Quando Ecovacs ci ha chiesto di mettere alla prova il suo aspirapolvere-robot Deebot N79S abbiamo pensato che sarebbe stato sicuramente interessante parlarne, visto che di questa azienda non siamo mai andati oltre la segnalazione dei nuovi prodotti al lancio.
D’altronde il prezzo è buono e proprio sulla base di questo, se fosse stato in grado di colpirci positivamente dal punto di vista della pulizia, avrebbe certamente dato del filo da torcere a molti altri prodotti concorrenti. Ed è qui che si è accesa la lampadina: perché limitarsi a provarlo? Non potremmo invece confrontarlo con uno di quelli prodotti da una delle aziende più conosciute al mondo in questo settore?
Il risultato di questi pensieri è l’articolo che state per leggere: un confronto diretto di Ecovacs Deebot N79S con iRobot Roomba 615, non il migliore in produzione (si tratta di un modello di qualche anno fa vicino al phase out) ma certamente quello che più si avvicina alla fascia di prezzo in cui si posiziona la soluzione di Ecovacs (nel momento in cui scriviamo c’è una differenza di 50 euro a vantaggio di quest’ultimo).
Accessori in confezione: 1 a 0 per Ecovacs
Allo spacchettamento di Ecovacs Deebot N79S non ci sono state sorprese. Questo aspirapolvere, come del resto molti altri che questo cronista ha provato e recensito in passato, viene venduto insieme ad una serie di accessori che riteniamo essenziali per il suo più comodo utilizzo.
Unboxing Ecovacs Deebot N79S
Nella scatola infatti c’è, oltre all’aspirapolvere (già agganciato al relativo vassoio di raccolta dello sporco), la base di ricarica da accostare alla parete per far sì che, nel momento in cui il livello della batteria scende ad un livello critico, il robottino sia poi in grado di raggiungerla ed auto-ricaricarsi per essere subito pronto al prossimo ciclo di pulizia.
Oltre a questo e al manuale utente è incluso uno strumento multi-funzione molto utile per la manutenzione del robottino: combina infatti un piccolo pettine che permette di rimuovere lo sporco più ostinato dalla spazzola centrale, un piccolo taglierino per strappare eventuali residui di capelli incastrati tra le varie parti ed una spazzolina con morbide setole per scrostare la polvere dalle ruote e dagli angoli del vassoio successivamente al suo svuotamento.
Non manca ovviamente il telecomando (con batterie incluse), indispensabile per controllarlo a distanza o programmarne il suo avvio.
Unboxing iRobot Roomba 615
Diversa è invece la dotazione del Roomba 615. Nella scatola infatti oltre all’aspirapolvere, alla base di ricarica e al manuale utente, non c’è nient’altro. Se si può lasciar correre riguardo l’assenza di uno strumento per la manutenzione (alla fine ci si può attrezzare da sè con un pennellino, un cutter e un piccolo pettine per capelli) rimane più difficile accettare che questo aspirapolvere non sia controllabile attraverso un telecomando.
Avvio e modalità di funzionamento si possono gestire soltanto schiacciando l’unico, grande pulsante centrale incassato sulla superficie dell’aspirapolvere. Quindi ogni volta che dovrete farlo partire o vi chinate oppure allungate il pollicione del piede. Non ci sono altre alternative.
Costruzione: iRobot è un gradino sopra, 1 a 1 e palla al centro
Non che Ecovacs sia costruito male, intendiamoci: il policarbonato utilizzato appare molto robusto, la superficie superiore è rivestita da uno spesso strato di vetro che gli conferisce anche un aspetto premium (e ne facilita la pulizia trattandosi di un’area in cui si deposita molta polvere). E poi le meccaniche sono solide, ruote e spazzole ben congegnate, insomma se lo si confronta con uno degli altri robot provati in passato non ci sono grosse differenze in positivo o in negativo. Tuttavia messo vicino al Roomba di questo confronto emergono tutte le differenze.
Non solo le linee risultano più moderne e complessivamente maggiormente piacevoli alla vista (ma questo è soggettivo), ma la costruzione e l’ingegnerizzazione che ci sono dietro risultano in via generale migliori.
Ad esempio al centro ci sono due spazzole anziché una. Lavorano in simbiosi e all’apparenza sembrano funzionare in maniera più efficace. Quella frontale è realizzata completamente in gomma e promette una profonda pulizia della pavimentazione grazie appunto ad ampie setole in morbido silicone. Quella immedietamente posteriore raccoglie invece lo sporco che sfugge alla prima ruotando nel senso opposto e insieme lo incanalano all’interno del vassoio di raccolta rifiuti. Rispetto a quella che troviamo sull’Ecovacs è caratterizzata da un numero di setole maggiori, molto più morbide e ben diradate.
