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Recensione Fitbit Sense 2, lo smartwatch di Fitbit evolve, ma solo in parte

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Presentato qualche tempo fa come la naturale evoluzione di quello che era uno degli orologi da polso più evoluti del mercato, questo nuovo Fitbit Sense 2 introduce importanti novità dal punto di vista di utilizzo, chiedendo agli utenti un po’ di pazienza, dato che alcune novità saranno disponibili a breve.

La sfida ad altri modelli è chiaramente aperta, ma serve soprattutto capire che, diversamente dal resto del mercato, il nuovo Fitbit Sense 2 è un prodotto diverso, nella natura più che nella tecnica.

La forza della semplicità

Dopo l’annuncio arrivato a fine agosto, unitamente ai modelli Versa 4 e Inspire 3, il nuovo Fitbit Sense 2 arriva come importante erede del primo Fitbit Sense, che ha accompagnato il polso di chi scrive per gran parte di questi due anni.

Fitbit Sense 2 arriva nella classica scatola di Fitbit che ha accompagnato molti dei modelli usciti recentemente, con all’interno un cinturino in gomma con, sempre nella scatola, una parte sostituibile per chi ha un polso di maggiori dimensioni.

Oltre a questo, il caricabatterie USB-A e un piccolo libretto di istruzioni, peraltro inutile perché tutte le fasi si svolgono con ampia naturalezza partendo dall’App Fitbit disponibile per Android e iPhone.

Già da qui emergono le prime novità positive: è stata mantenuta la compatibilità sia con i cinturini che con il caricabatterie del Sense originale, una gran bella notizia che rompe con il passato di Fitbit fatto di standard originali per ogni versione.

Una volta estratto il contenuto della confezione e indossato lo smartwatch (eventualmente cambiando la parte del cinturino, operazione che si svolge in 30 secondi) si è pronti per iniziare.

Recensione Fitbit Sense 2, lo smartwatch di Fitbit evolve, ma solo in parte
La vera novità dal punto di vista estetico è il ritorno del pulsante laterale: per il resto il design resta sobrio e minimalista

Come prima, più di prima

Il nuovo Sense offre dimensioni del tutto simili al modello precedente, si parla di 38,1 x 38,1 x 11,43 millimetri in un unico taglio, quindi di 1 millimetro più sottile della versione precedente.

Il look è del tutto simile, non fosse per alcuni dettagli come la posizione del microfono e il pulsante fisico, che sostituisce la superficie touch (con maggiore praticità ma minore appeal), mantenendo la forma squadrata con angoli arrotondati e la superficie in vetro che copre quasi tutta la parte superiore.

Lateralmente emerge il case in metallo opaco disponibile in tre colori (Grafite, Grigio platino e Oro chiaro).

Lo smartwatch è molto leggero e in pratica al polso sosta in modo quasi trasparente, anche grazie al fatto di essere molto sottile: grazie alla batteria che dura, ufficialmente, 5 giorni (più avanti parliamo dei dettagli) questo smartwatch è molto semplice da tenere al polso perché appunto non disturba e si ricarica, volendo, non più di una volta a settimana.

La compatibilità è con iOS (iPhone, ma anche iPad) e Android, anche se rispetto al passato perde la possibilità di essere utilizzato con PC Windows e Mac, perché manca la chiavetta USB-A presente nei modelli più vecchi. In realtà, il portale che permette la consultazione dei dati via browser è ancora attivo (ma un po’ datato).

Tra le cose che emergono subito, più che qualche cosa di nuovo, manca qualche cosa di vecchio: Fitbit non ha più l’accordo con Deezer per lo streaming di musica senza smartphone e, al momento, manca la possibilità di rispondere alle chiamate del telefono direttamente dal device da polso, funzione che invece è presente sul primo Sense e che tornerà anche su questo modello con un aggiornamento a breve.

