C’era una volta, tanto tempo fa, un client email bellissimo e che rasentava la perfezione: gli utenti Mac di vecchia data forse ricordano il nome di Eudora con un po’ di nostalgia, perché rievoca un tempo in cui dominava il rumore del modem, le regole rigide di scrittura, di messaggi solo testuali e di allegati centellinati per risparmiare la banda. Poi venne Outlook, e poi Mail, ed infine, senza mai un’affermazione definitiva Thunderbird. Molti utenti si sono rassegnati ad usare questi client, pensando che si trattasse di quanto di meglio l’ambiente Mac potesse offrire.
Invece dal nulla ecco che spunta un prodotto che raccoglie il meglio della filosofia di iOS e OS X assieme, una sorta di rigida Iveniana visione (da John Ive, progettista di Cupertino famoso per imporre la propria visione minimalista in tutti i prodotti Apple) che ridà nuova vita ad un settore statico e che ha visto il duo Mail/Outlook schiacciare con il potere del marketing prodotti di terze parti.
Sia chiaro che CloudMagic (19,99 euro su App Store) non è il graal della posta, non ancora: molto c’è da fare, probabilmente anche limare il prezzo di listino che al momento è importante per un prodotto che vale questa cifra ma in prospettiva; si tratta comunque di una ventata d’aria fresca per tutto il settore e la prima speranza per chi non vedeva altro che una noiosa routine nei programmi di posta. CloudMagic è il nuovo che avanza, con un po’ di Eudora nel DNA e tanto iOS sotto la pelle.
Un account per domarli tutti
Partiamo dall’inizio: CloudMagic è un client di posta che permette di gestire diversi account, dai più comuni (GMail, iCloud, Yahoo, Outlook, Office365 e Exchange) a quelli personalizzati (al momento solo IMAP), in una interfaccia molto semplice, chiara e priva delle tipiche frivolezze tecniche dei client email più comuni. Il client, che è disponibile in modo simile per funzionamento e interfaccia anche per iOS e Android, presenta un sistema di semplificazione degli account, di certo la parte più noiosa e complessa nella gestione di un client: in pratica, al primo utilizzo dell’account su una qualsiasi delle piattaforme (iOS e Android, oppure Mac) si crea un account CloudMagic, e poi tutti gli account di posta. Passando ad un nuovo device, basterà richiamare l’account CloudMagic, lasciando che questo faccia tutto il lavoro presentando non solo tutti gli account già completi (anche di password) ma anche con le stesse impostazioni, lasciandole sincronizzate.
Ovviamente gli account di configurano da soli, e già da questa fase le domande sono davvero ridotte al minimo, con ID e Password e, al limite, qualche dato supplementare come firma e certificato, laddove necessario. Abbiamo configurato diversi account senza problemi, da GMail a iCloud, da quello Macitynet a diversi altri personalizzati (tutti IMAP) senza batter ciglio, tutti da Mac, trovandoli poi già pronti anche su iPhone e iPad in totale trasparenza (chi scrive aveva già una serie di account pronti su iOS, ma ha deciso di eliminarli per poi ricrearli su Mac).
L’interfaccia principale è monofinestra, con l’elenco dei messaggi unificato nella parte centrale: nascoste ma presenti altre funzioni, come il filtro per le caselle e le opzioni per le varie email. Troviamo qui inutile elencare tutte le funzioni, che sono perlopiù comuni a tutti i client di posta: la cosa che appare sin da subito è la direzione monofinestra, parziale o a tutto schermo e la velocità dell’interfaccia, rapidissima in tutti i comandi, nonché morbida ed efficace, segno che molto del tempo dello sviluppo è stato speso sul design e sull’esperienza utente.
Less is more
Abbiamo già detto che l’App è molto particolare, ma per quanto lo possiamo scrivere, solo usandola per pochi minuti ci si rende conto della sua bellezza (ma gli utenti possono iniziare con la versione per iOS e Android, entrambe gratuite). Forse il modo migliore per cercare di capire la differenza tra CloudMagic e client più comuni come Mail e Outlook è sottolineare quello che non c’è.
