Circa un anno e mezzo fa abbiamo recensito tra le nostre pagine le eufycam, sistema di sicurezza che allora proponeva una caratteristica davvero innovativa: fino a 365 giorni di autonomia con una sola ricarica. Eufy prova a fare il bis con questa versione di eufyCam 2 Pro 2K. Va tutto bene, ma con HomeKit c’è una cattiva sorpresa.
La differenza più grande di queste eufyCam 2 Pro 2K rispetto al primo modello è, anzitutto, la risoluzione dell’immagine, che adesso arriva a 2K, mentre in precedenza si fermava al Full HD. Al di là di questa novità, di cui ci occuperemo in seguito, anche il design e l’estetica è particolarmente diverso.
Il bundle iniziale venduto su Amazon Italia si compone di un hub centrale, necessario per il funzionamento del sistema, che consente anche di abbinare altri accessori, come altre telecamere wireless, il keypad per attivare l’allarme da tastierino, numerico, sensori per il rilevamento ambientale, sensori per porte e finestre, e altri ancora. Insomma, si tratta di un vero e proprio sistema per la sicurezza domestica, che può espandersi pian piano, e secondo le proprie necessità. Promuoviamo ancora una volta la filosofia di questo sistema, davvero interessante e ben studiato.
L’estetica dell’HomeBase 2 è nettamente migliorata rispetto al predecessore. Non tanto per il look, quanto per le dimensioni: questa nuova versione è sensibilmente più piccola della precedente, occupa meno spazio e, conseguentemente, risulta di più facile posizionamento. Quanto, invece, al design delle due telecamere, si tratta di una forma completamente diversa: questa volta sono più allungate, ma certamente occupano meno spazio in altezza. Da questo punto di vista non è possibile dire oggettivamente quale forma sia preferibile, trattandosi di puri gusti estetici.
All’interno delle confezione, oltre alla manualistica varia, anche i cavi per la corretta installazione del sistema, compreso il vaco ethernet per il collegamento al router della HomeBase, oltre a vari adesivi per mostrare che le propria abitazione è protetta da un sistema di videosorveglianza, oltre a quattro supporti per le videocamere, così da poter decidere il tipo di installazione, anche a soffitto o a parete., se tramite vite, o tramite magneti.
Come è fatto il sistema
Le due camere, sebbene esteticamente diverse dal precedente sistema, offrono materiali e stile molto simili. Entrambe si fregiano di una superficie in plastica bianca lucida, con un intermezzo grigio e una parte nera sul frontale, ovviamente per aiutare il corretto funzionamento di lente e sensori. Si tratta di un design complessivo che, al netto dei gusti personali, risulta comunque molto elegante e moderno. Sulla parte superiore è presente un piccolo pulsante per la sincronizzazione, mentre sul retro insiste l’ingresso micro USB per la ricarica e all’alloggiamento per inserire i supporti per l’installazione a parete.
Le camere hanno un peso non indifferente, che si avverte immediatamente non appena le si prende in mano, anche se risultano nel complesso più leggere del primo modello testato. Sarà per via della batteria installata all’interno, che sulla carta promette un’autonomia di 365 giorni. Eufy Security è un sistema wireless, potendo dunque posizionare le camere in qualsiasi angolo della casa, senza l’ingombro di alcun filo.
L’autonomia particolarmente prolungata rende il sistema efficace, così da non stare con il pensiero di ricaricarle. Ovviamente, durante la nostra prova di qualche settimana con questo modello non siamo riusciti ad apprezzare la veridicità dell’autonomia dichiarata, che naturalmente cambierà in base a numerosi fattori, ma non abbiamo ravvisato alcun calo di batteria. Sappiamo, però, che dopo un anno e mezzo di test del precedente kit, la batteria ha un’autonomia davvero infinita. Non sappiamo dire con estrema precisione se arriva a 12 mesi di autonomia, ma in questo anno e mezzo di utilizzo abbiamo ricaricare le due telecamere solo una volta.
Di certo, potrete partire anche per lunghi viaggi, senza patemi d’animo di ritrovarvi con le camere spente per via della batteria scarica.
L’HomeBase, invece, viene alimentato dal classico alimentatore a parete, ragion per la quale, nel caso venga meno l’energia elettrica, il sistema andrà offline. E’ un peccato, considerando che le telecamere, a batteria, necessitino dell’hub per poter continuare a funzionare. Del resto, anche se l’Hub fosse autoalimentato da una batteria di emergenza, nel caso di stacco di energia elettrica verrebbe comunque meno la connessione a internet, altrettanto necessaria per far funzionare l’intero sistema.
