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Recensione D-Link DIR-518L, torna la vecchia Airport ma agli steroidi

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In un mondo dove la connettività è tutto anche quando si è in mobilità, non stupisce che grandi gruppi specializzati in apparati di rete, modem e router come D-Link spingano molto su prodotti che hanno una loro identità specifica per chi in viaggio vuol sempre essere connesso. Questo è anche il profilo del D-Link DIR-518L, (in vendita su Amazon a 55 euro) un accessorio particolarmente interessante che ricorda molto la vecchia Airport “a scatoletta” che si inseriva in una presa nel muro, ma si rivolge al mondo dei possessori di dispositivi come iPhone e iPad, offrendo loro diverse interessanti caratteristiche, al punto da poter dire che ha il profilo di un vero coltellino svizzero del wireless. Il DIR-518L fa, infatti, da router wireless e da repeater come la vecchia Airport (e la nuova, ma è più comodo e compatto), ma interpreta anche il ruolo da caricabatterie e da apparato per il cloud personale, consentendo di condividere contenuti multimediali tra dispositivi mobili e di avere lo streaming di filmati da chiavette USB. L’abbiamo provato per verificare le sue potenzialità e vederne da vicino come si può fruire delle sue caratteristiche più salienti.

D-Link DIR-518L che cos’è

IMG_1569Di base il D-Link DIR-518L fa quel che faceva la vecchia Airport tascabile: si collega ad una presa della corrente usando la spina integrata (tre diversi i modelli che troviamo nella scatola, per un facile utilizzo internazionale), lo si connette ad un cavo Ethernet ed ecco trasformata una linea a cavo in una rete wireless. Oltre a questo il D-Link DIR-518L funziona anche come extender o per moltiplicare gli accessi ad una rete wireless. Una volta collegato ad un hot spot, potremo creare una seconda rete con la libertà di collegare ad essa tutti i dispositivi che vogliamo, anche usando la rete da 5 GHz. Proprio la compatibilità dual band è una delle peculiarità del D-Link DIR-518L rispetto alla versione D-Link DIR-505 che l’ha preceduto ed a diversi altri prodotti concorrenti. Il D-Link DIR-518L è in grado di servire una rete Wi-Fi fino a 600 Mbps grazie alla compatibilità con il Wi-Fi ac. È anche possibile usare le due reti, da 2,5 GHz e da 5 GHz in contemporanea ed in maniera separata. Infine l’accessorio D-Link funziona anche come Media Server: è in grado di presentare immagini, filmati e di leggere direttamente alcuni tipi di documenti (essenzialmente Word e PDF) contenuti in una chiavetta USB e di mandare gli altri ad applicazioni iOS che avremo sul nostro dispositivo.

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D-Link DIR-518L come funziona

Il D-Link DIR-518L arriva accompagnato da un sintetico manuale e da una scheda che serve a compiere i primi passi per la configurazione. Il principale pregio del software e dell’interfaccia D-Link è la semplicità: dopo avere attuato l’accesso, il browser è molto chiaro su che cosa dovremo o potremo fare. È possibile anche accedere ai settaggi con dispositivo mobile, ma non usando Safari. Nel nostro caso siamo riusciti solo usando Chrome per iOS; l’utilità di accedere con un browser mobile è comunque abbastanza limitata visto che per un pieno controllo è necessario avere un browser desktop grazie al quale, con pochi semplici click (o tap) potremo gestire e memorizzare interamente la configurazione, andando dai più semplici elementi (come il cambiamento delle password) a quelle più sofisticate. È però probabile che l’utente comune non avrà bisogno di cambiare molto altro se non andare a modificare le credenziali di accesso o i settaggi di collegamento alla rete variando la tipologia di funzionamento, passando, ad esempio, da connessione via cavo ad extender, con la possibilità di moltiplicare i punti di accesso ad una sola rete. Questa modalità è particolarmente interessante quando si è in mobilità e si ha un solo accesso (magari a pagamento) e si vuole connettere ad esso dispositivi multipli; con il D-Link DIR-518L questa opzione è distante un solo click.

Recensione D-Link DIR-518L

Per far funzionare l’accessorio come media server dovremo invece servirci di Shareport, un applicazione che si scarica da App Store per la quale non c’è, invece, alcun manuale. È anche possibile creare un account Mydlink che ci consentirà di usare i server di D-Link come ponte verso il dispositivo: in questo modo anche se non saremo connessi alla rete locale ma da remoto, potremo vedere i contenuti di una chiavetta collegata alla porta USB.

Come va il D-Link DIR-518L come punto di accesso

La funzione base di D-Link DIR-518L, quella di router portatile, che dipende dall’hardware è pressoché perfetta. Non abbiamo avuto alcun problema a configurare il dispositivo con il nostro Mac e ad accedere con una lunga serie di dispositivi. L’efficacia della rete da 5 GHz è tangibile: nel nostro caso siamo passati da circa 90 Mbps a 257 Mbps sul nostro MacBook Pro Retina con Wi-Fi AC; ma anche su un vecchio MacBook Pro 13 senza AC abbiamo avuto benefici evidenti. La rete da 5 GHz offriva velocità vicine ai 90 Mbps contro solo 5 Mbps della rete a 2,4 GHz. Questo è molto importante per chi viaggia perché lo svantaggio della minor portata dei 5 GHz è relativo (visto che si userà probabilmente il D-Link DIR-518L in prossimità di un iPhone, un iPad o un Mac) e i vantaggi grandi, perché la rete da 5 GHz è molto meno disturbata di quella da 2,4 GHz. In un albergo o in un luogo pubblico, tutto questo potrebbe fare molta differenza.

