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D-link Music Everywhere estende il Wi-Fi e aggiunge Airport: la recensione

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La tecnologia Airport di Apple è spesso sottovalutata nella scelta di  sistema audio wireless sopratutto perchè, a differenza di quelli dotati di Bluetooth, gli altoparlanti in grado di ricevere i segnali wi-fi per lo streaming sono spesso più costosi e la scelta di dispositivi è sicuramente inferiore per gamma di prezzo e dimensioni.

Si può ottenere uno “speaker Airport virtuale” abbinando un qualsiasi sistema audio amplificato ad una versatilissima Airport Express di Apple ma il costo per singolo dispositivo è di 99 Euro: puo’ essere giustificato dal fatto di avere su Express anche una USB per la stampa a distanza ed una doppia rete 2,4, 5 GHz ma se lo scopo è soltanto quello di portare la musica in streaming in ogni stanza il Music Everywhere con il suo costo inferiore ai 50 Euro, potrebbe essere una soluzione da prendere in considerazione.

dlink-Music-Everywhere1Music Everywhere DCH M225, questa la sigla del prodotto, è stato presentato qualche settimana fa nell’ambito dei dispositivi MyDlink Home ma è un dispositivo che vive una vita a parte, scollegata da un progetto globale per la domotica, occupandosi specificamente di estendere una rete domestica attraverso WPS o una configurazione manuale e di portare a nuova vita un impianto audio senza collegamento Wireless.

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La confezione
La confezione è quella molto sobria dei prodotti D-link più recenti ed e’ composta da scatola in carta + cartone completamente riciclabili: all’interno troviamo il prodotto in una accattivante livrea bianco lucida e un cavo Jack-Jack nero di buona lunghezza che servirà a collegare la presa audio posta nella parte inferiore. L’involucro ha una evocativa forma parallelepipeda con base a forma di “D” sulla cui sommità troviamo il logo D-link mentre sul fianco destro c’e’ il pulsante per l’attivazione del collegamento al router in modalità WPS: basterà premere il corrispondente pulsante sul router di casa (se ne è dotato) e i due comunicheranno nome e password in modo da estendere la rete.

In realtà abbiamo trovato molto comoda anche la configurazione manuale a cui si accede scegliendo il nome del DCH M225 tra i dispositivi a portata del vostro computer, iPhone o iPad: una volta selezionata la rete si entra, attraverso un comune browser nella pagina di configurazione di Music EveryWhere che ci permetterà di scegliere a quale router vogliamo collegare il nostro extender e di inserire la relativa password di accesso.

Una volta fatto questo potremmo scegliere se battezzare l’access point aggiuntivo con un nome a parte o se trasferire (come faremmo con WPS) i dati del router principale al ramo aggiuntivo che abbiamo creato. Il passo successivo è quello di nominare il DCH M225 con il nome della stanza in cui è installato in modo da riconoscere il dispositivo a cui invieremo la nostra musica.

In funzione
Vista la facile fase di configurazione passiamo alla fase di funzionamento che ovviamente è semplicissima: qualsiasi dispositivo abbiamo collegato al router comune è in grado di vedere l’extender e le sue capacità audio: iPhone, iPad, Mac e PC attraverso iTunes possono far eseguire le musiche preferite dall’altra parte della stanza semplicemente selezionando il nuovo altoparlante “Wireless” costituito magari da da un buon impianto stereo o da speaker di qualità a cui siamo affezionati. Rispetto ad Airport Express manca ll collegamento digitale.

La qualità di riproduzione dipende ovviamente dalla fonte sonora, dagli archivi messi in esecuzione e dalla qualità dei trasduttori che abbiamo collegato visto che Airport, a differenza di Bluetooth, lavora con una banda molto ampia e senza compressione delle frequenze e la trasmissione non è il punto debole del sistema. Nei nostri test abbiamo utilizzato sia degli speaker portatili come iLoud di IK Multimedia (dotato in portenza di Bluetooth) sia un buon impianto surround con Amplificatore Yamaha (dotato questo di Airport) per confrontare la resa sonora, il ritardo nella trasmissione dello streaming e la possibilità di gestire un sistema con più speaker che potessero suonare contemporaneamente.

Il confronto con Bluetooth è sicuramente spietato: la pulizia dei bassi e la separazione degli strumenti sulle mediobasse è sicuramente migliore con Airport e Music Everywhere non smentisce le esperienze precedenti mentre non si apprezzano evidenti differenze tra l’Airport del ricevitore Yamaha e quello “aggiuntivo” del sistema D-Link.

La riproduzione su molteplici altoparlanti invece sembra essere il punto debole del dispositivo: mentre è facile far suonare uno speaker collegato a scelta tra quelli delle rete è virtualmente impossibile, per mezzo di iTunes su Mac e PC o con Remote su iPhone e iPad, sincronizzare l’emissione del suono tra DCH M225 e altri sistemi di riproduzione, sia locali che remoti dato il ritardo nello streaming dalla fonte all’extender.

In pratica se scegliamo una canzone da riprodurre questa partirà sempre con 2 o 3 secondi di ritardo sul sistema collegato con Music Everywhere: nulla di grave quando mettiamo in esecuzione una playlist o non abbiamo la necessità di avere un suono sincronizzato in tutta la casa. Avendo un solo DCH M225 è difficile sapere se molteplici expander possano essere “sincronizzati nel ritardo” ma questo pregiudica l’uso come sistema di multidiffusione all’interno di una stessa stanza in combinazione con altri speaker già dotati di Airport.

Per quanto riguarda l’espansione della rete wireless nulla da dire: sia con la configurazione WPS che con quella manuale è semplicissimo allargare la portata e le dimensioni ridotte oltre al look minimale rendono l’operazione semplice e a basso costo e pure elegante.

Conclusioni
Music Everywhere è sicuramente un dispositivo a basso costo ed ottima resa sonora se pensato come strumento per “airportizzare” vecchi speaker con tutta la qualità permessa dalla tecnologia wi-fi. Potete spostarvi in tutta la casa e attivare di volta in volta il sistema audio presente in quella stanza senza alcun problema con la portata che la copertura del vostro sistema wi-fi vi offre e con la sicurezza aggiuntiva che l’estensione della rete è assicurata dal piccolo box bianco.

Lo sconsigliamo per l’utilizzo come sistema di multiamplificazione in una singola stanza: il notevole lag vi impedirà di utilizzarlo per lo scopo.

Pro
Compatto, facile da configurare, economico, cavetto in dotazione, qualità e portata Airport vantaggiosa rispetto Bluetooth, ottimo sistema per allargare la rete con tecnologia N300.

Contro
Elevato lag di riproduzione e impossibiltà di sincronizzazione con altri speaker e sistemi Airport.

Prezzo al Pubblico
Music Everywhere e’ facilmente reperibile nei grandi retail, in molti negozi Apple e online su Amazon ad un prezzo di circa 49,90 Euro.

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