Non è più un mistero che la maggior parte degli utenti utilizzi ad oggi i propri smartphone come macchine fotografiche principali. Anche e soprattutto per la registrazione di video. Ed allora, i gimbal continuano ad essere tra gli accessori preferiti per chiunque voglia realizzare riprese di qualità. Come ogni anno, DJI presenta il suo nuovo gimbal. Questa volta in prova Osmo Mobile 6, che riprende molto dalla passata generazione, ma con le giuste migliorie.
Confezione di vendita
All’interno della confezione di vendita è presente, oltre al gimbal in sé, anche un pratico treppiede, che è ormai diventato un accessorio indispensabile per le riprese da fermi. Ancora, il bundle di vendita mette a disposizione dell’utente una pochette per il trasporto, oltre al cavo USB-C per la ricarica del gimbal.
Come è fatto
Le somiglianze rispetto a OM5 ci sono, ma anche le differenze si fanno sentire. Anzitutto il colore. Osmo Mobile 6 è disponibile in una colorazione scura, un grigio che tende quasi al nero. In effetti la differenza non è di poco conto, anche e soprattutto a livello di marketing, perché serve a distinguere immediatamente i prodotti, evitando di ingenerare confusione nell’utenza. Ovviamente le differenze con il precedente modello non si fermano qui. In primis questo Osmo Mobile 6 integra un piccolo schermo a LED, che permette all’utente di capire esattamente in quale modalità di ripresa ci si trovi.
Inoltre, il nuovo gimbal sostituisce la levetta dello zoom in e out con una piccola ruota, che offre anche funzioni per il focus. Il miglioramento rispetto al passato, in questo senso, è evidente: l’utilizzo di questa piccola corona risulta molto più piacevole e permette zoom addirittura più fluidi che in passato. Il feedback della ruota è migliore rispetto al cursore precedente ed è anche meno sensibile. Anche il cursore che permette di muovere manualmente il gimbal è stato modificato e risulta più piacevole da gestire, oltre che più preciso.
Insomma, al di la del colore, anche se ad una prima occhiata può sembrare lo stesso gimbal dello scorso anno, così non è. Le migliorie sono tante e prendendo in mano il gimbal l’utente se ne beneficerà immediatamente.
Rimane quasi inalterato il sistema di aggancio dello smartphone, che usa un potente magnete per mantenere il braccio del gimbal attaccato alla morsa per lo smartphone. Questo sistema permette di sganciare lo smartphone dal gimbal senza doverlo necessariamente rimuovere dalla sua morsa. In questo modo si potrà utilizzare liberamente lo smartphone decidendo di agganciarlo al gimbal in qualsiasi momento in un istante.
Il bastone centrale rimane, ovviamente, il centro di controllo dell’interno gimbal. Con una sola mano l’utente riuscirà a gestire completamente lo stabilizzatore. I pulsanti presenti, almeno inizialmente, potrebbero essere di difficile comprensione. Nella confezione è presente un manuale di pochissime pagine, che già rende un’idea del funzionamento, ma il primo avvio dell’app mostrerà all’utente un tutorial ben organizzato: per qualsiasi pulsante premuto verrà restituito a schermo un banner che ne spiega il suo funzionamento.
Sulla rotella zoom/focus si è già detto. Al suo fianco vi è l’analogico per controllare il movimento del gimbal, potendolo orientare manualmente, mentre il pulsante contrassegnato da una “M” permette di gestire le varie funzionalità di funzionamento del gimbal. Le modalità permettono di bloccare il gimbal sulla sua asse, oppure la modalità FPV di seguire completamente i movimento del gimbal, così da offrire una maggiore libera di inquadratura. C’è anche la modalità che blocca completamente il telefono, così da puntare verso un soggetto qualunque sia il movimento della mano. Con la modalità “spinshopt”, invece, si riuscirà a far dondolare delicatamente lo smartphone, così da ottenere inquadrature da prospettive differenti.
Osmo Mobile 6, come il predecessore, può essere ripiegato, così da assumere dimensioni davvero ridotte. Inoltre, rispetto all’OM6 è stato aggiunto un nuovo blocco degli assi per bloccare lo stabilizzatore, consentendo un comodo stoccaggio. E’ un gimbal estremamente portatile, ma al suo interno continua a mantenere l’asta telescopica. Può essere, infatti, allungato, raggiungendo i 20 centimetri.
