“Two is meglio che one” diceva una vecchia pubblicità di gelati e noi prendiamo la palla al balzo per raccontarvi del nuovo NAS Asustor Nimbustor 2 Gen2 in abbinato ad un DAS Asustor Xpanstor 4, una accoppiata (NAS/DAS) sempre più in tendenza nel mondo dell’archiviazione. Vediamo perchè.
Perchè due è meglio di uno?
Asustor Xpanstor 4 è un DAS, acronimo che sta per Direct Attached Storage, sostanzialmente un case esterno a 4 slitte che si collega ad un NAS (ma poi vedremo non solo), per espanderne la capacità di archiviazione.
Nel nostro caso come NAS abbiamo usato un Asustor Nimbustor 2 Gen2, di cui abbiamo già parlato nella versione a 4 slitte (mentre questo è il modello a 2 slitte) e oggi, più che dettagliare del NAS, vi raccontiamo di come è usare un NAS e una unità di espansione esterna, e di quali sono i vantaggi di questa soluzione.
La domanda infatti sorge spontanea: non è meglio avere un NAS con più slitte invece di due unità separate? Per certi versi la risposta è soggettiva, ma possiamo dire che l’Asustor Xpanstor 4 facilita le operazioni di espansione, dato che una volta finito lo spazio, acquistare un altro NAS è economicamente molto più importante. Inoltre, una unità esterna può essere accesa o spenta a piacere, risparmiando elettricità e un po’ di rumore.
Ma più di tutto una unità DAS offre grandi possibilità di espansione a prescindere ed è comoda in molte situazioni, anche al di fuori del NAS.
La confezione
Le confezioni di entrambi sono molto sobrie, con una intrigante grafica esterna piacevole e abbastanza rara in questo ambiente dove tutto ha un look piuttosto industriale.
All’interno (in scatole separate) trovano posto il NAS e il DAS, con i rispettivi alimentatori: nel NAS Asustor Nimbustor 2 Gen2 troviamo in abbinata anche un cavo Ethernet, mentre nel DAS (che non si connette alla rete ma offre solo connessioni dirette serve di altri device) un cavo misto USB-C/USB-A.
In entrambi i casi trova spazio un piccolo sacchetto con alcune viti che servono nel caso si opti per unità SSD SATA da 2,5″ (più veloci e silenziose) al posto delle unità meccaniche da 3,5″, che invece non hanno bisogno di viti perché le slitte hanno un sistema ad aggancio molto veloce e comodo.
Inoltre, all’interno del NAS Asustor Nimbustor 2 Gen2 sono previsti quattro alloggi per altrettante memorie molto veloci di tipo SSD NVMe M.2, che possono essere usate sia come archiviazione pura che come memoria cache per le unità meccaniche.
Per accedere alle slitte di memoria NVMe è però necessario smontare l’unità e togliere il coperchio, operazione non impossibile ma che necessita di un certo tempo, anche perché l’unità non si apre se non si sono tolte le slitte prima (ovviamente il NAS deve essere spento).
Preparazione
Una volta inserite le memorie meccaniche e a stato solido all’interno del NAS e dell’Asustor Xpanstor 4, possiamo procedere con la preparazione.
Per quanto riguarda il NAS, le operazioni sono del tutto simili a quanto già descritto nella recensione del modello a quattro slitte, aiutati anche da un OS che è tra i più semplici e lineari del mercato, e anche un utente alle prime armi può eseguire le operazioni primarie in autonomia (a patto di avere qualche nozione sul RAID, per meglio gestire i dischi).
La bella notizia è che anche le operazioni relativa all’Asustor Xpanstor 4 sono altrettanto intuitive: una volta collegato e acceso, il DAS è visto dal sistema come fosse una unità interna e tutti i dischi sono gestiti allo stesso modo.
I dischi nel DAS possono essere “fusi” in uno o più volumi in RAID in completa autonomia, e da li creare cartelle condivise a piacimento.
La scelta di optare per unità meccaniche (più capienti) o SSD (più veloci, silenziose ma molto più care) è dettata da ragioni economiche o di spazio, ma nell’utilizzo non c’è nessuna differenza tra una o l’altra.
Una volta in pista, le cartelle condivise dentro Asustor Xpanstor 4 possono essere catturate dal Mac allo stesso modo di quelle dentro il NAS.
Meccanica
La meccanica dell’Asustor Xpanstor 4 ricalca quella del NAS Asustor Nimbustor 2 Gen2, anche se ovviamente si parla di un device più semplice dal punto di vista meccanico. Entrambi si sono rivelati abbastanza silenziosi, al netto della rumorosità dei dischi interni che aumenta ad ogni disco meccanico inserito (per ovvie ragioni fisiche).
Il NAS comanda l’unità DAS in tutto e per tutto, tanto che questa si accende e spegne assieme al NAS in modo del tutto automatico (allo stesso modo anche la funzione sleep), anche se grazie al pulsante anteriore è possibile spegnerla singolarmente.
Il collegamento avviene tramite un cavo misto USB-C/USB-A con viti a supporto (per rendere più stabile il connettore lato DAS): il collegamento è veloce, ma qualche appunto ad Asustor lo possiamo fare.
Ci sarebbe piaciuto avere una o due connettori USB-A supplementari nell’Asustor Xpanstor 4, che sfruttassero l’ampio canale USB-C per il collegamento di chiavette, altri dischi esterni o, meglio, un secondo connettore USB-C per collegamenti a catena.
Inoltre, è arrivato il momento per il passaggio da USB-A a USB-C anche nei NAS (esperimenti erano stati fatti già nel lontano 2017), per rendere il tutto più elastico e poter anche sfruttare alcuni HUB.