Le altre funzioni

Il D-Link DIR-518L è anche in grado di ricaricare un dispositivo USB e questa funzione è certamente comoda perché ci consente di portarci appresso un solo accessorio, lasciando a casa il caricabatterie e magari restando connessi con un cavo di alimentazione per navigare senza scaricare la batteria interna. La porta USB fornisce 1A sia a dispositivi Android che ad iPhone o un iPad (che però si ricaricherà molto lentamente), basterà far scattare l’interruttore quando si tratta di dispositivi iOS. La porta è utile se si pensa appunto ad una situazione in cui navighiamo collegati via Wi-Fi lasciando anche collegato il cavo di alimentazione e ricarica. In pratica un iPhone continuerà a funzionare senza incidere sull’autonomia della batteria.

L’accesso ai contenuti su chiavetta via Shareport ha qualche punto debole in particolare con i più recenti dispositivi mobili e iOS 8.1, questo nonostante sia stata rilasciata il 5 ottobre scorso. Abbiamo riscontrato qualche crash di troppo, la necessità di riformattare la chiavetta in formato PC (perché un chiavetta Mac non viene riconosciuta) e un adattamento alla interfaccia del nostro iPhone 6 Plus imperfetta. Probabilmente per la differenza nell’interfaccia e nella risoluzione dello schermo, ci siamo trovati ad avere l’impossibilità di caricare le applicazioni di supporto alla visualizzazione dei file. È possibile, in pratica, vedere foto e alcuni documenti supportati direttamente da Shareport, ma non richiamare le applicazioni visto che tentando di fare “Apri con”, il pannello di scelta delle app non appare. In più se si prova a caricare una foto dal rullino di iPhone, dopo avere caricato la prima foto, si deve riavviare l’app perchè è impossibile chiudere il pannello di caricamento.

Recensione D-Link DIR-518L

Tutto questo, qualche crash a parte, non accade con versioni precedenti del sistema operativo su iPhone 5 e iPad, da qui abbiamo dedotto che il problema è proprio iPhone 6 plus. Usando un dispositivo di generazione precedente, Sharport fa in effetti il suo dovere: dialoga con l’iPhone e l’iPad, in particolare consente di scaricare immagini dal rullino fotografico e di scambiarle con altri dispositivi, manda file alle app caricate su dispositivo mobile.

Da segnalare anche che è possibile accedere ai contenuti della chiavetta anche usando il browser su Mac o PC. Anche se probabilmente questa funzione non sarà utile ad un grande numero di persone.

La funzione di condivisione remota, come accennato, si attiva con un account gratuito MyDLink. A quel punto da qualunque punto di accesso Internet, previa configurazione del D-Link DIR-518L dentro all’interfaccia di D-Link (cosa per cui dovrete attivare Java) sarà possibile vedere il contenuto della chiavetta in qualunque posto di trovi il D-Link DIR-518L, anche se ovviamente la fruibilità dipenderà dalla velocità della rete in uscita. Nel caso la velocità sia bassa, Shareport ve lo indicherà con una icona Wi-Fi di colore rosso (invece che azzurro, colore che indica una buona velocità).

Conclusioni

Il D-Link DIR-518L è un prodotto di ottimo livello, ben ingegnerizzato sotto il profilo hardware e con un firmware capace di presentare una interfaccia semplice ed amichevole, oltre che totalmente localizzata in Italiano. Il principale pregio è la capacità di offrire all’utente le opzioni di cui ha realmente bisogno, mettendo quelle più specialistiche in secondo piano. La configurazione per questo è molto semplice. Un secondo vantaggio è la doppia banda; con i 5 GHz a disposizione sarà più semplice avere buone connessioni anche in ambienti affollati di reti e di segnali radio e disturbi elettrici. La lettura di chiavette USB, funzione grazie alla quale potremo condividere foto e documenti e mandare in streaming contenuti, sommata alla funzione caricabatterie fa di questo dispositivo un piccolo ed economico coltellino svizzero per vacanze, viaggi di lavoro o anche per un piccolo appartamento, un perfetto sostituito della vecchia Airport la cui filosofia incarna ed estende con funzioni extra. Unica cosa di cui tenere conto: chi ha un iPhone 6 Plus non riuscirà ad usare pienamente l’applicazione Shareport e anche chi non ha questo dispositivo, dovrà mettere in conto qualche crash di troppo e una interfaccia non troppo amichevole. La speranza è che una prossima versione dell’app, possa fare fronte a queste problematiche.

Prezzo al pubblico: il D-Link DIR-518L può essere acquistato su Amazon al prezzo di 54,44 euro spedizione compresa.

Pro

  • Facile da configurare
  • Prodotti polivalente, piccolo e compatto
  • Doppia banda, compatibile Wi-Fi ac e 5 GHz
  • Amplia la memoria di iPhone, iPad e Android
  • Funziona anche come cloud personale

Contro

  • Per la configurazione da iOS è necessario Chrome
  • Applicazione Shareport con interfaccia confusa e poco compatibile con iPhone 6 plus

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