Sono stati venduti milioni di visori carboard e sul mercato ne sono disponibili una quantità di modelli diversi: abbiamo deciso di realizzare una recensione Goofo per diverse ragioni. Non solo è un prodotto pensato e costruito in Italia ma, a un prezzo competitivo, offre una serie di caratteristiche interessanti per chi vuole compiere i primi passi nella realtà virtuale con una spesa irrisoria: Goofo cardboard costa infatti solamente 14,90 euro, oppure 16,90 euro per la versione in cartoncino nero traslucido. In questa recensione Goofo abbiamo provato entrambe le versioni, identiche in tutto e per tutto salvo che per il tipo di cartoncino impiegato per la costruzione.
Anche se a prezzi simili si trovano in circolazione una infinità di visori, quello di Goofo offre vantaggi importanti che pochi o nessuno può vantare: l’assemblaggio da parte dell’utente è ridotto a zero, si appiattisce completamente e può essere ripiegato e trasportato senza temere di romperlo o danneggiarlo. A partire dallo schema rilasciato da Google per costruire in casa un visore di cartone, gli italiani di Goofo hanno pensato bene di apporvi alcune modifiche.
Quando Goofo viene consegnato in una busta piatta, basta estrarlo e dispiegarlo su sé stesso, una procedura a portata di bambino che ricorda molto da vicino i libri pop-up, con costruzioni 3D in cartone che prendono forma quando si girano le pagine dei libri per ragazzini. Si fa leva su un paio di punti, si inseriscono due linguette in una fessura e il nostro visore Goofo è pronto per funzionare.
Compatibilità e dettagli di Goofo
Ora non rimane che inserire il nostro smartphone: abbiamo provato Goofo con iPhone 5s e iPhone 6 nonostante le dimensioni e gli ingombri diversi il visore li ospita senza problemi. Con il più datato iPhone 5s l’esperienza in realtà virtuale lascia un po’ a desiderare ma non è un problema del visore: schermo e prestazioni di questo terminale non sono indicati per le numerose app VR disponibili su App Store.
Per suddividere in due lo schermo e gestire le app 3D della realtà virtuale occorre un terminale più recente e potente e possibilmente anche con uno schermo un po’ più grande dei 4 pollici di iPhone 5, 5s e anche del nuovo iPhone SE. In pratica con Goofo possiamo utilizzare qualsiasi iPhone e anche terminali Android con una larghezza massima di 72,5 cm. Che il progetto di Goofo sia una versione migliorata di Google Cardboard originale risulta evidente anche da altri dettagli.
All’interno una linguetta in cartone mantiene in posizione il nostro smartphone. Bisogna prestare attenzione a non danneggiarla inserendo ed estraendolo ma fa il suo lavoro: quando muoviamo la testa e giriamo su noi stessi per ammirare scenari 3D, videogiochi e filmati a 360 gradi lo smartphone rimane fermo. Nel lato sinistro sono presenti tre parti rimovibili, piccole zone di cartone con bordi pre-tagliati che l’utente può rimuovere con una leggera pressione per collegare allo smartphone il filo delle cuffie, gli auricolari oppure anche quello della ricarica, permettendo così di rendere più immersiva l’esperienza VR grazie all’audio in cuffia e di prolungare le sessioni in realtà virtuale, o di poterne effettuare una senza dover prima attendere la ricarica dello smartphone.
L’altra genialata di Goofo sono i due fori che si trovano nella parte inferiore. Invece di includere il pulsante approssimativo incluso nei visori Cardboard 2.0 per l’input touch, Goofo ha optato per una soluzione intelligente, più economica e pratica: tramite i due fori in basso è possibile infilare un dito fino a toccare lo schermo, rendendo così possibile l’uso di tutte le app e anche dei giochi che richiedono l’input touch per sparare, effettuare selezioni, navigare tra menu e contenuti della realtà virtuale. Non occorre infatti posizionare esattamente il dito sul display perché nella realtà virtuale il puntamento è effettuato con i movimenti della testa e gli occhi: per sparare o effettuare una selezione basta un piccolo tap in un punto qualsiasi sullo schermo.
