci e ombre sono ottimizzate per far risaltare il soggetto in modo più naturale.
Il meglio di sè arriva quando il sole tramonta. E’ qui che Huawei Mate 40 Pro brilla davvero. Brilla nel vero senso della parola, considerando che le foto scattate in condizioni di scarsa illuminazione risultano fantastici, ricche di dettagli, colori sempre fedeli, e luci e ombre bilanciate. Ovviamente, anche i Ritratti in condizioni di scarsa illuminazione risultano assolutamente godibili.
Sulla parte anteriore, Huawei Mate 40 Pro ha due fotocamere, con uno snapper ultra largo da 13 MP e apertura f/2.4 unito da un sensore tempo di volo (ToF) per un migliore rilevamento della profondità. I selfie sono molto buoni, con colorazioni molto godibili e possibilità di regolare l’inquadratura grazie all’uso di un obiettivo ultra grandangolare.
C’è molto da divertirsi con le Fotocamere di Mate 40 Pro, tra le varie modalità quella Luna, la Dual View che ti consente di registrare video con la fotocamera anteriore e posteriore contemporaneamente, varie impostazioni slow-motion fino a 3840 fps (impressionante, anche se il massimo dettaglio lo si ha fino a 960 fps) e varie modalità Light Painting, per creare scatti artistici con le strisce di luce, dalle auto ai fuochi d’artificio.
Infine, reparto video, il terminale utilizza il sensore ultra-wide, non quello principale, per registrare video fino a 4K 60fps. Se si attiva, invece, la modalità stabilizzazione dell’immagine o il rilevamento del soggetto la risoluzione scenderà a 1080p a 30fps.
I filmati sono fantastici, con colori sorprendentemente vivaci per un video registrato su smartphone. Anche senza la modalità di stabilizzazione abilitata, comunque, i video non soffrono troppo di tremolii; in ultimo, un plauso anche alla modalità zoom senza interruzioni fino a 10x.
Prestazioni
Huawei Mate 40 Pro impiega il chip Kirin 9000 abbinato a 8 GB di RAM e 256 GB di spazio di archiviazione. Ovviamente nel quotidiano il terminale gira a meraviglia. Inutile dire che non vi sono intoppi, lag o blocchi, e l’interfaccia grafica è estremamente fluida, così come il passaggio dall’una all’altra app. Insomma, Mate 40 Pro è sempre scattante e veloce e non abbiamo mai riscontrato ritardi durante attività intense o apertura di app pesanti.
Ovviamente, non si può tacere dell’assenza dei servizi e delle app Google. Una volta in mano si avvertirà inizialmente la mancanza di tutti quei servizi di Big G ai quali siamo ormai abituati. Primo fra tutti, manca il Play Store, ma è solo la punta dell’icerberg, perché ci si renderà subito conto della impossibilità di sincronizzazione dei contatti, delle foto, degli appuntamenti sul calendario.
Fortunatamente AppGallery, lo store di Huawei, inizia ad essere popolato dalle app più importanti, e non si faticherà troppo per installare Telegram, piuttosto che WhatsApp, piuttosto che molte altre app di uso quotidiano. L’utilizzo del motore di ricerca integrato, chiamato Petal, aiuterà gli utenti nel download delle principali app, restituendo la fonte più veloce per l’installazione dell’app sul terminale tramite APK. Ad esempio, è sufficiente scrivere “Whatsapp” per essere re indirizzati al sito web ufficiale, per scaricare l’applicativo.
Per quel che concerne Google, è possibile impostare sul desktop delle scorciatoie ai siti web YouTube o Google Foto. Non sarà di certo come avere l’app nativa, ma comunque si potranno vedere video e foto dai rispettivi servizi di Google. Allo stesso modo si potrà accedere al calendario tramite il sito web mobile. Insomma, è cero che Google non è presente con le sue app, ma dopo un setup iniziale si riuscirà ad accedere a gran parte delle funzionalità più utilizzate.
Ovviamente, non è un terminale pronto all’uso per chi fa un utilizzo massiccio delle G App, così come sarà necessario familiarizzare con le APK delle app da scaricare da siti terzi e store alternativi, comunque ormai sicuri e semplici da utilizzare: nella maggior parte dei casi, dopo aver cercato l’app su Petal, si avvierà il download del file APK che potrà essere installato con un solo click.
Batteria e autonomia
La batteria di questo Mate 40 Pro è da 4.400 mAh, che assicura lunga durata al terminale. Supporta la ricarica con filo da 66 W, mentre lato wireless arriva ad una potenza di ricarica di 50W. Dopo 30 minuti di ricarica, il Mate 40 Pro raggiunge oltre 80% di ricarica, mentre una ricarica completa si ottiene in appena 45 minuti.
Conclusioni
Huawei Mate 40 Pro è sicuramente uno dei migliori smartphone sul mercato, se si guarda al reparto fotografico, alle prestazioni e all’utilizzo quotidiano. Il tutto, ovviamente, al netto dell’assenza dei servizi Google. Per questo, nonostante il verdetto su questo terminale non possa che essere positivo, Mate 40 Pro è un terminale da acquistare solo se si è in grado di convivere con l’assenza dell’esperienza offerta da Big G, che potrà essere vissuta solo indirettamente, e in parte, grazie alla versione web dei vari servizi, come Google Foto, YouTube e Calendario. Di certo l’utente medio non si troverà a proprio agio inizialmente, e solo dopo un attento setup si riuscirà ad ottenere un’esperienza quanto più simile possibile a quella offerta da un terminale con i servizi di Google. Ci sentiamo in dovere di specificarlo anche perché il terminale ha un costo non indifferente, con un listino ufficiale di 1.249 euro.
PRO
- Esteticamente piecevole
- Prestazioni al top
- Reparto multimediale
- Autonomia e ricarica veloce
CONTRO
- Niente Servizi Google
- Peso non indifferente
- Prezzo
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