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Recensione Clutch, il cinturino di Peak Design che inchioda la reflex alla mano

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Quando la tracolla proprio non piace o semplicemente si ha bisogno di un sistema che permette di scattare fotografie sorreggendo la macchina con facilità, la soluzione migliore risiede nell’hand strap, un cinturino che assicura la reflex alla mano facilitandone l’uso ed evitando che possa facilmente scivolare via.

Sul mercato se ne trovano ormai di diversi tipi e Macitynet in passato ne ha già provati alcuni, ma nessuno fino ad oggi ci ha colpito positivamente quanto Clutch, cinturino per reflex di Peak Design, azienda conosciuta soprattutto ai fotografi professionisti in quanto realizza prodotti di alta qualità sia per quanto riguarda i materiali, sia per l’ingegnerizzazione che c’è dietro ciascun prodotto. Chi legge queste pagine infatti probabilmente è attratto dai prodotti Apple anche per la semplicità dei prodotti rapportata non solo nel design, ma proprio nelle funzioni e nel sistema operativo stesso: Peak Design abbraccia un po’ questa filosofia in quanto, nei prodotti che la nostra redazione ha avuto in prova nelle scorse settimane, a colpire principalmente è il minimalismo con il quale sono concepiti e la semplicità d’uso, parallelamente all’efficienza per il quale sono pensati.

Cluth, com’è fatto

L’hand strap (che da questo momento abbrevieremo con HS) arriva a casa all’interno di una scatola in cartone illustrato ben fatta, caratterizzata da un’apertura a strappo che permette fin da subito di apprezzare il contenuto ed i materiali dell’accessorio. Fissato ad un pannello in cartone con alcuni lacci, insieme all’HS troviamo una soffice sacca per il trasporto insieme ad una chiave per il fissaggio della piastra sulla reflex ed un Anchor aggiuntivo.

Vale la pena soffermarsi un attimo per parlare degli Anchor (in italiano “punto di fissaggio”), che sono sostanzialmente il cuore del sistema ideato da Peak Design. Questo piccolo ma fondamentale accessorio facilita e rende sicuro l’aggancio e lo sgancio dell’HS così come di qualsiasi altro accessorio ideato dall’azienda. Si può praticamente agganciare ovunque, non solo alla piastra come nel caso dell’HS ma anche alla reflex stessa, così come a binocoli, action camere e tutti gli altri dispositivi compatibili con i sistemi di Peak Design.

Come anticipato, a colpire fin dal primo approccio sono i materiali impiegati per la realizzazione. Oltre all’Anchor, in plastica rigida e di ottima qualità è anche parte del sistema nel quale viene agganciato quest’ultimo. L’interno della clip di aggancio dell’Anchor è infatti in metallo, scelta intelligente che gli conferisce durabilità nel tempo. Eccetto il moschettone d’acciaio per il fissaggio alla reflex, il resto dell’HS è in stoffa con ottime cuciture per quanto riguarda le giunture, la superficie che va a contatto con la mano è invece morbida e rivestita esternamente da stoffa telata e da una gommatura che lo rende impermeabile alla pioggia; la parte interna è invece principalmente in stoffa con trame di gomma che aggiungono il giusto attrito per far aderire l’HS alla mano senza che si muova troppo durante l’utilizzo.

In gomma infine è la clip per la regolazione dell’HS, sui quali sono stampate le lettere pd, acronimo dell’azienda.

Recensione Clutch

Cluth, come si aggancia alla reflex

Fissare l’HS alla reflex è più facile di quanto possa sembrare. E’ sufficiente aprire il moschettone e lasciar scivolare fuori la resistente linguetta che va infilata nel foro destro della reflex, quello dove solitamente si attacca la tracolla. E’ importante segnalare che in alcune fotocamere, come nel caso della nostra Canon 600D, il foro offre spazio sufficiente per la sola tracolla o il solo HS, quindi nel caso si opti per questa soluzione è bene tenere a mente che non sarà compatibile con la tracolla venduta in dotazione con la camera o con altri sistemi simili che si agganciano ai due fori laterali della reflex. Può invece eventualmente essere utilizzato con tracolle di altri brand e si sposa perfettamente con una di quelle vendute dalla Peak Design stessa, come la Slide che recensiremo nei prossimi giorni.

Una volta infilata la linguetta nel foro è sufficiente re-inserirla nel moschettone bloccandone l’apertura in maniera efficente: la clip che lo chiude infatti è molto dura ed è praticamente impossibile che si apra in maniera accidentale in quanto, anche solo per allentarla, abbiamo dovuto esercitare una forza significativa. L’altro lato, quello dove troviamo la clip per l’Anchor, si fissa per l’appunto attraverso quest’ultimo che si trova già agganciato alla piastra in dotazione. Quest’ultima, completamente in metallo e gomma sulla base per eliminare movimenti una volta fissata alla reflex stringendo la vite con l’apposita chiave in dotazione, è compatibile con i sistemi Arca, in pratica con la quasi totalità delle piastre di aggancio rapido di cavalletti e monopiedi attualmente disponibili in commercio. Questo significa che quando si deciderà di agganciare la reflex ad un treppiede non sarà necessario rimuovere la piastra, che potrà essere utilizzata con la propria attrezzatura.

