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Recensione cuffie Razer BlackShark V2 Pro 2023, il digitale non è una opinione, è il futuro

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Sono passati tre anni dal lancio del modello precedente ed è bello che Razer, nonostante abbia a listino altri modelli di cuffie da gaming (e non solo) come le famosissime Razer Kraken V3 Pro e le poliedriche Razer Opus X, continui ad avere entusiasmo per le Razer BlackShark V2 Pro 2023 che, comunque, ha una sua destinazione ben precisa con una comodità e una praticità inarrivabili, specie in questo modello wireless.

Unboxing, un po’ di più e un po’ di meno

Le differenze estetiche rispetto al primo modello sono minime, e per questo eravamo curiosi di provare le nuove cuffie, che a guardare le note tecniche promettono faville. La prova è andata molto bene, tanto che siamo sicuri ci accompagneranno per molti streaming, tanto su Discord quanto su Teams e Zoom, su Mac, Windows e anche su iPhone.

La scatola, realizzata in cartone, presenta le cuffie vere e proprie accompagnate dal classico fogliettino Razer con le congratulazioni per l’acquisto e un piccolo libretto di istruzioni, utile nelle fasi iniziali di configurazione.

Recensione cuffie Razer BlackShark V2 Pro 2023, miglioramenti in tutto e una connessione adesso solo digitale
La scatola delle Razer BlackShark V2 Pro 2023, in cartone opaco con la foto e le scritte verniciate in lucido

All’interno della confezione trova posto un cavo USB-A – USB-C intrecciato per la ricarica e un secondo cavo USB-A maschio – femmina come prolunga (utile nel caso si utilizzi un computer tower), ma peccato manca un adattatore USB-A – USB-C per chi ha solo questo standard (come i MacBook Air e Pro, ma anche diversi modelli di PC Windows).

Dai cavi si capisce subito che questa nuova versione di Razer BlackShark V2 Pro 2023 differisce rispetto alla prima V2 Pro per la mancanza di una connessione analogica via jack, qui assente: il wireless è oramai un dato di fatto, e l’unico connettore qui presente è quello USB-C per la ricarica.

Altra cosa che questo modello perde rispetto al passato è la presenza di una busta per il viaggio, che avrebbe comunque fatto comodo.

Squalo Nero

Le cuffie sono costruite in diversi materiali, che si integrano in modo interessante in un design molto particolare, che come avevamo sottolineato nella recensione delle Razer BlackShark V2 via cavo, deriva dai modelli usati dall’elicottero da guerra russo Kamov Ka-50, chiamato anche BlackShark (“Squalo Nero”).

Altro aspetto curioso è la modalità di aggancio dei padiglioni all’arco superiore: in pratica due aste in metallo reggono il padiglione e fungono anche da regolazione, diversamente da altre cuffie che sfruttano una anima interna all’arco, qui la regolazione è esterna.

L’arco è realizzato in similpelle dello stesso colore del padiglione (le cuffie sono disponibili in colorazione bianca e nera) nella parte superiore, dove campeggia anche la scritta Razer scavata, con cuciture a vista. La parte inferiore è invece in velluto morbido Memory Foam, presumibilmente lo stesso dei padiglioni, che permette di avere una indossabilità molto piacevole e comoda.

I pulsanti sono tre, fisici, divisi tra i due padiglioni, a cui fa capolino un piccolo LED di funzionamento, il connettore USB-C per la ricarica e il jack per il microfono (estraibile). Sempre nel lato sinistro trova posto l’ampio cursore per il volume (anch’esso fisico), appena sotto il logo Razer serigrafato, che risulta comodo perché lo si raggiunge e usa anche alla cieca.

Recensione cuffie Razer BlackShark V2 Pro 2023, miglioramenti in tutto e una connessione adesso solo digitale
Il controllo del volume è dato da una grande manopola infinita posta nel lato sinistro, molto comoda

Pensate per l’eSport, utili ovunque

Pensate per essere un compagno fedele soprattutto nel settore dell’eSport (che qui in Italia si sta ricavando una nicchia, con non pochi problemi legali, ma in altre parti del mondo come in Asia è uno sport seguitissimo) le cuffie Razer BlackShark V2 Pro 2023 offrono una tecnologia invidiabile sia per quanto riguarda la parte dei padiglioni, sia per il microfono.