Da notare, però, che nel momento in cui l’Homebase viene spenta, l’utente non riceverà alcuna notifica sullo smartphone: questa è una lacuna, perché una notifica di sistema offline avrebbe quantomeno potuto mettere in allarme l’utente.
Ancora una volta, invece, non possiamo che applaudire al sistema sistema di aggancio e sgancio delle telecamere. In confezione sono presenti due tipologie di supporto. Il prima a vite, la seconda magnetica. E’ proprio quest’ultima la preferibile: il magnete è molto forte, riesce a mantenere ben salda la camera, nonostante il suo peso, e consente di agganciarla, sganciarla o modificarne l’angolo di inquadratura in modo semplice e rapido.
Prima configurazione
La prima configurazione è estremamente semplice, e richiede alcuni passaggi, a seconda che si scelga di attivare il sistema solo tramite app Eufy, o che si decida di abbinare il sistema a HomeKit di Apple. Sarà sufficiente collegare il bridge al router, scaricare l’app Eufy da Google Play o App Store, e scegliere di aggiungere un nuovo accessorio, nel caso di specie il bridge. A questo punto si dovranno seguire le indicazioni a schermo, oppure anche quelle vocali provenienti dal bridge stesso, che però risultano in inglese. Abbinaro il bridge sarà la volta delle due camere: sarà sufficiente aggiungere la camera dall’apposito menu, premere il tasto “Sync” presente sulla parte alta della camera stessa, e attendere che la configurazione volga al termine.
Nel caso in cui si voglia abbinare anche il sistema HomeKit di Apple, cliccando tra le impostazioni del bridge all’interno dell’app Eufy Security, si accederà al menù di attivazione HomeKit. Anche in questo caso si potranno seguire le facili istruzioni a schermo per attivare il sistema all’interno dell’app Casa di Apple. Purtroppo, però, questo riserverà una spiacevole sorpresa relativa alla risoluzione 2K. Abilitando, infatti, HomeKit, si perde la risoluzione 2K: l’app Eufy consentirà soltanto di abilitare la risoluzione 1080p.
L’app è molto semplice da usare, ma offre quasi tutte le funzioni necessarie per poterla ritenere promossa a pieni voti, mentre risulta ancora un po’ deficitaria dal punto di vista degli assistenti vocali e delle automazioni. La schermata principale mette subito in evidenza le camere in funzione, con grossi riquadri sui quali è possibile cliccare per avere immediatamente il feed live del video.
All’interno di ciascuna camera sarà poi possibile attivare l’audio, sia per inviare messaggi all’interno dell’abitazione, sia per percepire i suoni registrati dalla telecamera. Si tratta, dunque, di un audio a due vie, che consentono all’utente anche di captare tutti i suoni presenti all’interno della propria abitazione.
Modalità allarme
Restano pressoché inalterate le funzioni di allarme presenti all’interno dell’app. Le camere sono sempre dotate di allarme acustico di , sono in grado di attivare un allarme di circa 100 decibel, proveniente dalla Homebase, ogni qual volta ravvisino un movimento, e sempre che l’utente abbia scelto di attivare la sirena.
Il tab “Modalità”, infatti, consente di attivare dei programmi differenti, a seconda che l’utente sia in casa, o fuori casa. Attivando l’una o l’altra modalità, si potrà scegliere il comportamento di Hub e telecamere. E’ possibile scegliere, ad esempio, di attivare o disattivare la rilevazione dei movimenti, e di scegliere il comportamento delle singole camere al verificarsi di un movimento.
L’utente potrà scegliere se, rilevato un movimento, far registrare un video di qualche secondo, ottenere una notifica push sullo smartphone, attivare l’allarme sonoro di ciascuna telecamera, o attivare la sirena (di volume più forte) dell’Hub. Naturalmente, sarà possibile scegliere una, o più comportamenti, potendo attivarli anche tutti insieme. Ciò che abbiamo notato è che il sistema funziona e non perde un colpo.
Anche su Android, dove solitamente le notifiche in push di queste applicazioni potrebbero ritardare per via di una mancata ottimizzazione con diversi terminali (soprattutto quelli di matrice cinese), il sistema di notifiche è sempre stato preciso e puntuale, senza che sia stato necessario bloccare l’app sul multitasking, o senza dover intervenire manualmente per forzare l’avvio automatico dell’app o attivare altre impostazioni per eliminare restrizioni di funzionamento in background.
Anche l’allarme proveniente da camera e hub si è sempre attivato puntualmente. Mentre l’allarme della singola camera ha un volume basso, più un avviso acustico percepibile all’interno della camera, la sirena dell’Hub risulta più forte e squillante. Di certo non è un volume in grado di allertare un intero palazzo o il vicinato, ma è sicuramente in grado di allarmare un eventuale malintenzionato.