In circolazione sono proposti a prezzi irrisori visori di cartone ma anche in plastica accattivanti, però completamente privi di pulsante per l’input touch, una scelta che li rende non solo frustranti ma anche completamente inutili per sperimentare la VR, con la sola eccezione dei filmati e video a 360 gradi, ma anche in questo caso con l’inconveniente di dover continuamente estrarre lo smartphone, effettuare la selezione e poi reinserirlo nel visore. Con Goofo tutto questo è un ricordo del passato.
Sul retro altre linguette pre-tagliate permettono di fissare in modo ancora più stabile lo smartphone: basta infilarlo la prima volta, prendere le misure e poi sollevare la linguetta in corrispondenza con la fine dello chassis del telefono. Tutte queste soluzioni di Goofo ottenute semplicemente impiegando in modo intelligente il cartone, permettono di richiuderlo e appiattirlo completamente dopo l’utilizzo. In questo modo non si rischia di schiacciare e rompere quello che di fatto è una piccola scatola di cartoncino, quando non è utilizzato. Ma permettono anche di ripiegarlo e di trasportarlo all’interno della sua busta di cartone spesso, per infilarlo in una tasca o in una borsa e per mostrarlo agli amici a una cena: Goofo rimane al sicuro e protetto all’interno del suo contenitore.
Con Goofo abbiamo provato video a 360 gradi ed esperienze in realtà virtuale in cui l’utente è per lo più spettatore ma anche app 3D che richiedono più interazione fino ad arrivare ai videogiochi VR in cui la possibilità di effettuare input touch è fondamentale: in tutti i casi Goofo fa il suo lavoro molto bene (qui un elenco delle migliori app VR da provare subito, tutte gratis). Le lenti incluse è già montate offrono una buona visione, il visore con smartphone inserito risulta leggero e anche stabile, i due fori inferiori permettono di navigare nei menu, effettuare selezioni, giocare e sparare utilizzando a piacere un dito della mano sinistra oppure di quella destra.
Quando vogliamo una immersione ancora più completa uno dei tre fori laterali permette di far passare il filo delle cuffie. Diverso invece il discorso per il filo dell’alimentazione per cui è necessaria più attenzione: il foro pre-tagliato permette di collegare anche questo ma è sconsigliabile farlo con le app che richiedono ampi movimenti della testa e del corpo.
Ma di Goofo abbiamo apprezzato anche la possibilità di essere ripiegato, riposto e trasportato con facilità, per poi essere riutilizzato ovunque altrettanto rapidamente. Questo permette a chi lo desidera di avere sempre con sé il visore oltre che di farlo provare ad amici e parenti portandolo con sé a cene, all’aperto e dovunque capiti. Pur essendo piuttosto robusto e resistente Goofo è costruito in cartone: l’unica preoccupazione circa la possibilità di essere piegato e ripiegato più volte è che con il tempo e l’usura potrebbe sgualcirsi, ma anche qui con un po’ di nastro adesivo dovrebbe essere possibile risolvere la maggior parte dei problemi.
Prestando attenzione nel tempo e utilizzandolo con accortezza è possibile fare in modo che il nostro Goofo rimanga in forma per lungo tempo. Per tutte le ragioni fin qui viste il visore Goofo è un buon acquisto per chi vuole sperimentare realtà virtuale, video a 360 gradi, esperienze e contenuti VR, videogiochi inclusi. Dimenticavamo un altro aspetto interessante: un altro foro pre-tagliato sul retro permette di lasciare libera la fotocamera posteriore per utilizzare anche le app per la realtà aumentata che richiedono visuale libera per le riprese video con la fotocamera dello smartphone a cui poi vengono sovrapposte animazioni e grafica 3D in realtà aumentata.
Prezzo e disponibilità
I due visori Goofo versione 001 al prezzo di 14,90 euro in cartone marrone e versione 002 al prezzo di 16,90 euro in cartone nero e lucido sono completamente identici tra loco per funzioni e caratteristiche: l’unica differenza è nel cartoncino impiegato per la costruzione, lisco ed estetiticamente più curato nella versione 002 che sembra anche leggermente più resistente. Entrambi possono essere acquistati sul sito Goofo.
Pro
Non richiede assemblaggio, si usa subito
Può essere ripiegato e appiattito per il trasporto
È in cartone resistente
Offre input touch, accesso a cuffie e anche per la ricarica
Prezzo contenuto
Contro
Con l’andare del tempo potrebbe usurarsi