Recensione Fitbit Sense 2, lo smartwatch di Fitbit evolve, ma solo in parte
Sense 2 (al centro) è una delle tre novità annunciate la scorsa estate: a sinistra Inspire 3 e a destra Versa 4

Fitbit Sense 2 come Smartwatch

Dato che il nuovo Fitbit Sense 2 è un device parecchio complesso e che presenta diverse sfaccettature, non ci è sembrato corretto fare una recensione unica e lineare, e abbiamo deciso di affrontare questo esame da tre diversi punti di vista, il primo è appunto quello come smartwatch.

Essendo il più potente modello di Fitbit a listino, è normale che gli utenti lo utilizzino come smartwatch anche se, come vedremo, questa definizione apre il fianco a punti di vista molto soggettivi.

Tutto si svolge tramite l’App omonima che ha il grande vantaggio di operare in completa autonomia: l’esperienza tra Android e iPhone è sostanzialmente identica, con differenze davvero minime, facilitando il passaggio da un sistema all’altro.

Recensione Fitbit Sense 2, lo smartwatch di Fitbit evolve, ma solo in parte
La disposizione dei sensori è cambiata, in modo da avere rilevazioni più accurate

Il sistema operativo del Sense 2 è stato rivisto e adesso ha un approccio diverso, con sostanziose migliorie e vecchie perplessità: i quadranti standard di Fitbit sono notevoli e a tratti affascinanti, come quello standard analogico che cambia lo sfondo in base all’ora del giorno, ma rimane comunque la voglia di osare di più per quanto riguarda lo store dei quadranti, laddove quelli belli e all’altezza del valore del device sono davvero pochi (alcuni addirittura a pagamento ma manca un sistema In-App interno).

Le notifiche sono state migliorate, anche se serve tenere l’App nello smartphone aperta, anche in background: opinabile la scelta di Fitbit di mantenere tutte le notifiche spente nell’attesa di una attivazione manuale la prima volta da parte dell’utente, preservando così la privacy, operazione nobile negli intenti meno in quella pratica, dato che viviamo in una società dove le notifiche sono sempre più vitali, specie in ottica business.

Le App disponibili sono solamente Fitbit: ci sono Trova telefono, Meteo, Sveglia (anche intelligente, che qui è piaciuta molto ma non sempre), Allenamenti, Timer e l’assistente vocale Alexa. È sparito, stranamente, l’assistente vocale di Google, una cosa bizzarra dopo che Fitbit è passato proprio sotto il gigante del web. Più avanti, con un aggiornamento, arriveranno anche le App Mappe e Wallet, sempre di Google.

In realtà l’assenza non tanto delle App di terze parti ma di un ecosistema attivo per sviluppatori esterni si sente, soprattutto per l’impossibilità di poter comandare altri device direttamente dallo smartwatch, cosa che si può fare ma limitatamente ad Alexa.

Recensione Fitbit Sense 2, lo smartwatch di Fitbit evolve, ma solo in parte
Nella confezione è presente un cinturino in gomma, con un ricambio per i polsi più grandi

A proposito di questo, Sense 2 non ha più il Wi-Fi integrato e propone come unico sistema wireless il Bluetooth, ufficialmente per maggiore risparmio di batteria.

Quello che manca, e che a noi è sembrato banale, è una funzione che limiti la luminosità del display (o addirittura la sua attivazione) durante la notte, una funzione simile a quella presente su iPhone per le chiamate.

Durante uno specifico orario, programmato, Sense 2 potrebbe impedire di attivare l’ora con il movimento del polso, ma solo con il pulsante, evitando di illuminare la stanza per nulla: nello specifico, la funzione c’è ma è manuale, sarebbe meglio una attivazione e disattivazione automatica.

Di contro è interessante la funzione di always on per il display, che però incide in modo importante sulla batteria, dai nostri test circa al 40%.