Cluth, test sul campo

A colpire fin dal primo utilizzo è anche il modo con cui aderisce alla mano ed il rapido sistema che permette di regolarla in base alle proprie esigenze del momento. una volta infilata la mano, è sufficiente tirare la linguetta per stringere l’HS al dorso della mano, assicurandosi così che non cada accidentamente. Non è necessario stringerla fino a fine corsa in quanto, in base ai nostri test, lasciando un po’ di gioco è possibile infilare e sfilare la mano con facilità ma al contempo senza che la fotocamera possa scivolare via all’improvviso. Senza un sistema del genere sarebbe rischioso girare ad esempio per le strade tenendo solo la reflex in mano: un urto improvviso con una persona che ci passa magari un po’ troppo vicino la farebbe rovinare pericolosamente a terra, mentre con il Clutch si è sicuri che resterà agganciata alla mano anche in situazioni come queste.

La possibilità di allentare la presa semplicemente sollevando la clip di metallo rende questo sistema altamente usabile anche in quelle situazioni dove si ha la necessità di interagire con pulsanti che difficilmente si riescono a raggiungere con il pollice della mano destra utilizzando sistemi “mono-posizione” come altri che abbiamo avuto modo di provare in passato. Basta poi tirare di nuovo la linguetta per stringere la presa regolando il Clutch al momento del bisogno.

Conclusioni

Al momento, il Clutch di Peak Design è il miglior hand strap che abbiamo avuto modo di provare. I motivi sono davvero tanti: oltre ad essere tra i più piccoli, leggeri (45 grammi) e meno invadenti nel suo genere, è di facile ed immediato utilizzo, universale praticamente con qualsiasi mano (da 18 a 29 cm di escursione), caratterizzata da materiali di qualità davvero resistenti (l’azienda dice di essersi ispirata all’attrezzatura da arrampicata) ma soprattutto ci è piaciuto per il sistema di aggancio-sgancio rapido attraverso gli Anchor, “killer feature” dell’azienda che rende tutti gli accessori complementari tra loro, potenziando l’attrezzatura del fotografo con sistemi minimali ed altamente efficienti. In quanto a solidità non c’è nulla da rilevare: l’azienda assicura che la cordatura degli Anchor resiste a più di 90 Kg, un peso ovviamente impossibile da raggiunge con l’attrezzatura fotografica; anche allo strappo, basta molto meno di una forza di 90 Kg per ridurre in pessime condizioni la mano che finirebbe per cedere ben prima della cinghia. I nostri test si sono svolti con i nostri soliti obiettivi di fascia medio-alta, dal peso più o meno contenuto: abbiamo comunque provato ad utilizzarla con una Canon 5D MK III con 70-200 f/2.8 prima serie, un teleobiettivo molto grande e pesante e la Clutch ha retto benissimo il peso senza aprirsi o dare cenno di cedimento.

Prezzo al pubblico

Clutch, così come tutti gli accessori dell’azienda, può essere acquistato direttamente sul sito ufficiale e costa 39,95 dollari, circa 35 euro, un prezzo a nostro giudizio perfettamente in linea con la qualità generale del prodotto.

Grazie ad una nostra iniziativa in collaborazione con il produttore, i lettori di Macitynet potranno ottenere uno sconto del 10% sull’acquisto utilizzando il codice MACITYNET che dovrete inserire così, con tutte le lettere maiuscole, cliccando su “Referral or Promo Code” nel carrello prima di confermare l’acquisto. Il codice non ha scadenza ed è valido non solo per il Cluth, ma per tutti gli altri prodotti disponibili sullo store ufficiale, purché si superino i 19,95 dollari nel carrello. Nel caso specifico, acquistando il solo Cluth vi costerà appena 36 dollari, circa 31 euro.

La spedizione, direttamente dall’UK, è gratuita per ordini superiori ai 50 dollari ed è gestita tramite Royal Mail. L’azienda ci ha spiegato che, per quanto riguarda gli acquisti dall’Italia, generalmente il pacco arriva a destinazione in 6-10 giorni dalla conferma del pagamento che, con PayPal, è praticamente istantanea. In base alla nostra esperienza possiamo confermare le tempistiche in quanto dall’ordine, effettuato di venerdì, sono passati esattamente 7 giorni dalla ricezione del pacco.

Pro

  • Compatibile con qualsiasi fotocamera, anche con battery grip montato
  • Materiali resistenti e di qualità
  • Rapida nella regolazione in base all’occasione
  • Piastra universale Arca Swiss
  • Minimale nel design
  • Intuitiva nell’utilizzo
  • Complementare con tutti gli accessori dell’azienda

Contro

  • Nessuno

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