Ancora, rispetto al precedente modello è stato aggiornato proprio nel morsetto magnetico, aggiungendo una funzione di rilevamento dell’allineamento. Questo fa si che quando i punti sul Morsetto magnetico per smartphone e sullo stabilizzatore non sono allineati correttamente, l’indicatore di sistema sul pannello di stato lampeggerà in rosso. Questo nuovo sistema facilita il collegamento, che risulta rapido e preciso in modo da poterlo utilizzare con tranquillità. Da notare, peraltro, che su iPhone con MagSafe è possibile avviare immediatamente l’app Mimo quando lo smartphone è collegato. Su Android, purtroppo, non c’è una funzione simile.
Come funziona
Tra le caratteristiche importanti del gimbal la tecnologia ActiveTrack che per l’occasione arriva alla versione 5.0, che permette di tracciare un soggetto e bloccarlo al centro dell’inquadratura, così da seguirlo in automatico. Già con il precedente modello avevamo notato un’ottima precisione, che naturalmente si ripete anche in questo caso.
Con il passaggio dall’ActiveTrack da 4.0 a 5.0 ActiveTrack 5.0 il gimbal ottiene un tracciamento più stabile a distanze maggiori. Supporta anche la fotocamera frontale per tracciare il profilo e consente di ruotare intorno al soggetto.
Rimangono immutate le ottime capacità di stabilizzare le immagini. C’è da notare che i motori di questo OM6 sono stati ottimizzati per supportare telefoni sempre più pesanti. Da un lato ne capiamo la necessità, considerando che al giorno d’oggi è davvero difficile trovare terminali leggeri; dall’altro, paradossalmente, il gimbal non sembra restituire le migliori performance quando si utilizza con smartphone leggeri.
Notiamo sempre un certo vantaggio nell’utilizzare il gimbal con iPhone, ma ancora una volta il gap con il mondo Android ci sembra assottigliato. In passato, alcuni smartphone Android di fascia media sembravano non gradire troppo le correzioni operate dal gimbal, mentre questa volta ci siamo trovati bene anche con smartphone Android di fascia media, con registrazioni ben stabilizzate. Attenzione però: per il corretto funzionamento il consiglio è quello di scaricare l’app DJI Mimo tramite APK direttamente sul sito ufficiale DJI.
L’app Mimo è naturalmente la compagna ideale per questo stabilizzatore. Oltre all’Active Track l’app consente anche di iniziare la la registrazione alzando il palmo della mano: la camera inizierà a registrare e seguire il soggetto.
Quanto alle altre funzioni dell’app, questa offre svariate modalità di registrazione:
- Hyperlapse: riprende una sequenza hyperlapse spostando il telefono;
- Timelapse: ci sono quattro modi per registrarlo tra fisso, in sequenza, da destra a sinistra o viceversa. C’è anche un movimento personalizzato per selezionare fino a quattro posizioni per la manovra del gimbal.
- DynaZoom: simula un effetto dolly, come se lo smartphone si trovasse su un carrello;
- Slow Motion: registra video al rallentatore 4X o 8X.
- Video: registra video normali.
- Foto: cattura immagini normali. Tenendo premuto il pulsante si attiva la modalità burst.
- Panorama: cattura 3×3, 240° o CloneMe. Quest’ultimo crea un’immagine in cui lo stesso soggetto appare in più punti della stessa foto.
- Story: fornisce una moltitudine di modelli, guide e angoli automatizzati. Dopo che ogni clip viene stata registrata, l’app la monterà per una storia da condividere immediatamente
Caratteristiche tecniche:
- Peso Stabilizzatore: 309 grammi
- Dimensioni (aperto) 276×111.5×99
- Tracciamento dei soggetti ActiveTrack 5.0
- Avvio rapido su iPhone
- Pannello di stato integrato
- Rotella laterale per zoom/focus
- Blocco degli assi
- Manico telescopico fino a 215 mm
Conclusione
OM 6 è davvero un piacevole passo in avanti rispetto al predecessore. DJI si è impegnata sotto tutti i punti di vista. A guardarlo da fuori potrebbe sembrare lo stesso gimbal dello scorso anno, ma impugnandolo di scoprono davvero tante differenze. La rotella per lo zoom è migliore rispetto al cursore precedente, così come la levetta analogica consente di gestire i movimenti con maggiore precisione.
Il design continua ad essere compatto e leggero, anche se il meccanismo per aprire il gimbal inizialmente risulta confusionario. Apprezzata è sempre la presenza del treppiede in confezione, così come i numerosi tutorial presenti all’interno dell’app Mimo.
Chiunque voglia affacciarsi al mondo degli stabilizzatori per la prima volta farebbe bene a tenerlo in considerazione: questa volta, più che in passato, le migliorie apportate alla nuova versione si fanno sentire. Esteticamente, al di là del colore, somiglia al predecessore, ma le correzioni funzionali sono presenti e tangibili nell’utilizzo di tutti i giorni.
Costa 169,00 € su Amazon e si acquista direttamente a questo indirizzo.