La tecnologia può migliorare la vita di tutti i giorni e anche la salute. È questa una delle convinzioni che ha condotto Apple a sviluppare l’app Salute e a creare Apple Watch. Intorno al’idea di Apple, agli smartphone. ai dispositivi indossabili, alla connettività Bluetooth alle applicazioni che li accompagnano, fiorisce ora un universo in costante espansione fatto di aziende che combattono a colpi di genialità ed innovazione. È il caso di Hidrate Inc. una realtà americana nata su Kickstarter dove ha raccolto quasi 5 milioni di dollari di finanziamento con un progetto: creare una bottiglia smart che favorisca e incentivi la giusta idratazione del corpo. In quasi 7 anni (il debutto sulla piattaforma di finanziamento collettivo è del 2014), Hidrate non solo ha materializzato la sua idea iniziale ma presenta prodotti solidissimi dal punto della integrazione con varie piattaforme, quella Apple prima di tutto (non caso Hidrate vende i suoi prodotti su Apple Store) ma anche Android e il mondo Fitbit. In questi giorni stiamo provando l’ultima creazione di Hidrate Inc., HidrateSpark 3 Steel.
Che cosa è HidrateSpark 3 Steel?
A prima vista HidrateSpark 3 è una via di mezzo tra una borraccia e un thermos. Il design (lineare) e i materiali (di qualità) non fanno trasparire nulla di particolarmente sofisticato a prima vista. In realtà siamo di fronte ad un accessorio smart capace di cambiare il nostro modo di approcciarci ad un gesto semplice e fondamentale ma che tendiamo a dimenticare spesso: bere per restare correttamente idratati. HidrateSpark 3 infatti utilizzando un sensore e un’applicazione che si integra sia con iPhone (o Android) ed Apple Watch (o altri dispositivi come alcuni Fitbit) misura la quantità di liquido che assumiamo e ci ricorda
di bere quando non lo facciamo in maniera corretta. Questo vale sia per quando stiamo seduti su una sedia in ufficio, mentre facciamo attività fisica oppure oziamo sotto un ombrellone.
Non menzioneremo qui le ragioni per cui bere è fondamentale per la nostra salute. Ci sono centinaia se non migliaia di siti che possono spiegarlo meglio e con più autorevolezza di noi; qui ci limitiamo a sottolineare che per quanto sia importante bere molto durante la giornata, è parallelamente spesso difficile farlo perché da una parte la sensazione di sete è soggettiva e dall’altra la frenesia della quotidianità ci portano a non essere né regolari né rigorosi in questa attività fisiologicamente imprescindibile. HidrateSpark 3 può fungere sia da sentinella e da tutore per fare sì che ci sia la giusta quantità di acqua nel nostro corpo.
Come è fatta HidrateSpark 3 Steel?
HidrateSpark 3 Steel è un cilindro una capacità di circa 600ml (ma esiste anche in versione da 500cc), realizzato con un’ottima cura dei materiali. La parte esterna, come facile intuire dal nome, è in acciaio satinato. Una scelta intelligente perché il metallo previene la formazione della condensa quando all’interno verseremo un liquido freddo. A proposito di temperatura, la HidrateSpark 3 Steel è costruita secondo i canonici elementi di un contenitore a temperatura stabilizzata: una intercapedine sotto vuoto, secondo il produttore, mantiene fresco il liquido contenuto con una protezione, dice il produttore, fino a 24 ore. Il cappuccio della borraccia termica, dotato di una efficiente guarnizione in gomma, ha una sicura per evitare il rischio di apertura accidentale.
Sotto al tappo si trova un beccuccio che potremo portare facilmente alla bocca per bere senza versarci addosso il liquido. Negli USA esiste anche una versione con cannuccia; in Italia è in vendita solo la versione senza. Fin qui, come detto, poco o nulla di differente da un comune thermos; la differenza la si nota guardando sotto la HidrateSpark 3 Steel: qui c’è infatti il cuore “smart” del sistema.
Il “dongle” Bluetooth
Parliamo di una sorta di “controtappo” che si avvita sulla parete inferiore. E qui che troviamo batteria, una corona di LED e il sensore. È importante sottolineare che il blocco inferiore non ha nulla che entra all’interno della HidrateSpark 3 Steel ma invece misura il peso del liquido. Si tratta di un sistema più sofisticato di una versione versione precedente della bottiglia smart che leggeva la quantità di acqua mediante una sorta di asta che si immergeva nel nel liquido togliendo capacità alla borraccia stessa. Il blocco che contiene il cuore della HidrateSpark 3 Steel viene ricaricato mediante un connettore magnetico.
Probabilmente il produttore ha scelto questo sistema per aumentare la tenuta all’acqua del blocco che contiene la batteria ma questo rappresenta sicuramente un problema dal punto di vista dell’utente. Non solo non è possibile usare un cavo alternativo a quello che avremo collegato, per esempio, in casa o in ufficio, ma una volta perso o rotto quello che troviamo nella confezione non ci sarà più modo di ricaricare la bottiglia smart.
Da segnalare anche che il sensore sporge rispetto al resto dalla bottiglia di qualche millimetro. Visto che il sensore è più piccolo del resto del corpo del contenitore, questo rende in qualche modo meno stabile la bottiglia quando la collochiamo su un piano.
