Eredi del primo, iconico modello di colore verde acido, le nuove Razer Kraken V4 Pro sostituiscono la tinta psichedelica con una illuminazione LED a sedici milioni di colori, un sistema di feddback aptico evoluto e una centralina controller dotata di schermo OLED avanzato.
In pratica sono più in tutto, anche nel prezzo, ma come vedremo le cuffie non sono solo un miglioramento del vecchio modello, ma nel modello Pro reinventano il settore delle cuffie da gaming digitali, segnalando con autorità agli utenti ma soprattutto alla concorrenza di quali sono i nuovi standard oggi sul mercato.
Dodici anni di evoluzione
Presentate nel 2012, la serie di cuffie Kraken ha davvero fatto la fortuna, soprattutto nel modello di colore verde acido, tanto che molti giocatori continuano a impiegarle nelle gare di eSport perchè abbinano qualità, robustezza e una forte impronta, che in quel mondo non guasta.
Il modello è stato poi rivisto nel 2018 (qui la nostra recensione) e successivamente nel 2021, con un modello V3 di mezzo che abbandonava il look spinto ma che introduceva il colore nei padiglioni, anche se contenuto, rispetto al modello attuale, con connettività wireless e le prime capacità aptiche.
Le nuove Razer Kraken V4 Pro oggi irrompono nel mercato con grande decisione e, se vogliamo, un po’ di presunzione grazie a tecnologia sopraffine: lo stacco con la concorrenza, e anche con altri modelli della stessa casa (come le Razer BlackShark V2 Pro), è netto sia per qualità dell’innovazione che per numero di novità.
In questa recensione, che segue la presentazione avvenuta a Milano qualche settimana fa, a cui Macitynet ha partecipato, tratteremo il modello top di gamma, Razer Kraken V4 Pro, sottolineando però le differenze con il modello più “normale” Razer Kraken V4 e quelle con il più economico Razer Kraken V4 X, che pur mancando di alcune funzioni e accessori condividono comunque gran parte della tecnologia.
Unboxing
Le cuffie arrivano in una scatola di cartone le cui dimensioni sono sicuramente generose, come generose vedremo sono quelle delle cuffie.
Al suo interno le cuffie vere e proprie, l’OLED Control HUB (esclusiva del modello Pro), un cavo USB-C/USB-C e uno USB-C/USB-A per la ricarica, un cavo audio jack analogico, una comoda borsetta in tessuto morbido griffato Razer e un piccolo foglio per le istruzioni iniziali (migliorabile, l’inchiostro argento su bianco con caratteri piccoli è davvero poco leggibile).
Le cuffie misurano 62 x 45 mm (e un peso di circa 400 grammi), un ingombro imponente, sopratutto i padiglioni che appaiono importanti specie quando indossati.
Gaming di classe
La struttura è realizzata in metallo nero con l’anima scorrevole per l’adattamento della testa che riporta incise le misure (così, se le usate in più persone, potete ricordarvi la vostra misura).
I comandi sono tutti posizionati nella parte bassa dei padiglioni, distribuiti a destra e sinistra, incluso il microfono che qui è a scomparsa (come nelle prime Kraken, una bella notizia) e la parte esterna del padiglione mostra il logo Razer, con una griglia dal centro all’esterno a nove zone, entrambi illuminate via RGB.
La cura nei dettagli è palpabile, d’altra parte si parla di un modello che, nonostante sia specifico per gamer, va a sfidare (perlomeno nel prezzo) cuffie di ben altro mercato e fascia, con aspettative senza dubbio elevate da parte degli acquirenti.
Una volta indossate le cuffie sono morbide e non pesano, avvolgono molto e, benché non presentino un sistema di riduzione attiva del rumore (ANC, che qui sarebbe perlopiù inutile considerato il contesto), gli ampi padiglioni offrono una protezione passiva ben più che sufficiente dai rumori di casa, ambiente per il quale sono state pensate.
Il controllo del volume è analogico via rotella infinita (a scatti morbidi), come vuole la tradizione del gaming, così come i pulsanti fisici, perché durante le fasi concitate del gioco, non si ha il tempo di cercare pulsanti touch, tutto deve essere facilmente gestibile alla cieca con una mano sola.
Infine, i cavi USB-C/USB-C e USB-A/USB-A (una finezza il doppio cavo) sono in tessuto intrecciato, in pratica è impossibile aggrovigliarli, e durante il trasporto sono protetti dalla sacca in velluto morbido inclusa nella confezione. Le cuffie sono pensate per essere usate al chiuso, il che significa praticamente sempre in casa, ma si adattano facilmente al trasporto per qualche torneo eSport, dove possono sfoggiare tutta la loro bellezza.
