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Recensione Doogee F7 Pro, il gigante buono dei phablet Android cinesi

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Macitynet testa Doogee F7 Pro, un gigante tra gli smartphone Android, sia per caratteristiche tecniche, che per dimensioni: il display ha una diagonale da 5,7 pollici, che mira dunque a competere nella fascia di mercato attualmente quasi monopolizzata dai Note di Samsung. F7 Pro può dire la sua sotto molti punti di vista, anche se certamente non mancano le note non troppo esaltanti. Ecco quali nella nostra recensione completa.

La confezione di vendita è tra le più minimali di sempre, ed è proprio questo il primo aspetto che tradisce la provenienza cinese del terminale. La scatola in cartone non troppo rifinita contiene comunque, oltre al terminale, anche una pellicola trasparente e una cover in silicone, oltre al caricabatteria e al cavo USB-C.

Per fortuna il produttore ha deciso di risparmiare sul pack esterno, mentre prendendo in mano il phablet ci si avvede di una buona costruzione e di buoni materiali. La parte posteriore è in plastica, con un pattern rigato che assicura un buon touch and feel, che rende il terminale per nulla scivoloso.

Le dimensioni sono piuttosto generose, pari a 154×77.1×9.9 mm, anche se i bordi arrotondati sul retro permettono una buona presa. Particolarmente curate e molto belle all’occhio le cornici in alluminio di color oro nel modello bianco da noi testato, mentre il frontale risulta piuttosto pulito, con i soliti elementi a contraddistinguerlo, come camera frontale sensori di prossimità e luminosità, oltre al led di notifica e ai tre tasti touch a sfioramento.

Questi ultimi, purtroppo, non sono retro illuminati: si tratta di un particolare comune a molti cinafonini, ma che forse non ci si aspettava di vedere su un Doogee F7 Pro accreditato di una dotazione tecnica di tutt’altra fattura.

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Il phablet, infatti, monta un processore Helio X20 MT6797 10-core, supportato da 4GB di RAM e 32GB di storage interno. Questa dotazione, anticipiamo subito, è più che sufficiente per muovere il sistema operativo, Android 6.0, con particolare reattività, senza lag o impuntamenti vari. Il terminale supera anche la prova gaming, con il consueto Real racing 3, che riproduce quasi tutti i dettagli possibili, con un frame rate di tutto rispetto, che rende il phablet utile anche per giocare, grazie all’ampio display da 5,7 pollici.

A proposito di quest’ultimo, si tratta di una buona unità IPS, molto luminosa, con una densità di 386 pixel per pollice. Non è tra le più alte, ma considerando l’ampia diagonale è un numero di tutto rispetto: alla vista il display è ben rifinito e di qualità. Complice anche una scarsa ottimizzazione, però, bisogna prestare la massima attenzione ad abbassare la luminosità al minimo: se inserita l’opzione luminosità adattiva il display si spegne completamente, rendendo difficoltosa la sua riaccensione.

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Sulla parte posteriore della scocca spicca un sensore di impronte digitali mediamente performante: dopo numerosi test possiamo affermare che il suo funzionamento si rivela preciso 7 volte su 10. L’anello del touch ID, oltre ad essere un particolare di pregio estetico, rende l’individuazione del tasto particolarmente semplice e immediate.

Ottima la possibilità di risvegliare il cellulare dallo stand by semplicemente con il sensore di impronte digitali, senza dover accendere prima il display con gli appositi tasti laterali. Ottime e funzionali anche le gesture programmabili, con la possibilità di risvegliare il display con un doppio tap, che viene riconosciuto nella maggior parte delle volte, circa 8 volte su 10.

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A livello multimediale Doogee F7 prova, almeno sulla carta a mostrare i muscoli, senza però riuscirci fino in fondo. Monta un sensore Sony IMX230 da 21.0 megapixel. I vari scatti hanno una qualità altalenante. Al chiuso, anche con una buona visibilità, i colori risultano particolarmente chiari, quasi come se ci fosse una patina sull’obiettivo. L’immagine in basso con le tre sagome Nintendo ne è una chiara dimostrazione.

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Dove invece la fotocamera stupisce sono le macro. Non solo il soggetto in primo piano risulta ben definito e dettagliato, ma lo sfondo risulta particolarmente sfocato, dando così una sensazione quasi tridimensionale del soggetto a fuoco. Insomma, la camera ha un ottimo bokeh.

Sufficienti e accettabili le foto scattate all’aperto e in condizioni di buona luce. Queste ultime non risultano affatto male, ma leggendo le caratteristiche tecniche della camera, in accoppiata al modulo Sony, era forse possibile aspettarsi qualcosa in più.

Quanto ad autonomia ci si poteva aspettare qualcosa di più dalla batteria da 4000 mah, che comunque porta il terminale a sera senza patemi d’animo, anche se con un utilizzo intenso, si arriva a dopo cena senza alcuna riserva di energia. Molto buoni, invece, i tempi di ricarica, grazie al supporto quick charge il terminale garantisce una buona autonomia anche con una ricarica di appena mezz’ora, ma si porta al 100% in tempi davvero rapidi per una batteria così capiente.

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Nell’utilizzo di tutti i giorni Doogee F7 Pro si dimostra un valido alleato in qualsiasi campo, permettendo di svolgere tutte le funzioni in modo veloce e rapido, senza rallentamenti, blocchi o lag di alcun genere. Da questo punto di vista il terminale non fa rimpiangere molti top di gamma, e anche il display gode di un’ottima reattività: i tocchi a schermo vengono sempre riconosciuti con la massima precisione, e scrivere velocemente sulla tastiera virtuale non da problemi di sorta.

Buona la navigazione web, ottima l’esperienza d’uso con mail o programmi business, per via dell’ampio display.Per gli amanti dei numeri, in alto il punteggio AnTuTu fatto registrare dal Doogee F7 durante le nostre prove.

Peccato solo che il sistema operativo, in realtà Android 6.0 stock, presenti alcune app obsolete, come la fotocamera, la galleria, il calendario, i messaggi, il browser. Queste app hanno una UI passata, ma nulla che non si possa correggere mettendo mano al Play Store e scaricando applicazioni Google per correggere il problema.

Conclusioni

Doogee F7 Pro è un punto di riferimento per chi ama i phablet superiori ai 5,5 pollici di diagonale. Nell’utilizzo di tutti i giorni non fa rimpiangere molti top di gamma, risultando reattivo e fluido in quasi tutti gli utilizzi. Ottime le macro, sufficienti le foto standard. Buona l’autonomia e particolarmente apprezzabile la velocità con cui si ricarica il terminale.

Su Lightinthebox ha un costo di 245 euro, più che giustificate per un terminale di questo calibro. Il prezzo si riduce a 230 euro con il codice esclusivo F7POFF15, che ha validità di 30 giorni.

PRO

  • Esteticamente piacevole
  • ben costruito
  • buono il display
  • ottime le macro
  • ricarica veloce
  • rapporto qualità prezzo

CONTRO

  • alcune app obsolete vanno sostituite
  • tasti frontali non retroilluminati

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