Quest’ultimo (che ha una frequenza di risposta di 100 Hz – 10 kHz) presenta capsula a condensatore da 9,9 mm, quindi molto generosa, con una frequenza di campionamento da 32 kHz per offrire una qualità vocale ricca e naturale (il doppio rispetto alla versione Pro lanciata nel 2020 e alla maggior parte dei modelli concorrenti).

I microfoni a condensatore sono molto diffusi nell’ambito musicale, per la loro capacità di catturare le variazioni, anche minime, della voce: così con questo modello è possibile fare in modo che la propria impronta vocale passi alla risoluzione più alta possibile ai compagni di gioco, offrendo un timbro il più personale possibile.

Recensione cuffie Razer BlackShark V2 Pro 2023, miglioramenti in tutto e una connessione adesso solo digitale
Razer BlackShark V2 Pro 2023 messe a fianco della versione 2020 (via cavo USB): le differenze estetiche sono davvero minime, ma il comparto del microfono è cambiato completamente, e ci sono milgioramenti anche nei tessuti.

Un aspetto non secondario visto che di solito molte community di videogiocatori esistono e prosperano per mesi o anni senza che ci si veda né di persona ma neppure in video (che si accende molto di rado), quindi l’impronta vocale è l’unico fattore per farsi riconoscere.

Per quanto riguarda l’audio in cuffia, possiamo dire che Razer suggerisce l’utilizzo di queste cuffie soprattutto per i giochi FPS (First-person shooter, Sparatutto in prima persona) come Apex Legends, Call of Duty, Fortnite e Valorant, ma nella realtà dei fatti le cuffie si sono comportate bene anche con titoli molto diversi, come ad esempio Diablo o Starcraft.

In particolare, le cuffie hanno un sistema integrato per la gestione dell’audio spaziale (nei videogiochi, non nella musica), e questa non è una novità, ma lo è la serie di preset di equalizzazione integrati.

Anche senza i driver Synapse integrati (sui quali torniamo a breve) è possibile tramite il pulsante posto nel padiglione sinistro, selezionare il tipo di equalizzazione tra Musica, Film, Personale e Gioco oppure, tenendo premuto il pulsante per tre secondi, applicare una delle personalizzazioni audio più in voga tra i giocatori più famosi dei titoli sopra menzionati, per ascoltare l’audio del gioco come preferiscono ascoltarlo loro.

L’audio nelle cuffie è garantito dai driver Razer TriForce Titanium da 50 mm, con frequenza di risposta da 12 Hz – 28 kHz, con impedenza di 32 Ω e sensibilità di 100dBSPL/mW a 1KHz. Il risultato è spettacolare, specie nella resa vocale del parlato (a patto che gli altri abbiano sistemi di qualità), come vedremo più avanti.

Recensione cuffie Razer BlackShark V2 Pro 2023, miglioramenti in tutto e una connessione adesso solo digitale
La forma delle cuffie ricorda in modo inequivocabile quella controparte in uso negli elicotteri, con uno stile molto particolare e originale

Connettività

Come detto in precedenza, la connettività di Razer BlackShark V2 Pro 2023 è esclusivamente digitale: le tipologia di connessione sono due, una wireless con banda dedicata a 2,4 Ghz e una seconda con Bluetooth 5.

Un dongle USB-A di colore bianco garantisce la connettività con i computer, sia PC Windows che Mac (la connettività è hardware, non serve un driver specifico) mentre la connessione Bluetooth si attiva quando le cuffie non trovano il dongle attivo nelle vicinanze.

Collegando due dispositivi simultaneamente, nel nostro caso un iPhone via Bluetooth e un computer via dongle USB-A, le cuffie danno priorità al dongle, tornando al Bluetooth non appena questa viene a mancare.

Ovviamente per usare le cuffie su più computer basta scollegare e collegare il dongle alle varie prese USB, le cuffie non fanno una piega e si adattano al volo. Anche durante il collegamento wireless però quello Bluetooth resta attivo e se riceviamo una chiamata, l’audio passa al telefono in modo automatico, per poi ritornare al computer al termine della chiamata.

La presenza dei Driver Synapse, solo per Windows, aumenta le capacità delle cuffie e ne ampia la personalizzazione, ma in modo simile a quanto descritto per molti altri prodotti Razer (come ad esempio il mouse Razer Deathadder V3) anche in questo caso l’uso su Mac non presenta problemi, dato che molti comandi sono attivabili direttamente dalle cuffie, con o senza i driver installati.

