Sappiamo che al momento il miglior caricabatterie che si possa comprare per un iOS 12 è il Magsafe, sappiamo però anche che da una parte per chi non ha un iPhone 12 il Magsafe è sconsigliato e dall’altra che ci sono diversi possessori di un iPhone (di qualunque serie) che vorrebbero semplicemente un buon prodotto per ricaricare in wireless il proprio telefono. Una di queste soluzioni è l’Anker Powerwave A2507, un dispositivo che ha richiamato la nostra attenzione per diverse ragioni.
Anker Powerwave A2507 come è fatto
La prima ragione è nella filosofia costruttiva. A fronte di una serie di concorrenti che puntano tutto su plastica e prezzo (o forse sulla plastica per ridurre il prezzo), Anker qui a fronte di un prezzo mediamente più alto di tanti concorrenti, sforna un accessorio che non lesina in nulla per quanto riguarda materiali e solidità. Che siamo di fronte a qualche cosa di differente dalle tante piattaforma di ricarica che troviamo sui Amazon lo si capisce subito; il peso, nonostante le ridotte dimensioni, è considerevole e l’assemblaggio (perfetto) è realizzato in alluminio satinato e gomma. Nella confezione troviamo anche un cavo di generosa lunghezza, 150cm (Apple prendi appunti…) USB-A su USB-C. Il connettore USB-C che si trova sul bordo del caricabatterie contribuisce a ridurre lo spessore. Complessivamente l’A2507 di Anker è senza dubbio un prodotto molto ben costruito.
Anker Powerwave A2507 come funziona
Descrivere come funziona l’Anker A2507 è forse superfluo, ma vale la pena ricordare un paio di cose da tenere in mente. Il produttore, giustamente, parla di 15W di uscita massima, ma quando entra in gioco in iPhone queste prestazioni scendono a 7,5W. Apple infatti limita le prestazioni di ogni caricabatterie wireless che non sia un Magsafe per ragioni di sicurezza (ovvero rischi dal riscaldamento) e tattiche (vendere più prodotti Magsafe). Per questa ragione anche l’A2507 ricarica iPhone a 7,5W.
Una seconda cosa che va tenuta in conto è che il caricabatterie di Anker non ha un magnete per centrare le sue spire con quelle dell’iPhone (o di qualunque altro telefono con ricarica wireless) quindi è sempre necessaria una certa attenzione nel posizionamento. In ogni caso durante la nostra prova ci è parso che l’effetto combinato delle dimensioni delle spire in rapporto alle dimensioni fisiche del caricabatterie e la loro potenza, mettere il telefono in posizione utile per la ricarica è meno faticoso che con altri accessori con lo stesso fattore di forma.
Anker Powerwave A2507, la ricarica
Non dobbiamo ripetere qui che la ricarica wireless è più lenta di quella di una ricarica a filo. Ricaricare un iPhone 12 Pro usando il sistema più veloce (un caricabatterie da almeno 18W e un cavo Lightning USB-C) bastano due ore e mezza ma con qualunque caricabatterie wireless i tempi sono molto più lunghi.
Il miglior sistema wireless, vale la pena di ribadirlo, era e resta Magsafe; per ricaricare un iPhone 12 Pro con il caricabatterie Apple sono richieste tre ore, con l’Anker Powerwave A2507 impiegherete intorno alle 4 ore. Magsafe in mezzora porta iPhone 12 Pro al 30%, il dispositivo di Anker a poco meno del 20%. Velocità cui viene obbligato da Apple a parte l’A2507 fa un ottimo lavoro. Il riscaldamento è minimo grazie al potere dissipante della parte in alluminio. La base è stabile sia sul piano di appoggio che nel rapporto con l’iPhone, questo per merito del doppio anello antiscivolo.
In conclusione
In conclusione dal punto di vista del funzionamento e della costruzione l’Anker Powerwave A2507 è del tutto paragonabile ad alcuni caricabatterie wireless QI delle migliori marche, come Belkin Boost UP, il Native Union Drop e Mophie Wireless Charging Pad. Rispetto a questi prodotti il prezzo è più basso (spesso molto più basso) senza tralasciare nulla nella qualità dei materiali. Rispetto a prodotti di costo leggermente più basso ha il vantaggio di essere prodotto con più cura e avere una eccellente qualità generale. Costa 29,99 euro su Amazon, anche se spesso lo trovate in sconto.