In CloudMagic non ci sono le cartelle, sono totalmente assenti elementi grafici come linee e bordature e persino il pulsante back è assente (basta un clic sulla parte grigia), non ci sono i filtri, nessuna categoria, non c’è il filtro SPAM (scelta condivisa da molti client, si lascia la discrezione ai servizi online), non c’è una modalità di creazione della pagina in HTML, non ci sono elementi esterni al client email come calendario, contatti, note; non ci sono widget di terze parti, nessuna gestione avanzata degli allegati via cloud commerciali come Dropbox, OneDrive o GDrive (per questo nella versione iOS ci sono possibilità in più che forse arriveranno su Mac più avanti) ed infine non ci sono possibilità di importare o esportare archivi (perlopiù ridondanti se si usa IMAP).
I lettori più esigenti a questo punto si chiederanno il perché di tante mancanze, alcune delle quali apparentemente importanti: sono proprio le cose che non ci sono che rendono questo prodotto così magico. CloudMagic non è un prodotto pensato per gestire grosse quantità di messaggi in modo professionale, il suo ruolo è solo quello di leggere i messaggi, lasciare libero l’utente di rispondere, segnare quelli importanti e ottimizzare l’esperienza in un ambiente misto computer/mobile. Leggere la mail è una operazione davvero veloce, bella, priva di molte delle routine che oramai diamo per scontate in molti client ma che, davanti a CloudMagic, appaiono datate, polverose e inutili la maggior parte delle volte.
Alcuni comandi ci sono, come la possibilità di formattare il testo, di aggiungere firme automatiche, di segnare messaggi importanti, di inserire messaggi in CC o CCN, ma sono funzioni che non appaiono da subito, perché, siamo onesti, sono funzioni che perlopiù si usano poco.
Ovviamente il client non si fa mancare alcuni difetti, che il tempo sicuramente guarirà: alcune piccole traduzioni dell’interfaccia (in Italiano) lasciano a desiderare, una volta messo un messaggio in bozza questo non si fa trovare così facilmente, manca la possibilità di inserire la firma manualmente in modo facilitato e di cambiare account quando rispondiamo, ma si tratta chiaramente di difetti di gioventù. Tra questi da notare il prezzo, una ventina di Euro che sono giustificati per chi apprezza lo sforzo e ama avere un bel software che funziona bene, e che in prospettiva migliorerà parecchio (basti vedere la storia del client per iOS) ma non è certo un acquisto d’impulso, soprattutto perché da diversi anni tutte le copie di OS X un client email ce l’hanno già (Mail) e spesso anche due (Outlook, preinstallato su quasi tutte le copie di Office).
Amore è…
È difficile descrivere CloudMagic nelle sue caratteristiche, perché da una parte lo sforzo (titanico) di minimalizzare le funzioni di base, in una interfaccia che fa della pulizia la sua arma migliore è una cosa che è molto difficile da scrivere. Se questo era il risultato principale degli sviluppatori, il client ci è riuscito con maestria, superando di parecchio Apple che nelle ultime versioni ha minimizzato tutto tranne che l’interfaccia di Mail. Per il resto si tratta di una App fatta molto bene in diverse parti, il cui tempo ci dirà dove e come potrà arrivare, prima che qualcuno la acquisti, ci cambi l’icona e la chiami con nomi che già conosciamo. Per adesso è sicuramente il client che tutti noi aspettavamo da anni, perfetto per un portatile o per tutti gli utenti privati, nonché ideale coinquilino di Outlook o Mail per gli utenti più evoluti e esigenti.
CloudMagic è scaricabile da Mac App Store partendo da questo link al prezzo di 19,99 Euro
Chi volesse approfondire l’argomento App e client email Il Mac secondo me, scritto da Matteo Discardi, autore di questa recensione, disponibile su Amazon in formato Kindle a 5,99 Euro, ed è leggibile direttamente da tutti i lettori Kindle oppure da iPhone, iPad, Android, Windows e Mac tramite l’App gratuita di Amazon Reader.
Pro
– Interfaccia pulita
– Elevata capacità di rendere produttivo l’utente
– Facilissimo da usare
Contro
– Mancano alcune funzioni avanzate
– Per alcuni aspetti il minimalismo rasenta l’estremo