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Il quadrante del Sense 2 è sostuibile con altri presenti nello store: la raccolta ufficiale di Fitbit presenta modelli molto belli nelle novità, ma quelli che vengono dalle terze parti sono troppo poco spesso all’altezza. Alcuni sono a pagamento, e avremmo preferito un sistema di pagamento In-App

Fitbit Sense 2 come Sportwatch

Che il Sense non sia uno smartwatch per fare sport emerge già dal look, molto più adatto ad accompagnare l’utente ad una passeggiata in campagna che un Triathlon.

Nel senso che all’interno ci sono una quarantina di programmi di sport (alcuni anche in acqua, dato che lo smartwatch non di certo paura ne di bagnarsi, ne di accompagnare una nuotata), che funzionano anche molto bene, ma se fate sport agonistico c’è di sicuro altro e Fitbit stessa non ha mai nascosto di non orientarsi nel settore dei Pro.

Per chi ama correre una o due volte la settimana, fare qualche esercizio in bici o in piscina, in palestra o anche a casa i programmi ci sono ma meglio, molto meglio, a questo punto attivare l’abbonamento Premium, a 8,99 €/mese dopo i primi sei mesi gratuiti per chi promuove la sottoscrizione per la prima volta (con un hardware associato).

Recensione Fitbit Sense 2, lo smartwatch di Fitbit evolve, ma solo in parte
IL Sense 2 è abbastanza sottile, tanto che al polso non si sente

Nella parte Premium ci sono una serie di coach virtuali, video in più e anche molte più misurazioni e rilevamenti nella parte salute.

Di contro, la parte Premium non è assolutamente necessaria e Fitbit Sense 2 funziona benissimo anche senza (anche se l’App, di tanto in tanto, ve la propone).

Ricordiamo che Fitbit Sense 2 offre un GPS integrato, che permette la mappatura durante l’attività (il GPS è generalmente spento, ma si attiva da solo durante le attività). Nei nostri test la mappatura è stata abbastanza precisa con uno scarto di una quindicina di metri (talvolta ha sbagliato sponda del marciapiede).

Il device in teoria dovrebbe alternare in modo intelligente il GPS interno con quello dello smartphone, se disponibile, ma a quanto abbiamo capito non c’è modo di sapere quale GPS è in uso.

Buona invece la rilevazione dei battiti cardiaci, seppure ricordiamo che la rilevazione al polso è piuttosto difficile, rispetto ad altri metodi che puntano ad esempio al petto.

Il sistema misura anche, durante una attività sportiva, la qualità dell’attività, con una funzione chiamata “Minuti in zona attiva” che rappresenta il momento migliore nel quale il corpo sta bruciando grassi spendendo la giusta energia. Tale momento è evidenziato spesso anche con un alert tanto che mantenere la zona attiva il più possibile diventa spesso il motivo principe dell’esercizio.

Per chi come il sottoscritto lo sport è una condizione laterale, più che il focus giornaliero, non mancano motivazioni e traguardi da raggiungere, di movimento e di camminata, medaglie da catturare un piccolo social network interno all’App che vi permette di fare delle sfide con altri utenti Fitbit per numero di passi in uno specifico lasso di tempo (gli altri utenti devono avere un device Fitbit qualunque).

Recensione Fitbit Sense 2, lo smartwatch di Fitbit evolve, ma solo in parte
Bello l’aggancio del nuovo cinturino, con la parte in eccesso che scompare dentro il polso

Fitbit Sense 2 come Healthwatch

In realtà il vero plus di Fitbit Sense 2 emerge chiaro nel numero di sensori e nella analisi continua e dettagliata dello stato psicofisico dell’utente,

Un numero assolutamente impressionante di rilevazioni e dati che fluttuano tra il device e il database di Fitbit, che tra l’altro lo confronta con gli altri utenti attivi (non solo di Sense, ma anche di altri bracciali come Fitbit Charge o altri ancora).

La rilevazione del sonno è il parametro nel quale Fitbit, da anni, primeggia nel mercato per molti fattori, non ultimo il fatto di avere una batteria che dura una settimana (circa, dipende dall’uso) potendo tenere quindi il device al polso anche la notte senza problemi.

