Di action camere, sul mercato, se ne trovano ormai di tutti i tipi e per tutte le tasche. Un mercato invece più recente, dove stanno lentamente facendo capolino anche i prodottori cinesi, è quello delle action camere sferiche, capaci di registrare video a 360 gradi o, come nel caso della Detu Sphere messa recentemente alla prova dalla nostra redazione, anche in VR (virtual reality), godibili attraverso un qualsiasi visore che si accompagna allo smartphone.
Com’è fatta
La telecamera in questione non è tanto più grande di un’action camera. E’ invece diversa nella forma, cilindrica, e nella lente frontale, molto più grande e sporgente, capace di garantire riprese con un angolo di campo – si legge sul manuale – di ben 236 gradi.
Presa in mano la prima impressione è quella di un prodotto piuttosto robusto, complice il peso che sulla nostra bilancia da cucina segna 76 grammi insieme alle plastiche che compongono lo chassis, apparentemente capaci di poter resistere anche a qualche urto.
Il comparto accessori è piuttosto scarso: nella confezione troviamo unicamente un cavo microUSB lungo 25 centimetri circa per la ricarica, una sacca in tessuto sintetico per il trasporto della telecamera ed un supporto per piastre ed accessori compatibili con il sistema GoPro che si avvita al fondo della camera attraverso l’attacco a vite 1/4’’, scelta intelligente anche in vista dell’accompagnamento delle riprese ad un classico treppiede.
I pulsanti, quattro, sono di facile comprensione anche senza dover maneggiare con il manuale grazie ad i simboli impressi su di essi. Il tasto M permette di passare, con un click, tra la modalità foto e video, la cui attivazione è indicata dai due LED posti al fianco del bottone; quello più grande, accompagnato da un LED circolare, è il pulsante di scatto ed avvio/stop delle riprese; a scendere, il pulsante per attivare la modalità WiFi e il tasto On/Off per accendere e spegnere la camera.
Sul fondo, ben protetti da uno sportellino a pressione, l’ingresso miniHDMI, lo slot microSD e la presa microUSB per la ricarica della batteria interna non sostituibile, un vero peccato che costringerà l’utente ad accompagnare una batteria d’emergenza alle riprese per estendere i minuti di autonomia, ridotti a poco più di mezz’ora se si utilizza la camera in abbinamento ad uno smartphone collegato in WiFi, argomento di cui parleremo più avanti nel paragrafo relativo ai test sul campo.
Come si usa
Si tratta, come accennato, di filmati concettualmente diversi da quelli a cui si è solitamente abituati: allo stesso modo, quindi, anche l’approccio alle riprese dev’essere pensato diversamente. Il primo errore che si potrebbe fare, ed al quale siamo andati incontro anche nelle nostre prime prove (avendo inizialmente ignorato totalmente il manuale d’uso), è quello di puntare la lente verso il soggetto che si desidera riprende.
La telecamera non va infatti appoggiata sul lato piatto, quello dove troviamo anche l’ingresso a vite per il collegamento ad un treppiede. Bensì, l’obiettivo dovrà puntare verso l’alto, poggiando la telecamera sul secondo ed ultimo lato piatto, quello accompagnato da quattro piccolissimi piedini.
E’ questa posizione che garantisce infatti una visione a trecentosessanta gradi dello spazio circostante, con un filmato che in base alle nostre prove si gode a pieno soltanto attraverso l’applicazione ufficiale o una di quelle predisposte per questa tipologia di file su smartphone e tablet. Qui risulta infatti più comodo orientare direttamente il dispositivo nella direzione in cui si intende guardare o, più semplicemente, strisciare il dito sullo schermo: su Mac e PC sarà invece necessario affiancare player appositi ed adoperare con il mouse.
Peggio ancora se si parla di condivisione online: come già constatato in passato dalla nostra redazione, una soluzione piuttosto semplice e immediata sembra quella di utilizzare YouTube, in accoppiata con il browser Chrome, anche se il processo per caricare il filmato e farlo riconoscere come video a 360 gradi richiede software terze parti, con l’estrazione di metadati e la ricostruzione del filmato con le istruzioni apposite per la piattaforma video.
Come va
Dove ci è piaciuta di più, è nelle fotografie. La qualità degli scatti è molto buona, con colori piuttosto fedeli alla realtà e con un dettaglio finale senz’altro soddisfacente se l’intento è quello di condividere gli scatti sui social network, dove non è richiesta un’elevata qualità delle immagini.