OLED Control HUB
Il modello Razer Kraken V4 Pro si differenzia dagli altri due per la presenza del sistema Razer Sensa HD Haptics (sul quale torniamo tra pochissimo), per qualche altro dettaglio (soprattutto rispetto al modello economico Razer Kraken V4 X, che funziona solo via cavo) ma soprattutto per la presenza dell’OLED Control HUB.
Questo è sostanzialmente un HUB esterno, dotato di display e controller analogico, che nel modello Pro sostituisce il dongle Wi-Fi e ne amplia il controllo diretto.
L’OLED Control HUB è sostanzialmente un parallelepipedo di circa 13 x 9 x 4,5 cm di dimensione, con nella parte frontale un display OLED monocromatico, un pulsante e una rotella di dimensioni molto generose, mentre nella parte posteriore presenta due connettori USB-C e un jack analogico.
I connettori permettono alle cuffie di connettersi contemporaneamente a tre sorgenti (un computer, una consolle e ad un altro device via jack) e di selezionare l’uscita audio in modo dinamico proprio grazie al display e la rotella frontale: a queste uscite si unisce la connessione via Bluetooth, per la quale l’HUB non serve.
Il display frontale offre un approccio diretto a molte delle funzioni disponibili nelle cuffie, che possono essere variate direttamente senza disturbare i driver. Tramite il pulsante è possibile selezionare il tipo di controllo (volume, equalizzazione, input o sensore aptico) e con la rotella definire il valore specifico: la rotella è cliccabile per ulteri opzioni (come il mute, per esempio).
Il numero di voci può essere modificato direttamente dal sistema stesso, per eliminarne alcune e tenere solo quelle più comode: durante la regolazione il display mostra le informazioni dirette, mentre quando non in uso è possibile inserire un salvaschermo a piacere, che resta memorizzato anche al cambio di computer. I salvaschermi possono essere animazioni passive, oppure un set di informazioni attive che mostra ad esempio alcune caratteristiche del computer come temperatura di processore e scheda video o stato della batteria delle cuffie (quest’ultimo disponibile solo su PC).
Va sottolineato che alcune regolazioni sono presenti anche direttamente nei controlli nei padiglioni, ma il controller permette appunto una dominazione diretta e più precisa di tutti i parametri delle cuffie, lasciando libero l’utente per optare per la soluzione migliore in base al contesto.
Mix di connessioni
L’HUB permette la connessione diretta via USB-C a tre distinti device come consolle, computer (PC o Mac) e un device generico via cavo analogico. L’HUB sostituisce il comune dongle wireless a 2.4GHz Wireless e offre un segnale straordinariamente stabile e ad ampio raggio.
A queste connessioni si aggiunge la connettività via Bluetooth Bluetooth 5.3, non adatta al gaming ma molto comoda per smartphone e tablet. La selezione tra le diverse sorgenti avviene tramite il selettore presente nel OLED Control HUB, ma va detto che la connettività Bluetooth è parallela e avviene simultaneamente alle altre.
Questo comporta che potete giocare su PC o Mac, usando le cuffie per l’audio del gioco e, nel mentre, ascoltare l’audio dell’iPhone via Bluetooth.
L’ascolto parallelo di due sorgenti permette una enorme elasticità, certo all’inizio bisogna capire bene come funziona: potete giocare su PC azzerando la musica (lasciando solo i suoni) e ascoltare nel mentre una colonna sonora diversa (a noi piace moltissimo l’ultimo album degli Audiomachine, “Requiem”), oppure lasciare l’audio sul computer e dialogare via Discord sull’iPhone, così da avere due volumi completamente separati.
Ma è anche possibile ascoltare la musica via computer, nel mentre che si telefona (sfruttando il microfono) avendo musica e audio della telefonata in ingresso (las muscia è esclusiva dell’utente del computer). Il sistema è stato testato con macOS 15.0.1 e Windows 11 24H2, con un iPhone 13 Pro e iOS 18: non abbiamo visibilità di versioni di sistema operativo inferiori.
Luce a 9 zone
Anche se è un vezzo e non cambia nulla nella qualità dell’audio, è chiaro che le caratteristiche di illuminazione RGB delle Razer Kraken V4 Pro (le stesse del modello Razer Kraken V4) offrono un colpo d’occhio invidiabile.
Un passo avanti deciso rispetto al modello V3, dove la zona RGB era limitata, qui copre tutta la parte esterna del padiglione e può essere gestita via software tramite i driver Synapse (solo per Windows, su Mac l’illuminazione è presente ma non parametrizzabile).