Il monitoraggio del sonno si è evoluto nel tempo e adesso, ogni giorno, l’App fornisce un punteggio, che tiene conto di diversi fattori, ma che indica come in modo analitico come è andata la nottata: con Premium, la rilevazione è maggiore e più dettagliata.

Recensione Fitbit Sense 2, lo smartwatch di Fitbit evolve, ma solo in parte
Fitbit Sense 2 ha una serie di rilevazione impressionante, i dati da consultare sono davvero tantissimi. Ci sarebbe piaciuto avere un riassunto veloce e globale, in modo da capire con una sola occhiata come va e dove possiamo migliorare, speriamo che la funzione arrivi quanto prima

La rilevazione del battito cardiaco è mostrata sia in tempo reale che nello storico, con anche la rilevazione a riposo (che è molto importante), con notifiche su eventuali sul ritmo irregolare e sui battiti troppo alti.

Nella nostra esperienza, l’avviso è arrivato diverse volte, ma qualche volta semplicemente perché avevamo il polso in una posizione schiacciata.

Fitbit Sense è anche in grado di monitorare il livello di stress del corpo, anche se in questo caso molti dei valori migliori sono legati all’account Premium: senza resta solo il punteggio e la cronologia giorno per giorno della risposta corporea.

Statiche, ma abbastanza interessanti invece le metriche di salute, con diagrammi che mostrano la frequenza respiratoria, la variabilità del battito cardiaco durante la notte, la variazione della temperatura cutanea, la saturazione di ossigeno nel sangue (SpO2) e la variazione del battito cardiaco a riposo (RHR).

Questo genere di statistiche, facilmente reperibili dall’App e consultabili anche con un professionista in caso di problemi (Fitbit sottolinea spesso che le rilevazioni non possono essere impugnate in ottica medica e servono solo per una metrica indicativa nel tempo) mancano, e l’avevamo sottolineato già ai tempi del primo Sense, di una guida più chiara, semplice e guidata, per l’utente comune, che potrebbe non capire il senso delle varie rilevazioni.

A chi scrive, ad esempio, piacerebbe molto capire il valore dei dati nella media degli utenti della stessa età, o in merito ad altre valutazioni, unitamente ad un punteggio finale che indichi lo stato di salute rilevata (con tutte le attenzioni del caso per un valore del genere) e laddove è possibile migliore, invece l’App tende a fornire dati chiari, ma freddi di motivazioni.

Molto bella la sezione dedicata al ciclo femminile: sono riportati i giorni di fertilità e di ciclo e anche uno storico consultabile degli anni passati e di qualche mese nel futuro. Il sistema propone suggerimenti partendo anche dal sistema di contraccezione e delle specificità di ogni donna, potendo regolare entrambi i periodi a piacere per rilevazioni più precise: l’App può avvisare con messaggi push l’inizio di uno stato o di un altro.

Recensione Fitbit Sense 2, lo smartwatch di Fitbit evolve, ma solo in parte
Il punteggio del sonno è una novità interessante, per capire velocemente com’è andata la notte, ma anche il controllo del ciclo femminile può diventare molto comodo

Accessori

Come sempre, Fitbit ha optato per una ampia scelta per quanto riguarda i cinturini da associare al proprio Sense 2: come detto poc’anzi, l’attacco è identico a quello del Sense originale, per cui si possono (ri)utilizzare tutti gli acquisti.

Non mancano le soluzioni ufficiali come i gli eleganti Cinturini in pelle tessuta Brother Vellie, quelli più sportivi Cinturini Sport, quelli più ecologici in pelle vegana (davvero) e quelli più seriosi in pelle Horween, i modelli elasticizzati ed infine quelli lavorati a maglia Victor Glemaud.

Iil mercato dei non originali però non sta a guardare con decine di proposte davvero colorate e interessanti, spesso più economiche, che su Amazon hanno un florido mercato, tra cui sentiamo di consigliare questo e questo.