Uso quotidiano
Una volta installati NAS e DAS, sostanzialmente il fatto di avere due unità al posto di una sparisce completamente e si ragiona solo a volumi e cartelle condivise, oltre che per servizi erogati (questi ultimi solo dal NAS).
Come la maggior parte dei NAS, anche l’Asustor Nimbustor 2 Gen2 può attivare diversi servizi da lasciare usare a Mac e PC presenti in rete, che sfruttano i volumi condivisi senza che ci sia differenza alcuna se questi siano fisicamente nel NAS o nell’unità DAS Asustor Xpanstor 4.
Pensiamo all’omnipresente Plex, che nelle nostre configurazioni non manca mai, ma ci sono molti altri servizi, come la condivisione file e foto, backup, virtualizzazione e così via.
Dal punto di vista economico, questo rappresenta un grande vantaggio perché possiamo “spezzare” l’acquisto del NAS e dei dischi in un primo momento, per poi valutare il DAS successivamente, magari finito di ammortizzare il NAS, potendo così espandere lo spazio senza grandi traumi e senza dover installare di nuovo tutto.
D’altra parte la capacità di archiviazione è davvero enorme, perchè l’Asustor Xpanstor 4 supporta dischi sino a 22 TB per slitta, (88 TB in totale sui 4 dischi), con una porta USB-C 3.2 Gen 2 che arriva sino a 10 Gbs di velocità.
Nel nostro caso, vendo già da un sistema Asustor precedente, abbiamo usato la funzione MyArchive per il passaggio dei dati: in pratica, il sistema permette di inzializzare un disco in modo che possa essere visto da tutti i NAS Asustor come disco “di passaggio”, senza la necessità di configurazione.
Una volta inserito nel NAS (o nel DAS) questo disco MyArchive è un volume dove possiamo copiare o incollare file da trasportare verso altri NAS Asustor a piacere, un modo molto semplice e brillante per trasportare sino a 22 TB di dati senza, per questo, congestionare la rete.
Anche con Mac
In questo articolo abbiamo voluto esaminare il funzionamento dell’unità Asustor Xpanstor 4 con un NAS, che è uno dei due funzionamenti previsti, utile come abbiamo detto per aumentare lo spazio di archiviazione senza dover per forza cambiare NAS (le unità DAS sono tipicamente più economiche dei corrispettivi NAS).
Tuttavia è doveroso segnalare che unità come Asustor Xpanstor 4 sono perfettamente compatibili anche con Mac e PC Windows, tanto da poter essere utilizzate tranquillamente come unità esterne per ospitare da 1 a 4 dischi esterni meccanici o SSD, come archivio o come backup.
Questa scelta può apparire simile a quella di optare per una soluzione commerciale dove case e dischi sono venduti assieme, e per certi versi lo è, ma le unità DAS sono tipicamente più potenti e molto più versatili, perché hanno la possibilità di cambiare dischi in modo più semplice. Faremo un articolo più approfondito sull’uso di Asustor Xpanstor 4 con un Mac più avanti.
Conclusioni
L’abbinata Asustor Nimbustor 2 Gen2 con DAS Asustor Xpanstor 4 si è dimostrata capace e interessante sotto diversi punti di vista: optare per una unità DAS per espandere la memoria di un NAS risolve molti problemi di gestione (perché gestire due NAS è molto più complesso che gestirne uno), più economico in fase d’acquisto e del tutto trasparente per la creazione di volumi e cartelle, che il NAS considera al pari di quelle create sui dischi interni, oltre ad una gestione RAID hardware del tutto identica a quella interna.
La prova è stata basata su un NAS della serie Nimbustor, ma dato che il sistema è lo stesso funzionerà allo stesso modo per tutti i NAS Asustor (perlomeno con quelli abbastanza recenti), oltre ovviamente a poter operare anche con Mac o PC Windows, laddove le esigenze sono diverse, ma con lo stesso medesimo fine di poter avere più spazio.
Conviene rispetto ad un NAS più grande? Come abbiamo detto la risposta è molto soggettiva, dipende dalle esigenze dell’utente e dall’età del NAS, dallo spazio a disposizione nell’armadio e dalle unità che vogliamo inserire, ma l’aspetto più interessante è che Asustor offre con questo modello una scelta aperta, che l’utente può valutare in totale serenità.
Pro:
• Ottima combinata per aumentare lo spazio
• Entrambi silenziosi (al netto dei dischi)
• Look piacevole
• Slitte a gancio
Contro:
• Xpanstor 4 manca di un HUB USB
• Nimbustor 2 manca di un connettore USB-C
• Niente display
Prezzo:
• 429,00 € (Asustor Nimbustor 2 Gen 2 AS5402T)
• 609,00 € (Asustor Nimbustor 4 Gen 2 AS5404T)
• 349,00 € (Asustor Xpanstor 4 AS5004U)
• 52,22 € (WD Red SN700 250GB NVMe M.2 SSD for NAS)
• 66,62 € (WD Red SN700 500GB NVMe M.2 SSD for NAS)
• € (WD Red SN700 1TB NVMe M.2 SSD for NAS)
• 209,90 € (WD Red 8 TB NAS hard disk interno 3.5″)
Asustor Nimbustor 2 Gen 2 AS5402T e Asustor Xpanstor 4 AS5004U sono disponibile a partire dal sito web italiano della casa madre (qui per Nimbustor 2 e qui per Xpanstor 4) ma lo potete trovare più comodamente anche presso Amazon.it