Esperienza garantita

Il risultato è un audio ben articolato, personalizzabile e godibile pensato principalmente per il mondo dei videogiochi ma non solo. Durante la prova abbiamo testato diversi titoli apprezzando il dettaglio dell’audio nei vari comparti sonori, per alcuni titoli (quelli compatibili) anche il movimento della sorgente da destra a sinistra, che offre un innegabile vantaggio competitivo.

Le cuffie si sono dimostrate estremamente comode: non c’è un sistema di riduzione del rumore attivo (ANC), come per esempio per il modello Razer Barracuda, ma gli ampi cuscinetti, unitamente alla costruzione, creano un sistema di riduzione dei rumori analogico che comunque lavora bene, ovattato un po’ tutto quello che è esterno.

Le Razer BlackShark V2 Pro 2023 hanno dimostrato qualità eccellente nei giochi di tutti i tipi, nei titoli più nuovo (dove hanno potuto operare meglio) ma anche in quelli più vecchiotti, ma hanno operato bene anche nei film: associate ad un iPad via Bluetooth, ci hanno accompagnato nella visione della seconda stagione di “Carnival Row” e la trilogia della Mummia (in attesa di poterci gustare il promettente “The Whale” con lo stesso protagonista).

Recensione cuffie Razer BlackShark V2 Pro 2023, miglioramenti in tutto e una connessione adesso solo digitale
Le cuffie non hanno illuminazione RGB, come il modello Kraken per esempio, ma la cosa si può ovviare: in questo caso con un portacuffie Razer

L’impressione è meno entusiasta nella musica: sia chiaro, le cuffie suonano bene, ma il “timbro” inequivocabile sembra tagliato apposta per momenti in cui l’audio è congestionato da mille input, da una carneficina in FPS ad una battaglia tra umani e mummie, piuttosto che una voce articolata e molto sopraffine di note armoniche.

Per il test ci siamo affidati ad uno degli artisti più importanti della storia della musica, quel Mark Knopfler che ha fatto la fortuna sia da solo che come voce e chitarra dei Dire Straits.

Per testare queste cuffie abbiamo iniziato un viaggio sonoro partito da brani come “Telegraph Road” e “Brothers in Arms”, passando per il divertente e brillante “Walk of Life” o al più impegnato “Money for Nothing”, tutti suonati in modo sapiente e corretto, ma innegabilmente dando più peso ai toni bassi che ai medi e agli alti, che sono presenti ma scarsamente protagonisti.

In particolare modo questo giudizio salta fuori nel brano “On Every Street”, dove nella seconda parte la chitarra è assolutamente protagonista nel crescendo musicale: la scala è buona, ma manca quel piglio spiccatamente musicale tipico delle cuffie più dedicate.

Recensione cuffie Razer BlackShark V2 Pro 2023, il digitale non è una opinione, è il futuro
La doppia colorazione disponibile per le cuffie, bianca e nera

Considerazioni

Nella fascia di mercato a cui si pongono, che è quella delle cuffie da gaming che, però, servono anche ad altro dato che la doppia connessione wireless si apre a tantissimi device, da salotto e da studio, le Razer BlackShark V2 Pro 2023 si distinguono per qualità ma anche per design, molto particolare e accattivante.

La nuova versione 2023 migliora molti dettagli costruttivi, la qualità del microfono, introduce il Bluetooth e il software corredo, aiutando anche gli utenti (come quelli che hanno un Mac) che le usano anche senza i driver (cosa tipica per chi fa eSport).

Il prezzo, non lo nascondiamo, resta importante per un prodotto comunque di qualità, capace di coprire l’intera fascia di interesse di un utente anche esigente, esclusi quelli che prediligono la musica da camera, per la quale c’è altro.

Pro:

• Molto comode
• Look deciso ma accattivante
• Comparto audio ottimo

Contro:

• La serigrafia dei tasti è migliorabile
• Niente luci RGB
• Meglio per il gioco che per la musica

Prezzo:

• 229,99 €

Razer BlackShark V2 Pro 2023 è disponibile a partire dal sito web italiano della casa madre oppure anche su Amazon.it

REVIEW OVERVIEW

Design
Facilità d'uso
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