Le ruote poi sono più grandi e leggermente più alte, perciò dovrebbe essere in grado di superare tappeti e altri ostacoli con più facilità. E poi i sensori sono più ampi e quindi più facili da pulire (oltre al fatto che dovrebbero garantirgli un miglior controllo degli spostamenti).
Ma più di tutto, il vassoio di raccolta dello sporco appare costruito a regola d’arte. Quello dell’Ecovacs non è diverso dagli altri: c’è un grande scompartimento dentro il quale finisce la polvere e, sul lato superiore, un filtro removibile. Il vassoio del Roomba 615 è invece caratterizzato da un sistema di filtraggio a nostro giudizio migliore perché, oltre ad essere di dimensioni maggiori (e quindi ha la capacità di raccogliere un quantitativo di sporco maggiore), è posizionato all’imbocco dello sfiatatoio dal quale viene lanciata la polvere raccolta dal robot. Da qui, grazie ad una ventola, viene smistato lo sporco: il pulviscolo più sottile viene trattenuto dal filtro mentre il resto viene inviato al cassetto più grande.
Prova sul campo: la vittoria? Non è scontata
Fatte queste dovute premesse, arriviamo al cuore della questione. Chi pulisce meglio? Per capirlo abbiamo avuto quasi un mese di tempo, abbastanza per effettuare test diversi e al contempo mantenere alto l’umore della moglie che, per tre settimane piene, ha potuto appendere la scopa al chiodo. In tutta sincerità non è stato facile: il rischio di affrettare un giudizio sbagliato è sempre dietro l’angolo.
Se infatti ci si limita a sporcare volutamente una piccola area del pavimento magari con dei coriandoli o dello zucchero, allora a parte l’aspetto ludico della cosa si potranno certamente tirare le somme e dire chi-è-meglio-di-chi. L’abbiamo fatto e il giudizio è positivo per entrambi: nessuno si lascia dietro neanche mezzo coriandolo e per quanto riguarda lo zucchero, due passate sono sufficienti per tirarlo via anche nelle aree dove se ne accumula in quantità maggiore. Siamo 2 a 2.
Ma il test, quello vero, sarete certamente d’accordo con noi, è nell’uso quotidiano. Quando cioè l’aspirapolvere viene avviato per spazzare il pavimento e far sì che, al termine, non resti neppure un granello di polvere. E qui il discorso si fa complesso, perché il pavimento non si sporca allo stesso modo tutti i giorni. Ci sono giorni cioè che sul pavimento si accumula un quantitativo maggiore di polvere o va a depositarsi in aree diverse.
La casa poi non si vive allo stesso modo. Un giorno si può passare più tempo in cucina, un altro giorno in salotto. Quindi dividere i robot in due settori diversi non avrebbe avuto senso. Per questo motivo ci siamo dati un tempo: una settimana ciascuno, dal lunedì alla domenica, prendiamo appunti per ciascuno e poi tiriamo le somme.
Ebbene, in questo contesto, uno è superiore dell’altro. Siamo al 3 a 2, ed è un risultato definitivo perché la differenza tra uno e l’altro è netta e spietata.
Ecco chi vince e perché
Contrariamente alle nostre aspettative, condizionate anche dalla celebrità di iRobot in questo settore, la vittoria va all’Ecovacs Deebot N79S. E gliela assegniamo per più di una ragione.
Innanzitutto, che è poi quel che più importa, la pulizia è complessivamente migliore. Raggiunge tutti gli angoli e non lascia batuffoli di polvere in giro per casa. Non ha problemi nel riconoscimento di sedie, gambe di tavoli e mobili bassi così come non fatica a scavalcare i tappeti. Ha inoltre la sua “intelligenza” che gli consente di aumentare la potenza di aspirazione nel momento in cui attraversa zone particolarmente sporche. Insomma, quando tornerete a casa lui sarà nella sua stazione di ricarica e il pavimento sarà libero dalla polvere.
Non sono stati invece rari i casi in cui il Roomba 615 ci ha lasciati invece con l’amaro in bocca, dimenticando intere aree o peggio ignorando la polvere che si trovava lungo il battiscopa di alcune stanze. Ci siamo chiesti come mai potesse succedere una cosa del genere e l’unica differenza tra i due che possiamo ritenere la causa principale di questa minore pulizia è nella presenza di una sola spazzola rotante.
iRobot Roomba 615 ne ha una, all’angolo destro, mentre l’Ecovacs Deebot N79S come anche altri di questo tipo ne utilizza due, una per ciascun lato. E infatti non sono rari i casi in cui abbiamo visto il Roomba attivare la modalità “perimetro” percorrendolo però sul lato sinistro, lasciando cioè che la spazzola ruotasse dal lato opposto a quello che avrebbe dovuto invece spazzare (ed ecco perché alcuni perimetri sono risultati completamente sporchi al termine della pulizia).