Gran parte del lavoro è comunque svolto dall’applicazione. E’ infatti possibile collegarsi all’action camera tramite WiFi, quindi visualizzare le immagini appena scattate oppure scaricarle direttamente sulla memoria interna dell’app su iPhone, potendo così guardarle e “giocarci” per tutto il tempo anche senza avere la camera con sé (e preservando la batteria per altre fotografie).
Diverso invece il discorso se si parla di video. In questa occasione la telecamera mostra tutti i limiti, con una qualità ad ogni modo buona per la visione su uno smartphone ma non pienamente apprezzabile sul grande schermo, né per una eventuale realizzazione di video-ricordo, magari delle vacanze appena concluse.
Questo perché la risoluzione, seppur elevata (si parla sempre di Full HD), soprattutto nella modalità “Panorama” che permette di guardarsi intorno, non ci è sembrata all’altezza, specialmente se la si rapporta alla qualità dei file che oggi, anche smartphone di basso costo, sono ormai in grado di offrire. I 1.440 x 1.080 pixel del video vengono infatti “stirati”, riducendo sensibilmente la qualità finale del filmato.
Questo stesso limite lo abbiamo riscontrato in passato con app e giochi per visori VR, che difatti effettuano uno zoom visivo su un file che, visto ad occhio nudo, sembra perfetto, complice anche lo schermo retina del nostro iPhone 6 Plus ma che, dentro uno schermo, risulta leggermente “sgranato”. E infatti, attivando la modalità VR per un filmato ed inserendo il telefono in un visore, la sensazione è la stessa, ovvero quella di un filmato divertente da rivedere, potendosi girare intorno e rivivere in prima persona una passeggiata in città, ma alla lunga stancante, facendo desiderare un video di maggiore qualità.
Considerazioni sull’applicazione
Va fatto qualche cenno anche sull’app, che costituisce il 50% del sistema in quanto tutte le foto ed i video devono comunque passare prima per questo software (a patto di non trovarne altri simili e compatibili con questa telecamera). Non abbiamo avuto l’occasione di provare la controparte Android, quindi i nostri commenti riguardano unicamente quella per iPhone (usata nel nostro iPhone 6 Plus con iOS 9.3.4) nella versione 2.2.0.
L’interfaccia grafica è molto semplice e le varie voci di menù sono di facile comprensione, sebbene la traduzione in qualche caso lasci un po’ a desiderare. Al momento non sembrano funzionare alcune delle funzioni più interessanti, tra cui la conversione dei filmati a 360 gradi, in modalità personalizzata o il caricamento diretto su YouTube. Come accennato in precedenza infatti si è costretti a ricorrere a software di terze parti ed una serie di operazioni che spesso scoraggiano la condivisione online: confidiamo che la società possa presto rilasciare un aggiornamento software che risolva i problemi legati a queste tre funzioni. Al momento, qualsiasi conversione avviata, non viene portata a termine, causando un crash del software dopo qualche minuto.
Se invece ci si limita a fruire di foto e video dallo smartphone, sia essi in collegamento WiFi con la camera, sia scaricandoli all’interno della memoria dell’app, allora l’applicazione fa il suo dovere, permettendo di passare facilmente tra una modalità e l’altra e di gestire con facilità la visualizzazione dei vari file. Anche qui, occasionalmente, qualche bug dell’app può far chiudere inaspettatamente l’applicazione.
Conclusioni
Detu Sphere è una buona foto/videocamera a 360 gradi, soprattutto in rapporto al prezzo per cui viene proposta. L’applicazione è ancora piuttosto acerba, molte delle funzioni più interessanti al momento non sembrano funzionare e la qualità video è limitata, a nostro giudizio, al solo intrattenimento dallo smartphone.
E’ molto buona per le fotografie, se lo scopo principale è quello di realizzare scatti sferici, in modalità “Pianeta” o panoramica, allora si tratta di un accessorio consigliato specialmente per la qualità finale garantita, certamente migliore delle fotografie realizzate magari proprio con iPhone e poi convertite con applicazioni che simulano lo stesso effetto. Badate bene: funziona anche con i video, potreste ad esempio posizionarla al centro di una tavolata e registrare chiacchiere e scherzi tra amici e colleghi, ma finisce lì, senza offrire un file di qualità accettabile per la visione ad esempio su un televisore.
Pro
– Buon rapporto qualità/prezzo
– Facile da usare
– Compatta e piuttosto leggera
– Garantisce foto e video a 360 gradi
– I video possono essere visualizzati anche in VR con un visore
Contro
– Qualità video non all’altezza per la visione su un televisore
– Applicazione per iOS piena di bug
[usrlist Design:4 Facilità-d’uso:4,5 Prestazioni:2,5 Qualità/Prezzo:4,5]