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Recensione Honor 6X Premium: non chiamatelo medio gamma

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Nata dalla costola di Huawei, Honor ha dato prova di potersi meritare un posto d’eccezione all’interno del panorama smartphone Android. L’ultima novità della società prende il nome di Honor 6X, che Macitynet ha testato nella versione premium, con 4GB di RAM e 64 di storage integrato. Sulla carta un medio gamma, nell’utilizzo di tutti i giorni molto di più.

Honor 6X Premium non ha un’estetica particolarmente originale o ricercata. Il frontale è pulito, con il solo logo della società sulla parte bassa, mentre camera anteriore, capsula auricolare, sensore di prossimità e LED di notifica sono sulla parte alta. Sposa un po’ la filosofia del minimalismo tanto cara a molti smartphone moderni. Sul lato il vano per la doppia SIM, mentre sull’altro, troviamo il bilanciere del volume e il pulsante accensione. Sulla parte bassa sono collocati la griglia per gli altoparlanti e la porta MicroUSB, mentre sul bordo superiore è presente il jack 3,5 per le cuffie. Sul retro, invece, la sorpresa: oltre al lettore delle impronte digitale, c’è anche un doppio modulo fotografico.

Nel complesso, dunque, l’estetica pur non estremamente originale e ricercata è piacevole. Ha dimensioni di 150,9 x 72,6 x 8,2 mm con un peso di 162 grammi, ben distribuiti, che non si avvertono particolarmente. I bordi stondati aiutano una salda presa e sebbene la parte posteriore sia completamente in alluminio, il terminale risulta molto meno scivoloso di tanti altri terminali simili.

Nell’uso quotidiano

La scheda tecnica parla di un medio gamma. Il display IPS da 5,5pollici con risoluzione Full HD, CPU Kirin 655 Octa-Core, con 4 core a 2,1GHz e 4 a 1,7GHz. La memoria RAM è di 4 GB (che si riducono a 3 nel modello più economico), con uno spazio di archiviazione integrato di 64 GB (32 GB nel modello entry level). Questi numeri si traducono, nell’utilizzo quotidiano, in un telefono sempre scattante, privo di lag e pronto a qualsiasi operazione. Lo abbia testato con numerose applicazioni, sempre aperte in background, senza mai riscontrare rallentamenti, né tantomeno refresh della home. Il processore fa davvero il suo lavoro e complici i 4 GB di RAM, Honor 6X Premium non ha nulla da invidiare ad altri terminali di fascia più alta. Funziona tutto egregiamente, dalla navigazione web alle operazioni più basilari, come le app di messaggistica, quelle per lo streaming e anche quelle relative al settore gaming.

Tra gli elementi di spicco, come già anticipato il lettore di impronte digitali: senza mezzi termini, tra i migliori di sempre. Non solo risulta tra i più affidabili e veloci se confrontato con l’intero ecosistema Android, ma nulla ha da invidiare nemmeno al Touch ID di iPhone. Anzitutto, non sarà necessario premere alcunché, ma sarà sufficiente appoggiarvi sopra il dito per sbloccare l’accesso. Inoltre, la velocità di sblocco è pressoché istantanea. Spesso e volentieri, complice la posizione posteriore, quando si estrae il terminale da una tasca, non ci si accorgerà nemmeno di avere richiesto l’accesso alla home: il sensore è incavato, quindi non si avrà nemmeno difficoltà ad individuarlo. Insomma, l’Honor 6X ha uno tra i migliori lettori di impronte digitali in commercio.

Multimedia

Il reparto camera è, altresì, elemento di vanto per Honor 6X. Non è facile vedere un doppio modulo fotografico su un terminale medio gamma. Honor riesce nell’impresa, proponendo sulla parte posteriore due sensori: il primo da 12 MP, il secondo da 2 Mpx. Il risultato è un reparto fotocamera più che soddisfacente. Le foto di giorno, con ottima luce risultano apprezzabili, non fanno gridare al miracolo, ma sono comunque di buona fattura, migliori di molti altri dispositivi nella stessa fascia di prezzo. Dove, invece, il doppio modulo da il meglio di sé sono gli scatti con poca luce.

Abbiamo testato la camera in ambienti completamente bui, e con luce molto scarsa, con risultati davvero interessanti. Ridotto il rumore fotografico, con colori che rimangono fedeli alla realtà. In questo caso Honor 6X supera di gran lunga molti smartphone della stessa fascia di prezzo, e riesce a risultare perfino migliore di alcuni terminali di fascia più alta, dotati però di un modulo fotografico singolo.