Perché per il resto, entrambi i robot ci hanno dato l’impressione di avere lo stesso livello di AI: nessuno dei due mappa la stanza, quindi si muovono a casaccio cambiando direzione ogni volta che uno dei sensori incontra un ostacolo. Il perché il Roomba lasci delle zone morte potrebbe essere qui motivato dalla presenza di una sola spazzola. L’Ecovacs infatti ne usa due che ruotano verso il centro e direzionano un maggior quantitativo di sporco al centro, verso la vaschetta di raccolta rifiuti, mentre il Roomba nell’attraversare la stessa pavimentazione può fare affidamento ad una sola spazzola che talvolta lancia sporco e polvere dall’altro lato senza avere un alleato opposto che possa recuperarla per tempo.
Inoltre, bisogna dirlo, iRobot Roomba 615 è davvero rumoroso. Siamo ai livelli di un aspirapolvere tradizionale ed è al momento quello che disturba di più se lo si raffronta anche agli altri robot testati in passato o all’Ecovacs di questa prova, che invece mantiene il suo livello di rumore basso e costante (sebbene le schede tecniche dicano tutt’altro: 67 dB per Ecovacs e 61 dB per il Roomba. Chiaramente ci troviamo di fronte a valori non proprio precisi che non possiamo verificare con strumenti professionali ma delle nostre orecchie non c’è da dubitarne, siamo ancora piuttosto giovani).
E le funzioni? Qui non c’è storia
La qualità della pulizia è già sufficiente per decretare il vincitore di questo confronto ma non possiamo omettere le capacità di ciascuno dei due modelli a fronte di questa netta differenza che si riscontra nel loro utilizzo.
Se dovessimo continuare con l’esempio della partita questo allora sarebbe un 4 a 2 che chiude definitivamente ogni speranza di recupero. Al Roomba manca un telecomando per il controllo, lo abbiamo già detto, ma è anche limitato nelle sue capacità. Si può infatti schiacciare il tasto Auto per avviare la pulizia automatica, quello Spot per spazzare un’area con un movimento a spirale per un diametro di circa un metro, oppure schiacciare il tasto Dock per rimandarlo alla base. Fine. Questo tra l’altro significa anche che per spostarlo dovrà essere sollevato con le mani e se non lo si pulirà quotidianamente sarà come prendere una palla di polvere.
Ecovacs Deebot N79S come d’altronde altri di questa categoria, promette e fa molto di più. Dal telecomando è infatti possibile impostare l’orario corrente e programmarne l’avvio tutti i giorni e in un momento preciso della giornata: ciò significa far sì che pulisca casa anche quando siamo in ufficio – o meglio ancora in vacanza – nel caso in cui avessimo dimenticato di accenderlo prima di uscire.
Anche qui ci sono le modalità Auto e Spot, ma ce ne sono pure altre due dedicate rispettivamente alla pulizia del perimetro di casa e di una singola stanza. E poi c’è il WiFi che, attraverso l’app Ecovacs Home, permette di controllarne tutte le funzioni (e controllare il livello di carica della batteria) direttamente dal telefono e senza dover cercare il telecomando.
Conclusioni
Siamo giunti al termine e a questo prezzo non c’è storia: se volete un aspirapolvere di ultimo grido ed efficiente, tra i due non potete che scegliere Ecovacs Deebot N79S non tanto per le funzioni o per il telecomando, indubbiamente comodi e necessari per un migliore controllo ed una maggiore disponibilità di opzioni ma piuttosto per la qualità della pulizia.
Prima di chiudere è però necessario fare una precisazione. La nostra non è una critica generale ai prodotti di iRobot perché quest’azienda è stata quella che ha in pratica creato una nuova classe di strumenti per la pulizia ed è in grado di produrre modelli che sono al top delle prestazioni e della capacità di aspirazione e che si posizionano in una fascia di prezzo ben superiore (un esempio è il test più recente del modello i7+).
Inoltre il Roomba 615 di questa prova non è un modello di ultima generazione: è stato scelto unicamente per il fatto ed è quello che più si avvicina al prezzo del Deebot in prova.
Prezzo al pubblico
I due modelli hanno un prezzo paragonabile sopratutto in funzione delle periodiche offerte. Nel momento in cui scriviamo su Amazon Ecovacs Deebot N79S: costa 199,99 euro mentre il Roomba 615 di iRobot viene venduto a circa 194 euro.