La disposizione a nove zone permette un controllo certosino dell’illuminazione, che può essere assegnata manualmente, tramite una serie di preset già presenti in Synapse, oppure controllata automaticamente.
In questo secondo caso l’illuminazione varia a seconda del gioco in esecuzione in primo piano, e prevede non solo un completo adattamento agli stati di gioco, ma anche una sincronizzazione completa con altri device Razer come mouse, tastiere, che possono offrire la stessa illuminazione.
Infine, i driver Synapse permettono un controllo completo delle nove zone RGB, che possono essere disegnate dai driver in modo singolo, anche se per questo approfondimento serve uno studio di tutti i parametri delle cuffie.
Un suono che vibra
Oltre all’OLED Control HUB, il secondo parametro che distingue il modello Pro dagli altri due è la presenza della tecnologia aptica.
La tecnologia Sensa HD Haptics restituisce un feedback aptico direttamente nei padiglioni, che vibrano in modo selettivo, aumentando sensibilmente il coinvolgimento dell’utente.
Nativamente, la tecnologia Sensa HD Haptics “ascolta” l’audio in ingresso e si propone per vibrazioni che variano di intensità e durata, con effetti vari: in alcuni giochi compatibili (Razer ne suggerisce alcuni, come Hogwards Legacy, Staker 2, Vendetta Online, World of Warships ma noi l’abbiamo visto funzionare molto bene anche nel famosissimo Fortnite) il sistema riconosce i suoi di eventi come esplosioni, spari di proiettile, rumori di auto eccetera e varia la risposta permettendo all’utente di percepire meglio se il suono arriva da destra o sinistra e anche da vicino o da lontano.
Sensa HD Haptics pul essere regolato direttamente tramite OLED Control HUB in intensità o tipo di pattern, ma anche in cuffia, dove c’è un pulsante dedicato alla regolazione e allo spegnimento, ma è all’interno dei driver Synapse che è possibile intervenire in modo certosino.
Qui possiamo piegare il funzionamento delle funzionalità aptiche in modo da farle lavorare solo su determinate frequenze, o con un equalizzatore dedicato, seconda delle preferenze personali (coprendo cosi anche i giochi non supportati).
Ovviamente Sensa HD Haptics, se attivo, interviene su qualunque tipo di suono, dalla musica (dove va a sottolineare le frequenze più basse) che nei film, per i quali si adatta perfettamente a scene epiche di inseguimenti, sparatorie, esplosioni: chi ama i film Marvel e DC, la saga di John Wick o che aspetta il prossimo Fast & Furious ne sarà entusiasta.
Un microfono per gamer, ma non solo
Razer sa che uno dei parametri più importanti oggi per determinare la qualità delle cuffie da gaming è il microfono, perché oramai il gioco in gruppo è diventato la chiave di molti titoli.
Il microfono retrattile delle Razer Kraken V4 Pro è molto efficace, partendo da una frequenza di campionamento di 32kHz, al posto della classica a 16kHz della maggior parte dei modelli in commercio, che arricchisce molto i vari dettagli della voce, che in una partita concitata possono fare la differenza, specie per il capogruppo che deve dare le disposizioni agli altri.
L’asta del microfono è ricoperta in gomma morbida, ed è totalmente adattabile alle esigenze dell’utente, anche se Razer suggerisce di posizionare il microfono frontalmente davanti alla bocca (e ritratto quando non in uso).
Anche se il look è puramente da gaming, per dimensioni, colore e presenza di LED RGB, le cuffie sono straordinarie anche nel mondo del business: le abbiamo provate con Microsoft Teams in numerose call giornaliere e offrono un audio davvero interessante, a detta dei colleghi che ascoltavano la nostra voce, l’audio era davvero ricco e paragonabile a quello del Razer Seiren V3 Chroma che usiamo di solito.
Eredità del mondo business è anche il piccolo LED di colore rosso che si accende quando mettiamo il microfono in mute durante il gioco, sia attraverso le funzioni software che tramite il tasto dedicato (un po scomodo però) nel padiglione sinistro.
Se usato con Windows e i driver Synapse, il microfono può essere parametrizzato personalizzando la risposta, attraverso diversi tipi di pattern giù presenti oppure intervenendo manualmente. Una funzione molto utile permette il ritorno dell’audio in cuffia, se attivata, che è comoda per definire la migliore equalizzazione della voce, anche da soli.
Come funzionano
Abbiamo provato le cuffie Razer Kraken V4 Pro in diverse situazioni, talvolta collegate ad un MacBook Pro, talvolta ad un PC Windows HP Elitebook, usati entrambi per lavoro e per svago.