Come funziona la HidrateSpark 3 Steel
Per mettere un funzione la HidrateSpark 3 Steel si deve prima di tutto procedere a ricaricare la batteria. Il segnale che la piastrina magnetica per la ricarica è in azione ce lo darà la corona di LED accesi in verde; la ricarica va considerata completa (sono richieste una paio di ore per ripristinare interamente i 420 mAh dell’accumulatore) quando i LED smettono di lampeggiare. Poi si procede a scaricare l’applicazione Hidrate per iPhone (o Android) che fa da interfaccia tra la batteria e il telefono e infine si seguono le procedure di registrazione (possibile farlo con Apple ID) abbinamento e di calibrazione. Tutto questo è molto semplice perchè ogni passaggio è totalmente guidato anche se si deve comprendere un pochino di inglese visto che l’interfaccia non è tradotta.
Quando avremo segnalato i nostri parametri vitali oppure detto all’applicazione di attingerli da Salute se abbiamo un iPhone, basterà mettere un liquido non gasato e privo di particelle (niente spremute o bevande con elementi in sospensione) e freddo (niente tè o tisane) o con ghiaccio e saremo pronti a “tenerci idratati”.
L’applicazione Hidrate
L’applicazione Hidrate è il vero fulcro di HidrateSpark 3 Steel. È questo programma a misurare, sulla base dei parametri che avremo immesso, la quantità di liquido che dovremo bere nell’arco della giornata e a quali intervalli. Il sensore misurerà la quantità d’acqua (o altra bevanda, ma le alternative non sono molte: essenzialmente bevande per ripristinare il livello salino) sorseggiata e presenterà il totale progressivo via via; per far calcolare il totale basterà appoggiare per una decina di secondi la borraccia su una superficie piana. A quel punto HidrateSpark 3 Steel misurerà il peso del liquido residuo e saprà quanto abbiamo bevuto e quanto ci resta da bene nel corso della giornata. Quando l’acqua sarà finita, basterà riempire la borraccia fino al bordo e ricominciare.
Nel corso delle ore saremo sollecitati a bere da messaggi motivanti, spiritosi o citazioni di frasi con al centro l’acqua e la sua rilevanza per la specie umana e la civiltà. Chi ha un Apple Watch potrà seguire i propri progressi e ricevere i messaggi anche sullo dispositivo da polso. Da segnalare che il bordo inferiore della HidrateSpark 3 Steel è semitrasparente; dietro ad esso si trovano dei LED che illuminandosi e lampeggiando, funzionano come richiamo luminoso. Un tocco “geek” che ha però a nostro giudizio offre una utilità limitata, come (molto) limitata è l’opzione che permette di acquistare in app la funzione per disegnare colori a nostro piacimento. Molto più interessante è il fatto che l’applicazione Hidrate si interfaccia con Salute che registrerà il livello di liquidi assunti nel corso della giornata e giorno dopo giorno andando ad aggiungere i dati alla nostra scheda personale, arricchendo le informazioni nutrizionali.
Abbiamo testato usando un contenitore millimetrato la quantità di acqua bevuta e quella che viene misurata dall’app; la precisione è molto buona visto che lo scarto è tra il 2 e il 3%.
Conclusioni
La domanda che ci siamo posti fin dall’inizio quando abbiamo aperto per la prima volta la scatola era: ma funziona? Non parliamo solo dal punto di vista tecnico, ma della incentivazione a bere. La risposta è un deciso “sì” su tutti e due i fronti. La tecnologia della HidrateSpark 3 Steel è convincente e l’integrazione con il telefono ed Apple Watch trasparente. I dati vengono letti da Salute e costituiscono un altro pezzo di tutte le informazioni che ci servono per capire quanto stiamo curando il nostro benessere.
Anche sull’incentivo a bere dobbiamo spendere parole di apprezzamento: non è assillante e il tono garbato e a volte persino divertente con il risultato che si tende ad accondiscendere volentieri alle sollecitazioni. Resta il problema che gli avvisi sono in inglese il che limita per un certo pubblico l’efficacia degli avvisi; ovviamente non è necessario cogliere il senso di un gioco di parole di un messaggio come “Drink or Dry” e “Oh Water Boy!”, basta sapere che è il momento di bere, ma se fosse stato in Italiano l’effetto sarebbe stato migliore.
L’unico dubbio concreto che ci permettiamo di avanzare è sul sistema di ricarica. Utilizzare un connettore ultraproprietario come quello usato da HidrateSpark 3 Steel non solo è scomodo perché avremo un solo cavo di ricarica possibile ma è anche preoccupante in vista di un eventuale suo smarrimento o rottura. Saremo infatti costretti ad andare a caccia di una parte di ricambio che al momento vende solo Hidrate sul suo sito.
Pro
- Materiali di qualità
- Perfetta integrazione con Salute di Apple
- Effettivo sistema per incentivare l’idratazione
Contro
- Interfaccia dell’app solo in inglese
- Cavo di ricarica proprietario
- Stabilità non perfetta
Prezzo e acquisto
HidrateSpark 3 Steel è in vendita nel negozio di Hidrate su Amazon Italia in due capacità: 500cc o 620cc ad un prezzo di 74,99 o 79,99 euro.