Perché scegliere una semplice custodia protettiva quando si può optare per una cover più vivace che al contempo aggiunge qualche funzionalità in più? Devono aver pensato questo i creatori della O!Coat Faagaa, la custodia che trasforma il retro dell’iPhone nel volto di un animale pronto a fare la linguaccia, un gesto che in questo caso si rivela utile in quanto la lingua è così rigida da riuscire a sostenere il dispositivo in posizione orizzontale o in verticale.
Faagaa com’è fatta
All’interno della custodia rigida in plastica per metà trasparente troviamo semplicemente la custodia insieme ad una pellicola per il retro che di fatto andrà a migliorare l’effetto finale del muso animale, proteggendo l’alluminio posteriore dell’iPhone da eventuali graffi ma che ad ogni modo non è obbligatorio per il funzionamento stesso della custodia. Per quanto riguarda quest’ultima, risulta gradevole al tatto: esternamente infatti è rivestita da un sottile strato gommato, mentre la parte interna è in plastica satinata di ottima fattura.
Mentre i bordi sono sottile quanto una classica cover in plastica rigida, il retro è bombato, aumentando circa 6 millimetri lo spessore del dispositivo sulla zona centrale e 3,5 millimetri ai lati. Al centro troviamo una sezione completamente in gomma che resta attaccata alla custodia soltanto sulla base ed alla pressione cambia forma piegandosi verso l’esterno trasformandosi in uno stand per il telefono. I due cerchi in plastica lucida sul retro sono puramente estetici e rappresentano gli occhi dell’animale, nel nostro caso quelli di un merlo indiano. Completamente accessibili i due lati inferiore e superiore grazie all’ampia apertura, così come i tasti volume, il tasto Mute e la fotocamera posteriore grazie all’apertura sul retro.
Faaga come funziona
Per prima cosa, se si vuole, è necessario attaccare la pellicola sul retro dell’iPhone. Se con le pellicole frontali l’operazione risulta più facile in quanto si ha un punto di riferimento sulla parte superiore (il foro per l’altoparlante e la fotocamera frontale) ed inferiore (il foro per il tasto Home), con quella per il retro l’unico riferimento sarà il foro della fotocamera posteriore: ad ogni modo con un po’ di pazienza si riesce ad applicare correttamente, nel caso in cui sbagliaste non c’è alcun problema in quanto si può staccare e riattaccare con facilità anche più volte. Fatto ciò, basta sistemare l’iPhone all’interno come siamo soliti fare con qualsiasi custodia ed il gioco è fatto: non ci sarà alcun “clack” a confermare l’aggancio corretto, che ad ogni modo come spiegheremo più avanti non sembra essere abbastanza solido durante l’utilizzo quotidiano.
Per aprire lo stand è sufficiente esercitare una piccola pressione sulla parte alta della lingua in gomma: in questo caso il “clack” si sentirà, facendo piegare di scatto la lingua della custodia. A questo punto, oltre all’effetto sorpresa dell’animale che fa la linguaccia a chi la guarda, si avrà un pratico stand per appoggiare l’iPhone in orizzontale o verticale: si rivelerà così utile per una chiamata in FaceTime, la visione di un video, la registrazione di una nota audio o tutte quelle operazioni che permettono di utilizzare l’iPhone anche a distanza senza obbligatoriamente doverlo tenere in mano.
Quando sarà arrivato il momento di rimettere il telefono in tasca, basterà richiudere la lingua fino al “clack” che confermerà la corretta chiusura dello stand: per chi li ricorda, l’effetto finale è simile a quello dei braccialetti a scatto che andavano in voga negli anni ’90 tornati di moda pochi anni fa con gli Shokky Bandz Slapz.
Faagaa, test sul campo
La custodia come detto aggiunge un importante spessore al retro, di forma leggermente curva che lo fa dondolare rapidamente per qualche secondo quando appoggiamo il dispositivo su una superficie piana: il dondolio lo si ha anche quando si apre lo stand e si orienta il dispositivo in posizione verticale. Ciò è dovuto dalla base della lingua di forma curvilinea, che non da alcun problema quando invece si appoggia l’iPhone in posizione orizzontale.
Nonostante l’evidente spessore sul retro, la cornice aderisce perfettamente intorno al dispositivo, senza aumentarne lo spessore frontale neanche di un millimetro: nessun modo quindi di evitare il contatto del display con la superficie nel caso in cui si decida a faccia in giù sopra il tavolo. Sarebbe forse stato preferibile un leggero bordo in rilievo per proteggere lo schermo in casi come questo ed al contempo tenere ben più salda la custodia all’iPhone: quando si esercita la pressione sulla lingua infatti, è importante tenere il telefono con due dita dall’altro lato, altrimenti la pressione finisce per farlo schizzare fuori. La fortuna ci ha assistito e non ci è mai caduto per errore, ma probabilmente anche un urto a seguito di una caduta – ad esempio dalla tasca dei pantaloni – potrebbe tranquillamente far uscire il dispositivo dalla custodia.
Conclusioni
Considerando i pregi ed i difetti, sicuramente possiamo definirla una custodia simpatica che da un tocco di colore e di stile all’iPhone, aggiungendo la funzione di stand che per qualcuno potrebbe rivelarsi davvero utile in più di un’occasione. Ad ogni modo è difficile considerarla una custodia prettamente protettiva in quanto protegge l’iPhone soltanto su retro e bordi, cosa che però molte altre cover riescono a fare meglio e con un minor ingombro.
Pro
- Aumenta la presa dell’iPhone grazie alla gomma
- Aggiunge uno stand per posizionare l’iPhone in orizzontale o verticale
- Dona un tocco di colore all’iPhone grazie al simpatico volto animale
- Protegge retro e bordi in alluminio del dispositivo
Contro
- Rende il retro curvo che fa dondolare l’iPhone se appoggiato su una superficie piana
- Non evita il contatto del display se si appoggia l’iPhone a faccia in giù
- Aumenta considerevolmente lo spessore del dispositivo
- L’aggancio con l’iPhone non è sufficientemente forte da evitarne la fuoriuscita quando si apre lo stand
Prezzo al pubblico: La O!Coat Faagaa è prodotta da Ozaki ed è distribuita in Italia da L10Trading al prezzo di 34,95 euro. Tra gli animali disponibili troviamo il merlo indiano (dei nostri test), maiale, foca, coccodrillo, orso e koala.