Le cuffie presentano il sistema Razer TriForce Drivers da 40 mm, già visto in altri modelli, che permette l’analisi e riproduzione distinta dei toni alti, medi e bassi, con tre componenti separati (invece che uno solo), il che produce un suono ricco e mai impastato, specie nei toni più bassi.
Le cuffie come detto offrono un buon isolamento passivo una volta indossate, il che significa che molti rumori che disturbano sono molto ovattati, mentre le voci passano.
La risposta sonora (con frequenza da 20 Hz – 28 kHz e 32 Ω di impedenza) è molto buona, anche se tipicamente votata a tonalità più basse e profonde: il paragone con modelli più pensati alla musica, anche della stessa fascia di prezzo, come ad esempio le Sony WH-1000XM5 o le Bose Noise Cancelling Headphones 700 è a tratti scomodo, ma ricordiamo che le Razer Kraken V4 Pro sono pensate soprattutto per i giochi e presentano funzionalità esclusive che altri modelli fuori dal mercato gamer non hanno (come l’audio parallelo, a quanto ci risulta una novità assoluta).
Tra queste funzioni, l’azzeramento dei problemi di latenza, anche in situazioni molto congestionate con diversi giocatori in team e Discord sempre via PC, un fattore che un utente gamer deve considerare molto seriamente quando acquista una cuffia wireless come questa.
Durante il test abbiamo apprezzato molto, moltissimo l’uso dell’OLED Control HUB soprattutto per le capacità passive, tra le quali l’uso parallelo del segnale Bluetooth e di quello Wi-Fi, che ampia tantissimo la capacità di uso delle cuffie in una gestione moderna (su più device, come oramai siamo abituati, tra computer, smartphone e tablet).
Un pulsante nel lato destro delle cuffie permette di variare l’equalizzazione tra Musica, Movie, Gaming e personalizzata, il che è una benedizione per chi ha un orecchio attento ai vari tipi di utilizzo.
I controlli manuali sulle cuffie sono di solito più comodi dell’OLED Control HUB, che comunque resta li in attesa, senza problemi: da notare che la presenza dei questo HUB riduce la dipendenza dai driver Synapse, ottima notizia per l’utente Mac, che restano necessari sono per le personalizzazioni di fino, possibili anche da una macchina virtuale con Parallels Desktop, perché molte regolazioni restano memorizzate anche quando cambiate computer.
Manca, a voler vedere, la possibilità di usare le cuffie direttamente in analogico: questa possibilità è data usando l’OLED Control HUB, ma necessita che le batterie delle cuffie siano sempre cariche, il che per un giocatore un po’ tradizionale non è una buona notizia. L’alternativa è usare le cuffie con il cavo USB-C in dotazione, in modo da usarle nel mentre che si ricaricano.
Conclusioni
Il modello Razer Kraken V4 Pro è proprio di un insieme di tecnologie davvero impressionanti, che colpiscono già dalla prima connessione, ma che continuano a stupire mano a mano che si scoprono tutte le possibilità.
L’uso dell’OLED Control HUB è molto comodo, per moltissimi motivi, e anche se talvolta è superato dai comandi in linea presenti nelle cuffie, offre funzioni passive degne di nota.
Tra queste, la possibilità di sfruttare due sorgenti sonore contemporaneamente è davvero incredibile (una funzione che, da sola, rende vecchi in modo imbarazzante diversi altri modelli, anche più costosi), funzione che lo ricordiamo opera a prescindere dal software e dal sistema operativo.
La qualità audio è molto buona anche se le eccellenze sono riportate perlopiù nell’ambiente gaming e nella visione dei film, dove anche l’effetto Sensa HD Haptics dice la sua offrendo molta tridimensionalità.
Il prezzo è alto, e anche se potrebbe allontanare diverse fette di utenti, è chiaro che rappresenta un modello di riferimento per tutto il settore, per design, funzionalità e prestazioni, adatto al giocatore verticale, ma anche all’utente esigente che vuole un modello da usare durante il giorno per lavoro, così la sera per conquistare il mondo in una battaglia tra amici.
Pro:
• Audio contemporaneo da più device
• Eccellente qualità audio, soprattutto nei giochi
• L’effetto aptico fa la differenza in alcuni titoli
Contro:
• La forma è imponente
• Il prezzo è alto
• Synapse è solo per Windows
Prezzo:
• 449.99 € (Razer Kraken V4 Pro, con OLED Control HUB e Sensa HD Haptics)
• 199.99 € (Razer Kraken V4)
• 89.99 € (Razer Kraken V4 X, con connessione analogica via cavo e RGB limitato)
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