L’idea
L’idea è semplice: ricorrere a una delle forme più antiche e diffuse per sorreggere una tavola da lavoro. Il cavalletto treppiede. Pratico, stabile (bastano tre punti per definire un piano), solido e anche multi-uso. Twelve South, una delle più interessanti aziende di accessori per Mac e iPad, lo ha presentato nel 2011, quando esisteva solo l’iPad tradizionale. Nel frattempo si è aggiunto anche l’iPad mini. E il bisogno di avere un supporto da viaggio pratico per reggere la tavoletta di chi scrive. Ecco quindi come nasce questa recensione di Compass for iPad: abbiamo comprato su Amazon (44,86 euro al momento in cui scriviamo) e provato il Compass for iPad sia con l’iPad tradizionale di ultima generazione che con il mini, per vedere cosa succede. Qui di filata, la prova.
La confezione
Il Compass for iPad (da qui in avanti, Compass) arriva nella classica busta cartonata di Amazon, che al suo interno contiene uno snello pacchetto di plastica trasparente, con all’interno il prodotto ripiegato e un’altra scatolina di cartone. Una volta aperto l’involucro trasparente, dalla scatola emerge la pregevole custodia di panno morbido con un elastico per tenerla chiusa e un foglio di istruzioni con un grande “Thank You” di ringraziamento per l’acquisto (fa sempre piacere). Il Compass che ho scelto è quello color nero “tattico”, ma esiste anche il rosso mela (Starck Deliciuos supponiamo) o l’argento. Ci sono due pellicole di plastica che tengono protetti i due lati lunghi del prodotto e che, spiacevole sorpresa, una volta tolti lasciano uno strato appiccicoso che richiederà un paio di pulizie piuttosto intense prima di averne ragione.
Il funzionamento
Il Compass è molto semplice: identico sostanzialmente a un cavalletto treppiede per pittori, ripiegato è lungo poco meno di 18 cm e largo nel punto maggiore due centimetri e mezzo. Tutto il meccanismo di apertura ruota letteralmente attorno al perno protetto da gomma al vertice del treppiede. I tre bracci del cavalletto hanno dimensioni divese: i due anteriori sono più affilati, e hanno nel tratto terminale un’articolazione di supporto che fa uscire fuori due corti bracci, utilizzati per sorreggere l’iPad. Invece, la parte posteriore, che regge il peso maggiore, è più tozza e ha nella parte alta un segmento centrale che si apre e che serve da “piede” posteriore in una delle due posizioni nelle quali può essere usato il Compass.
Gli abili ingegneri di Twelve South hanno infatti pensato questo strumento come capace di tre posizioni in tutto. Chiuso, completamente aperto per una postura verticale (magari per vedere un film) e adagiato sul piano per il lato lungo, con il “piede” che fa da sbalzo e crea un ottimo angolo per scrivere direttamente sullo schermo. In più, lungo i due bracci anteriori, sulla punta di tutti e tre e sulla gamba centrale o i braccetti anteriori, oltre che sullo snodo centrale, ci sono coperture in silicone che hanno funzione di stabilizzazione (per il grip che creano con il loro maggiore attrito) e anti-graffio sia per le superifci sulle quali viene poggiato il Compass che nei confronti dell’iPad stesso.
Un’ultima nota: lo snodo unico sulla base del quale è possibile aprire o chiudere il Compass è particolarmente utile. L’apparecchio è solido, di materiale robusto e di ottima qualità (è la caratteristica distintiva di Twelve South, che utilizza alluminio paragonabile a quello usato da Apple). Soprattutto, però, non procede a scatti. Invece, la regolazione dei tre bracci e progressiva. Questo è il vero punto di forza del Compass: sarebbe probabilmente stato più facile ed economico fare due o tre regolazioni prefissate con dei “denti” all’interno dello snodo. Invece, grazie al modo più complesso e che richiede una maggior qualità della lavorazione del metallo scelto da Twelve South è invece possibile regolare il Compass in infinite posizioni, e aggiustarlo anche per accogliere un iPad mini, come vedremo tra poco.
Al lavoro con l’iPad classico
I due sembrano fatti l’uno per l’altro. Il Compass scompare nello zaino o nella borsa quando è piegato, mentre quando è il momento di vedere ad esempio un film o leggere un giornale fa da leggìo perfetto per l’iPad. Nella posizione verticale è inoltre possibile utilizzare con grande comodità anche una tastiera esterna, mentre nella posizione orizzontale l’iPad è solidamente sorretto, il Compass riesce a compensare tranquillamente le possibili irregolarità del piano di appoggio e l’utilizzo è molto naturale. I riempitivi di silicone sui bracci e sui braccetti del treppiede sono perfetti per contenere l’iPad senza graffiarne il sensibile lato inferiore e lo ammortizzano per non rischiare contatti bruschi nel caso l’avvicinamento sia troppo rapido. Prova superata con un ottimo punteggio.