In ogni caso, il vero punto forte di questi allarmi risulta la notifica push allo smartphone, che allerta l’utente di qualche situazione pericolosa in casa. Su questo, come già anticipato, nessun problema: durante le prove le notifiche sono sempre arrivate con estrema puntualità, sia su dispositivi iOS, che Android.
Peraltro, dopo aver configurato il sistema, è possibile invitare membri della famiglia all’interno della piattaforma, condividendo immediatamente il flusso video delle due telecamere.
HomeKit
Come già anticipato, il nuovo sistema è compatibile con HomeKit, dove il feed della telecamera risulta visibile all’interno della schermata principale dell’app Casa di Apple, e che può anche funzionare in PiP, ossia come riquadro da mantenere in primo piano mentre si utilizzano altre app, o si scorre tra le Homepage di iOS. Il sistema funziona naturalmente bene, e anche in questo caso le notifiche sono sempre risultate puntuali, così come gli allarmi. Come già anticipato, però, all’interno dell’app Casa non è possibile selezionare la qualità video 2K, e cosa ancor peggio, è che tale risoluzione viene eliminata anche dall’app Eufy se si attiva HomeKit. Peraltro, la qualità del feed video su HomeKit è sensibilmente peggiore, rispetto che sull’app Eufy.
Quando si guarda il feed video dall’app Casa di Apple si nota una qualità notevolmente inferiore, con un’immagine quasi pixellata. Si perde quella qualità che, invece, si ha nell’app Eufy, soprattutto quando HomeKit è disabilitato.
Caratteristiche tecniche
Le due telecamere offrono una risoluzione massima di 2K, naturalmente più che sufficiente per una ripresa dettagliata e nitida di ciò che avviene all’interno dell’immobile. Il flusso video richiede qualche secondo prima di partire, anche se questo dipenderà tutto dalla connessione in uso a casa e sullo smartphone dal quale farete partire lo streaming. Non è comunque più lento delle tempistiche richieste dal precedente sistema 1080p.
In ogni caso, durante le nostre prove abbiamo sempre riscontrato puntualità e precisione nella visione delle immagini, che hanno comunque un lag di qualche secondo tra ciò che viene ripreso e ciò che avviene in tempo reale. Le camere sono certificate IP-67, dunque progettata per resistere a tutti gli agenti atmosferici. Godono di visione notturna avanzata, grazie ad un sensore con apertura F2.0, ad alta fotosensibilità.
La qualità 2K, in effetti, risulta migliorare la qualità dell’immagine, soprattutto durante la visione diurna. Abbiamo notato un miglioramento percepibile ad occhio nudo: il vantaggio, però, scopare totalmente quando si decide di attivare HomeKit.
Alexa e Google Home
Se dovessimo trovare da ridire il tallone di Achille di questo sistema è rappresentato dall’integrazione con gli assistenti digitali. E’ presente il supporto Alexa e Google, ma questo permette solo di visualizzare il flusso video su uno schermo esterno. Non è possibile attivare le modalità “casa” e “Fuori Casa” con la voce. Scompare del tutto, poi, qualisasi riferimento all’integrazione IFTTT, promessa con il primo modello, ma mai realizzata.
Conclusioni
Eufy Security continua ad essere ancora un sistema di allarme e videosorveglianza parecchio interessante, ancor di più oggi che sul mercato sono disponibili maggiori accessori Eufy, come il tastierino numerico fisico, e i sensori di movimento ambientale. L’applicazione funziona bene, sempre precisa ed efficiente quando si tratta di inviare notifiche di allarme e di mostrare il flusso video in diretta. Facile l’installazione iniziale, ottimo il sistema di aggancio e sgancio rapido magnetico. Peccato che HomeKit azzeri completamente il vantaggio di avere un sistema 2K, perché riduce la risoluzione video a 1080p. Chissà che un futuro aggiornamento possa risolvere questa problematica.
Su Amazon il bundle con due telecamere e hub costa 399 euro, ma è possibile aggiungere altre camere a partire da 149 euro, e altri accessori, come sensori per porte e finestre, sensori ambientali, keypad di controllo fisico e altri ancora.
C’è pure la versione 1080p, con un risparmio di 50 euro. Ottima idea per chi lo utilizzerà con HomeKit, almeno fino a quando la risoluzione 2K non sarà abilitata con il sistema Apple.
PRO
- Design e costruzione eccellente
- Sistema di aggancio/sgancio magnetico
- Qualità video 2K (senza HomeKit)
- Sistema di notifiche push perfettamente funzionante
- Autonomia delle due camere
- Supporto Alexa e Google Home (anche se limitato)
CONTRO
- Manca il supporto IFTTT
- HomeKit elimina il 2K
- Non troppo economico