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Recensione Drift Ghost-S & Stealth 2, le due actioncam a confronto

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Il mercato delle action camera, le piccole telecamere che garantiscono riprese in condizioni normalmente difficili da registrare, è ormai sempre più maturo. Negli ultimi anni è stato travolto da diversi produttori che, per non lasciare campo libero al sempre crescente GoPro, stanno lanciando la propria idea del prodotto.

Ne sono un esempio le aziende cinesi che, a prezzi davvero concorrenziali, ne imitano addirittura il design, rinunciando a qualche caratteristica per poter però accontentare anche gli amatori che desiderano semplicemente filmare i ricordi delle loro vacanze.

Una strada diversa l’ha invece intrapresa Drift Innovation con Ghost-S e Stealth 2, due action camere che incuriosiscono per forma, materiali e modalità d’uso, e che per tale ragione Macitynet ha deciso di mettere alla prova direttamente sul campo per diverse settimane.

Recensione Drift

Nella confezione

Discreto il comparto accessori che troviamo nella confezione di vendita di ciascuna action camera. In quella della Ghost-S, la più grande e sulla carta performante tra le due, troviamo due agganci a piastra con adesivo 3M, un terzo per fascia (con quest’ultima annessa), un telecomando per il controllo remoto ed un coperchio aggiuntivo per renderla impermeabile (fino a 3 metri di profondità, si legge nelle istruzioni) nascondendo completamente gli ingressi microSD e di ricarica. Il coperchio con le aperture, così come il telecomando, mancano invece nella confezione di vendita della più piccola Stealth 2.

Come sono fatte

Mentre la Stealth 2, nonostante la forma, è di dimensioni paragonabili a quelle di una GoPro, Drift Ghost-S è invece molto più grande, questo perché offre uno schermo LCD a colori (contro il piccolo e più semplice schermo monocromatico della Stealth 2) che mostra l’area inquadrata e diverse altre informazioni utili nella fase di preparazione della ripresa. Complice delle dimensioni maggiorate è senz’altro la tecnologia che garantisce una migliore qualità d’immagine e diverse funzioni in più.

Entrambe comunque sono caratterizzate da una struttura piuttosto solida, in rigida plastica di ottima qualità con finitura gommata. Al tatto così come all’apparenza sembrano poter resistere anche ad urti importanti senza dover richiedere l’uso di una qualche sorta di protezione aggiuntiva.

I tasti di funzionamento sono su uno dei due lati sottili, sul lato corto posteriore troviamo il vassoio che chiude ed impermealizza ermeticamente, grazie ad un sistema a vite, interruttori ed ingressi mentre la lente è invece sul lato opposto ed è ruotabile.

Si tratta di una interessante soluzione scelta dal produttore che di fatto permette di orientare la ripresa fissando la camera come più si preferisce. Per fare qualche esempio, lasciarla nella posizione di partenza rende più intuitivo l’aggancio ad esempio ad una portiera dell’auto, oppure lateralmente ad un casco. Ruotandola di 90 gradi in senso orario, il corpo delle Drift viene sostanzialmente posizionato in orizzontale sul piano, risultando così più comode se agganciate al cofano di una automobile o centralmente sopra un casco da moto.

Come funzionano

Dopo essere state ricaricate, tutto quello che resta da fare è accenderle, giocare con il tasto Mode e le freccie Su e Giù per eventualmente regolare i vari parametri (di default registrano al massimo della risoluzione) e premere il tasto Rec per cominciare a registrare.

Prima di partire è importante regolare il giusto orientamento della lente ruotabile in base a come e dove andremo ad agganciare la telecamera, questo per evitare di ritrovarsi con riprese verticali o capovolte (che comunque potranno essere eventualmente corrette in post-produzione con qualsiasi software di editing video che lo consenta). A tale scopo troviamo una “V” lungo il bordo in plastica che avvolge la lente, ad indicare che quel lato corrisponde al bordo superiore della ripresa. Basta quindi accertarsi che il simbolo si trovi in alto per essere sicuri di registrare nel verso giusto.

Recensione Drift

L’applicazione per smartphone

Possono essere controllate anche in remoto tramite l’applicazione per smartphone. Su App Store ce ne sono due, Drift App e Drift Connect, entrambe gratuite, che permettono di regolare i vari parametri e gestirle completamente in remoto. Entrambe funzionano con le due actioncam in prova, non abbiamo notato particolari differenze tra i due software e, con sincerità, non abbiamo neanche compreso il senso di avere due distinti software che in realtà fanno la stessa cosa. La scelta quindi si riversa soltanto sull’interfaccia grafica, leggermente diversa tra una e l’altra.

Ad ogni modo si possono rivelare leggermente più utili con la Stealth 2 per via del fatto che lo schermo incorporato in quest’ultima non mostra l’area inquadrata prima di partire, tuttavia durante le nostre prove, compreso il funzionamento del simbolo “V” per la regolazione dell’orientamento della lente, non ne abbiamo sentito alcuna necessità, forse anche perché al momento dei test le versioni delle due applicazioni in uso hanno portato a galla diversi bug che in qualche occasione hanno chiuso improvvisamente l’app, facendoci di fatto perdere più del tempo che avremmo invece impiegato controllandole direttamente dallo schermo incorporato.

Come vanno

Per quanto riguarda la qualità, alleghiamo un video dimostrativo di una ripresa che abbiamo registrato agganciandole al manubrio della nostra fidata bicicletta da passeggio con la fascia a strappo inclusa nella confezione.

In base alla nostra esperienza anche con altre action cam, possiamo certamente dire che entrambe offrono una ripresa molto buona. Impostate entrambe in Full HD a 1080p, la Stealth 2 può acquisire video fino a 30 fps per un angolo di campo di 135 gradi, mentre la Ghost-S raggiunge anche i 60 fps, certamente più interessanti per chi desidera poter giocare con qualche slow-motion in fase di post-produzione (oltre a poter scegliere tra 90, 127 e 160 gradi per l’angolo di campo). A tale scopo segnaliamo che è anche possibile ridurre la qualità al “solo” HD a 720p per i 60 fps su Stealth 2 oppure ben 120 fps con Ghost-S (rispettivamente, in VGA (640 x 480 pixel) possono salire ancora a 120 e 240 fps).

Il dettaglio finale è buono, sempre lasciando i parametri di default la più piccola Stealth 2 ha dimostrato una leggera tendenza nel sovra-esporre la scena, mentre Ghost-S si è rivelata capace di garantire una ripresa quanto più vicina possibile alla reale scena inquadrata senza alcuna necessaria post-produzione.

 

Pro

Buona qualità video, flessibilità della ripresa con l’orientamento dell’obbiettivo, dimensioni ridotte e praticità per il modell Stealth 2, possibilità di ripresa versatili.

Contro

Dimensioni eccessive per la Ghost-S – attacchi non standard degli accessori che limitano l’uso di quelli in dotazione in combinazione con pettorine o altri sistemi predisposti per Go-Pro (con cui è in ogni caso possibile sfruttare l’attacco cavalletto standard)

Conclusioni e prezzo al pubblico

La qualità è molto buona. In rapporto al prezzo con cui sono vendute, è Drift Stealth 2 (199,99 euro) a vincere il confronto, questo perché è consona alla qualità che ci si aspetta. Drift Ghost-S (329,99 euro) è più grande e pesante rispetto ad altre che, ad un prezzo del tutto simile, oggi offrono prestazioni simili e riprese quantomeno al doppio della risoluzione, con ingombri senz’altro minori.

Le Action Cam Drift sono distribuite in Italia da Attiva.

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