Al lavoro con l’iPad mini
Questo era il rischio maggiore e questa è la bella sorpresa. Il Compass è tranquillamente compatibile con l’iPad mini. In modalità panorama l’iPad mini ci sta, con la parte apicale dove ha sede lo snodo del Compass ammortizzato di silicone parzialmente scoperto. È un effetto estetico si intravede un piccolo pezzo della struttura) ma l’effetto ammortizzante e “parante” del silicone è assolutamente rispettato.
Basta regolare l’apertura delle due gambe anteriori per adattarla alla ridotta ampiezza del mini. Stessa cosa per la modalità ritratto, cioè verticale, in cui il mini è tenuto al sicuro all’interno del perimetro del Compass, stabile e bilanciato grazie all’intelligente, robusto e sicuro snodo che permette di stringere ulteriormente le due gambe del cavalletto senza comprometterne la stabilità. La scelta di realizzare un prodotto particolarmente stabile e di “peso” paga soprattutto con l’iPad mini, che viene ad essere ben protetto dal Compass e non può sbilanciarlo perché troppo leggero.
Conclusioni
Gli utilizzi possibili del Compass sono molteplici. Può servire in casa come punto di riferimento per tenere appoggiato l’iPad, può essere un utile cavalletto da viaggio per trasformare, magari con l’aiuto di una tastiera Bluetooth, il tablet in uno strumento di scrittura senza però appesantirlo di gusci e doppie strutture come se fosse una specie di computer portatile tradizionale. Oppure può facilitare l’utilizzo della tastiera virtuale tenendolo inclinato ad un angolo favorevole per la digitazione “on screen”.
Nel corso dei giorni di prova abbiamo usato prima l’iPad tradizionale e poi il mini: la facilità d’uso del Compass è notevole e permette di usarlo dalla prima colazione, per avere il giornale digitale fresco sul tavolo di cucina, sino a sera, per vedere un film appoggiandolo sul poggiabraccia del divano. Nel mezzo, si può uscire e andare a incontri, riunioni e altri contesti in cui l’iPad serve per lavoro senza dover caricarsi di gusci con tastiera annessa che rendono poi difficile l’uso del tablet “solitario”. Chiariamoci: sono ottime le tastiere, le coperture stile agenda, i gusci protettivi. Però rendono “pesante” l’iPad, soprattutto nella versione mini. Diventa poi difficile fare un uso più “leggero” dell’apparecchio.
Invece, avere in borsa il treppiede Compass, che non occupa praticamente spazio, e tenere l’iPad in una custodia molto semplice (anche solo la sua copertura magnetica pieghevole) unisce il meglio dei due mondi. Se poi serve anche una tastiera fisica, l’angolo di utilizzo con il Compass rispetto a quello della peraltro ottima Ultrathin keyboard di Logitech (recensita da Macitynet qui in versione per iPad mini e qui in versione per iPad tradizionale) è indubbiamente migliore, anche perché è regolabile, a differenza di quel che si può fare con la scanalatura presente nella tastiera.
Infine, per gli amanti del pennino, abbiamo anche provato a disegnare come facevano una volta i pittori, a braccio alzato davanti al cavalletto utilizzando SketchBook Pro di Autodesk. Il risultato è notevole e divertente, anche personalmente preferiamo la presa “alla Star Trek”: il tablet su un braccio, anzi poggiato tra la mano e l’incavo del gomito, e il pennello digitale nell’altra mano, come insegnano per il rilievo a vista all’Accademia.
In sostanza gli usi con il Compass sono davvero molti, il prodotto è di pregio e ben realizzato. Il peso è uno dei suoi punti di forza anche se può risultare un po’ fastidioso per altri. Un’unica perplessità: non abbiamo avuto modo di provarlo in aeroporto. Sicuramente può viaggiare nel bagaglio a mano, ma non è certo, visto il profilo da oggetto contundente…
Un’ultima nota: si può anche usare il Compass per l’iPhone (o un altro smartphone). Il nostro iPhone 5 ha un bumper, quindi non si è posto il problema di sfregamenti tra superfici metalliche, ma va tenuto conto che in effetti il Compass non è stato studiato per questo e rischia di graffiare il dietro del vostro smartphone.
PRO
– Ottima fattura e attenzione ai dettagli maniacale
– Regolazione delle inclinazioni di alta qualità
– Compatibile con iPad ma anche iPad mini
– Utile custodia di panno
CONTRO
– La pellicola protettiva “sporca” in maniera non indelebile il prodotto
– Il peso, che contribuisce alla stabilità, può risultare significativo per alcuni
Compass for iPad costa 44,86 euro su Amazon, ma è disponibile anche presso altri rivenditori on line e negozi “fisici”. La distribuzione in Italia è a cura di Attiva.