Nonostante una interfaccia dell’app fotocamera piuttosto standard, sono davvero tantissime le opzioni disponibili, tutte facilmente raggiungibili attraverso semplici slide, che danno accesso ai menù di scelta. Disponibili, ad esempio, le opzioni per fotografare il cibo, altre per gli effetti bellezza, altre ancora consentono di applicare una sorta di watermark con meteo, date e altre informazioni. Insomma, un terminale che darà soddisfazioni anche agli amanti della fotografia. La camera anteriore è da 8 MP, piuttosto standard, consente di scattare selfie e di effettuare video chiamate senza alcun problema.

Il reparto video riserva  invece poche sorprese, risultando abbastanza standard, con possibilità di registrare ad una risoluzione massima di 1080p; la qualità è buona, con una buona fluidità e sufficiente capacità di registrare i suoni ambientali. I filmati non sono massimamente stabilizzati, ma nel complesso il risultato è comunque sufficiente e apprezzabile.

EMUI

Discorso approfondito merita il sistema operativo. Attualmente Honor 6X/Premium, si basa su Android Marshmallow, ma il produttore ha già promesso il rilascio di Nougat entro marzo. Sono davvero tante le piccole personalizzazioni della EMUI, che consentono un utilizzo davvero flessibile del dispositivo. Anzitutto, nonostante manchi l’app drawer (che sarà inserito con EMUI 5.0) è possibile effettuare un pinch out sulla home per accedere ad un menù, dove sono presenti tutte le app nascoste.

Presente anche la modalità ad una mano, che consente attraverso un semplice slide sulla navigation bar, di ridurre l’area dello schermo, così da poter utilizzare il dispositivo con una sola mano. Ancora, a schermo spento, sarà possibile mantenere la pressione del tasto Volume giù, per attivare il riconoscimento vocale ed effettuare chiamate rapide. Un doppio click sul pulsante volume giù, invece, accende la camera e scatta una foto in appena 1 secondo circa.

La navigation bar, che dispone di tasti virtuali a schermo, è personalizzabile, con la possibilità di aggiungere un quarto tasto, per richiamare il menù delle notifiche. Uno slide verso il basso consente di richiamare una Ricerca Universale, che consente di ricercare le app installate o di effettuare ricerche web veloci. Insomma, la EMUI è tra le interfacce grafiche Android più da apprezzare, ricca di temi per personalizzare il proprio dispositivo

Anche l’autonomia merita davvero un plauso. La batteria da 3340 mAh fa il suo dovere e permette, anche con utilizzo intenso, di arrivare a sera con una buona percentuale di energia residua. Durante i nostri test, anche utilizzando spesso Android Auto, navigatore acceso e Spotify in multitasking, abbiamo sempre superato un giorno intero di utilizzo, e non la classica giornata di 12 ore dal mattino alla sera.

Dove sta il trucco?

Come ha fatto Honor a mettere tutto questo in un terminale da 249 euro (299 per la versione premium)? Non è un miracolo e da qualche parte avrà dovuto risparmiare. I materiali impiegati, ad esempio, non sono ai livelli di uno smartphone premium. Lo stesso alluminio sul retro, infatti, restituisce una sensazione diversa, più povera, rispetto all’alluminio di altri smartphone più costosi. Anche il vetro a copertura dello schermo ci è parso meno resistente di molti altri. In rete alcuni test hanno dimostrato quanto sia facile graffiare lo schermo; in effetti, pur utilizzando il telefono con la massima attenzione, siamo riusciti senza nemmeno accorgercene, a rigarlo in alcuni punti. Insomma, un prodotto ottimo funzionalmente, ma che nei materiali impiegati mostra qualche limite. La scelta non è comunque criticabile, ed anzi appare normale che sia così. Basterà acquistare magari un vetro di protezione e un semplice case per avere un prodotto al riparo da problemi. Per chi volesse, invece, acquistare una cover ufficiale Honor, anche se ad un prezzo leggermente maggiore, il consiglio è di cliccare qui, per acquistare la Flip Cover.

Conclusioni

Honor 6X, almeno nella versione top da noi testata, è uno smartphone di qualità, consigliato davvero a chiunque, anche agli amanti delle foto. Sensore di impronte fulmineo, veloce nell’utilizzo quotidiano e ottima batteria. Tra i limiti il display facile da rigare, si consiglia l’utilizzo di una pellicola in vetro temperato di qualità.

Costa 249 euro nella versione con 3 GB di RAM, mentre si arriva a 299 euro nella variante di fascia più alta con 4 GB Di RAM, che sarà commercializzata a breve.

Pro

  • Touch ID fulmineo
  • Buon display
  • Reparto fotografico ottimo in relazione al prezzo
  • Interfaccia EMUI semplice e immediata

Contro

  • Display non molto oleofobico e…
  • …soggetto facilmente a graffi

Prezzo al Pubblico

La versione Honor 6X con 3GB di RAM e 32GB di memoria interna è disponibile su Amazon a 248,99 Euro così come sul negozio diretto di Huawei, Vmall.

Ecco qui sotto le caratteristiche in dettaglio

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