Considerazioni

Sicuramente Smartwatch e soprattutto Healthswatch, e pure un pochino Sportwatch, in realtà il Fitbit Sense 2 è un po’ di tutti questi device, senza per questo perdere un carattere importante che già dal primo modello lo contraddistingue.

La forma è elegante, al polso sta bene perché è leggero ma allo stesso tempo molto potente e, senza che sostanzialmente facciate nulla, il device è una centrale nucleare di rilevamento dati, capace di analizzare tutti movimenti, non solo quelli in passeggiata o durante lo sport, ma proprio tutti, da svegli e durante il sonno.

E secondo chi scrive è questo il punto di vista più importante nella valutazione dell’acquisto di un Sense, prima o seconda versione. Un device che vi mostra in modo inequivocabile com’è il vostro stato psicofisico, che cosa state facendo e come, e se lo state facendo bene o meno.

Recensione Fitbit Sense 2, lo smartwatch di Fitbit evolve, ma solo in parte
Anche se non siete degli sportivi accaniti, Fitbit Sense 2 vi sporna a fare sempre di più: nell’immagine una mail che si complimenta per un semplice traguardo, la prima volta dei 5.000 passi. Piccoli traguardi per iniziare la strada a grandi conquiste.

Chi acquista Sense 2 non lo fa di certo per avere lo smartwatch più potente sul mercato, o quello indistruttibile, e neppure quello più grande o più sottile (e comunque sottile lo è) ma quello che ti metti al polso, e sostanzialmente te lo dimentichi

Sino a quando un paio di volte al giorno, o alla settimana, ci si perde cinque minuti per leggere l’andamento del fisico negli ultimi giorni, valutando i risultati con quello che nel frattempo ci è successo.

I risultati possono essere presi alla leggera o sul serio, in questo secondo caso è da valutare attentamente l’abbonamento a Premium che offre una panoramica davvero più efficace, e nel caso parlarne con qualcuno che abbia un camice o perlomeno una laurea, offrendo una visione iniziale più completa, che andrà poi analizzata con strumenti ad hoc.

Sense è questo, è un compagno di vita silenzioso ed efficace, che non richiede molte attenzioni, neppure per la ricarica, ma allo stesso tempo offre potenzialità da non sottovalutare, mostrando i muscoli quando serve per qualche attività all’aria aperta.

Qualche perplessità resta sulla eredità che arriva dal matrimonio con i servizi di Google, che dovrebbero essere già dentro e non in arrivo, e sul taglio di qualche funzione che invece era presente sul primo modello, unitamente ad un prezzo che non è proprio popolare (ma su Amazon lo trovate già in sconto).

Recensione Fitbit Sense 2, lo smartwatch di Fitbit evolve, ma solo in parte
Lo scopo del Sense 2 non è quello di essere il punto di riferimento della vostra attviità, ma di sparire e accompagnarvi, silenzioso, durante tutta la giornata per essere consultato, di tanto in tanto, per capire come va il fisico e dove serve intervenire

Pro:

• Elegante e sobrio al polso
• Le novità dell’interfaccia lo rendono più sexy
• Il numero di rilevazioni è molto alto

Contro:

• Per le attività si, per lo sport no
• Alcune novità non sono ancora arrivate
• Per l’esperienza completa serve l’abbonamento Premium

Prezzo:

• 299,99 € (Fitbit Sense 2)
• 8,99 €/mese (Fitbit Premium, con 6 mesi gratuiti)

Fitbit Sense 2 è disponibile a partire dal sito web italiano della casa madre ma lo potete trovare più comodamente anche scontato presso Amazon.it nelle colorazioni Bianco Lunare / Alluminio grigio platino, Blu nebbia / Alluminio oro chiaro e Grafite / Alluminio grafite.
Resta a listino, almeno per ora, il primo Sense, ad un prezzo più conveniente.

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